Paolo Pombeni vede il Pd di Renzi sulle orme della Dc (“Napoleone e il bipartitismo imperfetto”, mentepolitica.it). Pierluigi Castagnetti, intervistato da Avvenire: “Lavoro, unica priorità. Il governo e il Pd ci mettano ogni forza”. Sui giornali molte perplessità sul Renzi del dopo primarie e sulla avvenuta trasformazione del Pd. Sul Sole 24 Ore: Roberto D’Alimonte, “Il ritorno di Renzi e le carte di Gentiloni”. Sul Corriere della Sera: Antonio Polito, “Un partito specchio del capo”; Massimo Franco, “La vittoria è netta, ma con il rischio dell’isolamento”. Su Repubblica: Stefano Folli, “Pisapia, primo ostacolo sulla strada del segretario Pd”; Massimo Giannini, “I tre elefanti di Matteo”. Sull’Unità: le interviste a Marco Bentivogli (“Il Pd valorizzi i sindacati anti-populisti”) e Mauro Calise (“Renzi rivolti il partito come un calzino”). Stefano Ceccanti dà un consiglio a Renzi: “E adesso pensare solo alle elezioni amministrative” (intervista a Italia Oggi). Michele Salvati gli consiglia di dedicarsi a rimettere in sesto il partito: “Perché un leader ricorre alle primarie aperte” (Corriere). Matteo Renzi si racconta (E-news di martedì 2/5). Sull’analisi del voto: Fabio Martini, “Regioni rosse giù l’affluenza. Ma Renzi si prende la ‘ditta’” (La Stampa); Ilvo Diamanti, “Il popolo dei capelli grigi” (Repubblica); Massimo Rebotti, “Ai gazebo i veterani e pochi esterni” (Corriere).
3 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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