11 Aprile 2014
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LA DISOCCUPAZIONE TRA CHIACCHIERE ED INDIFFERENZA

11 Aprile 2014

di Pierre Carniti

 

Questo articolo è uscito su Eguaglianza e Libertà. Rivista on-line di Critica Sociale, e inviatoci dall’autore perché se ne discuta e magari si apra un dibattito (i titoletti interni sono nostri). L’analisi delle cause della disoccupazione e delle possibili risposte, da sempre tema caro all’ex leader della Cisl, invita tutti a farsi serie domande e ad uscire da schemi precostituiti che non fanno bene ad una seria lotta al problema.

 

Malgrado il tema del lavoro sia oggetto di sempre più debordanti inchini retorici, la disoccupazione resta sostanzialmente un problema dei disoccupati.

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31 Marzo 2014
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INTORNO AL GOVERNO, AL PD, E ALL’EUROPA

31 Marzo 2014

Eugenio Scalfari, “Yes we can, ma Gesù prese anche il bastone” (Repubblica). Intervista de La Stampa a Fabrizio Barca: “Il nuovo governo? Dategli ancora sei mesi”. Alberto Quadrio Curzio, Sole 24 Ore, “La coerenza delle riforme”. Ernesto Galli della Loggia interviene sul Corsera contro l’appello di Zagrebelsky e altri: “I sacerdoti del non si può, che frenano il riformismo del Pd”. Tito Boeri rileva contraddizioni del governo sul lavoro: “La liberalizzazione che non libera” (Repubblica). Romano Prodi lancia l’allarme Sull’Europa: “L’insostenibile debolezza dell’Europa” (Messaggero).

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9 Febbraio 2014
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Lo spirito del sindacalismo

9 Febbraio 2014

 

Intervista  a Sandro Antoniazzi, per trent’anni dirigente sindacale della Cisl, autore del libro fresco di stampa “Lo spirito del sindacalismo”, edito da Cittadella Editrice, pp. 112, euro 10. Oggi Antoniazzi è responsabile dell’associazione Comunità e Lavoro, aderente alla rete c3dem. L’intervista è uscita sul giornale della Cisl di Milano

 

Perché un libro sul sindacato? E perché  un titolo poco usuale che parla dello “spirito” del sindacalismo?

Sono in corso cambiamenti  profondi della economia e della società, che continueranno ancora per molto tempo. Il sindacato si trova al centro di queste trasformazioni e fa del proprio meglio per difendere i lavoratori. E’ evidente che in queste condizioni la sua azione è sostanzialmente difensiva; ma fino a quando questo potrà durare?  Personalmente penso che occorra una riflessione profonda del ruolo del sindacato; stanno probabilmente esaurendosi determinate funzioni  ed è necessario assumerne delle altre. Non è detto che il ruolo assunto dal sindacato negli ultimi 50 anni sia l’unico e sia quello più importante nella  nuova situazione.

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17 Gennaio 2014
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SI DISCUTE DI RENZI

17 Gennaio 2014

Alle critiche aspre di giorni fa rivoltegli da Luca Ricolfi per il Jobs Act, Matteo Renzi  risponde con una lettera alla Stampa (“Da me proposte concrete”). Su numerosi giornali  scava su Renzi: Claudio Cerasa sul Foglio, “Dietro il lavoro di Renzi”; Claudio Gatti sul Sole 24Ore, “Chi è l’uomo ombra del renzismo”; più politicamente ne scrive Sergio Fabbrini sul Sole: “Un ‘outsider’ di governo”; dal canto sui Alberto Asor Rosa fa una spietata analisi della politica di Matteo Renzi: “La rivoluzione moderata e la nascita del nuovo politico” (Manifesto). Goffredo Bettini, invece, si appella a Renzi: “Matteo ci porti alle urne a maggio” (manifesto). Lasciato Renzi, Antonio Polito scrive del bisogno di un governo forte (“La debolezza del potere” (Corriere della Sera). Stefano Ceccanti è intervistato da La Stampa sulla riforma della legge elettorale: “Il grande bivio della democrazia”.

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13 Gennaio 2014
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JOBS ACT E GOVERNO

13 Gennaio 2014

JOBS ACT. Sulla bozza di Jobs Act presentata da Renzi, dice Pietro Ichino: “Qualche esitazione in un piano positivo” (Unità 10/1). Elisabetta Gualmini: “E sul lavoro programma ambizioso” (La Stampa). Tito Boeri: “Come creare posti di lavoro” (Repubblica). Francesco Grillo: “Il Jobs Act può battere la crisi solo se condiviso” (Messaggero 13/1). Stefano Micossi:Come usare il Jobs Act” (Repubblica AF). Luca Ricolfi: “Il lavoro non lo creano i dilettanti” (La Stampa). GOVERNO. L’intervista di Renzi a Cazzullo sul Corriere del 12 gennaio: “Governo avanti ma non così”. Critico sul governo l’editoriale del Corsera di Ferruccio De Bortoli: “La finestra sul cortile”. E critico Alessandro Barbano sul Mattino del 12: “Riforme pesanti, governo debole, vietato sbagliare”. Anche Romano Prodi sul Gazzettino pressa il governo: “Lo Stato deve schierarsi”. Mauro Calise sul Mattino del 13 rilancia: “Ora il rimpasto per una squadra di qualità”; sempre sul Mattino Alessandro Campi critica la Di Girolamo ma anche e più l’uso politico delle intercettazioni (“L’arroganza del potere e dello spionaggio”). Critico verso Renzi il neodirettore dell’Unità Luca Landò: “Una domanda a Renzi”.

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11 Gennaio 2014
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Creare lavoro: le responsabilità della politica

11 Gennaio 2014
di Guido Formigoni

 

E’ fondamentale che si sia ricominciato a discutere di lavoro. La sua carenza oggi è un dramma civile, sia per la generazione giovane che per coloro che avanti negli anni il lavoro hanno perso e non riescono più a ritrovarlo. E quindi ben venga la scelta di Renzi di proporre un Jobs Act come primo e qualificante impegno della sua segreteria. Le riflessioni che stanno emergendo nel dibattito aperto dalla prima bozza di lavoro stimolano però un interrogativo, che potremmo così esprimere: qual è il ruolo della politica nel creare lavoro?

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31 Dicembre 2013
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POLITICA ITALIANA. QUALCHE ANALISI DI FINE D’ANNO

31 Dicembre 2013

 “Matteo contro tutti” è il titolo dell’editoriale di Elisabetta Gualmini su La Stampa del 30 (dopo l’intervista del quotidiano a Renzi). Assai più prudente e critico l’editoriale di Antonio Polito sul Corriere della Sera del 31 (“L’impazienza di un leader”). Per Mauro Calise, sul Mattino, le strategie di Letta e Renzi sono molto diverse ma forse conciliabili; il punto è che Renzi deve darsi una squadra capace (“Rilancio del Paese, un leader non basta”). Intanto, dice l’Istat, “Più povera e precaria, l’Italia non decolla” (Unità). E in molti se la prendono con Napolitano (“Si tenta di destabilizzare il Quirinale”, Stefano Folli, Il Sole 24Ore). Ma tre italiani su quattro vorrebbero eleggere direttamente il presidente, dice Ilvo Diamanti (“Una società senza Stato”, Repubblica 30). Michele Ainis, giurista, denuncia, sul Corriere, che ci sono “Troppe leggi, poche regole”; Milena Gabanelli racconta con acume “Tutto quello che non ha fatto la politica del ‘noi faremo’”, tra cui favorire l’occupazione, e Enrico Marro spiega perché non si riesca a creare occupazione(“Apprendistato e collocamento, quelle riforme senza lavoro”). Al 2014 guarda, proponendo un’uscita da sinistra, Stefano Rodotà intervistato dal Manifesto (“Riforme, c’è chi tenta nuove forzature”).

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30 Dicembre 2013
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DIBATTITO N. 1: SERVE UN CAPO? DIBATTITO N. 2: SOLO CRITICA ALL’EUROPA O ANCHE AUTOCRITICA?

30 Dicembre 2013

PRIMO DIBATTITO: Ernesto Galli Della Loggia, con un editoriale sul Corriere della Sera di domenica 29 (“Il peso dei leader nelle democrazie”), replica all’editoriale di Eugenio Scalfari su Repubblica di domenica 22 (“Un dittatore è una sciagura, un vero leader è una fortuna”). SECONDO DIBATTITO: Michele Salvati, sul Corriere della Sera del 29, replica all’appello di numerosi economisti e storici “Urgente per l’Europa” pubblicato su il manifesto del 22 (“Quell’appello all’Europa che dice solo mezza verità”). POI MATTEO RENZI E IL GOVERNO: intervista alla Stampa (“Renzi: con Letta e Alfano non ho niente in comune…”); Stefano Folli: “Renzi fra il dire e il fare” (Sole 24Ore); Giovanni Sabbatucci: “Senza accordo alla tedesca meglio andare al voto” (Messaggero). LAVORO: Laura Pennacchi: “Lavoro, serve un New Deal” (Unità). ECONOMISTI: Paul Krugman: “I quattro tipi di economisti, anzi tre” (Sole 24Ore); Luigino Bruni: “Senza mercato non c’è libertà, il mercato da solo non fa felici” (Avvenire).

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