21 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
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PER UN DIBATTITO SCHIETTO E LIBERO TRA I CATTOLICI SUL MOVIMENTO 5 STELLE

21 Aprile 2017

Il Corriere della Sera torna sul tema dei rapporti della Chiesa con il M5S con un colloquio di Massimo Franco con il segretario della Cei, mons. Nunzio Galantino il quale si differenzia dalle posizioni del direttore dell’Avvenire, Marco Tarquinio (“Galantino e i rapporti Chiesa-M5S. ‘Non possiamo fare sconti a Grillo’”). Su Settimana News interviene Domenico Rosati con intervento assai equilibrato che auspica tra i cattolici “un dibattito schietto e libero” (“Se Grillo salta nell’Avvenire”). Sull’Unità Sergio Staino critica l’intervista di Tarquinio al Corriere perché “dimentica totalmente la vera natura del M5S” (“I cattolici e il Diciannovismo grillino”). Sul Foglio Maurizio Crippa dialoga con Mauro Magatti intorno alla domanda: che cosa ci trova di interessante il mondo cattolico in Grillo? (“E’ la Chiesa che insegue Grillo, o viceversa?”), e Massimo Introvigne dichiara: “Nessuno stupore, le affinità tra la Chiesa e il Movimento di Grillo ci sono”. Su Italia Oggi Giuseppe Turani scrive: “Niente è chiaro nei Cinquestelle”. Dal canto suo Gustavo Zagrebelsky chiede: “Il M5S si apra ad alleanze chiare prima delle elezioni” (intervista a Il Fatto). Marco Bentivogli, segretario Fim-Cisl, critica le posizioni del M5S sul lavoro e il sindacato (benche nel titolo non si veda…): “L’M5S e il programma sul lavoro” (Avvenire).

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22 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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CERCASI UN PROGETTO VERO PER L’EUROPA

22 Marzo 2017

Romano Prodi,L’ora di ripartire, ma la direzione sia quella giusta” (Messaggero). Sergio Romano, sul Corriere: “La UE troppo larga”. Il card. Pietro Parolin, intervistato da La Stampa: “Serve la buona politica per rispondere ai populismi”. Mauro Magatti, “Una strategia comune per cambiare l’Europa”. Il politologo Guntram Wolff: “Commerci e partner: le sfide della Ue per rispondere a Trump” (Sole 24 ore). Marcello Messori, “Europa, meglio un motore unico”. Il monto di Enzo Mogavero Milanesi intervistato da Avvenire: “Non proclami, serve un vero progetto”.  EUROPA E MIGRAZIONI: Umberto De Giovannangeli mette in pagina: “Allarme delle Ong sull’accordo tra Italia e Libia” (Unità), mentre Grazia Longo su La Stampa dialoga col ministro: “Minniti e gli accordi sui migranti”; e Alessandro Alviani annota: “Merkel e la strategia a fianco dell’Italia per stabilizzare l’Africa”.

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30 Dicembre 2016
by Giampiero Forcesi
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POVERTÀ IN ITALIA. “RIDISCUTERE IL NOSTRO STARE INSIEME”

30 Dicembre 2016

“Modificare il modello di crescita. Non si tratta semplicemente di mettere soldi, ma di ridiscutere il nostro stare insieme, il contratto sociale che ci rende cittadini”: così Mauro Magatti sul Corriere della Sera (“Urgente intervenire per combattere la povertà assoluta”). L’Avvenire dà conto dell’appello delle 37 associazioni che formano l’Alleanza contro la povertà perché il Parlamento approvi il reddito d’inclusione (Alessia Guerrieri, “Battere la povertà”). In tema di periferie e immigrazione Milena Santerini scrive all’Avvenire: “Per una politica sociale ‘in uscita’, adesso”. Milena Gabanelli, sul Corriere della Sera: “Un Piano vero sui profughi. Ma l’Europa deve crederci”. Roberto D’Alimonte sul Sole 24 ore immagina l’esito di elezioni oggi con il Mattarellum: “Mattarellum, maggioranza solo dopo il voto”. Un’intervista di Giuseppe Falcomatà a Il Dubbio: “Basta con i notabili, se Matteo punta sui giovani io ci sto”. Linda Laura Sabbadini su La Stampa: “Il Sud paga la crisi anche con la salute”. All’opposto da quanto scritto ieri su Repubblica da Alessandro De Nicola, Susanna Camusso dichiara all’Unità che “I buoni lavoro sono irriformabili”. Sulla conferenza stampa di Gentiloni: Massimo Franco, “La scelta di toni pacati che rompe con il passato” (Corriere della Sera); Francesco Merlo, “Dopo Matteo il potere grigio” (Repubblica), Stefano Folli, “Le due facce del premier” (Repubblica); Lina Palmerini, “La quiete apparente del premier” (Sole 24 ore); Daniela Preziosi, “Muro di gomma” (Manifesto).

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8 Dicembre 2016
by Giampiero Forcesi
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DAL DISAGIO SOCIALE AL VOTO REFERENDARIO

8 Dicembre 2016

Interessante la lettura del voto da parte di Mauro Magatti su Avvenire del 7 dicembre: “il voto popolare va ascoltato con attenzione e umiltà – scrive -, non perché la maggioranza abbia sempre ragione, ma perché le urne di domenica rivelano le domande a cui la politica deve cercare di dare risposta”; e il referendum italiano “dice che l’immaginario liberista della crescita ottenuta via efficientamento e liberalizzazione non convince più” (“La scossa da intendere”). Sull’Avvenire Leonardo Becchetti fa un’analisi non dissimile: “Quel che serve davvero è il consenso sul ben-vivere“. Interessante anche l’articolo del fisico Stephen Hawking, su Repubblica: “Le elite imparino l’umiltà o trionferà il populismo”. Sul Rapporto dell’Istat sul Reddito e l’esclusione sociale in Italia nel 2015, e il nesso tra aree di povertà e voto referendario, i commenti di: Antonio Golini, “Il 28% degli italiani resta ancora a rischio povertà” (Gazzettino); Linda Laura Sabbadini, “Gli italiani esclusi dal benessere” (La Stampa); Chiara Saraceno, “L’assenza della politica” (Repubblica). Un abbozzo di proposte in Franco Bruni, “Ridurre disuguaglianze, non resistere al cambiamento” (La Stampa).

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15 Novembre 2016
by Giampiero Forcesi
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MEDIA, SIATE PIÙ UMILI

15 Novembre 2016

Interessante segnalazione di Francesco Verderami: “Così cresce il partito del proporzionale” (Corriere della sera). Stefano Folli descrive “L’ora del disordine” nella politica italiana, dopo la vittoria di Trump (Repubblica). Mauro Magatti dice della necessità per i media di riconoscere la difficoltà di raccontare e spiegare la realtà (“La battaglia dell’umiltà”, Corriere della sera). Alessandro Portelli sul Manifesto descrive le miopie con cui si legge la realtà americana (“Troppe etichette, troppi sondaggi, poca vita reale”). Ernesto Galli Della Loggia spiega la vittoria del trumpismo con l’indifferenza di destra e sinistra verso valori, abitudini, e vita quotidiana degli strati popolari (“La politica e gli ideali perduti”, Corriere della sera). Non del tutto dissimile “L’amaca” di Michele Serra su Repubblica. Angelo Cannatà, sul Fatto, rimprovera a Scalfari di dar ragione al papa ma poi difendere le oligarchie del potere (“Scalfari e il papa: due posizioni contrastanti”). Negare i diritti umani ai migranti, ci ricorda Michele Ainis, significa diminuire, non aumentare, la nostra insicurezza (“L’esorcismo dei diritti per fermare la paura”, Repubblica). In un’intervista a Repubblica Giulio Tremonti esalta il populismo: “Il populismo è la rivoluzione”. Su una lunghezza d’onda non lontana anche Paolo Favilli sul Manifesto: “Trump, il populismo e la misura del consenso”. Su Il Fatto un drastico Fabrizio D’Esposito esalta papa Francesco populista: “Populismo parola maltrattata. La scossa del papa rivoluzionario”.

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3 Novembre 2016
by Giampiero Forcesi
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VALERIO ONIDA: PER IL SISMA IL GOVERNO VARI UN AUMENTO TEMPORANEO DELL’IMPOSTA SUI REDDITI

3 Novembre 2016

Valerio Onida, riprendendo sul Corriere della Sera un articolo di qualche giorno fa di Mauro Magatti (“Solidarietà e innovazione per farci sentire più sicuri”), critica l’approccio del governo Renzi ai drammi del terremoto, dicendo che, invece di distribuire rassicurazioni e illusioni a buon mercato, meglio sarebbe far approvare una legge speciale che introduca un aumento temporaneo dell’imposta sui redditi, e far ricorso così alla solidarietà di tutti i cittadini (“Una politica di ampio respiro, non di sole rassicurazioni”). In qualche modo simile, ma non universalistica, la proposta di Gianni Cuperlo sull’Unità (“Dopo il sisma, una proposta”). Di un altro ordine, più modesto ma utile e pratico, il suggerimento di Dario Di Vico, che ricorda come i borghi appenninici siano in crisi da tempo e si vadano spopolando di giovani (“Un futuro alle imprese”, Corriere della sera). Un intervento di Giuliano Pisapia su Repubblica: “Il mestiere di sindaco, garante della comunità”.

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6 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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CONTRO LA DEMAGOGIA, OLTRE IL LIBERISMO

6 Ottobre 2016

Piero Ignazi su Repubblica dice che l’antipolitica si può vincere solo con i partiti, con il loro rinnovamento (“Il rischio demagogia”). Mauro Magatti, sul Corriere della Sera, ipotizza “Un modello oltre il liberismo per conquistare il futuro”. Pietro Reichlin, sull’Unità, spiega perché “O la democrazia decide o c’è la tecnocrazia”. Salvatore Settis replica alle critiche di Guido Crainz, che le ribadisce: uno scambio su Repubblica (“La riforma e l’elezione del Presidente”). Michele Salvati: “La difficile governabilità che serve alla crescita” (Corriere della Sera). Romano Prodi getta l’allarme: “C’è il rischio che il Paese diventi la pecora zoppa della Ue” (Messaggero). Sul Mattino una bella riflessione di Giuseppe Berta sui tanti esclusi nella società iperteconologica: “Lavoro e diritti al tempo dell’innovazione”. Su neodemos.it Massimo Livi Bacci descrive “L’autunno delle migrazioni”. Luigi Manconi, sul Manifesto, denuncia gli sviluppi del caso Cucchi: “Un omicidio chiamato epilessia”. Su Repubblica l’amaro bilancio di 15 di guerra in Afghanistan nell’analisi di Roberto Toscano (“E’ l’ora di riconoscere il grande fallimento”) e la preoccupata analisi del rinato conflitto Usa-Russia di Lucio Caracciolo (“Siria, il nuovo Muro tra la Russia e gli Usa”).

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21 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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LO SPIRITO DI ASSISI CONTRO IL DIO DELLA GUERRA

21 Settembre 2016

Papa Francesco ha iniziato la giornata del 20 settembre, a Santa Marta, con una riflessione su “La vergogna della guerra”. Poi ha partecipato ad Assisi all’incontro dei leader religiosi per pregare insieme per la pace nel mondo. “Oggi  – ha detto – non abbiamo pregato gli uni contro gli altri, come talvolta è purtroppo accaduto nella storia. Senza sincretismi e senza relativismi, abbiamo invece pregato gli uni accanto agli altri, gli uni per gli altri“. “La pace – è scritto nell’appello finale – è il nome di Dio. Chi invoca il nome di Dio per giustificare il terrorismo, la violenza e la guerra, non cammina nella Sua strada: la guerra in nome della religione diventa una guerra alla religione stessa”. Carlo Marroni, sul  Sole, racconta del discorso di Francesco ad Assisi: “Lo spirito di Assisi contro il dio della guerra”. Luca Kocci, “Il papa: la guerra è peggio del terrorismo” (Manifesto). Alessandro Santagata, “Bergoglio oltre Wojtyla, archiviata del tutto l’ipotesi di guerra giusta” (Manifesto). Una riflessione sulla pace, la guerra e le religioni è in Mauro Magatti, “Credere e cambiare” (Avvenire).

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13 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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OBAMA E LA DIVERSITÀ. THERESA MAY E L’EUROPA. DIRITTO D’ASILO. ITALIA, UN PAESE ANCORA FERMO

13 Luglio 2016

Mario Platero, “Quel dolore di Obama che cerca di unire l’America” (Sole 24 Ore). Silvano Petrosino (filosofo della Cattolica), “La diversità c’è ed è un valore. Il dramma è creare una gerarchia” (intervista all’Avvenire). Elisabetta Gualmini e Salvatore Vassallo, “L’Inghilterra volta pagina con Theresa” (Unità). Lo scrittore britannico Kazuo Ishiguro, “Perché combattere per una Brexit light” (Repubblica). Lucio Caracciolo, “Quale posto ci tocca in questa Europa” (Repubblica). Federica Mogherini e Dimitris Avramopoulos, “Sul diritto d’asilo serve una strategia rigorosa ma equa” (Corriere della Sera). Mauro Magatti, “Migranti e accoglienza, un progetto concreto e qualche paletto in più” (Corriere della Sera). Su Repubbliche due interviste sulla condizione economica dell’Italia e la sua posizione in Europa: Lorenzo Bini Smaghi (“Il Paese è fermo”), Lucrezia Reichlin (“Patto nazionale per rivedere spesa e fiscalità”).

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29 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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CAMBIARE L’ITALICUM? SI DISCUTE

29 Giugno 2016

Riflessione più generale di Mauro Magatti sul Corriere della Sera: “La corsa al cambiamento senza una direzione”. Quanto alla legge elettorale: “Italicum, il premier fa dietro-front, e cerca alleati per il referendum”, scrive Fabio Martini su La Stampa. Emilia Patta sul Sole 24 Ore è più cauta: “Italicum, la via stretta di Renzi. Di Maio: boomerang cambiarlo”. Michele Emiliano, intervistato da Repubblica, dice: “L’Italicum va cambiato: favorisce destra e m5s”. Stefano Ceccanti ribadisce: “Dalla Spagna un ok all’Italicum” (intervista a italia Oggi). Per Emanuele Fiano del Pd “Renzi saprà cambiare l’Italicum” (Unità). Claudio Cerasa polemizza: “Il partito del cambia-Italicum” (Foglio). Miguel Gotor ieri aveva scritto: “Più garanzie dal doppio turno di collegio” (Sole 24 ore). Replica Roberto D’Alimonte: “Perché il collegio non garantisce la rappresentatività” (Sole 24 ore). Dello stesso D’Alimonte: “La tentazione di cambiare in corsa la legge elettorale” (Sole 24 ore) e “Modificare la legge elettorale un autogol” (intervista al Messaggero).

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