23 Novembre 2018
by Giampiero Forcesi
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POPOLARI, NON POPULISTI

23 Novembre 2018

Leonardo Becchetti, “Essere popolari senza essere populisti” (Avvenire). Andrea Carugati, “I tre programmi dei tre candidati alla guida del Pd” (La Stampa). Ciccio Ferrara, “Perché Zingaretti è una buona carta per la sinistra” (Manifesto). Matteo Renzi, “I populisti mandano l’Italia a gambe all’aria. E’ l’ora di un’alternativa” (Foglio). Due commenti politici di Franco Monaco: “Pd, falsa partenza verso il congresso” (Il Fatto), “Convulsioni penta stellate” (Huffington post). Piero Ignazi, “I Democratici al bivio” (Repubblica). Nadia Urbinati su Matteo Salvini: “La gogna istituzionale” (Repubblica). Un bel saggio di Claudia Mancina: “Europa e immigrazione, la questione dell’identità” (libertàeguale).

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29 Ottobre 2018
by Giampiero Forcesi
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L’APPELLO DI BECCHETTI, BENTIVOGLI, MAGATTI E ROSINA. E IL DIBATTITO NEL PD

29 Ottobre 2018

La Repubblica ospita un breve appello politico (invero un po’ vago) firmato da quattro personaggi cattolici di rilievo (L. Becchetti, M. Bentivogli, M. Magatti e A. Rosina): “Un’alleanza per guidare l’Italia”. Ernesto Preziosi intervistato dall’Avvenire dice: “Nei dem i cattolici sono una risorsa trascurata”. Michele Salvati (autore giorni fa di una lunga e interessante analisi sul Pd pubblicata da Il Foglio: “Premesse politiche al Congresso Pd”) interviene sul sito di Libertàeguale (l’area liberal-democratica del Pd), commentando un  articolo di Umberto Minopoli (“E’ il Pd che rischia se si libera di Renzi”), e chiama all’unità e al dialogo tra le diverse anime del Pd (“Ma Renzi e il Pd hanno bisogno uno dell’altro”). Minopoli aveva scritto il giorno prima un commento sull’incontro alla Leopolda: “Dalla Leopolda riparte il riformismo”, a cui ha fatto seguire un altro tagliente intervento: “Caro Pd, a che serve la rimozione di Renzi?”. Il dibattito nel Pd resta aspro: alle interviste di Nicola Zingaretti (“Il Pd capisca gli sbagli fatti”) e di Dario Franceschini (“Un listone europeista più largo del Pd. E Zingaretti può unire” ), Stefano Ceccanti replica icasticamente sul suo blog (“L’intervista di Zingaretti” e “Tre noterelle”). Goffredo De Marchis, su Repubblica, racconta il Forum milanese di Maurizio Martina e fa il punto: “Pd, primi sì al listone per le europee”.

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20 Ottobre 2018
by Giampiero Forcesi
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GIUDIZI SUL DOCUMENTO DI BILANCIO 2019

20 Ottobre 2018

Il testo del Documento programmatico di bilancio 2019, presentato dal ministro Giovanni Tria. Il giudizio degli esperti de “lavoce.info”: Massimo Bordignon, “Un documento programmatico che lascia molte incertezze”; Nicola Sartori e Alessandro Santoro, “L’assurdo condono che non fa cassa”; Sandro Gronchi, “Pasticcio sulle pensioni d’oro e non solo”; Giuseppe Mele, “Quando gli investimenti pubblici sono un’illusione”; Pietro Ichino, “Se la cassa integrazione è usata contro l’integrazione europea”. Il giudizio della segretaria generale della Cisl, Anna Maria Furlan: “Il lavoro grande assente nella manovra” (Sole 24 ore). Il giudizio di Carlo Bonomi, capo di Confindustria Lombardia: “Non abbiamo bisogno di uno stato paternalista” (Foglio); e il commento di Dario Di Vico, “Stop di Assolombarda alla politica. Crescita: non si sta facendo nulla” (Corriere della sera). Leonardo Becchetti, “Tre nodi, una speranza” (Avvenire). Emilio Barucci, “Due nemici e poco onore” (Avvenire). Tito Boeri, “Giocare con le pensioni non aiuterà i giovani” (colloquio sul Foglio). Francesco Giavazzi,La realtà testarda dei numeri” (Corriere della sera). Elsa Fornero, “Una manovra contro il popolo” (Foglio). Lorenzo Bini Smaghi, “Si rischia l’effetto palla di neve. Con il credito in ginocchio niente crescita” (intervista ad Avvenire); ma meno critico è Gian Maria Gros Pietro, di Intesa San Paolo: “Tagliadebito col mattone” (Milano Finanza).

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11 Settembre 2018
by Giampiero Forcesi
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“QUESTO BARATRO INATTESO E VERO”

11 Settembre 2018

Emanuele Felice avverte: “La libertà muore con calma” (Espresso). Non dissimili le considerazioni di Anna Foa: “Questo baratro inatteso e vero” (Avvenire). Nadia Urbinati riflette sul futuro dell’Europa: “Terra di conquista” (Repubblica). Monica Perosino riferisce: “Sull’Europa la scossa svedese” (La Stampa), e lo scrittore svedese Hakan Nesser commenta: “Non riconosco più il mio paese. Hanno vinto gli estremismi” (La Stampa). Andrea Bonanni fa il punto sul che fare: “Respingere o cooptare i populisti, il dilemma europeo dopo l’avanzata” (Repubblica). Intanto Steve Bannon spiega che “In Europa serve un unico gruppo populista” (Messaggero).  Sergio Fabbrini spiega “Che cosa significa allearsi con Orban” (Sole 24 ore). A fronte di queste analisi assai sconfortate, qualcuno sostiene che la sinistra deve cambiare schema di gioco se vuole evitare il baratro: Paolo Mieli, “Opporsi (male) ai populisti” (Corriere della sera);  Mauro Calise, “L’ultima sfida dei sovranisti è ai popolari” (Mattino). Ma spostare ora gli italiani dal loro orientamento prevalente è difficile anche per ragioni antropologiche, come sembrano dire Romano Prodi (“Riflessioni sui vizi degli italiani”, Il Gazzettino) e Leonardo Becchetti (“Tentazione Mugabe”, Avvenire). Massimo Villone, sul Manifesto, prova a discolpare l’attuale governo italiano: “Gialloverdi né nuovi né barbari” (Manifesto); non così Ezio Mauro, su Repubblica: “I giornali e i giallo verdi” (Repubblica). E ci sono ripensamenti sul tema immigrazione: Gian Enrico Rusconi, “La socialdemocrazia ha fallito sull’integrazione dei migranti” (La Nazione); Giovanni Cominelli, “Gli immigrati clandestini: il nostro fastidio, le nostre ragioni”.

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19 Agosto 2018
by c3dem_admin
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E AI FUNERALI GENOVA APPLAUDE IL GOVERNO

19 Agosto 2018
di Domenico Marino

Antonio Polito interpreta, con qualche ambiguità, l’ovazione che Genova ha tributato al governo (e i fischi al Pd) durante i funerali delle vittime del ponte Morandi: “La crisi di rigetto per la vecchia politica” (Corriere della sera). Intervista di Matteo Orfini a Repubblica: “Le contestazioni si accettano, ma la macchina del fango va fermata anche con le denunce”. Ugo Magri, su La Stampa, riferisce: “Mattarella: abbiamo bisogno di verità, ma il Paese rimanga unito”. Sulle responsabilità dello Stato, e dunque dei governi precedenti, si soffermano Maurizio Molinari, “La ferita fra lo Stato e i cittadini” (La Stampa), Massimo Giannini, “La stagione di avvoltoi e coccodrilli” (Repubblica) e Marco Imarisio, “Gli strappi da ricucire” (Corriere della sera). Sul Sole 24 ore, dopo la lettera di ieri del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia (“Lavorare uniti, non cavalcare rabbie e rancori”), commentata oggi da Paolo Pombeni (“Risposta condivisa e ragioni del realismo”), pubblica un articolo di Alberto Mingardi: “Mai più opacità su clausole e contratti con lo Stato”. Goffredo De Marchis, su Repubblica: “Prodi e le vendite di Stato: ‘Parla chi non sa nulla’”. Sul Messaggero un’intervista a Jacques Attali: “Stato e privati tornino a collaborare. Il no alla Gronda è stato un disastro”. Stefano Lepri (La Stampa): “La trappola del sogno statalista”. Duro attacco di Bernard-Henri Levy su la Stampa: “Le favolette pericolose dei populisti”. Sul Messaggero di ieri un’intervista di Massimo Cacciari: “La macchina pubblica non funziona. Per questo il Paese non sta più insieme”. Per Claudio Cerasa si tratta di “Fare di un ponte il manifesto delle virtù italiane” (Foglio). Sabino Cassese parla de “L’Italia che fa e disfa” (Corriere della sera). Guido Viale sul Manifesto, invece, dice: “Dalla Tav alla Gronda le inutili Grandi opere”. Giancarlo Giorgetti, intervistato dal Messaggero: “Opere più sicure. Ecco il Piano”. La riflessione di Leonardo Becchetti su Avvenire: “La rivoluzione che serve davvero. Non senza competenze”.

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10 Agosto 2018
by Giampiero Forcesi
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SUL PD, LA SINISTRA, IL GOVERNO

10 Agosto 2018

Franco Monaco, “L’errore di spingere i 5stelle in braccio alla Lega di Salvini” (Manifesto), e si veda Roberto Fico, “Siamo diversi dalla Lega” (intervista a Repubblica); Anonimo,La partita difficile di Renzi per trovare un’alternativa a Zingaretti” (Foglio); Daniele Borioli (senatore Pd nella scorsa legislatura), “Una sinistra per il nuovo millennio” (Appunti Alessandrini); Salvatore Carrubba, “Contro il populismo una vera politica riformista”(Sole 24 ore); Michele Prospero, “Solo una prova di intransigenza ideale può rigenerare la sinistra” (Left). Tommaso Nencioni, “La crisi dell’epoca neoliberale trascina anche la sinistra” (Manifesto). SUL DECRETO DIGNITÀ: un documento del Pd; Dario Di Vico, “La politica che ignora le imprese” (Corriere della sera); Mario Deaglio, “Non basta una legge per la dignità” (La Stampa); Massimo Giannini,Il decreto della decrescita” (Repubblica). SULLA MANOVRA DI BILANCIO: Daniele Manca, “La legge di bilancio. Una rotta incerta” (Corriere della sera); Alesina e Giavazzi, “Ambiguità pericolose sui conti” (Corriere della sera); Gustavo Piga, “Il governo e la politica economica. Già perso molto tempo” (Sole 24 ore); Claudio Tito, “La nuova sfida all’Europa” (Repubblica); Giovanni Tria, “Reddito di cittadinanza e flat tax, primi passi di una riforma generale” (intervista al Sole 24 ore); Stefano Fassina, “Manovra regressiva. Savona isolato” (intervista al Manifesto); Leonardo Becchetti, “Il potere di cambiare” (Avvenire). Paolo Pombeni,Lega-M5S come Dc-Psi” (Sole 24 ore).

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4 Agosto 2018
by Giampiero Forcesi
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NOMINE. RAZZISMO. I RUSSI SUL WEB. IL CENTRO-DESTRA. IL PD. E ALTRO

4 Agosto 2018

Sabino Cassese, “Nomine. Il potere e il senso del limite” (Corriere della sera). Michele Ainis (sulla richiesta di cancellare la legge sul razzismo), “Il diritto al rovescio” (Repubblica).  Federico Fubini, “Le manovre dei russi sul web e l’attacco a Mattarella” (Corriere della sera). Maurizio Ferrera, “Le fabbriche del falso” (Corriere della sera). Antonio Tajani, “Ma ora Matteo deve fare qualcosa di centro destra” (intervista al Corriere della sera). Giancarlo Giorgetti, “Tasse e reddito di cittadinanza, insieme o niente” (intervista a La Stampa). Stefano Folli, “A Salvini serve l’altra anima della destra” (Repubblica). Michele Prospero, “Governo, la maggioranza ha consenso e governerà a lungo” (Manifesto). Nicola Zingaretti, “Il nuovo Pd e i due nemici del riformismo” (Repubblica). Giovanni Orsina, “Se il 2018 è la replica del 1994” (La Stampa). Leonardo Becchetti, “La dignità del lavoro non si ingessa” (Avvenire). Vittorio Possenti,Parlamento e dittatura mediatica” (lettera all’Avvenire). Raniero La Valle sull’uso delle armi per difesa personale: “I cittadini, prima della caduta” (chiesa di tutti chiesa dei poveri). Franco Monaco, “Questo Stato meritava Borsellino?” (Il Fatto).

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29 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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IL QUOTIDIANO “AVVENIRE” DOPO IL NO DI MATTARELLA AL DIKTAT DI LEGA E 5 STELLE

29 Maggio 2018

L’editoriale, assai netto e severo, è del direttore Marco Tarquinio: “Attentato all’intelligenza”. Seguono gli articoli di Marco Olivetti, costituzionalista (“Il ruolo del Garante e che cosa c’è davvero in ballo”), di Leonardo Becchetti, economista (“La chiarezza che serve e il precipizio da scongiurare”), di Andrea Lavazza (“Visti da lontano i sovranisti fanno più paura”), di Agostino Giovagnoli, storico (“Il ruolo dei cristiani è la responsabilità”), e di Umberto Folena (“Il mondo cattolico con il Presidente”).

Da segnalare, inoltre, un’intervista a Milano Finanza di Valerio Onida, che invece critica il Colle (“Mattarella si è spinto troppo oltre”) e una di Massimo Villone al Fatto Quotidiano, ancor più critica (“Il Presidente ora non è più il garante dell’unità nazionale”). Sul Corriere della sera Angelo Panebianco scrive che “I politici sovranisti non vengono da Marte”.  Su Repubblica Ezio Mauro evoca “Il richiamo della foresta” e Stefano Folli lamenta “Il Macron che non c’è”.

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31 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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CATTOLICI, IL VUOTO DA RIEMPIRE. INTERVENTI DI G. CAMPANINI, F. MONACO E ALTRI

31 Marzo 2018

Sull’Avvenire prosegue il dibattito sul ruolo dei cristiani nel nuovo scenario sociale e politico post elettorale. Sono intervenuti ieri  venerdì 30 marzo Giorgio Campanini (“La spiegazione diserzione non può durare”) e Franco Monaco (“Una doppia questione: cattolica e politica”). Alcuni giorni fa erano intervenuti Francesco D’Agostino, Gianni Bottalico, e Francesco Belletti (vedi qui). Del direttore Marco Tarquinio si veda l’ampia intervista a Prima Comunicazione. “Cattolici con grinta”. Oggi un editoriale di Leonardo Becchetti propone di valutare le forze politiche in base all’adesione alla sussidiarietà: “Solidali a quattro mani”. Giorgio Merlo scrive su Il Dubbio: “E adesso ripartire dal centro”. Sul fronte opposto i due ultimi contributi di Raniero La Valle: “Chi lava i piedi a chi” e “Il terzo grido”, sul sito chiesadeipoveri chiesaditutti.

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7 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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L’ESTREMA RATIO DEL COLLE

7 Marzo 2018

Il Mattino pubblica un articolo di Giannino Piana che dice c’è stata troppa passività politica tra i cattolici (“Il voto cattolico fuori dalle urne”). Marzio Breda spiega cosa sta pensando Mattarella: “Tutti i partiti insieme. L’estrema ratio del Colle” (Corriere della sera). Anche l’Avvenire prova a ragionare in questi termini: Cesare Mirabelli, “Credo a un’intesa in Parlamento”; Leonardo Becchetti, “Alla prova dei fatti”; Nicola Pini, “Dal lavoro alla famiglia, ecco le convergenze”.  Su Il Dubbio interviene Anna Maria Furlan: “Mattarella garante per la stabilità”. Il pensiero di Matteo Renzi, nella sua conferenza stampa e nella enews del 6 marzo, è chiaro: stare all’opposizione (meno chiare le dimissioni date ma rimandate). Lo ribadisce Carlo Bertini su La Stampa: “Il piano di Renzi: costringiamo m5s e Lega a fare un governo insieme”.  E’ d’accordo sul no dem ai 5 Stelle Massimo Adinolfi: “Se la sinistra si immola alla causa dei vincitori” (Mattino) ; così pure Ezio Mauro su Repubblica: “La sinistra resti dalla parte delle sue idee”, e Luigi Berlinguer su Il Dubbio: “Cari dem ora è tempo di opposizione”. Ma non così altri: Carlo Rognoni,Le tre condizioni che i dem dovrebbero imporre per un’intesa” (Secolo XIX); Sergio Chiamparino, “Se il M5S fa una proposta, ascoltiamolo” (intervista a Repubblica). E Claudio Cerasa si allarma: “Il Pd con Di Maio non è una fake news” (Foglio). Sulle dimissioni rinviate interviene Luigi Zanda: “Il ciclo di Renzi è finito” (intervista a Repubblica). La questione del che fare per il Pd, dopo l’appello di Luigi Di Maio pubblicato da Repubblica (“Voltiamo pagina e cambiamo l’Italia tutti insieme“), la discutono anche Stefano Folli (“La sfida che può cambiare i dem”, Repubblica) e Antonio Polito (“I due mali della sinistra”, Corriere della sera). Giovanni Guzzetta prevede elezioni a breve (“Il nuovo strano bipolarismo”, Il Dubbio). Il Centro studi elettorali della LUISS annota: “Se il Pd  è il partito delle elite”.

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