9 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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LA SVOLTA DI RENZI, E QUELLA DI PISAPIA

9 Ottobre 2017

Eugenio Scalfari, “Da soli non si vince. Finalmente Renzi l’ha capito” (Repubblica). Giuliano Pisapia, “Loro hanno cambiato idea. Io farò una sinistra di governo” (intervista a Repubblica). Ettore Rosato, “Non brindo alla rottura, ma rivedo Rifondazione, e D’Alema dà le carte” (intervista al Corriere della sera). Franco Monaco, “Bene la nuova linea, però nel Pd nessuno discute” (lettera al Corriere). Roberto Speranza, “Avanti anche senza Pisapia” (intervista al Corriere). Lorenzo Giarelli, “Ma a sinistra del Pd si vince solo con l’usato sicuro” (Il Fatto). Arturo Parisi, “Ulivo non più attuale. Matteo parla di aperture, la linea di Prodi resta diversa”. Ilvo Diamanti, “Il Pd ha 10 anni ma ne dimostra molti di più” (Repubblica). Walter Veltroni, “Ius soli: M5s e cattolici non possono tirarsi indietro” (Intervista a Repubblica). Marco Minniti, “Ius culturae da approvare subito” (intervista a Avvenire). Gianfranco Viesti, “La Padania come la Catalogna” (Mattino). Leonardo Becchetti, “Partecipazione, chiave di futuro” (Avvenire). Roberto D’Alimonte, “Sicilia e Italia, due sistemi elettorali, una certezza: l’ingovernabilità” (Sole 24 ore).

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1 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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ONIDA SULLA LEGGE ELETTORALE. POI TONINI, BENTIVOGLI, MINNITI…

1 Ottobre 2017

Valerio Onida spiega sul Corriere della Sera il suo favore alla proposta di legge elettorale in discussione alla Camera: “La legge elettorale mista può offrire buone garanzie”. Marzio Breda, “Ipotesi voto a marzo. Il Colle si prepara ad affrontare tutte le incognite sulla governabilità” (Corriere della Sera). Interessante intervista di Giorgio Tonini a Italia Oggi, in cui mostra di dissentire da Renzi sull’Europa: “Al Senato si rischia sul bilancio”. Marco Bentivogli commenta l’attacco di Di Maio ai sindacati: “Lui non è credibile, ma noi dobbiamo cambiare” (intervista a Qn). Marco Imarisio racconta: “Genova, dove la destra piace alla sinistra” (Corriere della Sera). La proposta di Claudio Cerasa al Pd, sul Foglio, di mettere sul simbolo elettorale lo stemma dell’Europa: “Meglio 12 stelle che 5 stelle”; e i primi consensi (“L’Europa è una bandiera”). Intervista a tutto campo di Marco Minniti al Corriere: “Unità nazionale contro gli scafisti e i terroristi”. Vladimiro Zagrebelsky commenta su La Stampa l’approvazione del Piano nazionale per l’integrazione dei migranti sotto protezione internazionale: “Un’immigrazione regolata è possibile”. Guido Barbujanni, “All’armi siam razzisti” (Sole 24 ore). Ernesto Galli Della Loggia torna sul tema della cittadinanza agli stranieri: “Ipocrisie e ius soli” (Corriere della sera). Nadia Urbinati, “La parabola della democrazia dei partiti” (Sole 24 ore). Stefano Folli,Aspettando Pisapia: l’impasse a sinistra” (Repubblica). Alessandro Campi sulla politica di Di Maio: “Quell’amo lanciato ai fan del Cavaliere” (Messaggero).

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10 Settembre 2017
by Giampiero Forcesi
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PARTITI INTRAPPOLATI

10 Settembre 2017

L’ultimo sondaggio: “Il Centrodestra stacca Pd e M5s” (Nando Pagnoncelli, Corriere della Sera). E Francesco Verderami, sul Corriere, racconta “La doppia via di Berlusconi”. Un’intervista che fa pensare, quella di Antonio Di Pietro a Repubblica: “Sì, Mani pulite ha distrutto i grandi partiti e favorito quelli personali”. Un retroscena di Carlo Bertini su La Stampa: “’Gentiloni candidato premier’, una fronda anti-Renzi nel Pd”. Come Il Fatto liquida Pisapia: “Pisapia il nulla, però presentabile” (Daniela Raineri). Paolo Pombeni giudica “I partiti intrappolati nella strategia ideologica” (Sole 24 ore). Una bella analisi della fase che viviamo di Alessandro Barbano, direttore de Il Mattino: “La ripresina muove il Pil, ma il paese è immobile”. Sulla crescita i consigli di Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera: “Le (piccole) riforme che servono per la crescita”. La delusione di Nadia Urbinati: “M5S, dal movimento di tutti al partito di qualcuno” (Repubblica). Sull’Espresso va di scena Marco Minniti: Tommaso Cerno, “I migranti, la sinistra e la vera sfida di Minniti”; Marco Damilano, “Il lato Minniti della forza”. Una delle lettura tranchant di Claudio Cerasa: “I sei anni che hanno cambiato l’Italia” (Il Foglio). In molti (tra cui Ceccanti, categorico) dicono che non si farà nessuna nuova legge elettorale, ma Stefano Folli spiega: “Perché l’ex premier non può permettersi l’immobilismo sulla legge elettorale” (Repubblica).

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2 Settembre 2017
by Giampiero Forcesi
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LA LINEA MINNITI

2 Settembre 2017

Sulla figura, e la politica, di Minniti si discute molto, da un mese e più. Oggi sull’Huffington Post Franco Monaco torna a esprimere qualche dubbio sulla rigidità del senso dello Stato del ministro come di altri ex-Pci (“Minniti e il partito unico”). Dopo due interviste, ieri, abbastanza severe, una di Massimo Cacciari (“Il dovere della sinistra è reagire a tutte le bugie della destra”) e una del vescovo di Bologna Matteo Zuppi (“Dalla politica ci aspettiamo che fermi la guerra tra i poveri, non che attacchi i profughi”), la Repubblica pubblica oggi un editoriale di Giancarlo Bosetti che sostiene il realismo di Minniti (“Come zittire la lingua indecente del razzismo”). Viceversa il Manifesto di un paio di giorni fa ha pubblicato due articoli assai duri: Alex Zanotelli, “Per razzismo e linea Minniti saremo giudicati dalla storia”, e Tommaso Di Francesco, “Lo stile coloniale di Minniti”. Claudio Cerasa, dal canto suo, ricava dal duro dibattito politico sui migranti l’idea che oggi si confrontino due sinistre, quella dei diritti e quella dei doveri, e sostiene che la legalità sia l’unica forma dell’umanità: “La percezione della sinistra nello scontro tra diritti e doveri” (Foglio). Ma resta, tutto intero, il dramma dei migranti ora respinti o intrappolati in Libia: “Le guardie libiche ci uccidono e ci gettano in una buca” (reportage di Vita). Minniti, intanto, ora lavora a migliorare accoglienza e integrazione di chi c’è; Francesco Grignetti su La Stampa riferisce: “Il piano Minniti: tocca alle regioni integrare i profughi”; Marcello Sorgi vede le difficoltà: “Una sfida al muro dei pregiudizi”.

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27 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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LE MIGRAZIONI DALL’AFRICA E IL DEBITO DELL’OCCIDENTE

27 Agosto 2017

Dice benissimo Agnese Moro su La Stampa: “L’Occidente ha l’occasione di poter fare la cosa giusta” (… e l’Italia di farla, in particolare, con eritrei e etiopi, invece di sbatterli in strada). Ma facciamola “Almeno noi”, scandisce il card. Pietro Parolin al Meeting di Cl. Paolo Mieli sul Corriere della Sera enfatizzava, due giorni fa, i risultati della politica migratoria del ministro Minniti: “I migranti e la svolta ignorata”. Potrebbe avere qualche ragione, ma non mette in conto l’attuale sorte dei migranti non partiti o respinti in Libia, come dice oggi a Repubblica Emma Bonino in un’intervista che ha per titolo: “Salvini e Di Maio imprenditori dell’intolleranza”. Torna sullo sgombero degli eritrei a Roma l’ex assessore Paolo Berdini con una severa critica ai 5 Stelle romani: “Il vuoto politico lascia spazio al manganello” (Manifesto). Anche il presidente dei Comuni italiani Antonio Decaro è critico: “Decaro: meglio sconfitti che razzisti” (Repubblica). Ancora sul Manifesto Bia Sarasini annota: “Migranti, il papa e la Civiltà cattolica non fanno sconti”. Nella speranza che il governo e Minniti facciano davvero ora quello che andava fatto prima, leggiamo quel che scrivono Ilaria Sacchettoni sul Corriere (“L’intesa dell’Italia con i sindaci libici sul tavolo del vertice con Macron”) e Alberto D’Argenio su Repubblica (“Centri di raccolta in Africa. Verso l’intesa europea a Parigi”). Anche Eugenio Scalfari spera che alla rigidità di Minniti faccia seguito un impegno nuovo di vera cooperazione: “Gli immigrati e il piano Minniti: se dalla paura può nascere nuova energia”.

 

 

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9 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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“LA RISCOSSA DELLA SINISTRA CATTOLICA”

9 Agosto 2017

Marco Minniti:Evitata un’estate di caos. Le mie norme non sono di destra” (intervista a Repubblica). Marcello Sorgi legge nel dibattito interno al Pd, e nel paese, sulla questione migranti “La riscossa della sinistra cattolica” (La Stampa). Al Corriere della Sera Maurizio Lupi dichiara: “Da cattolico dico: Delrio sia realista. Umanità e regole non sono in conflitto”. Sull’Osservatore Romano una nota dice: “Le politiche restrittive non servono. Aprire canali legali e sicuri“. Andrea Riccardi, intervistato da La Stampa: “Anche le Ong che non firmano sono legittimate a salvare vite“. Sul tema scrivono anche Paolo Mieli sul Corriere della Sera (“Salvataggi in mare, risultati e domande”), in netto sostegno della linea Minniti, Andrea Cangini sul Quotidiano nazionale (“Il tabù infranto”), che parla di scontro tra concretezza e astrazione, Rocco Buttiglione su Il Dubbio (“Spartaco aveva ragione, però…”), che comprende i migranti ma vuole tenerli lontano, e Massimo Adinolfi su Il Mattino (“Il diritto di un Codice”) che media tra più aspetti del problema; da questi due ultimi articoli prende spunto Stefano Ceccanti per una nota sul suo blog che potremmo titolare “L’immigrazione, Buttiglione e i principi non negoziabili”. Posizioni nettamente critiche sulla recente politica italiana sulle migrazioni sono quelle di Ezio Mauro, su Repubblica (“L’inversione morale“) e di Barbara Spinelli su Il Fatto (“La missione militare, le Ong, la politica del caos nel Mediterraneo“). Intanto Marco Ludovico sul Sole 24 ore informa: “Migranti, stretta anche sull’asilo. E il Viminale prepara nuove regole”.

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6 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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IL REATO DI ALTRUISMO. E IL RITORNO ALL’INFERNO

6 Agosto 2017

Luigi Manconi,Colpevoli di reato di altruismo” (Manifesto). Il comunicato di Emergency: “La decisione del governo italiano di inviare militari in Libia è un atto di guerra contro i migranti”. Due articoli di Alberto Negri sul Sole 24 ore spiegano i pro e i contro del “lavoro sporco” che i militari italiani vanno a compiere in Libia: “L’Italia e la Libia. Le mosse degli ‘amici’ e la Storia”, “Il vice di Serraj si schiera contro contro la missione italiana”. L’intervista di Marco Minniti al Il Fatto: “Polizia a bordo o blocchiamo le vostre barche”. L’editoriale di Roberto Saviano su Repubblica: “Le vite come la nostra, perse nel Mediterraneo, e l’errore di introdurre il reato umanitario”. Su Saviano c’è il consenso di Ilvo Diamanti (“Come salvare le Ong dall’ideologia della destra“, Repubblica) e la critica di Ernesto Galli della Loggia (“Quella scelta tra l’Italia e gli scafisti“, Corriere della Sera). La posizione di Mario Giro, vice ministro degli Esteri e membro della Comunità di S. Egidio: “Rimandarli in Libia è come spedirli in un inferno” (intervista a La Stampa). Paolo Lambruschi, “Libia, centri di detenzione inumani. Don Zerai denuncia, l’Onu conferma” (Avvenire).  Christopher Hein, già direttore del Consiglio italiano rifugiati: “Eccesso di umanità? Non può essere reato” (intervista all’Avvenire”). Con un titolo assai discutibile e ambiguo Il Fatto pubblica una analisi di Roberta De Monticelli sulla mescolanza di bene e male nelle Ong: “Più ne salviamo, più ne partono, più ne muoiono”. Anche Il Foglio peggiora con il titolo un articolo di Claudio Cerasa già molto discutibile in cui si sostiene che “dietro al dibattito sull’estremismo umanitario c’è il pericolo della nostra democrazia” (“I barconi della menzogna”). Ignazio Masulli, “Il vero obiettivo è respingerli ‘a casa loro’” (Manifesto). Oscar Giannino sul Messaggero dice: “Se l’Africa è al centro della crescita“. Stefano Stefanini, su La Stampa, chiarisce come venne decisa la partecipazione dell’Italia all’intervento armato contro Gheddafi: “Così decidemmo la missione contro Gheddafi”. Franco Venturini, sul Corriere della Sera, avanza l’ipotesi di accettare che la Libia sia divisa: “Il piano B: una confederazione”.

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3 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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LA MISSIONE IN LIBIA. E LA QUESTIONE DELLE ONG

3 Agosto 2017

Emilia Patta sul Sole 24 ore riferisce: “Sulla missione in Libia sì trasversale”. Ma Daniela Preziosi sul Manifesto chiarisce: “La spaccatura della sinistra sulla missione in Libia”. Dell’accordo con la Libia Giovanni Parigi ne fa un’analisi più precisa: “L’accordo libico” (mente politica.it). Ne aveva scritto Franco Venturini sul Corriere: “Le troppe incognite di una missione giusta”. Lorenzo Cremonesi intervista il gen. Haftar: “La vostra è una interferenza. Reagirò” (Corriere della Sera). Un’ampia e interessante documentazione la forniscono il Servizio Internazionale del Senato (“Libia: partner per il governo dei flussi migratori? Un aggiornamento”) e il Servizio Studi della Camera che pubblica anche il testo della “Deliberazione del Consiglio dei Ministri in merito alla partecipazione dell’Italia alla missione internazionale in supporto alla Guardia costiera libica, adottata il 28 luglio 2017”. Carlo Bonini, “Buoni e cattivi una catastrofe umanitaria” (Repubblica). Marco Minniti, “Se le Ong vogliono operare dovranno firmare il Codice” (intervista a La Stampa). Fiorella Sarzanini, “I contatti diretti con gli scafisti e le consegne concordate” (Corriere della Sera). Franco Miraglia, “Il Codice del capro espiatorio” (Manifesto). Mario Giro e Benedetto della Vedova, “Salvati in mare. Deve tornare la legalità” (Avvenire).

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10 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
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IL NO AI DECRETI MINNITI SU IMMIGRAZIONE E SICUREZZA URBANA

10 Aprile 2017

“Il Decreto Legge Minniti-Orlando e il Decreto ‘Sicurezza’, entrati recentemente in vigore ed in fase di conversione in Parlamento, rappresentano un passo indietro sul piano dei diritti e della civiltà giuridica del nostro Paese”. Così affermano in un comunicato stampa le Acli, la Comunità di Sant’Egidio, la Fondazione Migrantese, la Cisl, la Uil. La Cgil e numerose altre associazioni della società civile (“No ai decreti Minniti-Orlando su immigrazione e sicurezza”). Sul Decreto immigrazione, giorni fa si era espresso contro Luigi Manconi in un’intervista ad Avvenire (“Voto No al decreto Minniti“); il ministro Marco Minniti ha difeso la scelta del governo in un’intervista al Corriere della Sera (“L’accoglienza ha un limite“).  Sul Decreto Sicurezza urbana Gian Guido Nobili, sul mulino online, aveva espresso riserve (“Cosa succede in città”); e Valeria Ottonelli, ancora sul mulino online, difende “Il diritto di mendicare”.

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10 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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MA L’EUROSCETTICISMO SI PUÒ BATTERE

10 Marzo 2017

L’economista della Luiss Marcello Messori scrive su Repubblica che l’Italia deve risanare la sua economia, puntando su investimenti pubblici e privati, e non limitarsi ad aspettare i pur auspicabili mutamenti di rotta  da parte dell’Unione europea (“L’anello debole e la crescita”). Dopo il vertice europeo a quattro  di Versailles, e mentre inizia il Consiglio europeo, Adriana Cerretelli sul Sole 24 ore offre, in due articoli, un’analisi poco ottimista sull’Unione europea: “I 4 grandi e il rilancio difficile” e “Se il destino d’Europa si gioca su migranti e scisma d’Oriente”.  Osservazioni critiche anche da Biagio De Giovanni: “L’Europa e le insidie delle due velocità” (Mattino). Positivo invece il giudizio di Mauro Calise: “Il futuro della Ue e il principio che fa sperare” (Mattino). E Gerardo Pelosi sul Sole 24 ore riferisce: “Gentiloni: bene Ue a due velocità”.  Una nota di qualche ottimismo è nel colloquio del Foglio con Pepijn Bergsen: “E se poi l’euroscetticismo fosse sopravvalutato?”. Beda Romano sul Sole riferisce della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea in tema d’asilo (“Concedere visti umanitari non è obbligatorio nella Ue”) e Vladimiro Zagrebelsky commenta: “Tra muri e sentenze l’Europa si copre di un velo d’ipocrisia” (La Stampa). Dubbi di qualche ipocrisia vengono anche dal colloquio con il pur bravo Marco Minniti impegnato a delineare sul Corriere della Sera le nuova politica italiana per le migrazioni: “Piano migranti, il vertice a Roma“.

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