(Articolo pubblicato domenica 16 dicembre su “Appunti Alessandrini”)
Succede spesso. Basta che all’interno di un discorso complesso ci sia un’affermazione discutibile ed ambivalente perché i media e gli opinionisti in cerca di riscontri scandalistici ne estrapolino dal testo il semplice inciso e su quello facciano “baldoria”. Succede anche per il Messaggio di Benedetto XVI in occasione della quarantaseiesima Giornata mondiale della Pace. N on mi soffermo sulla ricchezza del documento, ma con tutto rispetto mi chiedo perché si è voluto offrire il braccio alla speculazione giornalistica in termini tanto indecifrabili ed, a mio modesto parere, incomprensibili. Perché, con ogni possibile sincerità, non riesco a cogliere il nesso causa/effetto tra le unioni di fatto etero ed omosessuali e l’offesa alla giustizia ed in particolare alla pace.
Sinceramente non capisco e lo dico proprio perché desidererei invece capire. Come può essere che le unioni sentimentali, ancorché non accettate dalla Chiesa perché ritenute non conformi ai principi del “diritto naturale”, come può essere che costituiscano un pericolo per la pace universale? Potranno essere inaccettabili sul piano dell’etica naturale, come afferma il Papa, ma pericolose per la pace non lo so, non lo capisco.
Non sto facendo un ragionamento per induzione provocatoria; da cristiano come tento di essere, non mi permetterei di farlo con il Papa, ma da adulto devo capire quale passaggio logico mi sfugge,