“Fare qualcosa non per sé ma per il Paese in quest’epoca di egoismo politico, giocando un ruolo di responsabilità nazionale con i piccoli numeri che si ritrova in mano. Per la sinistra è una chance straordinaria. Sicuramente immeritata; probabilmente l’ultima”. Si concludeva così ieri l’editoriale di Ezio Mauro su repubblica (“La paura di avere paura”). In tema di sinistra e Pd, dagli ultimi due-tre giorni, segnaliamo: Antonio Floridia, “Le primarie, Renzi e la sindrome del comma 22” (Manifesto); Luciano Violante, “Lo scambio di ruoli tra sinistra e destra” (Corriere della sera); Fabrizio Barca, “Bisogna reagire al capitale, e ora servono le primarie” (intervista a Il Fatto); Maurizio Martina, “Ora una pagina nuova contro la destra. E difendo Gentiloni” (intervista al Corriere della sera); Luigi Zanda, “Veniamo da quattro anni di sconfitte. Matteo non ha argomenti, ma va battuto alle primarie” (a Repubblica); Piero Ignazi, “Il muro di Renzi lascia il Pd senza visione” (Repubblica); Mauro Calise, “La mission impossibile del solito Pd” (Mattino); Davide Allegranti, “Inutile far finta che Renzi non ci sia” (Il Mulino); Stefano Ceccanti, “La quarta via della sinistra”; Nadia Urbinati, “L’opposizione ricomincia dai diritti”; Ida Dominijanni, “Sinistra senza bussola”; Piero Ignazi, “Sinistra i tuoi veri nemici sono Facebook e liberismo” (intervista a Il fatto); Chicco Testa, “La sinistra e i nomi per ripartire” (Foglio); Matteo Renzi, “Basta liti e possiamo vincere” (intervista al QN); Gad Lerner, “Il Pd non ha futuro, si è piegato al fascio leghismo” (intervista a Il Fatto); Francesco Arienzo (capogruppo dem a Napoli), “Moriamo se non ci apriamo alla vita reale” (intervista ad Avvenire); Katia Tarasconi, “I leader Pd non ascoltano mai nessuno” (Italia Oggi).
11 Luglio 2018
by Giampiero Forcesi
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