12 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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Moro: l’uomo e lo statista

12 Ottobre 2016
di Michele Dau

 

Pubblichiamo il testo dell’intervento dell’autore alla presentazione del libro di Guido Formigoni Aldo Moro. Lo statista e il suo dramma, tenutasi al Teatro Eliseo a Roma il 10 ottobre. L’autore è stato tra i fondatori della Comunità di Sant’Egidio e poi della Caritas di Roma assieme a mons. Luigi Di Liegro, segretario della Lega Democratica con Pietro Scoppola, professore di Metodologia della ricerca sociale alla Sapienza e ricercatore al Censis con Giuseppe De Rita, manager pubblico, rappresentante del Ministero del Lavoro all’Ocse, capo di gabinetto del presidente del Senato Franco Marini; dal 1997 a oggi direttore generale del Cnel; e, di recente, capolista della Lista Civica per Fassina alle elezioni comunali a Roma.

 

Il libro di Guido Formigoni “Lo statista e il suo dramma” è un grande lavoro di ricostruzione politica con molti documenti e fonti archivistiche, anche di prima mano: archivi nazionali e americani, archivi di partiti e di molti uomini politici. Abbiamo finalmente una prima grande opera organica di studio su una figura straordinariamente complessa e ricca come quella di Aldo Moro.

E’ anche il primo studio che, dopo quarant’anni dalla scomparsa, non ci parla solo delle circostanze della tragica morte di Moro. Per decenni abbiamo avuto solo libri orientati ad analizzare le cause e i mandanti del suo assassinio. In questo modo abbiamo finito per dimenticare Moro, il suo pensiero politico, la sua iniziativa politica, la sua umanità.

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29 Maggio 2016
by Vittorio Sammarco
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REFERENDUM / PASQUINO, FRANCESCHINI, CASAVOLA, URBANI, MACALUSO, IGNAZI, BURGIO, DE MITA, D’ALIMONTE, VILLONE

29 Maggio 2016

Intervistato dal Fatto Gianfranco Pasquino dice: “Cacciari irresponsabile, si sottomette a Renzi”. Intervistato da Repubblica Dario Franceschini dice: “Il Pd usi il congresso non il referendum contro Renzi”. Sul Mattino Francesco Paolo Casavola scrive: “E’ triste il Paese in cui si dice ‘i buoni siamo noi’”. Ancora sul Mattino Giuliano Urbani dice: “Meglio una riforma mediocre che niente”. Emanuele Macaluso, sull’Unità, si chiede polemico (e incredulo): “Renzi davvero non vuole cambiare l’Italicum?”. Piero Ignazi, su Repubblica, critica Renzi perché non va a dialogare nelle periferie e tra operai e disoccupati là”Dove abitano i populismi”. Alberto Burgio, sul Manifesto, guarda sconsolato alle socialdemocrazie europee: “Sinistra perbene alla deriva”. Sul Sole 24 Ore Enrico De Mita parla di “Un plebiscito improprio sul governo”, mentre Roberto D’Alimonte parla di “Un binomio per la governabilità del Paese”. Sul Manifesto intervento di Massimo Villone: “Chi ha la maggioranza controlla il Parlamento”. ELEZIONI ROMANE: sul Manifesto le dichiarazioni del capo della lista civica per Fassina, Michele Dau (“Il Pd rinuncia all’inclusione sociale”), e il parere di Roberto Weber: “Il sindaco di Roma sarà la Raggi” (intervista a Italia Oggi).

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11 Aprile 2016
by Vittorio Sammarco
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LA STOFFA DEL LEADER

11 Aprile 2016

Ilvo Diamanti, con il consueto sondaggio della Demos, ci ritrae come “Il paese dei veleni, diviso e indeciso” (Repubblica).  Nando Pagnoncelli offre un dato ambiguo: “Per l’80% il governo è meno credibile, ma i più condividono le parole del premier” (Corriere della Sera). Sergio Fabbrini, sul Sole 24 ore, esamina le connessioni tra “Partiti, affari e instabilità politica”. Giorgio Tonini, intervistato da Avvenire, osserva: “Non è un ritorno all’era berlusconiana. Siamo diversi”. Mauro Calise sostiene che ora Renzi deve dimostrare se ha la stoffa di uno statista: “Il premier e la carta dell’autorevolezza del ruolo” (Mattino). Luigi Zanda, Pd, intervistato dall’Unità, sbotta: “Salvini è un demagogo inutile”. L’attacco di: “Con Renzi il peggio dell’Italia” (intervista a La Stampa). Alessandro Campi rileva che ora Renzi si butta nella mischia delle amministrative, e comincia da Napoli: “Al Sud si gioca la partita” (Messaggero). Stefano Ceccanti sull’Unità commenta la campagna anti Italicum e anti riforme costituzionali: “La curva sud del passato”.  Il sociologo cattolico Michele Dau è capolista della Lista civica in appoggio a Fassina a Roma. Andrea De Maria sull’Unità scrive: “Nelle scuole del partito c’è il Pd del futuro” (Unità). Angelo Panebianco sul Corriere scrive che il caos nel centro-destra apre la strada al Movimento 5 Stelle: “La spinta a farsi del male”.  

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