26 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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 STRADE

26 Gennaio 2018

Il Corriere della Sera dà una piccola, ma non futile, notizia: “Livorno, il no di M5S alla rotonda per Ciampi”. Su Il Fatto quotidiano Gianni Barbacetto si allarma perché “A Milano torna il progetto bipartisan: via Craxi”. A Roma la sindaca Virginia  Raggi ha dichiarato, giorni fa, che cambierà il nome delle strade dedicate a personaggi coinvolti nell’approvazione delle leggi razziali del 1938; Guido Crainz su Repubblica si è mostrato favorevole: “No alle strade della vergogna“; non così Marco Gervasoni sul Messaggero: “Roma, cancellare i nomi delle strade tradisce la storia”; oggi il Messaggero ha intervistato Francesco Rutelli, che ha detto: “Attenti a cambiare il nome delle strade”.

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22 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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L’ITALIA TRA SFIDUCIA E IMPEGNO

22 Gennaio 2018

Ilvo Diamanti presenta l’ultimo sondaggio sul rapporto degli italiani con le istituzioni: un paese senza più fiducia, dove 2 su 3 vorrebbero un uomo forte alla guida del governo (“Un paese alla ricerca di se stesso”, Repubblica). Gianfranco Viesti, su Il Mulino, a coronamento di una lunga indagine, presenta “Un paese plurale, difficile e bellissimo”. Paolo Gentiloni formula i suoi giudizi sulla situazione del paese in un colloquio con Claudio Cerasa sul Foglio: “Il Patto Gentiloni per il 4 marzo”. Dario Di Vico, sul Corriere della sera, riferisce del libro di Nicola Rossi: “Flat tax e minimo vitale: una proposta per la crescita”; ne aveva scritto giorni fa anche Carlo Cottarelli (“Flat tax, maneggiare con giudizio”, La Stampa). L’economista Emanuele Felice, su Repubblica, delinea, invece, il percorso di una sinistra riformista: “La carta europea per il voto”. Anche Alessandro Campi, politologo, dedica un articolo al riformismo, con alcune considerazioni sul ruolo del ministro Minniti e sul Pd: “Il Pd e la questione riformista” (Messaggero). Angelo Bolaffi, su Repubblica, commenta la quasi definitiva, e tormentata, scelta del SPD di rifare la Grande Coalizione in Germania: “Una scelta che salva la Ue”. Luigi Di Maio presenta “Il programma dei 5 stelle in 20 punti”.  Paolo Mieli, sul Corriere, azzarda ipotesi sul dopo 4 marzo: “Gli scenari del dopo voto e le alleanze possibili”; Eugenio Scalfari, su Repubblica, dice: “Ecco i rimedi per curarsi dal malanno populista”.

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21 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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Alla ricerca del centro perduto

21 Gennaio 2018
di Nino Labate

 

Col sistema elettorale proporzionale con cui andremo a votare il 4 marzo, stiamo tornando indietro nella storia politica italiana. Si assiste alla ricerca patologica di un elettorato cosiddetto di centro su cui insistono una miriade di formazioni politiche che si dichiarano tutte di centro moderato. E intanto cresce sempre di più il Movimento di Grillo…

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15 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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IL PD PUÒ ANCORA VINCERE LE ELEZIONI?

15 Gennaio 2018

Perché e come il Pd può ancora vincere queste elezioni”: intervista a Giorgio Tonini di Piergiorgio Mele per RaiNews. Franco Monaco: “La divisione a sinistra sbagliata, sì, ma non inspiegabile” (Huffington post). Pietro Ichino: “Mentre, in nome dell’Europa, l’SPD di Martin Schulz si sta accordando con il Centro-destra di Angela Merkel, qui da noi gli europeisti Bersani e D’Alema non si accordano neppure con il partito che è stato il loro fino a poco fa” (“I socialdemocratici tedeschi e quelli italiani”, sul suo blog). Ma Roberto Speranza: “Gori non va, insegue il Carroccio” (intervista al Corriere della Sera). Massimo Giannini su Repubblica critica Liberi e Uguali che strizza l’occhio ai 5 Stelle (“Le geometrie confuse della sinistra”). Sempre su Repubblica Paolo Griseri indaga sull’atteggiamento degli operai torinesi verso le elezioni: prevale il non voto, poi la Lega e il M5S (“Se la classe operaia non va al voto”). Sergio Fabbrini, sul Sole 24 ore, spiega che è urgente l’impegno europeista dell’Italia dopo il voto: “Italia decisiva nello scontro sull’anima dell’Europa”.  Emma Bonino, “Intesa con il Pd ancora possibile, ma Renzi ama ballare da solo” (intervista a La Stampa). Su La Stampa Andrea Carugati racconta: “Grasso detta le condizioni alla sinistra”. Alessandro Campi: “Grasso, Boldrini e istituzioni al tappeto”. Carlo Cottarelli, sponsorizzato dal M5S, spiega invece su la Stampa che “Senza Fornero la supergobba ci piegherà”.

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8 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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RENZI E I MINISTRI DI GENTILONI PROVANO A INIETTARE FIDUCIA

8 Gennaio 2018

Nientemeno! “L’inno alla gioia del Cav.” (Claudio Cerasa sul Foglio intervista Silvio Berlusconi). Ancora Claudio Cerasa: “Il formidabile ticket Raggi-Di Maio”. L’intervista di Matteo Renzi al Quotidiano Nazionale: “Salario minimo. Voglio un premier Pd”. L’intervista di Pier Carlo Padoan al Corriere della sera: “L’Italia crescerà ancora”. L’intervista di Marco Minniti al Foglio: “Un Paese migliore di quello che abbiamo trovato”. Il punto di vista di Franco Monaco: “Perché l’alleanza tra Emma Bonino e Tabacci è un valore aggiunto per queste elezioni” (Huffington post). La lettera di Pietro Grasso alla Repubblica (“Devo soldi al Pd? Parole infamanti. Una ritorsione”; e il commento sul blog di Stefano Ceccanti. L’analisi politica di Sergio Fabbrini:Il 4 marzo la grande sfida tra europeisti e indipendentisti” (Sole 24 ore). Quella di Mauro Calise: “Partita a scacchi senza il re” (Mattino). E quella (asprigna) di Michele Prospero sul Manifesto: “Perché Renzi non può fermare il disastro”. Furio Colombo su Il Fatto fa un’amara considerazione: “Elezioni, già sappiamo che ha vinto la Lega” (Il Fatto). Paolo Rodari riferisce dei commenti che l’Avvenire ha raccolto sul discorso di fine d’anno di Mattarella: “La priorità dei vescovi è la stabilità” (Repubblica).

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6 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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FUORI DAL TRUMAN SHOW

6 Gennaio 2018

Due positivi commenti al discorso di Mattarella di fine d’anno: Luca Ricolfi,La trappola del presente che blocca tutto” (Messaggero); Alberto Quadrio Curzio, “L’Italia silenziosa a servizio del Paese” (Sole 24 ore). Giorgio Tonini, “Spero che gli italiani non si facciano accalappiare da facili slogan” (intervista a un giornale trentino). Graziano Delrio, “Gli elettori devono capire la posta in gioco” (intervista a La Stampa). Biagio De Giovanni, “Non date per morto il Pd” (Mattino). Carlo Calenda, “Il Pd esca fuori dal Truman show” (intervista a Repubblica). Marco Bentivogli, “Per un sindacato che affronta le novità e ne diventi protagonista” (intervista a Pierluigi Mele di Rai News). Colui che aveva definito “unfit” Berlusconi, Bill Emmot, oggi dice al Corriere della sera: “Berlusconi oggi può essere il vostro salvatore politico”. Sabino Cassese critica le nuove proposte grilline: “Democrazia e M5s. Il ritorno dei ‘generi anfibi’” (editoriale del Corriere della sera). Un retroscena di Claudio Cerasa su Il Foglio: “Carta segreta di Mattarella per il 4 marzo”. le idee per il futuro di Leonardo Becchetti, “Per una macroeconomia civile” (Avvenire) e di Mauro Magatti, “Un patto tra le generazioni per il futuro dell’Italia” (Corriere della sera).

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3 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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LA SINISTRA TRA GLI ORTI IMPAURITI E LA SVOLTA DEI DOVERI

3 Gennaio 2018

Stefano Folli prova a spiegare su Repubblica il perché il Pd di Renzi tiene poco all’accordo con la Bonino e cosa ne potrebbe derivare (“I radicali e il pasticcio del Rosatellum”). Emma Bonino dà la sua versione: Alessandra Arachi, “Lo sfogo di Emma: ‘Ho salito e sceso tutte le scale. Non si è risolto nulla’” (Corriere della sera). Lina Palmerini indica “I costi di una rottura tra Bonino e Renzi” (Sole 24 ore). Ma dal Pd si levano le voci di Piero Fassino (“Siamo pronti ad aiutarli, ma i radicali decidano se vogliono essere alleati”, a La Stampa) e di Ettore Rosato (“Con i Radicali tanto in comune”, al Messaggero). C’è poi un retroscena di Tommaso Ciriaco: “Letta e la cena della discordia” (Repubblica). Ieri Sandra Zampa aveva detto (a Repubblica): “Con Emma l’intesa ci sarà”. SINISTRA: Claudio Cerasa, direttore del Foglio, riprende coraggio e scrive che “E’ nata la sinistra dei doveri e non solo dei diritti” (quella di Renzi con Minniti Calenda Orlando e Gentiloni, anche se il Pd dovesse perdere…); viceversa Ezio Mauro su Repubblica scrive che la sinistra non riesce più a elaborare una sua lettura del tempo presente e, senza cultura, perde così anche l’anima (“Gli orti impauriti della sinistra“). CINQUE STELLE: Piero Ignazi prevede una lenta perdita di consensi dopo il cambio di passo del nuovo statuto (“M5s, l’angoscia di farsi partito” (Repubblica); Paolo Macry, su Il Mattino, vede il M5S forte soprattutto dove c’è impoverimento culturale (“I Cinque stelle e il pensiero della debolezza”; Ilario Lombardo, “I dubbi di Fico: finiti in mano a un’azienda” (La Stampa). TEMI: Enrico Giovannini, “Sviluppo sostenibile nella Costituzione” (Intervista ad Avvenire). Alesina e Giavazzi, “La verità malcelata sulle nostre pensioni” (Corriere della sera). Tommaso Nannicini,Giovani e lavoro. Le proposte del Pd” (Avvenire). Maurizio Molinari, “Iran, la rivolta che può cambiare il medio Oriente” (La Stampa). Francesco Damato,La lezione di giornalismo di Moro: ecco perché il bene non fa notizia” (Il Dubbio).

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1 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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“SENZA FARE DEMAGOGIA”…

1 Gennaio 2018

Franco Monaco, a cavallo dell’anno, legge alcuni aspetti della fase politica: “L’apparente equivoco per cui, se il Pd cala, Gentiloni invece sale” (Il Fatto) e “Tre cespugli artificiosi non fanno un Ulivo” (Manifesto). Gianni Toniolo, sul Sole 24 ore, sostiene che “La ‘prova debito’ resta il vero esame dell’Italia in rimonta”. Romano Prodi, sul Messaggero, approva l’invio di soldati in Niger ma teme lo scarso peso politico dell’Italia: “Purchè l’Italia non diventi la Croce rossa dell’Africa”. Un’analisi lucida dei problemi dell’Europa 2018 di Sergio Fabbrini: “I frangiflutti necessari per arginare i nazionalismi” (Sole 24 ore). Luigi Di Maio “apre”: “Con Lega o Grasso? Dopo il voto vedremo chi può collaborare con noi” (intervista a La Stampa). E Davide Casaleggio “spiega”: “Una multa è il minimo per chi tradisce gli elettori” (intervista al Corriere della sera). Stefano Cappellini, “La metamorfosi finta del M5s” (Repubblica). Sullo scenario elettorale Ilvo Diamanti parla de “La stagione del meno peggio”, in cui, secondo Fabio Bordignon, “Studenti e anziani guidano il fronte degli ottimisti” (Repubblica). Dice Marco Minniti che “Non sarà un voto inutile” (intervista a Repubblica). Intanto forse Renzi s’accorge dei tanti errori fatti: “Renzi cerca la rimonta, ma ‘senza fare demagogia’” (Goffredo De Marchis, Repubblica).

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30 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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DI QUI AL VOTO: MESI DI PASSIONE (E DI SUDDITANZA ALL’AUDIENCE)

30 Dicembre 2017

Leonardo Becchetti, in un editoriale sull’Avvenire, punta sui settori più responsabili della società civile (in larga parte cattolici, sembra dire) per mettere in campo riflessioni e proposte politiche, di qui alle elezioni e oltre (“Questi mesi di passione”). Nadia Urbinati mette in luce con chiarezza i guasti de “La democrazia dell’audience” (Repubblica). Pierluigi Bersani dice la sua a Repubblica: “Le mie condizioni per trattare con Pd e M5s dopo il voto” (ma si nota una qualche preferenza per M5s). Del resto Luigi Di Maio, sempre a Repubblica, dice: “Non lasceremo l’Italia nel caos. Pronti a fare alleanze”. Emanuele Macaluso su Il Dubbio critica il ruolo dei media: “La campagna elettorale dei potenti”. Stefano Folli mostra dubbi sulla tenuta di Gentiloni, a fronte di un Pd in discesa: “Il fragile incantesimo di Gentiloni” (Repubblica). Due bilanci della legislatura che chiude i battenti: Francesco Verderami (Corriere della sera): “Diario di una legislatura. Quando Berlusconi disse: ‘Meglio Letta di Renzi’”; Bruno Vespa (Il Mattino): “Se il Pd chiude in affanno una legislatura agitata ma certo non pessima”. L’Avvenire racconta: “Ecco i centristi con il Pd”; Beatrice Lorenzin dice al Corriere della sera: “Noi non solo cespugli, ci ispiriamo a Calenda”. Ottavio Lucarelli su Repubblica: “Nella nuova Margherita Casini e De Mita sponsor”. Daniela Preziosi sul Manifesto scrive che “Il centrosinistra non c’è ma è già in crisi”. Il Foglio pubblica un incredibile articolo di tal Luca Del Pozzo che pensa di vivere negli anni ’50: “Irrilevanza cattolica”.

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28 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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IUS SOLI, APPELLO FUORI TEMPO. I 70 ANNI DELLA COSTITUZIONE

28 Dicembre 2017

Chiude la legislatura, ma preme ancora l’appello di alcuni perché si prenda il tempo per votare sullo ius soli: Luigi Manconi,Perché non rinviare di pochi giorni le elezioni politiche?” (Manifesto); Gianni Cuperlo, “L’appello della minoranza dem” (Il dubbio); è favorevole anche Marzio Barbagli, sociologo, intervistato da Il Mattino: “Un tema centrale ostaggio dei partiti. Anche il Pd pecca di sottovalutazione”; Massimo Giannini  critica il Pd: “La sinistra e il riscatto mancato” (Repubblica). Franco Monaco, intervistato da La Notizia, dice: “Legge sacrificata per motivi elettorali”. Ma, dopo il voto mancato in aula giorni fa, dice Marzio Breda, “Per il Colle un secondo tentativo è impraticabile” (Corriere della sera). I 70 ANNI DELLA COSTITUZIONE: interventi di Sabino Cassese (Messaggero), Enzo Cheli (Messaggero), Beniamino Caravita (federalismi.it), Alessandro De Nicola (La Stampa), Mario Stanganelli (Messaggero).MOVIMENTO 5 STELLE: l’intervista di Luigi Di Maio al Fatto (“Così farò il governo”); Adriano Sofri, “Contro la folle sinistra che sceglie Di Maio” (Il Foglio). L’INTERVISTA A MATTEO RENZI: “Europa e ceto medio: ecco le nuove sfide” (La Stampa). ITALIA: Sul Foglio Sabino Cassese, a colloquio con Cerasa, si chiede: “Rinascita dell’Italia?”. BILANCI: Marcello Sorgi, “La legislatura nel segno delle sorprese” (La Stampa); Guido Gentile, “Il buon lavoro di Gentiloni e i rischi” (Sole 24 ore).

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