1 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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SPAZIO PUBBLICO DELLE IDEE

1 Settembre 2016

Interessante l’articolo di Salvatore Veca sul Domenicale del Sole 24 Ore: “Spazio pubblico delle idee”. Netto intervento di Luciano Violante sul Corriere della Sera: “Perché l’Italicum deve essere cambiato”.  Giuliano Urbani, “Ecco perché voterò sì” (intervista a Italia Oggi). Massimo Villone, “I comizi stanchi del sì” (Manifesto). Paola Di Caro, “Il Fronte del No e il ritorno di Boffo” (Corriere). Claudio Cerasa, “Capire il Pd passando una sera a cena con D’Alema e a spasso con Gentiloni” (Foglio). Alfonso Gianni, “Sulla morte della politica” (Manifesto). Due interventi di Sabino Cassese a favore della riforma della PA: “Riforma Madia, è un passo verso un’amministrazione moderna” e “Riforma della PA: dirigenti pubblici senza più feudi” (Corriere).

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23 Agosto 2016
by Giampiero Forcesi
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SE GRAZIANO DELRIO CITA DOSSETTI A FAVORE DEL SÌ …

23 Agosto 2016

Franco Monaco, sul Fatto, reagisce a una affermazione di Graziano Delrio in una recente intervista a Repubblica: “Lo scherzo: Dossetti padre del DDL Boschi”. Sul Manifesto Massimo Villone critica Renzi: “Pane e referendum per il popolo”. Sull’Adige dura presa di posizione del magistrato Pasquale Profiti: “Non servono riforme, ma partecipazione”. Fa il punto sulla posizione di Renzi in merito al referendum e alla tenuta del governo Stefano Folli su Repubblica: “Il cambio di marcia di palazzo Chigi sulla scia del Colle”. Il partigiano “Diavolo”, Germano Nicolini, dichiara: “Da partigiano voterò sì” (intervista al Mattino). Stefano Ceccanti: “La logica del referendum spiegata a Di Maio & Co.” (Foglio). Ad un articolo di Luigi Berlinguer (“Referendum, voto sì malgrado Matteo Renzi”) replica Alessandro Pace su Repubblica: “Referendum, le ragioni del no”. Salvatore Curreri, “Facciamo un po’ di chiarezza sul ruolo del Senato” (Huffington post). Emilia Patta sul Sole chiarisce i termini delle attese sull’Italicum: “La Consulta e l’ipotesi mini-ritocco all’Italicum”.

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31 Luglio 2016
by Giampiero Forcesi
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IL NO DI ONIDA, DI TOCCI, DI PACE, DI VILLONE. IL SÌ DI CLEMENTI, DI CECCANTI, DI D’ALIMONTE

31 Luglio 2016

Valerio Onida,L’instabilità non dipende dal bicameralismo perfetto” (Sole 24 Ore). Francesco Clementi, “Iter legislativo e Titolo V, uno Stato più semplice” (Sole 24 Ore). Walter Tocci, “Perché voto NO al referendum – Lettera aperta al PD”. Stefano Ceccanti, “Le motivazioni di fondo delle riforme costituzionali” (estratto dalla rivista semestrale “Lo Stato”). Alessandro Pace, “Barattare la Carta con un mini-Italicum?” (Repubblica). Massimo Villone, “Cosa aspettarsi dal Colle?” (Manifesto). Roberto D’Alimonte, “Meno umori, più contenuti per il referendum” (Sole 24 ore). Maurizio Viroli, “La sinistra Pd non capisce che l’ultima chance è il No” (Il Fatto). Stefano Ceccanti, “Svolta storica, passiamo sopra alle imperfezioni” (intervista a Il Fatto).

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14 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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IL SÌ DI GIOVANNI BAZOLI. LA DELUSIONE DI ALESSANDRO PACE

14 Luglio 2016

“Riusciremo a curare il nostro sistema bancario, nazionale e globale, se riporteremo più democrazia finanziaria dentro le banche, una democrazia che invece dai patron della finanza è vista soltanto come attrito, costo, inefficienza”. Così Luigino Bruni in un editoriale dell’Avvenire (“Democrazia bancaria”). Un banchiere, Giovanni Bazoli, spiega al Corriere della Sera “Perché voterò sì al referendum”. Sul Manifesto due interventi contro la riforma costituzionale: Massimo Villone, “Solo il No può scardinare il blocco renziano”; e Stefano Rodotà, “Renzi e i suoi, ceto politico divisivo e inadeguato” (intervista). Se Renzi è divisivo, anche a sinistra del Pd c’è divisione: Massimo Zedda, “Perché Sinistra Italiana ha fallito” (Unità); “Sinistra Italiana: Cofferati lascia” (Manifesto); e, sul Fatto Quotidiano, Alessandro Pace, presidente del Comitato del No, racconta: “Noi del No silenziati e abbandonati da tutti, persino dalla Cgil”. L’assessore di sinistra nella giunta Cinquestelle a Roma, Paolo Berdini, scrive contro l’espansione urbana (“Soldi e salute persi in città”, Manifesto).

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2 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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RENZI CAMBIA STRATEGIA?

2 Luglio 2016

Dopo l’avviso di Ilvo Diamanti (“I 5 Stelle sorpassano il Pd, Di Maio più popolare di Renzi”), Fabio Martini su La Stampa analizza, positivamente, i primi segni di cambiamento nella strategia di Renzi, che ora appare più attento ai concreti bisogni popolari: “Se Matteo rincorre i populisti”. Lo stesso fa Lina Palmerini sul Sole 24 ore: “Renzi e la nuova pelle del ceto medio”. Ne scrive anche Mauro Calise sul Mattino: “Il cambiamento di strategia”. E in un’intervista a La Stampa Piero Fassino dice: “Lascio una Torino in piedi, il populismo si batte con nuove idee”. E sull’Avvenire Leonardo Becchetti vede con favore l’evoluzione dei 5 Stelle e scrive: “Benedetta concorrenza”. Ma il dibattito resta vivo su referendum e legge elettorale: Massimo Adinolfi, “Italicum, perché Renzi non lo cambierà” (Mattino); Roberto D’Alimonte, “Perché il collegio uninominale non assicura la governabilità” (Sole 24 ore); Graziano Del Rio, “Il sistema di voto è ottimo. Per chi vuole cambiarlo sarà difficile avere i numeri” (intervista a Repubblica); Stefano Folli, “Le trappole nascoste nel tiro alla fune sull’Italicum” (Repubblica); Michele Ainis, “Il rischio monopolare” (Repubblica); Massimo Villone, “Premio di coalizione: solo un lifting” (Manifesto); Enrico Letta, “Non aspettiamo che la casa bruci” (intervista all’Espresso); Stefano Ceccanti, “Cambiare la seconda parte per renderla coerente con la prima” (benecomune.net); Silvia Truzzi su G. Zagrebelsky, “Costituzione, ecco perché bisogna salvarla” (Il Fatto). Sull’ipotesi di ri-alleanza Renzi-FI scrivono Claudio Cerasa (“Un’estate al Nazareno, oh oh!”, Foglio) e Marcello Sorgi (“Nazareno-bis, idea utile ma impossibile”, La Stampa). E Nino Bartoloni Meli sul Messaggero racconta le ipotesi del dopo-Renzi: “Caos dem, Franceschini e Orlando in movimento”.

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14 Giugno 2016
by Giampiero Forcesi
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LEGGE ELETTORALE. BALLOTTAGGI. CATTOLICI

14 Giugno 2016

Si discute di legge elettorale: Roberto D’Alimonte, “Quel premio di coalizione che tutti vogliono tranne il premier e il M5S” (Sole 24 ore); Francesco Bei,Le quattro ragioni di Renzi per non cambiare l’Italicum” (La Stampa);  Stefano Ceccanti, “Quattro risposte a quattro domande sulla legge elettorale” (Il Giorno). Due critiche da sinistra alla proposta di Renzi di due soli mandati come capo di governo: Gianfranco Pasquino, “Il premier non può essere a tempo” (Il Fatto); Massimo Villone, “Se un decennio vi sembra poco” (Manifesto). Quanto ai prossimi ballottaggi: Stefano Folli, “Renzi e la verità che si nasconde dietro lo scenario del voto locale” (Repubblica); Ilvo Diamanti, “Immigrati a Milano e corruzione a Roma: ecco le sfide che decidono i ballottaggi” (Repubblica); Claudio Cerasa, “Grillismo e salvinismo svaniranno se centrodestra e centrosinistra seguiranno il modello Milano” (Foglio); Piero Bevilacqua, per Roma, “Perché votare 5 stelle non è difficile” (Manifesto). E sui cattolici e il voto: Fabrizio D’Esposito, “L’irrilevanza del voto cattolico e i frutti laici di papa Bergoglio” (Il Fatto); Alberto Mattioli,Milano. Cl si divide in due anime, così vincerà in ogni caso” (La Stampa).

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29 Maggio 2016
by Vittorio Sammarco
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REFERENDUM / PASQUINO, FRANCESCHINI, CASAVOLA, URBANI, MACALUSO, IGNAZI, BURGIO, DE MITA, D’ALIMONTE, VILLONE

29 Maggio 2016

Intervistato dal Fatto Gianfranco Pasquino dice: “Cacciari irresponsabile, si sottomette a Renzi”. Intervistato da Repubblica Dario Franceschini dice: “Il Pd usi il congresso non il referendum contro Renzi”. Sul Mattino Francesco Paolo Casavola scrive: “E’ triste il Paese in cui si dice ‘i buoni siamo noi’”. Ancora sul Mattino Giuliano Urbani dice: “Meglio una riforma mediocre che niente”. Emanuele Macaluso, sull’Unità, si chiede polemico (e incredulo): “Renzi davvero non vuole cambiare l’Italicum?”. Piero Ignazi, su Repubblica, critica Renzi perché non va a dialogare nelle periferie e tra operai e disoccupati là”Dove abitano i populismi”. Alberto Burgio, sul Manifesto, guarda sconsolato alle socialdemocrazie europee: “Sinistra perbene alla deriva”. Sul Sole 24 Ore Enrico De Mita parla di “Un plebiscito improprio sul governo”, mentre Roberto D’Alimonte parla di “Un binomio per la governabilità del Paese”. Sul Manifesto intervento di Massimo Villone: “Chi ha la maggioranza controlla il Parlamento”. ELEZIONI ROMANE: sul Manifesto le dichiarazioni del capo della lista civica per Fassina, Michele Dau (“Il Pd rinuncia all’inclusione sociale”), e il parere di Roberto Weber: “Il sindaco di Roma sarà la Raggi” (intervista a Italia Oggi).

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24 Maggio 2016
by Vittorio Sammarco
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REFERENDUM, GLI ERRORI DA EVITARE

24 Maggio 2016

Nel suo editoriale il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, indica, per il referendum, “Gli errori da evitare”. Stefano Rodotà su Repubblica contesta la riforma Boschi e la distorta visione della storia recente da parte del premier: “Referendum, la storia della Repubblica non è zavorra”.  Sul Sole 24 ore gli opposti giudizi di Giuseppe Gargani (“Stato snaturato, aumenta il dualismo Stato-regioni”) e di Stefano Ceccanti (“Esiti elettorali più chiari, si completa lo Stato decentrato”). Sul Manifesto Massimo Villone scrive: “L’Anpi boccia la riforma, e resiste”, e Alberto Burgio parla di “Propaganda di infimo ordine”. Gian Antonio Stella racconta “Il diluvio di citazioni per premier e Pd” nei media italiani (Corriere della Sera).

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13 Maggio 2016
by Giampiero Forcesi
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MELLONI, TONINI, LA VALLE. RIFORMA COSTITUZIONALE E OPZIONI DI FEDE

13 Maggio 2016

Alberto Melloni su Repubblica commenta l’intervento del gesuita p. Occhetta su La Civiltà cattolica, a favore del sì al referendum sulla riforma costituzionale, riconoscendone equilibrio e saggezza: “Referendum, sì del Vaticano: ‘serve al paese’”. Anche Giorgio Tonini parla di lezione di senso della storia: “Un invito a non fallire un risultato storico” (Unità). Raniero La Valle, su Adista, difende la liceità dell’Appello dei Cattolici del No e confuta la tesi per cui i cristiani non dovrebbero chiamare in causa la fede nella dimensione politica: “è una tesi tardo-maritainiana, che era giustificata dalla cultura di ieri ma oggi assumerebbe un significato regressivo di privatizzazione e di sterilizzazione della fede” (“Referendum costituzionale: se c’entra la fede”). L’articolo di Salvatore Curreri sull’Unità citato da La Valle (“Quando la riforma è questione di fede”). Ettore Colombo, “Renzi, i vescovi e la Costituzione” (Il Giorno). INOLTRE: Sul Manifesto Massimo Villone confuta le accuse di conservatorismo mosse ai sostenitori del No: “Renzi, la riforma e i tesori dell’archeologia”;  Francesco Clementi sull’Unità scrive invece: “Sulla riforma i 56 costituzionalisti contraddicono se stessi”; Roberta De Monticelli sul Fatto scrive: “Caro Cacciari se la riforma ti fa schifo perché la voti?”; Sull’Unità due articoli del costituzionalista Roberto Bin: “Il valore della riforma/1” e “Il valore della riforma/2”.

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13 Aprile 2016
by Vittorio Sammarco
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RIFORME COSTITUZIONALI: LO SCONTRO TRA DUE IDEE DI ITALIA

13 Aprile 2016

Sebastiano Messina:Addio Senato. Ecco la nuova Costituzione” (Repubblica). Intervista di Enrico Letta a La Stampa: “Voterò sì al referendum sulla Costituzione”. Il discorso di Matteo Renzi in Senato: “Una giornata storica” (Unità). Il commento di Stefano Ceccanti sull’Unità: “Una riforma coerente” (di Ceccanti anche un articolo su Rocca: “Se prendiamo sul serio la prima parte della Costituzione dobbiamo approvare le riforme”). Un commento pacato di Guido Crainz su Repubblica: “Ora il vero nodo è la legge elettorale“. Critico Massimo Villone che sul Manifesto si chiede : “E’ una riforma o un plebiscito?”. Su La Stampa è in parte critico anche Ugo De Siervo:Doveroso cambiarla, ma non così”. Intervistato dalla radio Vaticana, Paolo Pombeni dice che ora “E’ importante scegliere bene i senatori”. Per Mauro Calise sul Mattino adesso è “La Carta di un paese più facile”. Per Marco OlivettiNon ci sarà più il rischio paralisi e le regioni avranno più poteri” (intervista all’Unità). Alessandro Campi sul Messaggero scrive: “Al passo d’addio i falsi miti sul federalismo”. Per Massimo Franco “Si delinea uno scontro tra due idee di Italia” (Corriere della Sera). Goffredo De Marchis racconta su Repubblica “La tentazione renziana: può essere Napolitano a guidare il Comitato per il sì”.

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