17 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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IL PROSSIMO GOVERNO? FARE PIANO…

17 Marzo 2018

Il sondaggio curato da Ilvo Diamanti: “Governo Lega-M5S o meglio tornare subito alle urne” (Repubblica). Il sondaggio curato da Nando Pagnoncelli: “Governo M5S-Lega: sì al 37%, per l’incarico ‘vince’ Di Maio” (Corriere della sera). SUL FUTURO GOVERNO: Claudio Cerasa, che invita a prendere tempo: “Fate piano. I governi naturali hanno bisogno di tempo per nascere” (Foglio);  Bruno Vespa, “La via stretta del governo di tutti” (Mattino); Leonardo Becchetti, “La teoria dei giochi può aiutarci a capire la soluzione per il prossimo governo, forse”; e, a sinistra-sinistra, un’idea ardita: Ugo Mattei e Alberto Lucarelli, “Un governo costituzionale di salute pubblica” imperniato sul M5S per battere il neoliberismo (Il Fatto). RIFLESSIONI: Mauro Magatti, “La necessità di fissare confini che non sigillano” (Corriere della sera); Ermete Realacci, già deputato Pd non ricandidato, che torna sulle posizioni di Marco Bentivogli e Carlo Calenda: “Un Paese più unito per vincere le sfide”; Maurizio Ferrera, “La storia non è un senso unico” (recensione a un libro di Salvatore Veca); Riccardo Saccenti, del Meic, “Un paese da ricucire”; Lorenzo Gaiani, dei Circoli Dossetti, “Passaggio in ombra”; Gaetano Azzariti, “La sinistra sta morendo perché si è chiusa in se stessa” (Manifesto); Luciano Violante, “Calenda e Toscani nel Pd, benissimo ma non bastano” (Corriere della sera); Giuseppe Berta, “Risposte mirate per la nuova questione meridionale” (Sole 24 ore).

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14 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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COME ESSERE RESPONSABILI VERSO IL PAESE?

14 Marzo 2018

Marzio Breda riferisce il pensiero di Mattarella: “Serve la responsabilità di tutti” (Corriere della sera). Come interpretarlo? Ci provano Valerio Onida sul Corriere: “Uno sforzo per ridurre i veleni reciproci”, e Mauro Magatti su Avvenire:  “Rompere lo schema”. Torna a dire la sua Gianfranco Pasquino, “Perché stare a guardare è roba da irresponsabili” (Il Fatto). Intervengono Barbara Spinelli e Pascal Durand: “Con i 5 stelle si può governare” (Il Fatto) e la Spinelli insiste in un’intervista: “Il Pd ignora la sua base sociale e la lascia al M5S”. Replica Piero Fassino: “Il bluff grillino con il Pd” (Il Foglio). E replica Ezio Mauro su Repubblica: “L’evidenza di una vittoria mutilata“. Aldo Cazzullo così racconta la direzione dem di lunedì: “Segnale del Pd al Quirinale” (Corriere della sera). Federico Geremicca: “La tenaglia che sconfigge i Democratici” (La Stampa). Per Dario Franceschini si può solo fare un governo di scopo: “Tutti insieme per le riforme: legge elettorale e una sola camera” (intervista al Corriere della sera). Così pure Claudio Cerasa: “Un governo di scopo ha senso solo per cambiare la legge elettorale” (Foglio). Ha detto Matteo Renzi al Corriere: “Tocca ad altri. Opposizione”. Ha invece detto Silvio Berlusconi a La Stampa: “Il Pd deve sostenere il nuovo governo”. L’analisi di Angelo Panebianco sugli errori di Renzi e Berlusconi: “Perché si è svuotato il centro politico” (Corriere). Dice Stefano Folli: “Salvini-Di Maio, il governo impossibile” (Repubblica).

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4 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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VENTOTENE O VISEGRAD?

4 Marzo 2018

In questo interrogativo Sergio Fabbrini sul Sole 24 Ore riassume il nocciolo del voto (“Il voto di oggi e l’Agenda di domani”). Eugenio Scalfari, su Repubblica, immagina lo scenario post 4 marzo con un po’ di fiduciosa inventiva (“La sinistra per battere i populismi”). Sul Corriere della Sera Dario Di Vico indica, con nettezza e senza retorica, “il doppio compito” a cui siamo chiamati: “tenere alta la bandiera dell’apertura delle frontiere, dei mercati e delle menti e, al tempo stesso, ridurre le distanze con le periferie dello scontento” (“Reinventare la nostra democrazia”). Anche Mauro Magatti, sempre sul Corriere, prova a indicare la strada che si dovrebbe percorrere: “Ricostruire insieme l’idea di futuro”. Ma, per realismo (o scaramanzia?), il Corriere pubblica anche un’intervista a Steve Bannon, l’ideologo trumpiano presente in questi giorni in Italia, che dichiara: “Sento lo stesso clima pre-Trump”. Nel suo editoriale su L Stampa, Maurizio Molinari invita a non lasciar cadere le cose positive del governo uscente (“La staffetta dell’interesse nazionale”). Non è dissimile il senso dell’editoriale di Marco Tarquinio su Avvenire (“Prendeteci sul serio”). Sul Manifesto Norma Rangeri chiede, invece, il cambiamento (“Un voto a sinistra per cambiare questo Paese”). Intanto, anche in Germania, tra gli iscritti della SPD, c’è un voto importante. Lo spiega Jurgen Habermas su Repubblica: “Perché l’SPD deve essere più coraggiosa”.

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17 Febbraio 2018
by Giampiero Forcesi
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LA SPINTA DI GENTILONI E PRODI. L’IPOTESI LARGHE INTESE. LE IMPRESE E IL VOTO

17 Febbraio 2018

Il cambio di passo del premier, l’asse con Calenda e il sostegno di Prodi” (Monica Guerzoni, Corriere della sera). Graziano Delrio, “Un errore dividerci, ma ora possiamo recuperare” (intervista a Il Resto del Carlino). “Mediaset, Bonino, Maroni: il partito delle larghe intese” (Andrea Carugati, La Stampa). Mario Ajello, “La tela di Minniti” (Messaggero). Marco Panarari, “Le larghe intese non sono un tabù” (La Stampa). Francesco Verderami, “Il ritorno alle urne non conviene a nessuno” (Corriere della sera). Bruno Vespa, “L’orizzonte dell’unità” (Quotidiano nazionale). Antonio Polito spiega perché un governo pur si farà: “L’attesa del 5 marzo”.  Luciano Fontana, direttore del Corriere, intervistato da Il Fatto: “Il primo compito del post voto è una nuova legge elettorale”. IL DIBATTITO A SINISTRA: Enzo Scandurra, “Contro la destra è necessario unire la sinistra” (Manifesto). Gianni Ferrara, “Come costruire un nuovo patto tra stato e mercato” (Manifesto). LE IMPRESE E IL VOTO: Dario Di Vico, “La Confindustria e il voto”; Paolo Bricco, “Quella passione civile del fare impresa”; Gianni Trovati, “Da Confindustria il piano per l’Italia” (Sole 24 Ore). Mauro Magatti, “Piccole e medie imprese, il Paese che ce la fa” (Corriere della sera). Anna Maria Furlan, “Un ‘patto della fabbrica’ per dare futuro al Paese” (Avvenire).

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6 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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FUORI DAL TRUMAN SHOW

6 Gennaio 2018

Due positivi commenti al discorso di Mattarella di fine d’anno: Luca Ricolfi,La trappola del presente che blocca tutto” (Messaggero); Alberto Quadrio Curzio, “L’Italia silenziosa a servizio del Paese” (Sole 24 ore). Giorgio Tonini, “Spero che gli italiani non si facciano accalappiare da facili slogan” (intervista a un giornale trentino). Graziano Delrio, “Gli elettori devono capire la posta in gioco” (intervista a La Stampa). Biagio De Giovanni, “Non date per morto il Pd” (Mattino). Carlo Calenda, “Il Pd esca fuori dal Truman show” (intervista a Repubblica). Marco Bentivogli, “Per un sindacato che affronta le novità e ne diventi protagonista” (intervista a Pierluigi Mele di Rai News). Colui che aveva definito “unfit” Berlusconi, Bill Emmot, oggi dice al Corriere della sera: “Berlusconi oggi può essere il vostro salvatore politico”. Sabino Cassese critica le nuove proposte grilline: “Democrazia e M5s. Il ritorno dei ‘generi anfibi’” (editoriale del Corriere della sera). Un retroscena di Claudio Cerasa su Il Foglio: “Carta segreta di Mattarella per il 4 marzo”. le idee per il futuro di Leonardo Becchetti, “Per una macroeconomia civile” (Avvenire) e di Mauro Magatti, “Un patto tra le generazioni per il futuro dell’Italia” (Corriere della sera).

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3 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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RAPPORTO CENSIS. L’ITALIA MALATA DI RANCORE

3 Dicembre 2017

I commenti di Dario Di Vico, “Rapporto Censis, le radici del rancore” (Corriere della Sera), Massimo Adinolfi, “Soddisfatti ma infelici” (Mattino), Roberto Ceccarelli, “Paura e vita low cost nel paese impreparato al futuro” (Manifesto), Mauro Magatti, “Ciò che ci manca” (Avvenire), Guido Crainz, “Un piano per l’Italia dei rancori” (Repubblica), Piero Sansonetti, “Un paese più ricco e più  ingiusto” (Il Dubbio). POI LE ANALISI DI: Maurizio Ferrera, “Il reddito di inclusione per dare un aiuto” (Corriere della sera); Emanuele Felice, “La disparità è la vera sfida” (Repubblica); Luigino Bruni, “Il confine tra merito e disuguaglianza” (Sole 24 ore); Graziano Delrio, “Ripartire dagli ultimi, ricucire la società, liberarla dalle paure” (Sicomoro, n. 11); Gianni Toniolo, “Perché serve un impegno dei partiti sul debito” (Sole 24 ore).

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29 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
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LA GERMANIA E NOI. LA LEOPOLDA E LA SINISTRA. DE RITA E MAGATTI

29 Novembre 2017

Romano Prodi, “Germania, crolla il mito. E’ un paese normale” (Messaggero). Sergio Fabbrini,La Germania, il caso Italia e l’incertezza” (Sole 24 ore). Francesco Giavazzi,Priorità, non mance” (Corriere della sera). Il consiglio di Massimo Recalcati su Repubblica: “Cara sinistra, per guarire rileggi Turati”. Della sinistra-sinistra Giovanna Casadio scrive: “Sinistra, nel simbolo il nome di Grasso e la rosa del Labour” (Repubblica). Marco Revelli: “Se la sinistra vuol vincere lasci il Pd al suo destino” (intervista a Il Fatto). Emilia Patta, “’Noi siamo quelli dell’Europa’. La svolta macroniana e antipopulista di Renzi”. Mauro Calise, “La Leopolda di Renzi resta in bilico tra dem e macronismo” (intervista alla Gazzetta del mezzogiorno). Giuseppe De Rita,La politica deve riscoprire il dialogo con i gruppi sociali” (Corriere della Sera). Mauro Magatti,Finito l’individualismo, si chiede di essere guidati” (Corriere della sera). Graziano Delrio, “Scegliere bene i candidati. Ci serve più società civile” (intervista a La Stampa). Sabino Cassese, “Perché Internet non è la nuova agorà” (colloquio con il Foglio). Carlo Brunelli, “Il grillo leghista che gestisce 19 siti di propaganda” (Repubblica).

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24 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
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SERVE UN PROGETTO PER L’ITALIA, UN CAMBIO DI PARADIGMA…

24 Novembre 2017

Basta appelli all’unità” dice Massimo D’Alema al Corriere della Sera, spiegando perché Mdp, SI e Possibile vanno per la loro strada (e, dice, che ci vanno “con un’enorme partecipazione della società civile, del cattolicesimo popolare”). Franco Monaco: “La rottura tra Pd e Mdp e le condizioni di Pisapia” (Huffington post). “Alta tensione tra Pd e Campo progressista”, riferisce Carlo Bertini su La Stampa. Ma in Campo progressista c’è chi, come Angelo Sanza, ex dc, dice: “Tra noi e D’Alema distanze incolmabili. Meglio Matteo…” (intervista a Il Dubbio). Susanna Camusso replica a Padoan: “Caro Padoan, non è di sinistra questa iniqua legge pensionistica” (a Repubblica). Ma Marco Ruffolo, sempre su Repubblica, scrive: “Giovani o anziani: il dilemma che divide l’Europa”. Eugenio Scalfari spiega (fino a un certo punto) “L’inganno sul mio voto a Berlusconi” (Repubblica); e Piero Sansonetti, su Il Dubbio: “Scalfari, Berlusconi e la lunga guerra che ha diviso la borghesia”. Di Maio scrive a Macron, e Luciano Capone sul Foglio dice: “Il nulla grillino spiegato con la lettera di Di Maio a Macron”. Un profilo di Macron scritto per il Sole 24 ore da Emmanuel Carrere. Un lungo scritto di Michele Salvati, “Renzi, il Pd e il futuro. Come meritarsi guadagnare una vera vocazione maggioritaria” (Foglio). Massimo Bray, sul Corriere, indica i tratti di una nuova sinistra, più vicina alla gente e più critica verso il sistema: “Basta coi calcoli politici, serve un progetto per l’Italia”.  Sul Manifesto Francesco Antonelli recensisce il libro di Mauro Magatti, “Cambio di paradigma” (“L’antropologia ci salverà”).

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14 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
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I DEMOCRATICI E LA SINISTRA. SE LA RIVALITÀ SI TRASFORMA IN TRAPPOLA

14 Novembre 2017

Eugenio Scalfari, dopo la Direzione del Pd, prova credere in una possibile riunificazione a sinistra, e critica Grasso e Boldrini: “I democratici e la sinistra” (Repubblica). Ma è quasi l’unico. Meno ottimista è Stefano Folli: “A chi resta in mano il cerino del Nazareno” (Repubblica). Franco Monaco, oggi, sul Manifesto, chiede a Veltroni (autore ieri di un’amara intervista a Libero: “Siamo allo sbando”) di riconoscere i suoi errori: “Caro Veltroni, facciamo autocritica”; e, ieri, sull’Huffington Post, si mostra scettico sull’intesa con il Pd di Renzi, e commenta l’assemblea di domenica di Campo Progressista: “Boldrini e Pisapia non sono in contraddizione”. A Monica Guerzoni sul Corriere la contraddizione era invece parsa evidente: “Pisapia: unire. Ma Boldrini: non con il Pd”. Critico con la Boldrini Paolo Pombeni sul Sole 24 ore: “Se la bandiera identitaria vanifica le riforme”. Francesco Bei scrive su La Stampa un lucido articolo: “La rivalità si trasforma in trappola”. Lucido anche Antonio Polito sul Corriere della sera: “L’apertura di Renzi e il gioco del cerino”. Mauro Calise, politologo da sempre ammiratore di Renzi, ne interpreta l’animo e dubita dei risultati: “Buon viso a cattivo gioco” (Mattino). Giuliano Ferrara chiede a Renzi di essere se stesso fino in fondo: “Meglio l’uomo forte” (Il Foglio). Goffredo De Marchis riferisce che “Il leader del Pd stringe il patto con Bonino ma difende Minniti” (Repubblica), Ma Emilia Patta osserva che “Renzi apre ma non convince” (Sole 24 ore). E Marcello Sorgi prevede una debacle e spiega il calcolo delle convenienze per la sinistra MDP: “Ma nei collegi la sconfitta è vicina” (La Stampa). Alessandro Campi, sul Mattino, avanza una spiegazione della strategia anti Visco (e anti Draghi) di Renzi: “Un azzardo e sei ragioni fondate” (sul calcolo elettorale). Sergio Fabbrini, ieri, ha spiegato bene l’impasse: “Le elezioni e il dilemma della grande coalizione” (Sole 24 ore) e Mauro Magatti ha offerto la sua interpretazione del perché “Questa politica è lontana dai problemi del Paese” (Corriere della sera).

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30 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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SETTIMANE SOCIALI SUL LAVORO/2. E LE IDEE DI DE BIASE E VAN PARIJS

30 Ottobre 2017

Una densa valutazione di quanto emerso a Cagliari alle Settimane sociali dei cattolici italiani sul lavoro nell’editoriale di Mauro Magatti sull’Avvenire: “L’interesse decisivo”. Le sintesi dei lavori in Nicola Pini (“Le proposte dei cattolici delle Settimane al governo”, e “La sfida è conciliare il ‘privato’ e l’occupazione”) e Luca Mazza (“L’esperienza delle buone pratiche”), e una nota di Francesco Riccardi (“Rosanna Virgili: Senza patto sociale il lavoro perde senso”), sempre su Avvenire.  Le conclusioni delle Settimane del vescovo di Taranto, Filippo Santoro. Beppe Elia (Meic) scrive: “Non solo pane ma dignità”. Su Appunti Alessandrini un commento di Carlo Baviera: “Fondata sul lavoro”. In tema di lavoro, poi, sul Sole 24 ore, Luca De Biase: “Mescolare i saperi per pianificare il domani”, e Max Bergami; “Meno disuguaglianze è conveniente anche per le imprese”. Invece il celebre studioso Philippe Van Parijs, intervistato da QN, dice: “Superiamo la società del lavoro. E’ il reddito che nobilita l’uomo” e, ancora, al Il Fatto: “Ma il reddito di cittadinanza va dato a tutti”.

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