13 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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LEGGE ELETTORALE E VOTO DI FIDUCIA: SCENARIO AMARO

13 Ottobre 2017

Michele Ainis, su Repubblica, elenca i segnali che dicono il basso livello su cui siamo incagliati (“La stanca democrazia”). Sabino Cassese difende la legge elettorale sul Corriere della Sera e dice, comunque, che bisogna provarla (“La ‘prova del budino’ per la legge elettorale”). Marco Olivetti su Avvenire giudica così: “Un passetto avanti (comunque provvisorio)”. Valerio Onida, intervistato dal Corriere della Sera, dice: “Testo costituzionale ma contraddittorio”. Alessandro Campi sul Messaggero indica “Tutti i vantaggi e i limiti del Rosatellum”. Per Mauro Barberis, sul Secolo XIX, “Non è un colpo di stato ma non funzionerà”. Per Ezio Mauro, ieri su Repubblica, è “Un colpo di mano”. In un’intervista a Il Fatto Roberto Saviano dice: “E’ un agguato alla nostra democrazia”. Laura Boldrini, sempre sul Fatto, scrive: “Vi spiego perché ho messo il voto di fiducia”. Per Claudio Cerasa, sul Foglio, “Il vero inciucio è l’Italia del veto”. Per Pierluigi Bersani, con il voto di fiducia, “Gentiloni ha perso tutta la sua credibilità” (intervista a La Stampa). Michele Prospero guarda a Mattarella e sul Manifesto dice: “Quirinale, un distacco che può sembrare indifferenza”. Il quirinalista Marzio Breda ieri aveva scritto: “La copertura del Presidente che temeva i voti segreti” (Corriere della Sera). Nota Mauro Calise: “Il contropiede che sorprende i cinque stelle” (Mattino).

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1 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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ONIDA SULLA LEGGE ELETTORALE. POI TONINI, BENTIVOGLI, MINNITI…

1 Ottobre 2017

Valerio Onida spiega sul Corriere della Sera il suo favore alla proposta di legge elettorale in discussione alla Camera: “La legge elettorale mista può offrire buone garanzie”. Marzio Breda, “Ipotesi voto a marzo. Il Colle si prepara ad affrontare tutte le incognite sulla governabilità” (Corriere della Sera). Interessante intervista di Giorgio Tonini a Italia Oggi, in cui mostra di dissentire da Renzi sull’Europa: “Al Senato si rischia sul bilancio”. Marco Bentivogli commenta l’attacco di Di Maio ai sindacati: “Lui non è credibile, ma noi dobbiamo cambiare” (intervista a Qn). Marco Imarisio racconta: “Genova, dove la destra piace alla sinistra” (Corriere della Sera). La proposta di Claudio Cerasa al Pd, sul Foglio, di mettere sul simbolo elettorale lo stemma dell’Europa: “Meglio 12 stelle che 5 stelle”; e i primi consensi (“L’Europa è una bandiera”). Intervista a tutto campo di Marco Minniti al Corriere: “Unità nazionale contro gli scafisti e i terroristi”. Vladimiro Zagrebelsky commenta su La Stampa l’approvazione del Piano nazionale per l’integrazione dei migranti sotto protezione internazionale: “Un’immigrazione regolata è possibile”. Guido Barbujanni, “All’armi siam razzisti” (Sole 24 ore). Ernesto Galli Della Loggia torna sul tema della cittadinanza agli stranieri: “Ipocrisie e ius soli” (Corriere della sera). Nadia Urbinati, “La parabola della democrazia dei partiti” (Sole 24 ore). Stefano Folli,Aspettando Pisapia: l’impasse a sinistra” (Repubblica). Alessandro Campi sulla politica di Di Maio: “Quell’amo lanciato ai fan del Cavaliere” (Messaggero).

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22 Settembre 2017
by Giampiero Forcesi
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LE ALCHIMIE NASCOSTE DELLA LEGGE ELETTORALE

22 Settembre 2017

Ugo Magri su La Stampa spiega il nuovo patto sulla legge elettorale (“Ma il nuovo testo non potrà fare il miracolo di un vincitore certo dopo le elezioni”). Né scrive anche Stefano Ceccanti nel suo blog (“Rosatellum bis: spiegazione e valutazione”). Per Carlo Bertini su La Stampa si tratta di “Una legge per svuotare la sinistra”. Mauro Calise commenta sul Mattino: “La politica salva la faccia. Salverà anche la testa?”. Stefano Folli scrive de “Le alchimie nascoste dietro la maschera del latinorum” (Repubblica). Perché i leader vogliono il Parlamento dei nominati? Se lo chiede Walter Tocci in un saggio uscito su costituzionalismo.it, e si risponde che è la conseguenza di fenomeni strutturali della politica postmoderna (“Dal troppo al niente della mediazione”).  Claudio Cerasa sostiene che in Italia, se si vuol proseguire nell’uscita dalla crisi, “Non si può fare a meno di una grande coalizione” (Il Foglio). Angelo Panebianco, sul Corriere della Sera, spiega perché in Italia la spinta anti-politica durerà di più che nel resto d’Europa (“La forza delle idee illiberali”). Piero Bevilacqua, sul Manifesto, critica il Pd sulla finanziaria: “Legge di bilancio. Il centrosinistra è neoliberista”.

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15 Settembre 2017
by Giampiero Forcesi
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PISAPIA E MDP. MANOVRA. ECONOMIA SOSTENIBILE. EUROPA E DISUGUAGLIANZE. GIOVANI E LAVORO…

15 Settembre 2017

Franco Monaco prova a spiegare “I nodi irrisolti tra Pisapia e Mdp” (Huffigton post). Il Manifesto dà conto di due diverse posizioni: Luigi Manconi (Campo Progressista), “Centrosinistra, il rapporto con il Pd è ineludibile”; Nicola Fratoianni (Sinistra), “Mdp con noi nel quarto polo”. L’intervista di ieri a Pierluigi Bersani sul Corriere della Sera: “Niente voto al bilancio se non ci danno ascolto”. Marcello Sorgi su La Stampa: “La mannaia dei bersaninani e dalemiani sulla manovra”. Romano Prodi e l’economista di sinistra Emiliano Brancaccio si confrontano su Micromega: “Orizzonti europei. Quali scenari”. Il Manifesto pubblica anche un’intervista a Vincenzo Visco: “Il governo sbaglia, ora si deve investire”, e un intervento di Massimo Villone sulla legge elettorale: “Tutte le frecce nell’arco del Consultellum”. Leonardo Becchetti, su Avvenire, indica “La svolta per un’economia sostenibile”. Claudio Cerasa si applica a un “Elogio della lucida follia del Cav.” (Foglio). Paolo Segatti, sul Regno Attualità, scrive di “Partecipazione e voto giovanile in Francia e Gran Bretagna”. Paolo Baroni su La Stampa riporta dei dati della Confindustria: “Lavoro, emergenza giovani. La fuga all’estero pesa 14 miliardi”.

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10 Settembre 2017
by Giampiero Forcesi
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PARTITI INTRAPPOLATI

10 Settembre 2017

L’ultimo sondaggio: “Il Centrodestra stacca Pd e M5s” (Nando Pagnoncelli, Corriere della Sera). E Francesco Verderami, sul Corriere, racconta “La doppia via di Berlusconi”. Un’intervista che fa pensare, quella di Antonio Di Pietro a Repubblica: “Sì, Mani pulite ha distrutto i grandi partiti e favorito quelli personali”. Un retroscena di Carlo Bertini su La Stampa: “’Gentiloni candidato premier’, una fronda anti-Renzi nel Pd”. Come Il Fatto liquida Pisapia: “Pisapia il nulla, però presentabile” (Daniela Raineri). Paolo Pombeni giudica “I partiti intrappolati nella strategia ideologica” (Sole 24 ore). Una bella analisi della fase che viviamo di Alessandro Barbano, direttore de Il Mattino: “La ripresina muove il Pil, ma il paese è immobile”. Sulla crescita i consigli di Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera: “Le (piccole) riforme che servono per la crescita”. La delusione di Nadia Urbinati: “M5S, dal movimento di tutti al partito di qualcuno” (Repubblica). Sull’Espresso va di scena Marco Minniti: Tommaso Cerno, “I migranti, la sinistra e la vera sfida di Minniti”; Marco Damilano, “Il lato Minniti della forza”. Una delle lettura tranchant di Claudio Cerasa: “I sei anni che hanno cambiato l’Italia” (Il Foglio). In molti (tra cui Ceccanti, categorico) dicono che non si farà nessuna nuova legge elettorale, ma Stefano Folli spiega: “Perché l’ex premier non può permettersi l’immobilismo sulla legge elettorale” (Repubblica).

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1 Settembre 2017
by Giampiero Forcesi
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A ZIG ZAG TRA DESTRA E SINISTRA

1 Settembre 2017

Una sconsolata intervista di Enrico Letta a Il Giornale: “Con la politica ho chiuso. I partiti sono finiti, sono solo privilegio”. E’ di qualche giorni fa una stringente previsione, di Piero Ignazi, di cosa accadrà con le prossime elezioni politiche: “Perché la palla passa alla destra” (Repubblica). Visione di taglio ben diverso quella di Antonio Floridia sul Manifesto, che chiede che resti il proporzionale e ci sia una sinistra unita oltre il Pd: “La pericolosa nostalgia delle coalizioni”. Di coalizioni e di Sicilia scrive anche Roberto D’Alimonte:Al test siciliano la tenuta delle coalizioni” (Sole 24 ore). Giovanni Orsina indica “Gli ostacoli sulla sfida dell’autunno” (La Stampa). Luigi Zanda, capogruppo Pd al Senato, fa il punto sul governo:“La ripresa economica non va sprecata. Dalla manovra allo ius soli mesi intensi” (intervista al Sole). Claudio De Vincenti parla di governo e di sud: “L’azione per il Mezzogiorno. Una sfida ai potentati locali” (Corriere). Mauro Calise analizza la linea dei 5 stelle “Se M5S va a zig zag tra destra e sinistra” (Il Mattino). In un colloquio su Il Foglio Sabino Cassese indica le cause dell’attuale scarsa partecipazione politica degli italiani: “Gli italiani e la politica”.

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27 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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POTERI DEL PREMIER, MODIFICHE ALLA COSTITUZIONE. SCONTRO TRA GALLI DELLA LOGGIA E ONIDA

27 Agosto 2017

Il 21 agosto Ernesto Galli Della Loggia aveva scritto sul Corriere della Sera un editoriale in cui criticava la mancanza di poteri reali per capo del governo, auspicando più modifiche costituzionali una legge elettorale che rafforzasse il premier (“Dare un governo al Paese”). Valerio Onida risponde ieri sul Corriere con una fila di “non è vero che …” (“La forza del premier non è affatto inconsistente”). Replica, piccata, di Galli Della Loggia che parla di “ipocrisia di chi non vuole vedere la realtà delle cose” (“La nostra Costituzione può essere migliorata”).

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18 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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PRODI, RENZI E PISAPIA. IL PRESENTE E IL FUTURO DELLA POLITICA

18 Giugno 2017

Dice Paolo Pombeni  sul Sole 24 ore che la linea di Prodi su voucher e sindacati si concilia poco con le posizioni di Mdp e Sinistra italiana (“A sinistra serve un programma, non dibattiti ideologici”). Alla possibilità di un’intesa tra il Pd e la sinistra sotto la guida di Pisapia e con un sostegno esterno di Prodi mostra di credere Eugenio Scalfari: “Prodi, Renzi e Pisapia e una certa idea di sinistra” (Repubblica). Dopo l’incontro tra Prodi e Renzi dice Sandra Zampa al Corriere della Sera: “Matteo e il Prof non si sono mai nascosti le differenze”. Critiche a Pisapia vengono da Tommaso Rodano su Il Fatto: “Pisapia detta le regole: sciogliete Articolo 1”. Una nota di Bruno Vespa sul Mattino: “Tutte le spine del centrosinistra e le scelte di Renzi”. Francesca Schianchi, su La Stampa, racconta: “Le fondazioni socialiste europee scaricano il presidente D’Alema”. Sergio Staino attacca: “Renzi mentitore seriale, quel che ha fatto con l’Unità è l’ultima prova” (intervista a La Verità). Romano Prodi ricorda Helmut Kohl: “L’uomo mite che aveva il coraggio di decidere” (Messaggero). Due riflessioni sul futuro della politica e delle istituzioni: Luciano Violante, “La lezione del 4 dicembre per i vincitori e per i vinti” (Corriere della sera); Sergio Fabbrini, “L’Italia non si rassegni al populismo e all’elitismo” (Sole 24 ore). E una su migranti e Libia, di Franco Venturini, “Migranti, il nodo è la Libia. L’ora di cambiare politiche” (Corriere della sera).

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11 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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LA BABELE POLITICA E IL VOTO AMMINISTRATIVO

11 Giugno 2017

Gianni Cuperlo, “Renzi è confuso. Io e altri parlamentari pd incontreremo Pisapia” (intervista a La Stampa). Pippo Civati, “E’ ora che Giuliano decida” (intervista a Il Fatto). Andrea Orlando, “Il centrosinistra non si ricostruisce con annessioni a caso” (intervista al Corriere della Sera). Elisa Calessi,Pisapia ha già stretto un patto con Prodi” (Libero). Goffredo De Marchis, “Pisapia e il grande freddo con il Pd” (Repubblica). Antonio Padellaro, “Perché Renzi non tornerà a palazzo Chigi da premier” (Il Fatto). Massimo Villone,Come Corbyn. Per la sinistra un progetto non di nicchia” (Manifesto). Marco Damilano, “Benvenuti a Babele” (L’Espresso). Giovanni Orsina,La politica perde il suo potere” (La Stampa). Paolo Pombeni, “Riforme elettorali sul binario morto se non c’è legame con il paese” (Sole 24 ore). Giuseppe Berta, “Trentin e la bussola del cambiamento” (Sole 24 ore). IL VOTO AMMINISTRATIVO: Roberto D’Alimonte, “Test su divisioni a sinistra e M5s” (Sole 24 ore).  Maurizio Martina, “A Genova si gioca il futuro del centro sinistra e del Pd” (intervista al Secolo XIX).

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10 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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SE ORA IL PD GUARDA A SINISTRA…

10 Giugno 2017

Le interviste di oggi: Matteo Renzi, “Partita chiusa, voto nel 2018, occupiamoci dell’Italia. Uniti con Giuliano, possibile il 40%” (Corriere della Sera); Luigi Di Maio, “Il sabotaggio l’ha fatto il Pd. I partiti antieuropei? Ideologici” (Corriere della Sera); Pierluigi Bersani, “Sono solo apprendisti stregoni, ma un’intesa è ancora possibile” (La Stampa). Un’intervista di ieri: Silvio Berlusconi, “Il proporzionale dà stabilità. Il M5s non potrà mai avere il 51%” (Corriere della sera). Cronache e commenti: Alessandro Trocino, “Le condizioni di Pisapia a Renzi” (Corriere); Daniela Preziosi,Renzi rivuole Pisapia (e solo lui)” (Manifesto); Stefano Cappellini, “La sinistra e l’obbligo del progetto comune” (Repubblica); Diodato Capone, “Effetto Consultellum: corsa al listone con l’obiettivo del 40%” (Messaggero); Stefano Folli, “Da Berlusconi a Corbyn, un Pd che guarda alla sua sinistra deve cambiare identità” (Repubblica); Roberto D’Alimonte, “Consultellum, cambio di strategia per i partiti, ma la governabilità rimarrebbe una chimera” (Sole 24 ore); Piero Bevilacqua, “Pisapia e il miraggio del vecchio centrosinistra” (Manifesto). A sinistra-sinistra si discute del “manifesto” di Tommaso Montanari e Anna Falcone e di quale unità e di come: Stefano Fassina, “Sinistra unita, il cammino può essere comune” (Il Fatto), Livio Pepino, “Prima l’identità, poi verranno le alleanze” (Manifesto).

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