Pareri molto diversificati sul discorso di Juncker (Jean-Claude Juncker, “Ripartire dai fallimenti”, Unità) alla vigilia del Vertice di Bratislava (Marco Piantini, “Il vertice di Bratislava”, Unità): Giuseppe Berta, “Juncker, volto mite dell’Europa in bilico tra spinte contrapposte” (Secolo XIX); Franco Venturini, “Lo sforzo di Juncker: guadagnare tempo, evitare scosse” (Corriere della Sera); Alberto Quadrio Curzio, “L’Europa del ‘fare’ può rilanciare l’Europa” (Sole 24 Ore); Alberto Lucarelli, “Da Spinelli a Juncker: opposte mappe genetiche” (Manifesto); Giulio Sapelli, “La tecnocrazia che uccide la UE” (Mattino); Sergio Cofferati, “Discorso modesto, così non si cambia” (Manifesto); Umberto De Giovannangeli, “Non servono le buone intenzioni” (Unità). E POI ALCUNI PRECEDENTI INTERVENTI AUTOREVOLI SULL’EUROPA: Mario Draghi, “L’Europa deve rispondere ai bisogni e ai timori dei cittadini” (Sole 24 Ore); Giorgio Napolitano, “L’Europa da De Gasperi a Draghi” (Unità); Jacques Delors, “Il benessere del pianeta torni al centro dell’Europa” (Repubblica). Paolo Savona, “Serve un equilibrio tra democrazia, stati e mercato” (La Stampa). Guido Viale, “Riconquistare autonomia monetaria” (Manifesto).
15 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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