16 Giugno 2015
by Giampiero Forcesi
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QUALUNQUE SIA IL PREZZO, LA SOLIDARIETÀ RESTA L’UNICA VIA

16 Giugno 2015

“Qualunque sia il prezzo della solidarietà con le vittime collaterali e dirette forze della globalizzazione (…) che dovremo pagare nell’immediato, a lungo termine la solidarietà rimane l’unica via possibile per dare una forma realistica alla speranza di arginare futuri disastri e di non peggiorare la catastrofe in corso”: così Zygmunt Bauman in un’intervista alla Repubblica (“Siamo ostaggi del nostro benessere”). Allo stesso modo Mauro Calise sul Mattino: “Dovremmo aver imparato che l’unico modo per difendersi dall’altro è sforzarsi di andargli incontro. Anche per evitare che ci assalga” (“Lo scontro che non serve a nessuno”). La sociologa Catherine de Wenden, in un’intervista al Manifesto, critica i respingimenti alla frontiera con la Francia (“Una mancanza assoluta di etica”). Paolo Pombeni sul Sole 24 Ore scrive de “L’inaccettabile schiaffo francese”. Ma Emma Bonino osserva che “Parigi ha violato i trattati, però sull’immigrazione la UE ha fallito” (intervista al Mattino). Marco Benotti, sull’Osservatore romano, parla di “Spartiacque europeo”.

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10 Giugno 2015
by Giampiero Forcesi
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LA POLITICA CHE SERVE OGGI

10 Giugno 2015

Sergio Fabbrini, “Elettorale e multilivello, il partito che serve oggi” (Sole 24 ore). Mauro Calise, “Renzi-Pd, sfida sull’idea di sinistra” (Mattino). Michele Salvati, “Modello franchising. Quello che serve al Pd” (Corriere della Sera). Massimo Salvadori, “Il tarlo che usura il Partito democratico” (Repubblica). Massimo Adinolfi, “Il leader alla sfida dei  valori” (Mattino). Claudio Cerasa, “Renzi nella gola della ditta” (Foglio). Stefano Folli, “I piedi di Renzi nella palude centrista” (Repubblica). Biagio De Giovanni, “Il divorzio di Napoli tra politica e società civile” (Mattino). Stefano Rodotà, “Premier superficiale, un politico vecchio” (intervista a Repubblica).  Roberta De Monticelli, “Nel nome del rex, non della lex” (Il Fatto). Piero Bevilacqua, “Renzi, una sconfitta su tutti i fronti” (Manifesto). Massimo Franchi, “La nuova coalizione” (Manifesto).

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3 Giugno 2015
by Giampiero Forcesi
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ANALISI DEL VOTO

3 Giugno 2015

Ilvo Diamanti, “Il lega-forzismo che soffia a destra” (Repubblica); Mauro Calise, “Il premier, il Pd e il rischio del catenaccio” (Il Mattino) e “Centrodestra sparito a Sud e democratici senza nord” (Messaggero); Dario Di Vico, “Legaforzismo” (Corriere della Sera); Roberto D’Alimonte, “In 10 anni perso il 18% dei voti” (Sole 24 Ore) e “L’antiRenzi non può essere Salvini” (intervista a La Stampa); Francesco Grignetti, “Ma con le liste civiche il Pd è al 36%” (La Stampa); Giovanni Orsina, “Centrodestra: la coalizione deve  diventare adulta” (La Stampa); le analisi della LUISS.

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18 Maggio 2015
by Giampiero Forcesi
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RENZI NON GUARDA A SUD. LA FRANCIA RIFIUTA LA QUOTA DEI MIGRANTI

18 Maggio 2015

Meridione. Gianfranco Viesti denuncia il disinteresse del governo Renzi verso il Sud e, in genere, per le politiche di sviluppo delle aree più deboli (“Due fatti e un’ipotesi sul Mezzogiorno”, rivistailmulino.it). Sul Mattino Giuseppe De Tomaso vede, però, anche i torti delle classi dirigenti meridionali (“Classi dirigenti di impresentabili, dietro il buio a mezzogiorno”). Istituzioni. Carlo Galli, in un testo pubblicato dal Centro per la Riforma dello Stato, critica il mutamento che la politica del governo Renzi ha impresso, in negativo, alle istituzioni (“Metamorfosi”). E di Michele Prospero esce in anteprima il primo capitolo di un suo libro intitolato “Il nuovismo realizzato”. Scuola. Sulla scuola Mauro Calise difende Renzi: “Perché i conti con la sinistra si fanno a scuola” e, in un’intervista alla Stampa Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione, dice che “La legge può cambiare”. Migranti. Sulla scelta della Francia di rifiutare la quota di migranti come proposto dalla Commissione europea, scrive Massimo Nava sul Corriere della Sera: “Le quote di solidarietà che l’Europa tralascia”.

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11 Maggio 2015
by c3dem_admin
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C’È UNA LEZIONE DA TRARRE DAL VOTO IN GRAN BRETAGNA?

11 Maggio 2015

Mauro Calise, “Il Paese dove si vince con il 37 per cento senza scandalo” (Mattino). Giovanni Orsina, “Un segnale per chi è all’opposizione” (La Stampa). Alessandro Campi, “Lezione inglese per la destra senza bussola” (Messaggero). Roberto d’Alimonte, “La lezione inglese” (Sole 24 Ore). Giorgio Ferrari, “Lezione inglese” (Avvenire). Bill Emmott,Due sfide lo attendono al varco” (La Stampa). Paolo Gentiloni, “Londra e il Pd” (lettera a Repubblica). Antonio Polito, “La partita ancora persa dalla sinistra identitaria” (Corriere della Sera). Tony Blair, “Più coraggio e compassione, la sinistra riparta dal centro” (Repubblica).

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4 Maggio 2015
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NON SOLO ITALICUM

4 Maggio 2015

Ancora sull’Italicum: Piero Ignazi, “Tre questioni sull’Italicum” (Repubblica); Roberto d’Alimonte, “Ora è decisiva la riforma del Senato” (Sole 24 Ore); Mauro Calise, “Il coraggio di scongelare le riforme” (Mattino); Stefano Ceccanti, “16 risposte alle 16 domande” (sul blog; le domande sono quelle del Sole cui avevano rispoista Onida e D’Alimonte).  Romano Prodi, “Il voto di Londra condizionerà il futuro dell’E.U.” (Messaggero). Mario Deaglio, “E se il grano fosse il nuovo petrolio?” (La Stampa). Vito Mancuso, “Liberi servi. L’ultimo libro di Zagrebelsky” (Repubblica). Domenico De Masi, “Il migliore dei mondi è quello di oggi” (Il Giornale). Luciano Gallino, “La Troika e i diritti umani” (Repubblica).

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27 Aprile 2015
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“RIBELLATEVI ALL’ITALICUM”

27 Aprile 2015

Ilvo Diamanti vede nell’Italicum una sorta di opzione per il premierato: “E intanto avanza il premier Italicum” (Repubblica). Ma Roberto d’Alimonte dice: “Premier più forte ma nessun presidenzialismo” (Sole 24 Ore). Stefano Fassina, intervistato dal Fatto: “Il metodo Renzi sfascia Pd e Paese”. Invece Dario Franceschini si appella a Bersani e dice “Basta con i toni apocalittici” (intervista a Repubblica). Comunque, “Un elettore su due dice no all’talicum”, fa osservare Nando Pagnoncelli sul Corriere. Giuliano Ferrara loda Augusto Barbera (di cui giorni fa abbiamo riportato l’audizione alla Camera) e scrive: “Barbera contro i mamelucchi che fanno guerra fanatica all’Italicum” (Il Foglio). Di Augusto Barbera è anche un’intervista a formiche.it (“Minoranze poco decorose sull’Italicum”). Mauro Calise: “Ma le riforme non frenano i ras dei voti” (Mattino). Stefano Folli guarda alle aspettative delle opposizioni: “Il pressing sul Colle per l’ultimo soccorso” (Repubblica). Mattia Feltri, sul Gazzettino, ricorda “Quando Prodi disse: ‘Cambieremo il Porcellum’”. Stefano Ceccanti fa il (suo) punto: “Italicum. Sette obiezioni che non reggono” (Il Giorno). Infine una lettera-appello di un gruppo brindisino in difesa della Costituzione: “Appello al Parlamento. Ribellatevi all’Italicum” e una lettera aperta ai parlamentari di Grazia Portoghesi Tuzi.

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22 Aprile 2015
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VALE LA PENA ROMPERE IL PARTITO?

22 Aprile 2015

Antonio Polito sul Corriere parla de “L’urgenza (sospetta) del premier”. Stefano Folli afferma: “Italicum, la vittoria sarà a caro prezzo” (Repubblica). Matteo Orfini, intervistato da Repubblica, dice: “Incomprensbile gente come Bersani, no alla dittatura delle minoranze”. Per Gianfranco Pasquino si tratta di “Forzature sbagliate” (intervista al Mattino). Gianni Cuperlo domanda: “Matteo, vale la pena rompere così il partito?” (intervista alla Stampa). “Chi lo ferma” si chiede Norma Rangeri (manifesto). Per Massimo Villone la storia della riforma elettorale è “Il teatrino dei guitti” (Manifesto).

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13 Aprile 2015
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NOTE SULL’ITALICUM, E OLTRE

13 Aprile 2015

Michele Ainis critico sull’Italicum, ma non per le stesse ragioni della sinistra Pd (“Le travi che accecano l’Italicum”, Corriere della Sera). Gianfranco Pasquino critico con Eugenio Scalfari sullo stesso tema: “Risposta all’editoriale di Scalfari” (sul blog di Stefano Ceccanti). Sempre sul blog di Ceccanti una articolo di Michele Nicoletti, “Il cittadino come arbitro. In difesa della riforma elettorale”, scritto per “Il Margine”. J. Iacoboni su La Stampa: “Il Pd e l’Italicum, arma bifronte”. Sandra Bonsanti: “Verso la svolta autoritaria. Un anno dopo” (sito di Libertà e Giustizia). Ilvo Diamanti riflette sulla crisi di fiducia nei confronti della magistratura (“I riflettori sui magistrati”, Repubblica). Mauro Calise sul Mattino difende Matteo Renzi dalle critiche di Alesina e Giavazzi, con un argomento discutibile: se vuoi i voti e restare al governo devi spandere ottimismo a ogni pie’ sospinto (“La campagna permanente”). Per Nando Pagnoncelli gli italiani percepiscono che le tasse stiano aumentando (“Gli italiani e il giudizio sulle tasse: sono salite per 3 su 4”, Corriere). Giuliano Ferrara sul Foglio a proposito di mass media e opinione pubblica: “Fanno quello che vogliono e la chiamano informazione“. Dure parole di Isaia Sales sul Mattino su corruzione e cooperazione (“Coop e clan, la zona grigia”).

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23 Marzo 2015
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ASPRE POLEMICHE PD

23 Marzo 2015

Dice Rosy Bindi: “Andrò in piazza insieme agli operai. Sembro all’opposizione? Non mi dispiace” (intervista al Corriere della Sera). A lei, e a Franco Monaco, si rivolge Giorgio Tonini su Landino.it: “Replica a Rosy Bindi e Franco Monaco”. Matteo Richetti, intervistato da Repubblica, sostiene che “La minoranza vuole solo assicurarsi posti in lista”. Mauro Calise, sul Mattino, commenta l’assemblea delle minoranze del Pd all’Acquario di Roma: “Pd, la tentazione distruttiva”. Walter Tocci, in quell’assemblea, ha fatto un intervento fortemente critico sulla gestione Renzi, e ha concluso dicendo: “Non passare le giornate nel battibecco mediatico, ma chiamare tutte le risorse sociali e intellettuali a rinnovare la cultura della sinistra. Non rimanere chiusi nei nostri caminetti, ma coinvolgere i tanti militanti che cercano ancora un partito degno di questo nome”.

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