3 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

IL RITORNO DI RENZI. TANTI DUBBI …

3 Maggio 2017

Paolo Pombeni  vede il Pd di Renzi sulle orme della Dc (“Napoleone e il bipartitismo imperfetto”, mentepolitica.it). Pierluigi Castagnetti, intervistato da Avvenire: “Lavoro, unica priorità. Il governo e il Pd ci mettano ogni forza”. Sui giornali molte perplessità sul Renzi del dopo primarie e sulla avvenuta trasformazione del Pd. Sul Sole 24 Ore: Roberto D’Alimonte,Il ritorno di Renzi e le carte di Gentiloni”. Sul Corriere della Sera:  Antonio Polito, “Un partito specchio del capo”; Massimo Franco, “La vittoria è netta, ma con il rischio dell’isolamento”. Su Repubblica: Stefano Folli, “Pisapia, primo ostacolo sulla strada del segretario Pd”; Massimo Giannini, “I tre elefanti  di Matteo”. Sull’Unità: le interviste a Marco Bentivogli (“Il Pd valorizzi i sindacati anti-populisti”) e Mauro Calise (“Renzi rivolti il partito come un calzino”). Stefano Ceccanti dà un consiglio a Renzi: “E adesso pensare solo alle elezioni amministrative” (intervista a Italia Oggi). Michele Salvati gli consiglia di dedicarsi a rimettere in sesto il partito: “Perché un leader ricorre alle primarie aperte” (Corriere). Matteo Renzi si racconta (E-news di martedì 2/5). Sull’analisi del voto: Fabio Martini, “Regioni rosse giù l’affluenza. Ma Renzi si prende la ‘ditta’” (La Stampa); Ilvo Diamanti, “Il popolo dei capelli grigi” (Repubblica); Massimo Rebotti, “Ai gazebo i veterani e pochi esterni” (Corriere).

Leggi tutto →

2 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

VITTORIA DI RENZI ALLE PRIMARIE. INTERPRETAZIONI

2 Maggio 2017

Ampia analisi di Lucia Annunziata sull’Huffington post: “Transizione finita. Le primarie Pd concludono il processo di assestamento del centrosinistra iniziato con la non vittoria del 2013”. Mauro Calise, sul Mattino, offre un’interpretazione positiva del risultato di Renzi ma non priva di numerosi saggi avvertimenti: “Un plebiscito ma ora cambi il partito”. Michele Salvati offre la sua interpretazione in un’intervista a La Stampa: “La maggioranza liberale di sinistra ha rigenerato il Pd”. L’editoriale di Mario Calabresi su Repubblica dice: “Elezioni subito, una tentazione da evitare”. Poi i commenti di: Stefano Folli, “Non è una rivincita sul referendum” (Repubblica); Federico Geremicca, “Una sorpresa che impone un nuovo inizio”; Massimo Franco, “La doppia agenda” (Corriere della sera). In un’intervista al Corriere Arturo Parisi così commenta le primarie Pd: “Strumento vivo. Ora Mattei si allei con i fuoriusciti”. SULLE PRIMARIE Stefano Ceccanti scrive: “Le primarie sono una grande chance per il paese”. Prima Luciano Violante aveva scritto sul Corriere: “Un patto di azione unitaria dei candidati alle primarie”; e Sabino Cassese: “Se ricorrere alle primarie indebolisce il partito”.

Leggi tutto →

27 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

NON DATE AL M5S I VOTI DEL CIELO

27 Aprile 2017

Sergio Mattarella insiste: “Subito la legge elettorale” (Marzio Breda, Corriere della Sera). Ma Mauro Calise non crede che si farà nulla: “Il gioco delle parti non fa un’intesa” (Mattino); e Lina Palmerini vi legge “La spinta per il voto anticipato” (Sole 24 Ore). Stefano Ceccanti replica a Andrea Orlando sull’alleanza del Pd con Pisapia: “In queste ore si discute di alleanze” (dal blog). Giorgio Tonini spiega il voto favorevole al DEF: il suo intervento in Senato. Marco Follini in un’intervista al Quotidiano nazionale: “Non date a M5S i voti del cielo”. Massimo Adinolfi, “Francia, i cattolici tentati dal tanto peggio” (Mattino). Matteo Truffelli, presidente dell’Azione cattolica: “Aiutiamo a ricucire il paese lacerato” (intervista ad Avvenire). L’intervista a Marina Berlusconi sul Corriere della sera: “Il vero pericolo è l’antipolitica”. Enrico Morando, “Chi ha ucciso davvero Alitalia?” (intervista all’Unità). Pietro Ichino, “Alitalia, l’origine del peccato” (Foglio). Leonardo Becchetti, sull’Avvenire, propone: “Un sussidio europeo per costruire fiducia e l’inclusione attiva”.

Leggi tutto →

10 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

IL PARTITO PIGLIATUTTO

10 Aprile 2017

Cresce l’attenzione verso il M5S. Ilvo Diamanti fa il punto: “M5S, la rete del partito pigliatutto” (Repubblica). Piglia, ad esempio, l’industriale Arturo Artom, che dice: “Dopo Monti e Letta sto con Beppe. Con lui si farà la rivoluzione 4.0” (intervista al Mattino). Fabio Martini su La Stampa dice però: “Fuori dai ballottaggi, incubo per i 5 Stelle”. Bruno Simili, sul Mulino online s’interroga criticamente su “Una politica estera per il M5S”. Biagio De Giovanni, su Il Mattino, individua “Le risposte mancate dei 5 Stelle”. Luigi Covatta parla de “La deriva totalitaria dell’algoritmo” (Mattino). E Claudio Cerasa: “Cinquanta sfumature di Grillo. Chi sono i complici della grande truffa” (Il Foglio). VENENDO AL PD: Rosy Bindi in un’intervista a Il Fatto dice che sostiene Andrea Orlando, ma rivela: “Lascio la politica. Il Pd è di un uomo solo”. Mauro Calise ritiene che le primarie contribuiscano a indebolire il Pd: “Il Pd prigioniero delle primarie”. Per Ferdinando Giugliano, su Repubblica, “dal Movimento 5 Stelle a Matteo Renzi, la scelta è ormai tra il populismo e una sua versione soft” (“Il coraggio di scontentare”).

Leggi tutto →

21 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

POPOLOCRAZIA E GRILLIZZAZIONE DEGLI SPIRITI

21 Marzo 2017

L’ECONOMIA RIPRENDE MA BISOGNA ABBATTERE IL DEBITO. Paolo Onofri, “L’Italia che tira più del previsto” (Repubblica). Fabio Martini, “Gentiloni, ora avanti le riforme contro lo stallo” (La Stampa). Gianfranco Pasquino su Gentiloni: “Da professore gli darei sei, ma abbatta il debito” (intervista alla Stampa). Ferdinando Giugliano, “Il Paese di Bengodi” (Repubblica). Franco Bruni, “L’obbligo di ridurre il debito”. LA POLITICA BOCCHEGGIA. Enrico Letta dialoga con Marco Damilano: “Così l’Italia torna nel pantano” (Espresso). Massimo Cacciari,Stato in tilt, difficile persino la grande coalizione” (intervista alla Nazione). Vincenzo Visco, “Siamo vecchi ma meglio di questi incompetenti” (intervista a Il Fatto). LA POPOLOCRAZIA. Mauro Calise, “L’Italia tra decisionismo globale e populismo montante” (Mattino). Ilvo Diamanti, “Dalla democrazia alla popolocrazia” (Repubblica). RENZI/NON RENZI. Salvatore Vassallo spiega perché, a suo dire, “Non serve il partito radicato sul territorio” (intervista a Italia Oggi). Marianna Rizzini dialoga con Massimo Recalcati, sostenitore di Renzi: “Lo psicanalista organico” (Foglio). Marco Follini al Corriere della Sera: “Perché torno in politica? C’è un vento democristiano”. Bianca De Giovanni: “Noi alternativi a Renzi contro le disuguaglianze. Nasce Sinistra Pd” (Unità). Roberto Speranza: “L’attuale Pd sta tutto in un giro di compasso di 20 km” (a La Verità). GRILLISMO. Giuliano Da Empoli,Le relazioni pericolose tra ex Pd e grillismo” (Messaggero). Claudio Cerasa, “La grillizzazione degli spiriti” (Foglio).

Leggi tutto →

11 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

LINGOTTO, PRIMA GIORNATA

11 Marzo 2017

All’indomani della relazione di Matteo Renzi al Lingotto, il solo politologo che firma un commento favorevole è Mauro Calise, sostenitore convinto del Pd renziano a vocazione maggioritaria (sul Mattino, “La nuova sfida ai grillini”, e con un’intervista all’Unità: “Il Pd non può esistere nei limiti ristretti della vecchia sinistra”). Sul sito approntato per la manifestazione del Lingotto (Italia in cammino) compare una lettera di incoraggiamento di Michele Salvati. La Repubblica ha cronache e non commenti, ma pesano l’articolo di Stefano Folli di ieri, che concede poco a Renzi (“Ma Macron è lontano”) e quello dell’altro ieri di Guido Crainz (“Pd, cosa resta dell’ultimo Lingotto”). Su Corriere della Sera Massimo Franco scrive: “Il rischio di chiudersi e dividersi”. Su La Stampa un commento perplesso di Federico Geremicca (“La rischiosa scommessa del leader”) e uno più positivo di Marcello Sorgi (“Un leader che non è più sicuro di vincere”). Su La Stampa anche un’intervista a Roberto Speranza: “Da Matteo nessuna svolta. Con Pisapia ricostruiremo la sinistra che lui ha scassato”. Sul Dubbio un’intervista a Bruno Tabacci: “Sto con Pisapia per ricostruire con garbo il centro-sinistra”.  Sul Corriere della Sera, in risposta a Ernesto Galli Della Loggia (“Progresso (e declino) a sinistra”, Corsera), interviene Andrea Orlando:Per la sinistra il progresso è un’aspirazione imprescindibile”.

Leggi tutto →

28 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

SECONDO ALCUNI, È UNA SCISSIONE CHE FA BENE

28 Febbraio 2017

Luigi Zanda, capogrupp Pd al Senato, valuta la situazione politica in un’intervista al Messaggero: “Governo più debole con la scissione. C’è il rischio crisi”. Per il filosofo Biagio de Giovanni, però, la scissione può fare bene al Pd, al “nuovo Pd”, perché gli consente di ripensare se stesso e di rafforzare e arricchire la direzione di marcia avviata negli ultimi tre anni, senza più la funzione distruttiva della minoranza interna (“Perché la scissione può far bene al nuovo Pd”, Il Mattino). Ancora su Il Mattino Mauro Calise, più nettamente, esorta Renzi ad accelerare la sua svolta riformista, anche a rischio di perdere altri pezzi  del partito (“Il partito di lotta e quello di governo”). Michele Salvati sul Mulino online si aspetta che ora Renzi ribadisca la vocazione maggioritaria e indichi le riforme da attuare (“In attesa del Lingotto”). Piero Fassino in un’intervista all’Unità si schiera con Renzi: “Primarie, appoggio Renzi per far vivere nel Pd la sinistra delle riforme”. Walter Veltroni ripubblica sull’Unità il testo del suo discorso all’assemblea del Pd: “La sinistra che si divide e la democrazia”. Giorgio Tonini, intervistato da Pierluigi Mele: “La follia della scissione” (Rai News). Marc Lazar, su Repubblica, ragiona su “Promesse e limiti delle nuove sinistre”. Sul Manifesto, Felice Besostri e Enzo Paolini criticano “Una sinistra senza radici, insofferente delle identità”.

Leggi tutto →

6 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

LA FRANCIA VERSO LE ELEZIONI. LE PEN, MACRON, HAMON…

6 Febbraio 2017

Anais Ginori, “Le Pen, la sfida: Io come Trump” (Repubblica). Gian Enrico Rusconi, “Parigi resisterà al raid populista” (intervista al Mattino). Bernardo Valli, “Perché non trema soltanto Parigi” (Repubblica). Dominique Moisi, “Macron è il favorito, ma Marine può segnare il trionfo dei populismi” (intervista al Corriere della sera). Mauro Calise, “Macron, il Renzi d’Oltralpe con altre regole” (Mattino). Leonardo Martinelli, “Macron aprirà la Francia al mondo” (La Stampa). Emmanuel Macron, “L’Europa prenda in mano il proprio destino” (Sole 24 ore). Mauro Zanon, “La coalizione Macron”. Stefano Montefiori, “Il comizio d’amore di Macron a Lione” (Corriere della Sera). Anais Ginori, “La gauche sceglie l’utopia di Hamon” (Repubblica). Cesare Martinetti,Se avanza il movimento anti-global” (La Stampa). Marcelle Padovani, “Francia, la sinistra e la voglia di allontanarsi dal pragmatismo” (Unità). Bernard Guetta, “Il sogno di cambiare il mondo, un vento che soffia anche in Italia” (intervista a La Stampa). Alain Touraine, “Francia, il suicidio dei socialisti” (Il Giorno).

Leggi tutto →

3 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

INVECE DI ANDARE A CASA IL PRIMA POSSIBILE…

3 Febbraio 2017

Leonardo Becchetti in un editoriale sull’Avvenire: “Invece di andare a casa il prima possibile (…) la nostra classe politica dovrebbe fare esattamente il contrario. Restare per tutto il tempo necessario e metterci la faccia in questo momento difficile per sudarsi e meritarsi la stima dei cittadini” (“La giusta fatica che serve all’Italia”). Tracce di ripensamento si notano ora in Matteo Renzi, come emerge dal colloquio con Massimo Franco sul Corriere della Sera: “Potrei non candidarmi a premier. Primarie poi il voto, oppure si va al 2018”. E Stefano Folli su Repubblica lo registra: “La lunga frenata sul voto anticipato”. Anche il renziano, ma schietto, Matteo Richetti dichiara a La Verità: “Renzi deve fermarsi, così porta il Paese a sbattere”. Avvertimenti vengono anche dal filosofo Sebastiano Maffettone sul Messaggero: “Il va dove ti porta il voto che snatura la politica”. Arturo Parisi, intervistato da Repubblica, critica la sinistra dem ma non è ben certo che Renzi abbia fatto davvero autocritica (“No a un’altra scissione. Una nuova alleanza nasce solo dal Pd unito”). Italia Oggi riporta il pensiero di Silvia Prodi: “Improponibile un nuovo Ulivo. No a elezioni e scissione”. Accorato appello di Livia Turco: “Quando il Pd attorno al tema della lotta alla povertà dedicherà un po’ di passione, un po’ di discussione, un po’ di tempo a girare tra le varie Caritas sarà un partito autorevole” (“Emergenza Pd”, Unità). Roberto Speranza, in un’intervista al Mattino, dice: “E’ l’ora della chiarezza. La via maestra resta il congresso”. Invece, sul Foglio, Claudio Cerasa incoraggia Renzi a… resistere (“La guerra dei settanta giorni”) e Mauro Calise dice all’Unità di avere ancora fiducia: “Pd è intero. Renzi resta leader”. Dario Franceschini fa la sua proposta: “Premio di coalizione e primarie per alleanza con centro e sinistra” (intervista a Repubblica).

Leggi tutto →

30 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

SONO IN TANTI A PENSARE CHE RENZI SBAGLI DI NUOVO

30 Gennaio 2017

Mentre i cronisti più vicini a Renzi informano che “Il segretario ora studia l’opzione urne 30 aprile” (Maria Teresa Meli sul Corriere) e annunciano “Il rilancio di Matteo: votare ad aprile e il G7 lo presiedo io” (Fabio Martini, La Stampa), Michele Salvati su rivistailmulino.it suggerisce a Renzi di non aver fretta e provare a presentare una lista con il Pd e tutti coloro che sono per il sostegno all’Unione europea, unico modo nobile di puntare al 40% (“Una lista elettorale è diversa da una coalizione”); Mauro Calise gli consiglia invece (dato il caos presente: Ilvo Diamanti, “Avanti, verso il passato”) – di evitare di concorrere a premier e di limitarsi a guidare il Pd: “La via stretta della leadership” (Mattino); e Ernesto Galli della Loggia critica la sua scelta di non prendersi un anno sabbatico: “Quelle riflessioni che Matteo Renzi evita” (Corriere della Sera). I suoi oppositori nel Pd almeno su un punto concordano: Gianni Cuperlo, “D’Alema sbaglia, ma se siamo esplosi è colpa di un leader che non sa unire” (alla Repubblica), Roberto Speranza, “Lavoro per unire, ma leadership da cambiare” (al Corriere). Per Emanuele Macaluso il Pd è al capolinea: “Renzi, Bersani, D’Alema: tutti hanno fallito” (a La Stampa).

Leggi tutto →