31 Dicembre 2018
by Giampiero Forcesi
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RIFLESSIONI POLITICHE DI FINE 2018

31 Dicembre 2018

Romano Prodi,Troppe chimere e poche risorse per un 2019 senza crescita” (Messaggero). Il giurista Glauco Giostra sulla manovra in Italia: “Ma è offensiva contro i deboli”. Così anche Furio Colombo su Il Fatto: “Il cambiamento: cosa porta e cosa toglie”. Sergio Fabbrini, “Mance date a pioggia, non c’entrano con il popolo” (Sole 24 ore). Luca Ricolfi, “Il paradosso del cambiamento: un futuro di tasse in più” (Messaggero). L’editoriale di Marco Damilano sull’Espresso: “La sottile linea rossa dell’attesa”. Maurizio Ambrosini, “Quattro motivi per sperare” (Avvenire). Giuliano Ferrara, “Un augurio malinconico per la coscienza italiana” (Foglio). Claudio Cerasa,Il 2018 ci ha insegnato che la ruspa populista è un guaio per la democrazia” (Foglio). Angelo Bagnasco, “L’Europa unita torni ad essere comunità” (Secolo XIX). Alessandro Campi, “A chi tocca costruire la rinascita dell’Europa” (Mattino). Ernesto Galli della Loggia, “Le elite devono tornare a fondarsi sul merito” (Corriere della sera). Marcello Sorgi, “Il tagliando gialloverde” (La Stampa). Piero Ignazi,La stella cadente di un movimento” (Repubblica). L’intervista di Steve Bannon al Corriere: “Come formerò agenti del populismo”. L’editoriale su La Stampa dello spagnolo Juan Luis Cebrian, “La democrazia degli indignati”. Amartya Sen sul Corriere: “Brexit, il potere tremendo delle cattive idee”. Sul Sole 24 ore due opinioni a confronto sull’euro a vent’anni dalla sua introduzione: Romano Prodi (a favore), “Sopravvivenza legata all’euro”, e Giulio Sapelli (contro), “La moneta unica che non unisce”. Su La Stampa ne scrive Mario Deaglio, “L’euro al test più difficile”.

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19 Novembre 2018
by Giampiero Forcesi
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PER USCIRE DAL CLIMA DI RANCORE

19 Novembre 2018

Giuseppe De Rita, “L’arte di governare una società complessa” (Corriere della sera) e “Le piazze ci dicono che i populisti perdono la spinta propulsiva” (intervista a La Stampa). Paolo Lambruschi, su un libro si Aldo Bonomi e Pierfrancesco Majorino; “Un welfare moderno e potente per uscire dal clima di rancore” (Avvenire). Mauro Magatti, “L’era della globalizzazioni e le sue illusioni pericolose” (Corriere della sera). Alessandro Campi, “La sinistra e l’ultimo richiamo della foresta” (Messaggero). Franco Bruni, “La sinistra nel vortice populista” (La Stampa). Roberto Esposito, “Le tre culture per un fronte antisovranista” (Repubblica). Giovanni Orsina, “Il Sud ago della bilancia nello scontro tra Salvini e Di Maio” (La Stampa). Luca Ricolfi, “Gli effetti della manovra: un missile a più stadi” (Messaggero). Alberto Bisin, “L’alternanza italiana tra tecnici e politici” (Repubblica). Massimo Giannini, “Così si batte la religione del profitto” (sul libro di Mariana Mazzucato “Il valore di tutto”).

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14 Settembre 2018
by Giampiero Forcesi
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RISCATTARE IL PD

14 Settembre 2018

Il Foglio ha pubblicato un lungo articolo di Luigi Zanda: “Antidoti contro una democrazia plebiscitaria di stampo neoperonista”. Lo riprende Eugenio Scalfari:Al Pd serve un gruppo dirigente”. Su Il Dubbio un’intervista a Stefano Ceccanti: “Noi mai con i 5Stelle. Zingaretti e la Repubblica se ne facciano una ragione”; la replica di Goffredo Bettini: “Matteo stai sereno, non vogliamo ribaltoni. Ma non isoliamoci” (Il Dubbio); la risposta di Ceccanti sul suo blog. Antonio Macaluso, “Il Pd vuole rinascere? Trovi un leader duro che scaldi i cuori” (Corriere della sera). Marco Minniti, “Va bene discutere ma senza un vero leader la sinistra non ha futuro” (intervista a Repubblica). Stefano Zan, “Il paradosso/suicidio del Pd” (mente politica.it). Pier Luigi Battista, “L’eterno ritorno di Renzi senza autocritica” (Corriere della sera). Alessandro Giuli,Il Pd condannato alla cura Renzi” (Il Tempo). Emanuele Macaluso, “Nel Pd sarebbe il caso di chiudere il cabaret” (Il Dubbio). Daniela Preziosi,Zingaretti ingrana la marcia” (Manifesto). Goffredo De Marchis, “Renzi organizza la corrente, e per fermare Zingaretti punta al rinvio del congresso” (Repubblica). Massimo Cacciari, “Il Pd è colpevole ma può ancora salvarci” (intervista a Il Gazzettino). Paolo Gentiloni, “Superare la sberla” (Il Foglio). Claudio Cerasa, “La grande balla dell’opposizione che non c’è” (Foglio). Sabino Cassese, “Opposizione senza vere proposte” (Corriere della sera). Marco Damilano,Al Pd non basta la sopravvivenza” (Espresso). Luca Ricolfi, “L’autocritica che manca sull’eredità della sinistra” (Messaggero).

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22 Luglio 2018
by Giampiero Forcesi
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GLI ITALIANI TRA XENOFOBIA E ACCOGLIENZA

22 Luglio 2018

Il card. Reinhard Marx, “Non si può essere nazionalisti e cattolici” (intervista su zeit.de); Maurizio Caprara, “La Libia è un porto sicuro? E’ un paese sconsigliato anche dalla Farnesina” (Corriere della sera); Fabrizio D’Esposito, “I libici affondano i barconi coi migranti ancora a bordo” (Il Fatto); Francesca Paci, “La Libia rifiuta di accogliere i migranti respinti” (La Stampa); Luca Ricolfi,Come evitare l’inferno e le ipocrisie sulla Libia” (Messaggero); Luigi Manconi, “Da noi cresce la xenofobia” (Avvenire); ma, dice Paolo Lambruschi, c’è anche “L’Italia che accoglie” (Avvenire); Nello Scavo, “Parole e naufragi”, e “Le nuove rotte dei disperati” (Avvenire); Nadia Urbinati, “Quando i buoni sono cattivi” (Repubblica). Sul ruolo dei migranti, Maurizio Ferrera: “Sì, servo” (Sette del Corriere).

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4 Luglio 2018
by Vittorio Sammarco
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SUL DECRETO “DIGNITÀ”

4 Luglio 2018

La critica sobria ma pungente di Sabino Cassese,Il governo e un corso antico” (Corriere della sera). L’ironia di Giancarlo Giorgetti,Le misure del decreto? Né di destra né di sinistra, sono populiste” (intervista al Corriere). Ma dice Marcello Sorgi: “Il decreto divide la sinistra” (La Stampa). Paolo Pombeni, “Decreto dignità. Mediazione che produce un pasticcio” (Sole 24 ore). Tommaso Nannicini, “Ma quale dignità. Quel decreto è lontano dai problemi del lavoro” (intervista a Repubblica). Alberto Orioli, “Boomerang per i precari” (Sole 24 ore). Pietro Ichino,La dignità del lavoro non dipende dalla stabilità” (Corriere). Luca Ricolfi, “Gli occupati non i precari il nostro vero punto debole” (Messaggero). Guido Gentili,Più che un cambiamento, un tuffo nel passato” (Sole 24 ore). Domenico De Masi, “I 5Stelle così si sgretolano” (intervista al Corriere).  Stefano Fassina, “Gauche grillina” (colloquio col Foglio). Alessandro Robecchi,Se mai esistesse una sinistra si infilerebbe nel dl dignità” (Il Fatto). Alfonso Gianni, “Economia e lavoro, un buon terreno per la sinistra” (Manifesto). Cesare Damiano, “Il decreto dignità non è solo chiacchiere e propaganda” (Il Dubbio). Susanna Camusso, “Ci vuole però altro per licenziare il jobs act” (Intervista al Corriere). Andrea Roventini, “Misure di buon senso per ridurre la precarietà” (Manifesto).

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4 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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L’ITALIA GIALLOVERDE NON È LA MAGGIORANZA DEL PAESE

4 Giugno 2018

“Attenzione a distinguere maggioranza parlamentare da quella del paese, quando quasi 1/3 non vota”, scrive Carlo Carboni in un attento articolo sul Sole 24 ore (“Chi vince e chi perde, due Italie da ascoltare”).  Ieri sul Sole Sergio Fabbrini descriveva che succede “Se l’Italia diventa il laboratorio sovranista”. Un’Italia in cui che è ancora abbastanza europeista, scrivono Dario Di Vico (“Delusi in crescita, ma gli italiani vogliono restare con l’Ue e l’euro”) e Maurizio Ferrera (“L’Europa resta sola. Italiani spaccati a metà”). Su Repubblica due analisi severe: Ezio Mauro (“La destra realizzata”) e Andrea Bonanni (“Quei sospetti sull’asse russo”).  Sul Corriere della Sera il criterio di Ferruccio De Bortoli per giudicare il nuovo governo (“Tre dossier per capire la rotta”); quello di Maurizio Molinari su La Stampa (“Le ambiguità del governo gialloverde”); e quello di Luca Ricolfi sul Messaggero (“Per capire il governo evitare le etichette”). Su come fare opposizione scrivono Enrico Morando, che chiede Gentiloni segretario Pd e opposizione coerente (“Smantellare la Fornero crea allarme in Europa”, intervista a La Stampa), Paolo Mieli (“Oppositori in cerca di logica”, Corriere della sera), Paolo Pombeni (“Non esasperare la dialettica tra maggioranza e opposizione”, Sole 24 ore), Marco Minniti (“Non possiamo diventare l’Ungheria del Mediterraneo”, Corriere della sera), Roberta D’Angelo (“Il Pd alla ricerca di nuove energie”, Avvenire).

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30 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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L’IDEA DEL “FRONTE REPUBBLICANO” E L’AVVERTIMENTO DI PRODI

30 Maggio 2018

Nel Pd si parla di dar vita a un “Fronte repubblicano”. Tra i primi Carlo Calenda (“Il Pd crei il Fronte repubblicano”, intervista al Corriere della sera”). Ne scrivono Daniela Preziosi sul Manifesto (“Fronte repubblicano, primo sì della Boldrini”), David Allegranti sul Foglio (“Calenda, il Pd e la proposta del Fronte repubblicano”). Ma Romano Prodi, sul Messaggero, chiarisce un punto: non basta unire le forze attorno al fondamentale obiettivo di sostegno alla prospettiva europeista, serve anche “elaborare finalmente una nuova strategia volta al raggiungimento di una maggiore giustizia sociale” (“Senza di noi quest’Europa non può andare avanti”). Alessandro Di Matteo scrive che nel Pd si eleva un “Appello a Veltroni e Prodi” (Secolo XIX). C’è però che vi vede più probabile (e utile) che si formino due sinistre: Luca Ricolfi, “E’ meglio che Renzi si faccia il suo partito” (Italia Oggi).  Una nota del presidente della Cei, Gualtiero Bassetti: “Prima il bene comune” (Avvenire). Stefano Lepri su La Stampa riferisce gli avvertimenti di Banca d’Italia: “L’allarme di Visco”.

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20 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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IL PD PUÒ SALVARE LA LEGISLATURA?

20 Marzo 2018

Marzio Breda indaga sull’impostazione che seguirà Mattarella: “Né un governo a tempo né la carta Gentiloni” (Corriere della sera). Una bella intervista di Marco Follini al Corriere: “Il Pd faccia un’intesa, così salva la legislatura e costituzionalizza la protesta”. Il parere di Luca Ricolfi: “L’eventuale governo Pd-LeU-5stelle finirebbe per consegnare l’intera sinistra al M5s” (intervista a Italia Oggi). Quello di Piero Ignazi:In futuro M5s e Pd dovranno sfidare insieme il centrodestra” (intervista a Il Fatto). Giovanni Sabbatucci, “Le condizioni per un patto senza esclusi” (Messaggero). L’intervista di Beppe Grillo a Repubblica (“L’epoca dei vaffa è finita, ma non comincerà quella degli inciuci”) e il commento di Stefano Folli: “Cosa dice Grillo al Di Maio in doppiopetto”. Due note di Claudio Cerasa: “La differenza tra un vaffa e un governo” e “Perché Pd e Forza Italia sono come i Ds e la Margherita”  (Foglio). Davide Allegranti, “Il mini-congresso Pd” (Foglio). Nicola Zingaretti, “Manifesto per un nuovo Pd” (Foglio). Giovanna Casadio, “Delrio: la linea non cambia. No alleanze” (Repubblica). Il giovane Nicholas Ferrante,Il partito ha lasciato i suoi valori ai 5stelle: lavoro, etica e diritti” (intervista a Il Fatto). La scrittrice Valeria Parrella: “Il Sud si sente scaricato. Ha scelto il M5s come la forza più antigovernativa che c’è” (intervista a La Stampa). Sabino Cassese, “I problemi della democrazia rappresentativa” (colloquio sul Foglio). Francesco Occhetta, “Il risultato delle elezioni” (La Civiltà cattolica).

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6 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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FUORI DAL TRUMAN SHOW

6 Gennaio 2018

Due positivi commenti al discorso di Mattarella di fine d’anno: Luca Ricolfi,La trappola del presente che blocca tutto” (Messaggero); Alberto Quadrio Curzio, “L’Italia silenziosa a servizio del Paese” (Sole 24 ore). Giorgio Tonini, “Spero che gli italiani non si facciano accalappiare da facili slogan” (intervista a un giornale trentino). Graziano Delrio, “Gli elettori devono capire la posta in gioco” (intervista a La Stampa). Biagio De Giovanni, “Non date per morto il Pd” (Mattino). Carlo Calenda, “Il Pd esca fuori dal Truman show” (intervista a Repubblica). Marco Bentivogli, “Per un sindacato che affronta le novità e ne diventi protagonista” (intervista a Pierluigi Mele di Rai News). Colui che aveva definito “unfit” Berlusconi, Bill Emmot, oggi dice al Corriere della sera: “Berlusconi oggi può essere il vostro salvatore politico”. Sabino Cassese critica le nuove proposte grilline: “Democrazia e M5s. Il ritorno dei ‘generi anfibi’” (editoriale del Corriere della sera). Un retroscena di Claudio Cerasa su Il Foglio: “Carta segreta di Mattarella per il 4 marzo”. le idee per il futuro di Leonardo Becchetti, “Per una macroeconomia civile” (Avvenire) e di Mauro Magatti, “Un patto tra le generazioni per il futuro dell’Italia” (Corriere della sera).

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18 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
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MANUALE PER POLITICI COSTRETTI ALLE COALIZIONI

18 Novembre 2017

Sabino Cassese, sul Corriere della sera, offre un sensato “Piccolo manuale per politici ‘costretti’ alle coalizioni”. Sul Messaggero Luca Ricolfi traccia i contorni delle “Due sinistre al bivio tra nostalgia e tutela”, mostrando scarsa stima per quella che chiama SP (la Sinistra Purosangue) e indicando al Pd i tre temi su cui deve darsi da fare. Marcello Sorgi, su la Stampa, si dice certo che accordi a sinistra non ce ne saranno e le sinistre perderanno entrambe: “Le due sinistre e la frattura ormai irrecuperabile”. Simile il giudizio di Piero Ignazi: “Quella sinistra divisa da programmi e poltrone” (Repubblica). Arturo Parisi: “Renzi si è mosso tardi. La coalizione si può fare anche senza i bersaniani” (intervista di ieri al Corriere della sera). Franco Monaco: “Serve una lista dell’Ulivo che affianchi quella del Pd. Anche Prodi è d’accordo” (intervista al Corriere della sera). Sul fronte di Campo Progressista Emilia Patta scrive: “Parte da testamento biologico, ius soli e superticket la trattativa con Pisapia” (Sole 24 ore). Roberto Speranza (dopo le notizie di stampa: “Pd-Pisapia, Prodi pontiere”, E. Patta sul Sole 24 Ore) lancia un monito: “Cari Prodi e Veltroni, non è più tempo di appelli, servono fatti” (intervista a La Stampa). Antonio Floridia, sul Manifesto, fa due conti e dice: “Uniti con il Pd si perde”. Francesco Verderami, sul Corriere della sera, guarda al dopo voto: “Saranno di partito o di coalizione? L’inedito scenario delle consultazioni”. Intervista di Luigi Di Maio, reduce dagli Usa, a La Stampa: “Faremo come Trump”. Sul Foglio David Allegranti riferisce: “Orsina spiega perché Berlusconi dice bugie ma è più credibile di altri”. Saggia riflessione di Marco Ruffolo, l’altro ieri, su Repubblica: “In politica non si vince con lo sberleffo al perdente”.

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