21 Giugno 2016
by Giampiero Forcesi
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«Lezioni» amministrative

21 Giugno 2016
di Guido Formigoni

 

E’ senz’altro difficile considerare in termini generali le lezioni politiche ricavabili dall’esito dell’importante votazione amministrativa dell’ultima tornata, per una serie di motivi credo comprensibili. Certo è un voto locale, come si è ben guardato di ripetere il presidente del Consiglio, sottraendosi in parte a una situazione difficile. Molto di più, è stato un voto condizionato da una notevole serie di liste civiche e di sigle curiose ed estemporanee, frutto in parte di una comprensibile dinamica locale della partecipazione, ma forse anche parzialmente dovuto a una sorta di operazione di camuffamento della classe politica, a fronte dei chiari di luna critici dilaganti nell’opinione pubblica. C’è poi il discorso ancor più complesso di valutare quanto siano pesati i singoli candidati presentati, che a volte hanno fatto la differenza, sia nel bene che nel male. L’aumento notevole dell’astensionismo è poi un ulteriore punto interrogativo: da dove viene questa tendenza?

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20 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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LA ROTTAMAZIONE GRILLINA

20 Giugno 2016

Per Massimo Franco la vittoria dei 5 stelle “è il sintomo esasperato della delusione verso i partiti storici” ma è anche “figlio di errori di sottovalutazione e di un filo di presunzione” del Pd di Renzi (“Gli errori e le insidie”, Corriere della Sera). Ancora sul Corriere Aldo Cazzullo, riguardo a Torino, scrive: “Finisce la storica alleanza di governo tra gli ex nemici Fiat e Pci” (“La sconfitta nella città simbolo”) e Gian Antonio Stella titola il suo pezzo: “Il messaggio nazionale delle cinque capitali”. Il bel discorso di Chiara Appendino dopo la vittoria a Torino (Torino Today). Per Stefano Folli su Repubblica quello elettorale “è soprattutto un pessimo risultato per il ‘renzismo’ inteso come ambizioso disegno volto a rimodellare l’Italia definendo i contorni di un partito personale costruito sul carisma del leader” (“La rottamazione grillina che batte il renzismo”); Goffredo De Marchis riferisce “La difesa di Renzi: vincono le facce giovani”; e Annalisa Cuzzocrea cita il leader  5 stelle: “’Ora siamo pronti per governare’. Di Maio in corsa per Palazzo Chigi”. Ma Paolo Pombeni annota: “Per i 5 stelle trionfo nelle urne. Ora la prova del governo” (Sole 24 ore). Per Norma Rangeri sul Manifesto è “Una sconfitta capitale”. E Mario Ajello racconta “La capitale secondo Virginia” (Messaggero). Claudio Cerasa guarda avanti: “Il renzismo è in crisi o no? Cinque leve da azionare in fretta per lasciarsi alle spalle i ballottaggi” (Foglio). In un’intervista a Libero il pensiero di Peter Gomez e del Fatto quotidiano: “Valori in comune coi grillini, e basta con le olgettine del Pd”. Riassume Federico Geremicca su La Stampa: “Da uno contro tutti a tutti contro uno”. E la Chiesa? Scrive Andrea Tornielli su La Stampa: “La chiesa tra curiosità e paura, ma nessuna porta chiusa”.

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19 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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LA VOGLIA MATTA DI FAR SALTARE IL SISTEMA

19 Giugno 2016

Mauro Calise sul Mattino illustra il clima di questi giorni,  la voglia generalizzata di dare una spallata al sistema perché è diffusa (non solo in Italia) la paura dell’impoverimento e la sfiducia nella politica: “Brexit e Renxit, due voti, la stessa posta”. Il laburista Alastair Campbell si chiede quanto influisca sull’antipolitica diffusa il quotidiano soffiare sul fuoco dei mass media (“Basta politica dell’odio. La democrazia deve essere una forza di speranza”, Repubblica). E poi: Antonio Polito, “Renzi, Grillo e il Centrodestra: chi vincerà nell’Italia tripolare” (Corriere); Roberto D’Alimonte, “La radiografia dei duelli nei grandi comuni” (Sole 24 Ore); Ilvo Diamanti, “Il Giudizio capitale nelle città che voglio diventare protagoniste” (Repubblica); Walter Veltroni, “Per la bella politica” (Unità); Lina Palmerini, “L’importanza di Torino” (Sole 24 ore).

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18 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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LA SANTA ALLEANZA CONTRO IL PD

18 Giugno 2016

Luigi Zanda,Dietro Giachetti l’eredità dei grandi sindaci” (intervista al Messaggero). Paolo Pombeni, “La Santa Alleanza contro il Pd” (Unità). Mario Calabresi, “Un test per il Pd” (Repubblica). Giuseppe Vacca, “Grillini e De Magistris sono la nuova destra” (intervista al Mattino). Massimo Adinolfi,Se la politica si cela dietro una maschera” (Mattino). Claudio Cerasa, “Il godimento dei ballottaggi” (Foglio). Paolo Pombeni, “L’impatto delle urne su partiti e referendum” (Sole 24 ore). Norma Rangeri, “I labirinti del voto” (Manifesto).

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16 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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CENTROSINISTRA E SINDROME DELLO SCORPIONE

16 Giugno 2016

Sul caso D’Alema (che secondo G. De Marchis avrebbe detto di Renzi e delle elezioni a Roma “direi di sì anche a Lucifero pur di mandarlo via”), scrivono tra gli altri: Stefano Folli (“Il sentiero stretto della sinistra dem”, Repubblica), Massimo Adinolfi (“Il lato oscuro dei cugini coltelli”, Mattino), Lina Palmerini (“Renzi-D’Alema, un duello non solo personale, l’attacco è alle origini del Pd”, Sole 24 ore), Salvatore Merlo (“Cosa c’è dietro la non smentita di D’Alema che vota Raggi (e Parisi)”, Foglio), Marcello Sorgi (“Centrosinistra e sindrome dello scorpione”, La Stampa), Daniela Preziosi (“Modello Zedda o Lucifero”, Manifesto), Federico Geremicca (“D’Alema: il Pd cerca un capro espiatorio”, La Stampa). Inoltre: Giuseppe Salvaggiulo su la Stampa: “Integrati col Pd, apocalittici col M5S. I ‘professoroni’ divisi alle urne”. Ma Luigi Berlinguer dice: “Il Pd ha bisogno di noi” (L’Unità). Claudio Strinati sul Messaggero dice: “I Giochi per ridare a Roma quel Progetto che manca”. Sul Manifesto Alberto Burgio fa luce sulla sinistra-sinistra: “La dura battuta d’arresto del Pd ci conforta, ma non ci nascondiamo che schiude prospettive nefaste” (“Scelta difficile per evitare il peggio”).

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14 Giugno 2016
by Giampiero Forcesi
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LEGGE ELETTORALE. BALLOTTAGGI. CATTOLICI

14 Giugno 2016

Si discute di legge elettorale: Roberto D’Alimonte, “Quel premio di coalizione che tutti vogliono tranne il premier e il M5S” (Sole 24 ore); Francesco Bei,Le quattro ragioni di Renzi per non cambiare l’Italicum” (La Stampa);  Stefano Ceccanti, “Quattro risposte a quattro domande sulla legge elettorale” (Il Giorno). Due critiche da sinistra alla proposta di Renzi di due soli mandati come capo di governo: Gianfranco Pasquino, “Il premier non può essere a tempo” (Il Fatto); Massimo Villone, “Se un decennio vi sembra poco” (Manifesto). Quanto ai prossimi ballottaggi: Stefano Folli, “Renzi e la verità che si nasconde dietro lo scenario del voto locale” (Repubblica); Ilvo Diamanti, “Immigrati a Milano e corruzione a Roma: ecco le sfide che decidono i ballottaggi” (Repubblica); Claudio Cerasa, “Grillismo e salvinismo svaniranno se centrodestra e centrosinistra seguiranno il modello Milano” (Foglio); Piero Bevilacqua, per Roma, “Perché votare 5 stelle non è difficile” (Manifesto). E sui cattolici e il voto: Fabrizio D’Esposito, “L’irrilevanza del voto cattolico e i frutti laici di papa Bergoglio” (Il Fatto); Alberto Mattioli,Milano. Cl si divide in due anime, così vincerà in ogni caso” (La Stampa).

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12 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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IL PESSIMISMO DI PRODI SUL CONFRONTO TRA POLITICA E ANTI-POLITICA

12 Giugno 2016

Sul Messaggero Romano Prodi osserva che, in Italia come in tutto l’Occidente, il disagio sociale prodotto dalle risposte inadeguate ai guasti della globalizzazione rende sempre più forti le forze dell’antipolitica, e prevede che, poiché è difficile una risposta coordinata dei partiti di governo per garantire più equità ai cittadini, i “nuovi partiti” avranno sempre più successo e, una volta al timone, i guai saranno ancora più grossi (“Gli errori dei partiti che aiutano l’antipolitica”). Franco Bruni sul Sole 24 Ore affronta lo stesso tema, ma ritiene possibile, in Italia, che Pd e M5S trovino un qualche accordo (“L’opportunità di un patto tra rottamatori”). Paolo Pombeni, sempre sul Sole, discute sulle tante opposizioni al riformismo renziano, dicendo che si rischia di buttare il bambino con l’acqua sporca, come più volte nella storia italiana (e cita Crispi, Fanfani e Craxi) di fronte a chi vuole “imporre l’accelerazione riformista” (“La santa alleanza anti-premier che non è ancora alternativa”).

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11 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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L’ITALIA SI SPOPOLA (E UN PO’ ANCHE IL PD). I 5 STELLE E LA QUESTIONE DELLE ELITE

11 Giugno 2016

Antonio Golini, “L’Italia si spopola, fuga e culle vuote” (Messaggero). Dice Gianpietro Della Zuanna, intervistato dal Corriere della Sera: “Coppie senza figli per la paura della povertà”. Anche dal Pd si fugge… : Roberto Mannheimer,L’esodo dal pd, fugge un elettore su quattro” (Il Giornale). Ed è la povertà (anche), poco combattuta, alla radice di entrambe le fughe: Emanuele Felice, “Il disagio sociale nelle urne” (La Stampa). PD O 5 STELLE? Sulle urne si interroga il Manifesto: Antonio Floridia, “Perché si può votare Pd”, e Guido Liguori, “Perché si può votare 5 stelle”. BIAGIO DE GIOVANNI E GIORGIO NAPOLITANO FRENANO LE PROTESTE: sulla rivolta contro la politica e le classi dirigenti, in Italia e in Europa, Biagio de Giovanni mette in guardia: “L’inganno di un mondo senza elite” (Il Mattino). Tra i protagonisti della rivolta c’è Nigel Farage, che, intervistato da Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, dice: “Insieme a Grillo faremo saltare questa Europa dominata da Berlino”. Tornando all’Italia, Giorgio Napolitano, intervistato dal Mattino, dice (tra l’altro): “Renzi ha corretto il tiro, gli altri no” (però Gianni Cuperlo scrive alla Repubblica: “Matteo lasci i lanciafiamma o invecchia presto”). E Luciano Violante sul Corriere scrive che “La riforma costruisce una democrazia che decide”.

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10 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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RENZI, EFFETTO SATURAZIONE?

10 Giugno 2016

Fabio Martini osserva: “Il premier vacilla anche in Tv. Rischia l’effetto saturazione” (La Stampa). Marino Niola annota: “La contestazione lo inchioda alla realtà” (intervista al Fatto). Matteo Renzi, in un’intervista al Corriere della Sera: “Ho cambiato troppo poco nel Pd. Ora lo farò”. Le osservazioni a 360 gradi e le critiche (ma un po’ criptiche) di Arturo Parisi in un’intervista a Italia Oggi: “Chi è il più bello del reame?”. Il duro giudizio di Antonio Padellaro su Il Fatto: “Il lanciafiamme che brucerà la dignità dei democratici”. Daniela Preziosi sul Manifesto racconta: “Contro il lanciafiamme di Renzi la minoranza lancia Speranza”. Intervistato dall’Unità Antonio Bassolino propone: “Dopo la catastrofe napoletana con Matteo rifacciamo il Pd”. Claudio Cerasa sul Foglio prende di mira il M5S: “Le maschere di Raggi e Appendino nascondono la vera natura del grillismo”. Roberto D’Alimonte analizza il voto: “M5s-Lega, la convergenza dei bacini elettorali” (Sole 24 ore).

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9 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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IL VOTO A DISPETTO

9 Giugno 2016

Antonio Polito sul Corriere racconta come tutti si coalizzino contro Renzi (“Quel vizio del voto a dispetto”). Ilvo Diamanti dice la stessa cosa, evidenziando la sintonia che va emergendo tra Lega e M5s (“Il populismo lega-stellato”). Una netta critica ai 5 stelle viene da Massimo Adinolfi intervistato dall’Unità: “Non sono per niente il nuovo, puntano solo sull’antipolitica”. Invece Giuseppe Selvaggiulo su La Stampa vede il positivo: “No a grandi opere, servizi in periferia. Nasce la nuova urbanistica a 5 stelle”. Osservazioni interessanti su Giacchetti e sulla Raggi vengono da Mario Morcellini intervistato da Repubblica (red. romana): “Roma 2024 sposta voti ma non quelli che servono al Pd”. Mauro Calise sul Mattino dice che la protesta giovanile contro chi governa è ovunque ed è meglio dell’indifferenza, e, se non va cavalcata, va però ascoltata, interpretata e sfidata (“Perché i giovani votano contro chi governa”). Luigi La Spina su La Stampa vede “La politica prigioniera dei vecchi schemi” (tipo destra-sinistra) mentre il nodo oggi è tra inclusione ed esclusione.  Allarme di Pierluigi Bersani: “Emorragia a sinistra. Va ricostituito l’Ulivo”. Stefano Ceccanti spiega “Perché l’Italicum è stato confermato dal voto” (Unità). Previsioni di Marco Damilano su Italia Oggi: “Nel referendum vincerà il sì, e a Milano vincerà Sala”.

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