25 Agosto 2022
by Vittorio Sammarco
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L’ITALIA DELL’OSSIMORO: A RIMINI STAND OVATION PER DRAGHI E PER MELONI

25 Agosto 2022

Alessandra Ghisleri,La forza del premier è di essere credibile. Ora i partiti siano sinceri” (intervista a La Stampa). Dario Di Vico, “L’eredità di Mario Draghi e le scelte obbligate” (Corriere della sera). Claudio Tito, “L’Agenda della realtà” (Repubblica). Marcello Sorgi, “Il congedo che ispira ottimismo” (La Stampa). Roberto Napoletano,Il discorso d’addio di un grande statista, che può diventare un arrivederci” (Il Quotidiano). Giuliano Ferrara, “Dimenticare Draghi, perché è indimenticabile e irripetibile” (Foglio). Mario Draghi, testo integrale del discorso di Rimini (Il Quotidiano). 25 SETTEMBRE: Matteo Renzi, “Dopo il voto il terzo polo sarà decisivo” (intervista a Il Messaggero).  Virginia Piccolillo,Materne, Letta sotto attacco. Ma lui: ‘è fondamentale’” (Corriere della sera). Luigi Sbarra (segr. Cisl): “Un’agenda sociale per il Paese” (La Stampa). SULLA POLITICA: Salvatore Bragantini, “Per cambiare i partiti servono finanziamento pubblico e riforme” (Domani). Sergio Fabbrini, “Sindacalisti, giornalisti, imprenditori, la politica è degenerata per colpa vostra” (intervista a Il Riformista). Raffaella Saporito,L’antidoto alla volatilità della politica è una classe dirigente forte” (Sole 24 ore). Massimo Villone,Una legge di iniziativa popolare per correggere il federalismo ed evitare la frantumazione” (Manifesto). Francesco Giubileo,Dieci priorità per le politiche attive del lavoro” (lavoce.info). CHIESA: Francesco, “La porta stretta del Vangelo” (Avvenire). Maria Prodi, “La scomparsa dei cattolici” (Alto Adige). Alberto Melloni, “Il Concistoro di Francesco” (Repubblica).

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28 Marzo 2021
by Giampiero Forcesi
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IL POLITICO DRAGHI. L’EUROPA DELLA PANDEMIA. L’AGENDA DI GOVERNO

28 Marzo 2021

Francesco Verderami, “Il messaggio di Draghi a (tutti) i partiti: se mi formo un’idea intendo seguirla” (Corriere della sera). Claudio Cerasa,Lo show di Draghi contro la lagna” (Foglio). Stefano Folli, “Draghi e l’Europa, oltre il Quirinale” (Repubblica). Gianfranco Pasquino, “I dilemmi di Draghi e il potere che rinuncia allo strorytelling” (Domani). Gianpiero Massolo,L’Italia torna leader” (La Stampa). Vera Negri Zamagni,Qual è la vera differenza di Draghi?” (politica insieme).  Lina Palmerini, “Come Draghi condiziona la leadership di Salvini” (Sole 24 ore). Paolo Pombeni, “L’incapacità del solito Salvini di rompere con la demagogia” (Il Quotidiano). M.Revelli, N.Urbinati e al., “Draghi e il governo calano nei sondaggi. Ecco perché” (Il Fatto). EUROPA: Sergio Fabbrini,Chi sono i veri responsabili della lentezza europea?” (Sole 24 ore). Romano Prodi, “La ripresa lenta della Ue con i prezzi in risalita. Rischio inflazione” (Messaggero). VACCINO: Francesco Rocca (CRI), “Dosi per tutti, basta egoismo” (intervista a Avvenire). Elena Dusi e M. Bocci,Corsa al vaccino italiano” (Repubblica). Gad Lerner,Questo capitalismo delle dosi farebbe ridere anche Marx” (Il Fatto). Lorenzo Cuocolo, “Il vaccino obbligatorio un dovere di solidarietà” (Secolo XIX). Vladimiro Zagrebelsky, “Obbligo di vaccino, istruzioni per l’uso” (La Stampa). Carlo Galli, “La nostra libertà e la vita degli altri” (Repubblica). AGENDA DI GOVERNO: Graziano Delrio, “Assegno unico per i figli, riforma epocale. Niente rinvii e nessuno ci perderà” (intervista a Avvenire). Maria Prodi, “Non basta chiedere più scuola se non è scuola di qualità” (Huffpost). Alessandro Penati, “Sappiamo dove sono gli evasori. Perché non li prendiamo?” (Domani). Fabrizio Barca, “Il Recovery per far rinascere il Sud” (La Stampa). Piergiorgio Ardeni e M. Gallegati, “Quale ambiente? Quale crescita? La sinistra deve farsene carico” (Manifesto).

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22 Maggio 2015
by Giampiero Forcesi
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Autonomia delle scuole o autonomia dei presidi?

22 Maggio 2015

Maria Prodi

 

L’autrice è fra i fondatori del Movimento per L’Ulivo in Umbria e nella precedente legislatura è stata assessore regionale all’Istruzione. Insegna filosofia nei licei.

 

Da decenni si parla entusiasticamente dell’autonomia scolastica, così entusiasticamente da dimenticarsi di realizzarla, e anche di argomentare perché sarebbe auspicabile.

In una certa prospettiva, per così dire sociale, l’autonomia collega le scuole al territorio, potenzia le interconnessioni con le realtà istituzionali, sindacali, sociali. (Argomenti oggi fragilissimi, vista la scarsa fiducia di cui godono molti di tali attori della vita locale).

In una diversa sfumatura, più comunitaria, l’autonomia realizza pienamente quella intuizione partecipativa, quella corresponsabilità fra scuole e famiglie nell’educazione che aveva, immemorabili tempi addietro, introdotto gli organi collegiali partecipativi nella scuola.

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26 Marzo 2014
by c3dem_admin
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Cambiare l’approccio al problema della violenza sulle donne

26 Marzo 2014
di Maria Prodi

 

L’autrice insegna storia e filosofia nei licei ed è stata assessore all’Istruzione, formazione, lavoro e pari opportunità della Regione Umbria. Il suo intervento riprende il tema affrontato di recente sul nostro da Albertina Soliani e da Giancarla Codrignani

 

Non sembra esserci, nel nostro paese, alcun motivo per cui si possa realizzare una violenza degli uomini sulle donne, a livello familiare e domestico, che non sia legato ad un fenomeno di accettazione-sudditanza da parte della vittima e simmetricamente di prepotenza-dominio da parte dell’aggressore.

Si può ammettere che la non autonomia economico-sociale, per lo più semplicemente reddituale e lavorativa, di molte donne le renda dominabili e ricattabili. Ma nel caso di donne che lavorano, che hanno redditi propri e possibilità di sovravvivere economicamente, magari anche in modo agevole, all’esaurirsi di un rapporto di coppia, resta da esaminare la componente psicologica:  l’acquiescenza che conduce alcune donne a non reclamare un rispetto della propria dignità, a non sottrarsi ad una relazione oggettivamente umiliante. E simmetricamente la infondata convinzione da parte dell’uomo aggressivo che la propria identità di genere si estrinsechi in atteggiamenti vessatori, padronali, castranti, quando non decisamente violenti e criminali nei confronti della donna.

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