Sabato 17 maggio si è tenuta a Roma una nuova assemblea (la terza) delle comunità ecclesiali che aderiscono al raggruppamento “chiesa di tutti, chiesa dei poveri”, in ricordo dei 50 anni dal Concilio. Si è parlato della chiesa, dell’ecclesiologia della “lumen gentium” e delle novità di oggi. Raniero La Valle ha tenuto la relazione introduttiva. Altri materiali presentati all’assemblea si trovano sul sito www.chiesadituttichiesadeipoveri.it
Questa assemblea si inserisce in un percorso che ha preso come suo punto di partenza quell’11 settembre 1962 in cui papa Giovanni, tracciando il programma del Concilio, annunciò un nuovo Natale della Chiesa. Secondo questa nuova nascita essa sarebbe stata Chiesa di tutti e soprattutto Chiesa dei poveri. Non cambiava il soggetto Chiesa, come ci terrà a dire Benedetto XVI, ma essa sarebbe rinata dall’alto, cioè dallo Spirito. È stato infatti lo Spirito che ha voluto il Concilio, per “ripristinare e aggiornare la Chiesa secondo la sua fisionomia originaria”; questa è l’affermazione che ha fatto papa Francesco alla canonizzazione di Giovanni XXIII. Papa Giovanni, nel convocarlo, è stato docile allo Spirito, e proprio per questo Francesco lo ha proclamato santo. Ora, ripristinare e aggiornare vuol dire appunto far nascere una seconda volta.
Questa nuova nascita della Chiesa ha avuto una lunga gestazione, di cui la “Lumen Gentium” è stato il punto d’avvio.