“Renzi con l’Italicum rischia di diventare il Fassino d’Italia”: questa singolare affermazione è contenuta in un’ampia intervista di Aldo Cazzullo a Carlo De Benedetti pubblicata sul Corriere della Sera (“Il fallimento delle elite aiuta i 5 Stelle. Nuova legge elettorale o voterò no”). Sempre il Corriere pubblica un proprio sondaggio tra i parlamentari del Pd: sui 181 che hanno risposto il 62% chiede cambiamenti alla legge elettorale (Giuseppe Alberto Falci, “I cambiamenti chiesti dai dem”). E ancora sul Corriere Massimo Franco annota: “Un leader pd più morbido non spezza l’assedio”. Giudizio pessimista anche da parte di Stefano Folli su Repubblica: “Il pericolo della palude sul mare piatto del governo”. Fabio Martini su La Stampa dice che “Renzi spera nell’assist della Corte costituzionale” (e cioè che sia essa a cambiare l’Italicum).E c’è un altro assist per Renzi: Lina Palmerini, “Assist dell’Economist al percorso riformatore di Renzi” (Sole 24 Ore). Il Foglio dà conto delle adesioni alla sua proposta di elezioni subito: “Subito elezioni? Nel partito c’è chi dice sì”. Quanto a Matteo Renzi, dice: “Se parliamo di contenuti, arrivano i sì alle riforme” (Unità). Michele Ainis su Repubblica difende i referendum da chi li critica: “Il pianeta dei referendum”. Su Repubblica Stefano Rodotà offre una densa analisi critica: “La doppia partita della legge elettorale”. Sul Manifesto due articoli contro la riforma costituzionale: Geminello Preterossi, “Il referendum: uno stop alla deriva oligarchica”; e Leonardo Paggi (che recensisce un libro di Michele Prospero su Gramsci), “Alla ricerca di un Politico nell’era dei piccoli Napoleoni”.
9 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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