11 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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L’ANTIFASCISMO A COMO. MA L’ANTIPOPULISMO?

11 Dicembre 2017

La meglio gioventù sul palco di Como” scrive Guido Crainz su Repubblica. “Difendiamo i giornali dai neofascisti”, scrive Vladimiro Zagrebelsky su La Stampa. Critico verso un allarme che giudica eccessivo è Massimo Adinolfi: “La sinistra che cavalca l’onda nera” (Mattino). Su Il Fatto Franco Cassano dice: “Deve sapersi rinnovare anche l’antifascismo”.  L’intervista di Matteo Renzi a Repubblica, all’indomani della manifestazione di Como (“Renzi: mai con Berlusconi”). L’Intervista di Silvio Berlusconi a Il Tempo: “Tanto vinco io”. L’intervista di Graziano Delrio al Corriere della Sera: “Divisioni e distinguo non ci hanno aiutato, ma si può vincere”. Alessandro Trocino riferisce: “Grasso: non chiuderò al Pd dopo il voto” (Corriere della sera). Roberto D’Alimonte fa i calcoli e dice: “Berlusconi nodo obbligato negli scenari del dopo voto” (Sole 24 ore). Mauro Calise, “Se traballa la diga antipopulista” (Mattino). Angelo Panebianco,Quel bacino di ostilità per la democrazia liberale” (Corriere della sera). Si legge su Repubblica che “I prodiani vanno avanti per una lista ulivista a sostegno del Pd” (Silvia Bignami).  Monica Guerzoni, sul Corriere, scrive: “Dai ministri ai padri nobili: così si rafforza il ‘partito’ di Gentiloni”.

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14 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
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I DEMOCRATICI E LA SINISTRA. SE LA RIVALITÀ SI TRASFORMA IN TRAPPOLA

14 Novembre 2017

Eugenio Scalfari, dopo la Direzione del Pd, prova credere in una possibile riunificazione a sinistra, e critica Grasso e Boldrini: “I democratici e la sinistra” (Repubblica). Ma è quasi l’unico. Meno ottimista è Stefano Folli: “A chi resta in mano il cerino del Nazareno” (Repubblica). Franco Monaco, oggi, sul Manifesto, chiede a Veltroni (autore ieri di un’amara intervista a Libero: “Siamo allo sbando”) di riconoscere i suoi errori: “Caro Veltroni, facciamo autocritica”; e, ieri, sull’Huffington Post, si mostra scettico sull’intesa con il Pd di Renzi, e commenta l’assemblea di domenica di Campo Progressista: “Boldrini e Pisapia non sono in contraddizione”. A Monica Guerzoni sul Corriere la contraddizione era invece parsa evidente: “Pisapia: unire. Ma Boldrini: non con il Pd”. Critico con la Boldrini Paolo Pombeni sul Sole 24 ore: “Se la bandiera identitaria vanifica le riforme”. Francesco Bei scrive su La Stampa un lucido articolo: “La rivalità si trasforma in trappola”. Lucido anche Antonio Polito sul Corriere della sera: “L’apertura di Renzi e il gioco del cerino”. Mauro Calise, politologo da sempre ammiratore di Renzi, ne interpreta l’animo e dubita dei risultati: “Buon viso a cattivo gioco” (Mattino). Giuliano Ferrara chiede a Renzi di essere se stesso fino in fondo: “Meglio l’uomo forte” (Il Foglio). Goffredo De Marchis riferisce che “Il leader del Pd stringe il patto con Bonino ma difende Minniti” (Repubblica), Ma Emilia Patta osserva che “Renzi apre ma non convince” (Sole 24 ore). E Marcello Sorgi prevede una debacle e spiega il calcolo delle convenienze per la sinistra MDP: “Ma nei collegi la sconfitta è vicina” (La Stampa). Alessandro Campi, sul Mattino, avanza una spiegazione della strategia anti Visco (e anti Draghi) di Renzi: “Un azzardo e sei ragioni fondate” (sul calcolo elettorale). Sergio Fabbrini, ieri, ha spiegato bene l’impasse: “Le elezioni e il dilemma della grande coalizione” (Sole 24 ore) e Mauro Magatti ha offerto la sua interpretazione del perché “Questa politica è lontana dai problemi del Paese” (Corriere della sera).

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30 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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LA SINISTRA NELLA STAGIONE DELLA NON POLITICA

30 Ottobre 2017

Pronti al dialogo su scuola e lavoro” dice Maurizio Martina sul Corriere della Sera, Replica per MDP Enrico Rossi su La Stampa: “Non vedo le condizioni per allearsi con Matteo”. Il senatore dem Massimo Mucchetti è ancora più duro: “Questo Pd è pericoloso, serve un nuovo segretario” (intervista a Il Fatto). Anche il politologo amico Mauro Calise appare scoraggiato e a Renzi consiglia di fare (meglio) il segretario ma non il premier: “Pd, il doppio volto di Matteo” (Mattino). E i giovani che dicono? Da un sondaggio Ilvo Diamanti scatta questa fotografia: “No a politica e religione, per i giovani è l’era delle passioni tiepide” (Repubblica). Ma non solo i giovani, dice Michele Ainis: “La stagione della non politica” (Repubblica). Su Pietro Grasso, sul quale forse punta la sinistra, quel castigamatti di Giuliano Ferrara spara a zero: “Cavour, Dillinger e l’opportunità percepita” (Il Foglio). Claudio Cerasa dice “Cosa significa la salita in cattedra di Mattarella” (Il Foglio). Marcello Sorgi indica “Il paradosso dell’alternativa a cinque stelle” (La Stampa). E Marco Damilano apre lo scenario del “Voto finale” (Espresso).

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18 Settembre 2017
by Giampiero Forcesi
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CONSIP, BANCHE, 5 STELLE, PD E SINISTRA, IUS SOLI

18 Settembre 2017

Vladimiro Zagrebelsky, “L’etica della Repubblica nel caso Consip” (La Stampa). Claudio Cerasa, “La repubblica giudiziaria che nessuno vuol vedere” (Il Foglio). Massimo Adinolfi, “La politica debole e le procure forti. Dieci anni di governi tenuti in scacco” (Il Mattino). Marco Lillo, “Tutto quello che dice Renzi è falso” (Il Fatto). BANCHE – Romano Prodi, “Il caso banche. La Commissione che farà solo male al Paese” (Messaggero). 5 STELLE – Mauro Calise, “Da ‘grillini’ a ‘demaini’. La polveriere 5 Stelle” (Il Mattino). Ilvo Diamanti, “La Lega oltre Bossi e la Padania” (Repubblica). Maria Elena Boschi, “Le città sono nella trappola del populismo a 5 stelle” (intervista al Secolo XIX). PD E SINISTRA – Claudio Magris, “Quei malaccorti sfidanti a sinistra” (Corriere della sera). Maria Teresa Meli, “L’offerta dem a Pisapia per sganciarlo da Mdp” (Corriere). Piero Ignazi, “Il declino strategico della sinistra” (Repubblica). Monica Guerzoni, “Lo show di Prodi e Letta: ‘Matteo stai sereno’” (Corriere). IUS SOLI – Virginia Piccolillo, “Minniti e ravasi: sì allo ius soli” (Corriere). Marco Tarquinio, “Ius culturae, diamo una legge a presente e futuro” (Avvenire). L’Appello “Insegnanti per la cittadinanza”.

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30 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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IL CARD. BASSETTI: SERVONO PASSIONE, IDEE E SOLIDARIETÀ PER RISANARE L’ITALIA

30 Luglio 2017

Bella intervista del card. Gualtiero Bassetti a Paolo Rodari su Repubblica in cui il presidente della Cei sostiene, tra l’altro, che si percepisce oggi fra molti cattolici l’aspettativa di una nuova rappresentanza del mondo cattolico, e che la priorità oggi è rimettere l’Italia al centro dei nostri pensieri con passione, idee e solidarietà (“La Chiesa non è un partito ma oggi i cattolici chiedono di contare di più in politica”). Anche Paolo Pombeni, sul Sole 24 ore, sollecita i partiti a mettere al centro l’Italia (“L’interesse nazionale e le inutile lotte intestine”). Piero Ignazi analizza l’elemento più discutibile del Pd renziano: l’annacquamento del riformismo e lo scivolamento nel populismo (“Pd tra senso dello Stato e sirene del populismo”, Repubblica). Mauro Calise offre un’amara lettura della fase attuale della politica italiana: “La palude della non politica” (Mattino).

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28 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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BRUNELLI, POMBENI, DE RITA, PEZZOTTA, DALLA TORRE, MAGATTI, ZAMAGNI, AMMANNITI…

28 Luglio 2017

Severo editoriale di Gianfranco Brunelli su Il Regno a proposito del libro di Matteo Renzi: “L’Avanti di Renzi”. Paolo Pombeni, “I limiti dell’Ulivo e la ricostruzione dell’area progressista” (Sole 24 ore). Giuseppe De Rita, “Il declino dei leader (politici)” (Corriere della sera). A proposito di un articolo di Francesco Giavazzi (“Quelle ricette sbagliate dei populisti senza crescita”, Corriere della Sera), Sabino Pezzotta scrive: “Caro Giavazzi, non va dimenticato il valore delle singole persone” (Il Dubbio). Giuseppe Dalla Torre, in polemica con un articolo di Angelo Panebianco sulla riforma della Costituzione e in difesa del principio di solidarietà, “Il principio tradito” (Avvenire). Mauro Magatti, “PIL, lavoro e politica: una relazione complicata” (Corriere della Sera). Stefano Zamagni, “Famiglia e lavoro in armonia. Un nuovo modello” (Avvenire). Stefano Folli commenta le parole di Sergio Mattarella su una ancora possibile riforma elettorale: “La spinta del presidente e il miracolo delle coalizioni” (Repubblica). Stefano Ceccanti, “Mattarella, tra realismo e rammarico” (QN). Massimo Ammanniti, su Repubblica, commenta il dibattito sul segretario Pd: “Renzi e la stagione del risentimento”. Mauro Calise, da sempre ammiratore di Renzi, riduce, ma non troppo, le aspettative: “Renzi e il renzismo, anatomia di una leadership” (Mattino).

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6 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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“IL PD DI RENZI? DI SINISTRA E DI GOVERNO”, DICE FASSINO

6 Luglio 2017

La valutazione del filosofo napoletano Biagio De Giovanni: “Insieme contro, il solito vizio della sinistra” (Mattino). Il parere di Umberto Ranieri, già leader del Pci-Pds: “Se la vera sfida del Pd è riprendere il dialogo per ricostruire l’Italia” (Mattino). Piero Fassino: “Le nostre riforme? Di sinistra e di governo” (intervista a repubblica). Paolo Mieli, “Le lotte fratricide a sinistra” (Corriere della sera). Emanuele Macaluso, “Odio, male incurabile dei progressisti. L’antirenzismo tout court non va lontano” (intervista al Messaggero). Mauro Calise, “Il modello Macron e il coraggio di Renzi” (Mattino). Giorgio Merlo, “Al centrosinistra serve riscoprire il metodo Moro del dialogo” (Il dubbio).  Michele Emiliano: “Invito Orlando e Dario: lavorino con me a una nuova idea di partito. Senza D’Alema si perde” (intervista al Corriere della Sera). Gianni Cuperlo, “Resto nel partito, ma il segretario si fermi, non è un imperatore” (intervista a Repubblica). Cesare Damiano, “Io preferisco l’ex sindaco al leader di Forza Italia” (intervista al Corriere). Luigi Frasca, “Orlando lancia il referendum contro Renzi” (Il Tempo). Massimo Villone, “Evitare vecchi errori per non vivacchiare all’ombra di Pd e M5S” (Manifesto).

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14 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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DOPO IL PRIMO TURNO: IL PD, LA SINISTRA, I 5STELLE, LA DESTRA

14 Giugno 2017

Matteo Renzi dice a Repubblica: “Pronti alle alleanze ma non rifarò l’Unione di Prodi”. E però “Pisapia chiama in campo Prodi” (Monica Guerzoni, Corriere della Sera). Dice il dem Matteo Ricci al Corriere della Sera: “Serve un asse con chi votò sì al referendum, da Tosi a Pisapia”. Pippo Civati si lamenta: “Ma il Pd ci tratta come un fastidio” (intervista al Manifesto). Dice Leoluca Orlando: “Partiti senz’anima. Vince il civismo” (intervista al Corriere della sera). Dice Andrea Orlando, a La Stampa: “Il Pd non è autosufficiente. Apriamoci alle liste civiche”. Norma Rangeri (Manifesto): “Lista civica, ultimo rifugio della sinistra”. Alberto Asor Rosa, “La sinistra ora dia risposte ai temi sollevati dai 5 stelle” (intervista a Il Fatto). SUL RISULTATO ELETTORALE DEL M5S, dice Federico Geremicca: “Il territorio che frena il Movimento” (La Stampa); ma Ilvo Diamanti: “Meglio non vendere la pelle del Grillo” (Repubblica); e Mauro Calise: “Alle politiche sarà tutta un’altra storia” (Mattino); ma Sebastiano Maffettone insiste: “Cinque stelle senza classe dirigente” (Messaggero). E LA DESTRA? Piero Ignazi, “Pd, se il nemico viene da destra” (Repubblica); Giovanni Orsina, “Il cavaliere elemento di stabilità: paradossale ma è così” (a Repubblica); Stefano Folli,L’eternità di Berlusconi”; Francesco Verderami,La strategia del Cavaliere” (Corriere della Sera).

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29 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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RASSEGNAZIONE

29 Maggio 2017

Sulla direzione presa dalla politica italiana i media sono molto perplessi. “Comunque vada, un mezzo disastro” è la conclusione di Massimo Giannini su Repubblica (“La benedizione grillina al patto del Nazareno”). Mauro Calise, politologo filorenziano deluso, spiega sul Mattino che dopo il voto ci troveremo esattamente come ora (“Ma Rosatellume e Germanellum pari non sono”). Alessandro Campi, sempre sul Mattino, scrive che non ha torto Renzi a ironizzare dicendo che si temeva un uomo solo al comando e non ci potrà lamentare ora di un governo di coalizione (“Se la politica diventa una partita a 4”). Che bisogna prendere atto che forse non c’è altra strada che legge proporzionale, voto anticipato e coalizione Pd-Fi è Federico Geremicca su La Stampa (“La corsa a ostacoli della maggioranza”). Molto critico Paul Ginsborg intervistato da Il Fatto: “Renzi vuole riportare B. al potere aiutato dal pensiero unico”. E Fabio Martini assicura: “Gentiloni non si metterà di traverso, ‘anche se c’è tanto lavoro da fare’” (La Stampa). Ilvo Diamanti mette per ora l’accento su “Le amministrative, il primo vero test politico” (Repubblica).  Sul sito del pd italiaincammino.it Stefano ceccanti pubblica una nota intitolata “Riforma elettorale subito: un sistema transitorio con qualche piccolo miglioramento. Gli altri non si possono avere” (una risposta a Mauro Calise).

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27 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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LA PROFEZIA DI CERASA SU “IL FOGLIO”

27 Maggio 2017

Claudio Cerasa spiega sul Foglio, per filo e per segno, cosa succederà nei prossimi sei mesi: accordo Renzi-Berlusconi, elezioni a fine settembre, governo Pd-Fi e impegno dei due partiti a concordare una decente legge di stabilità (“Un manifesto possibile per il nuovo Partito della Nazione”). Mario Calabresi, viceversa, dedica l’editoriale della Repubblica, a denunciare “Il grande errore delle elezioni anticipate”. Intanto, come rileva Laura Cesaretti sul Giornale, “Legge elettorale, apre anche Grillo. Renzi festeggia: andiamo al voto”. Stefano Folli, a differenza di Cerasa, dubita che l’accordo Renzi-Berlusconi porti a un governo stabile e a una decente legge di stabilità (“La linea di confine in Parlamento è la legge di stabilità”). Il politologo, da sempre favorevole a Renzi, Mauro Calise, intervistato dall’Unità, oggi dice: “Renzi difenda il maggioritario  e lasci perdere Berlusconi” (ma non ci crede). Giovanni Sabbatucci sconsiglia Renzi di andare al voto, e pensa che non lo faccia: “La trappola del voto anticipato” (La Stampa). Il Secolo XIX annota: “Delrio-Pisapia, prove di dialogo per una sinistra unita alle elezioni”. Quanto alla possibile crisi di governo, innescata dalla nuova norma sui voucher, Goffredo De Marchis scrive: “A sinistra si consuma l’ultimo strappo: avanti anche senza Mdp” (Repubblica), e Cesare Damiano, intervistato dall’Unità, dice: “Buoni solo alle famiglie altrimenti sarà vera rottura”.

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