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10 Dicembre 2013
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MATTEO RENZI, SEGRETARIO PD

10 Dicembre 2013

L’analisi del voto dell’Istituto Cattaneo. E quella di Ilvo Diamanti (“Radiografia del gazebo”, Repubblica). “Renzi perderà o vincerà in solitudine. E’ questo il suo destino”, scrive Stefano Folli sul Sole (“Tempo di luna di miele”). Antonio Polito sul Corsera avverte: “Il peso del successo”. Rosy Bindi intervistata dall’Unità: “Ha vinto la voglia di cambiamento, ora Matteo unisca”. Per la prodiana Sandra Zampa: “Un buon risultato. Pippo meglio di Bindi” (Unità). Per Arturo Parisi “Il risultato certifica il divario tra il vecchio Pd e suo elettorato” (Messaggero). Per Stefano Ceccanti “Con Renzi il Pd può fare il pigliatutti”. Claudio Sardo: “Le radici a sinistra” (Unità). Michele Ciliberto: “La protesta e la speranza” (Unità). Mauro Calise sul Mattino: “Adesso la vera sfida è cambiare pelle alla sinistra”. Su La Stampa Bill Emmott scrive: “Quello che può fare per l’Europa”. Il direttore de La Stampa, Mario Calabresi: “Sono finiti gli anni ‘70”, e Giovanni Orsina: scrive “Il crinale stretto del leader”. Giovanni Sabbatucci: “Il desiderio di novità di un paese alle corde” (Messaggero). Graziano Delrio racconta: “Io, Renzi e la mia Emilia rossa” (Europa). Sul Foglio Claudio Cerasa scrive: “Governo Leopolda” e i”foglianti” si raccontano “Rottamarsi un po’”. Il Messaggero informa: “Dal Vaticano alle banche, la rete di Matteo”. Drastici don Paolo Farinella: “S’ode a destra uno squillo di tromba, a sinistra scompare il Pd” (sul suo blog) e Piero Sansonetti: “La Dc ha annientato la sinistra” (Italia Oggi).

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4 Dicembre 2013
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NOTE POLITICHE DI INIZIO DICEMBRE

4 Dicembre 2013

Franco Monaco: “Finalmente l’assoluzione del ‘cattolico adulto’ Prodi” (Europa 3/12). Lo aveva segnalato F. Martini su La Stampa il 27 (“Il Vaticano riabilita il cattolico adulto”). Agostino Giovagnoli: “Quel tentativo di annettere il papa al grillismo” (Europa). Salvatore Merlo: “La lobby della Terra santa lavora per Letta” (Il Foglio). Antonio Funiciello: “Il renzismo spiegato a D’Alema” (Il Foglio). “Stefano Ceccanti: “Perché la politica può fare prima della Consulta” (Europa). Mauro Calise: “Porcellum: nessuno lo ama, ma tutti se lo tengono stretto”. Intervista a Casaleggio: “E ora al governo” (IL Secolo XIX). Leonardo Becchetti: “Civilizzare la globalizzazione” (Avvenire 2/12). Claudio Cerasa: “La nuova marcia del Pd” (Il Foglio 29/11). Ilvo Diamanti: “Nel paese tutto cambia, ma tutto resta uguale” (Repubblica 2/12). A proposito di Fabrizio Barca: “Ho provato a cambiarlo, ma il partito mi ha travolto” (Corsera 2). Romano Prodi: “La sfida da vincere tra speranze e paure” (Messaggero 3). Giuseppe De Rita: “Ho sognato il ritorno di Saraceno e Menichella” (Corsera 1).

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13 Novembre 2013
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PRODI E RENZI

13 Novembre 2013

“Tra Prodi e Renzi somiglianze oggettive. Romano fu innovatore”: così Graziano Delrio in un’intervista a La Stampa. “Si dividono i fedelissimi di Romano, ma la maggioranza è con Renzi”: così Sandro Gozi, in dissenso da Sandra Zampa, in una nota su Repubblica. “Il ripudio di Prodi è la fine del progetto del Pd” scrive Marco Politi su Il Fatto. Su Il Foglio un articolo non firmato: “L’impazzimento del Pd e le 101 ragioni per cui Prodi non appoggia Renzi”. Stefano Folli racconta sul Sole 24 Ore “La scelta che Berlusconi non vuole fare e Prodi ha già fatto”. Intanto, si registra “Un plebiscito a favore di Renzi” (Paolo Natale, Europa). Anche Carlo De Benedetti: “Voterò il sindaco, bisogna cambiare” (Corriere della Sera). Elisabetta Gualmini indaga: “La sindrome autolesionista che rode il Pd” (La Stampa). Un’analisi al Pd la dedica anche Mauro Calise: “Partito personale, tentazione Pd” (il Mattino).

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16 Settembre 2013
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L’ITALIA CHE NON SI SVEGLIA

16 Settembre 2013

Lucrezia Reichlin dice che la società e l’opinione pubblica italiane non sono ancora abbastanza consapevoli della serietà dei guai in cui si trova il Paese e, comunque, non reagiscono (“Con la testa sotto la sabbia”, editoriale del Corriere della Sera). Michele Salvati, sul medesimo quotidiano, sviluppa una riflessione analoga (“Pd e Pdl, cambiare è un obbligo. I conti si faranno con l’Europa”). Mauro Calise sul Mattino avanza un’ipotesi di spiegazione dello stallo: “Se il conflitto oscura la proposta del Pd” . Un’intervista al vecchio De Mita mette il dito sulla stessa piaga: “De Mita: cacciare il cavaliere non ci riporterebbe alle antiche virtù”. Paolo Pombeni sul Mulino online si mostra demoralizzato per le critiche rivolte a Napolitano per le nomine dei quattro senatori a vita (“Tanto rumore per nulla“). Per Nicola Cacace, sull’Unità, orientamenti e idee la sinistra li deve prendere dalla Chiesa: “La dottrina sociale interroga la sinistra”.

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17 Giugno 2013
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CRISI 5 STELLE. POLEMICA DI SARTORI CON LA KIENGE. SULLA SCUOLA SI INVERTE LA ROTTA

17 Giugno 2013

Sul Mulino online (“Mi dispiace, ma io so’ io…”) Roberto Escobar, docente di Filosofia politica e Analisi del linguaggio politico all’Università di Milano, ironizza sul M5S. Così l’incipit: “L’Italia sta crollando, e Lui da solo non ce la fa a rimetterla in sesto. Questo è il grido di dolore lanciato dal Beppe Grillo in pieno caso Adele Gambaro, rea d’aver comunicato ai media «analisi politiche» critiche verso il Capo”. Anche Mauro Calise sul Mattino: “I grillini e la piece finita in commedia”. Sull’Unità, del 16, Michele Prospero polemizza duramente con Marco Travaglio (“Travaglio, il giornalismo ‘servo’ contro i ribelli del M5S”, e Travaglio replica sul Foglio (“Palmiro Prospero, maestro di libertà”). D’altro canto l’ex presidente Acli, intervistato da repubblica, guarda ai dissidenti (“Olivero, il montiano che sussurra ai grillini: Possono diventare alleati per le riforme”). Dura e un po’ scombinata polemica di Giovanni Sartori col ministro Kienge (“Ius soli e integrazione, e una catena di equivoci”, Corriere della Sera). Sulla scuola due interventi sull’Unità: “Scuola, la prima inversione di rotta”, del ministro Carrozza, e “Scuola, per cambiarla coinvolgere tutti i protagonisti” del pedagogista Benedetto Vertecchi.

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