di Luca E. Caputo
Qual è l’utilità della partecipazione e della rappresentanza politica in una società abbondante, atomizzata e privatizzata? In presenza di quali delle sue forme si può parlare di partecipazione? A tutti i cittadini interessa davvero partecipare alla società e alla politica, essendo parte di una comunità, o molte persone preferiscono essere interpellate una tantum e lasciar fare per il resto?