Lo smarrimento che ci accompagna in questi ultimi tempi, politico, culturale, esistenziale e sociale, ci spinge, nelle prime ore di un nuovo anno, a porci alcune domande: che fare? da dove ricominciare per ridare senso alla nostra quotidianità? Come riconnettere una socialità che sembra irrimediabilmente sfibrata? Quali virtù immettere, quali priorità scalettare, con che cosa proviamo a dare speranza, “di che cosa nutriamo i nostri figli”, scrive