29 Novembre 2017
by Vittorio Sammarco
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I 18 ANNI DI “LIBERTÀ EGUALE”. PERCORSI RIFORMISTI (E POLEMICI)

29 Novembre 2017

Alla vigilia della XVII Assemblea annuale, ad  Orvieto il 2 e 3 dicembre, dell’associazione “Libertà eguale”, che sarà introdotta dalle relazioni di Giorgio Tonini e Stefano Ceccanti (vedi il programma), diamo conto di alcuni degli interventi preparatori o comunque ascrivibili a questo appuntamento: Luigi Covatta, “Meriti e bisogni, i socialisti per le riforme”;  Giovanni Cominelli, “I Democratici e la rivista che preparò il cambiamento”; Stefano Ceccanti, “I cattolici democratici e lo spirito del riformismo”; Claudio Petruccioli, “Dopo la svolta, la Quercia, l’Ulivo e il nuovo pilastro”; Giorgio Armillei, “Il Pd e la diaspora dei cattodem”; Michele Salvati, “Renzi, il Pd e il futuro della vocazione maggioritaria”. Intanto è nato un “caso” perché, come scrive Elisa Calessi su Libero, “La Cosa rossa potrebbe chiamarsi ‘Liberi e uguali’. Ma c’è già un’associazione…”.

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24 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
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SERVE UN PROGETTO PER L’ITALIA, UN CAMBIO DI PARADIGMA…

24 Novembre 2017

Basta appelli all’unità” dice Massimo D’Alema al Corriere della Sera, spiegando perché Mdp, SI e Possibile vanno per la loro strada (e, dice, che ci vanno “con un’enorme partecipazione della società civile, del cattolicesimo popolare”). Franco Monaco: “La rottura tra Pd e Mdp e le condizioni di Pisapia” (Huffington post). “Alta tensione tra Pd e Campo progressista”, riferisce Carlo Bertini su La Stampa. Ma in Campo progressista c’è chi, come Angelo Sanza, ex dc, dice: “Tra noi e D’Alema distanze incolmabili. Meglio Matteo…” (intervista a Il Dubbio). Susanna Camusso replica a Padoan: “Caro Padoan, non è di sinistra questa iniqua legge pensionistica” (a Repubblica). Ma Marco Ruffolo, sempre su Repubblica, scrive: “Giovani o anziani: il dilemma che divide l’Europa”. Eugenio Scalfari spiega (fino a un certo punto) “L’inganno sul mio voto a Berlusconi” (Repubblica); e Piero Sansonetti, su Il Dubbio: “Scalfari, Berlusconi e la lunga guerra che ha diviso la borghesia”. Di Maio scrive a Macron, e Luciano Capone sul Foglio dice: “Il nulla grillino spiegato con la lettera di Di Maio a Macron”. Un profilo di Macron scritto per il Sole 24 ore da Emmanuel Carrere. Un lungo scritto di Michele Salvati, “Renzi, il Pd e il futuro. Come meritarsi guadagnare una vera vocazione maggioritaria” (Foglio). Massimo Bray, sul Corriere, indica i tratti di una nuova sinistra, più vicina alla gente e più critica verso il sistema: “Basta coi calcoli politici, serve un progetto per l’Italia”.  Sul Manifesto Francesco Antonelli recensisce il libro di Mauro Magatti, “Cambio di paradigma” (“L’antropologia ci salverà”).

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18 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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LO STRAPPO SU BANKITALIA. “PAOLO, DIMMI CHE NON È VERO”

18 Ottobre 2017

Sulla mozione del Pd contro Bankitalia: Francesco Verderami, “Gentiloni tenuto all’oscuro del blitz. Ira di Padoan: Paolo, dimmi che non è vero” (Corriere); Massimo Franco, “Un’offensiva maldestra trasformata in autogol” (Corriere); Francesco Giavazzi, “Uno strappo inutile e dannoso” (Corriere); Massimo Giannini, “Le sassate populiste in campagna elettorale” (Repubblica); Marcello Sorgi, “Le bordate per scaricare le responsabilità su Bankitalia” (La Stampa); Goffredo De Marchis, “Lo strappo di Renzi con Mattarella: ‘Lui e Gentiloni vogliono tenerlo? Lo facciano ma non in mio nome” (Repubblica); Franco Monaco, “La mozione di Bankitalia e le tre tare del renzismo” (Huffington post). ANCORA SUL ROSATELLUM: Michele Salvati, “La confusione politica, conseguenza inevitabile” (Corriere); Paolo Pombeni, “L’enigma di una legge elettorale con scarso consenso” (mentepolitica.it); Salvatore Settis, “Il Rosatellum crea astensionismo” (Il Fatto); Gianfranco Pasquino, “Solo in Italia vogliono vietare le preferenze” (Il Fatto).

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9 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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“A populista, populista e mezzo”

9 Luglio 2017

Quasi tutti i giornali pubblicano stralci del libro di Matteo Renzi in uscita per Feltrinelli. L’Avvenire quelle in cui esalta le radici cristiane dell’Europa (“Identità e radici”). Il Sole 24 ore pubblica alcune pagine sui problemi economici e i rapporti con l’Europa: “La sfida di Renzi alla Ue: deficit al 2,9% per 5 anni”; con un commento un po’ perplesso di Guido Gentili (“Italia-Europa, il grande strappo di Renzi”), e un’ampia riflessione di Sergio Fabbrini (“Governance globale e il ruolo dell’Italia”) non sfavorevole ma preoccupata per gli accenti populisti. Ancora sul Sole Paolo Pombeni  critica la voce grossa di Renzi con l’Europa (“L’arma spuntata sui migranti”) e Lina Palmerini punta l’indice sulle affermazioni sul fiscal compact (“Il rilancio di Renzi al tavolo Ue: veto sul fiscal compact”). Su Repubblica Stefano Folli sottolinea l’indole plebiscitaria di Renzi (“Il treno del plebiscito”), Ezio Mauro bacchetta la volontà di Renzi di tornare alla guida del governo a tutti i costi (“Il nodo invisibile al collo del Pd”), Massimo Giannini commenta il troppo ambiguo “aiutiamoli a casa loro” a cui è pervenuto anche Renzi in tema di migranti (“La fatica della politica”). Marcello Sorgi dice che Renzi, col suo libro, indica con chiarezza la strada del suo Pd alternativo a ciò che è stato fin qui (“La tentazione di virare a destra”); Repubblica pubblica le pagine di Renzi in cui si dice che “D’Alema e Pisapia erano contro l’Ulivo”. Sul Foglio Umberto Minopoli dice chiaro: “Perché per vincere Renzi può fare solo una cosa: tornare al renzismo”. Marco Galluzzo, sul Corriere: “Da Calenda a Sala fino a Delrio: chi si allontana dal segretario”. Luigi Covatta, invece, sul Mattino, a chi dice che senza unità sinistra non si vince, replica che non è bene voler vincere a tutti i costi(“Se al Pd non basta vincere per mantenere l’identità”). E Michele Salvati si sofferma su “Il dilemma di Matteo Renzi sulla candidatura a premier” (Corriere della Sera).

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22 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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RENZI, PENSACI BENE…

22 Maggio 2017

Giovanna Casadio riferisce: “’Legge elettorale e poi voto’: via al dialogo Pd-Berlusconi. Ma i renziani si dividono” (Repubblica). Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera: “Andare al voto non è un tabù. E se ora tutti fanno sul serio si può chiudere entro l’estate” (intervista a La Stampa). Mauro Calise non sa cosa consigliare a Renzi: se andare avanti con la proposta di legge elettorale metà uninominale e metà proporzionale oppure accordarsi con Berlusconi su un proporzionalismo paratedesco (“L’inquieto bivio di Renzi: osare ancora o trattare”, Mattino). Ma Roberto D’Alimonte dice chiaro: “La soluzione è l’uninominale. Solo così si garantisce la governabilità” (intervista al Mattino). Stefano Folli prevede che si vada all’accordo Pd-Berlusconi: “Un mezzo accordo che porta tra le nebbie al proporzionale” (Repubblica). La proposta di Luciano Violante: “Renzi faccia il generoso: candidi Gentiloni premier” (intervista a Libero). L’atteso intervento di Giuliano Pisapia all’assemblea di Articolo 1-MDPn nelle cronache di Maurizio Giannattasio: “Pisapia a MDP: dobbiamo diluirci. Un’unica casa dopo le Comunali”;  e la reazione: “Platea tra gelo e applausi. D’Alema: alleanze? Al voto ci vanno le liste” (Corriere della Sera). Si leggano, dei giorni scorsi: Silvio Berlusconi, “Sistema tedesco e si può votare in autunno” (intervista al Messaggero). Massimo Adinolfi, “Silvio e Matteo: l’intesa avanza con discrezione” (Mattino). Michele Salvati, “Gli opposti moderatismi di Renzi e Berlusconi” (Corriere della sera). Romano Prodi, “Italia sotto attacco” (intervista di Marco Damilano sull’Espresso).

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3 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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IL RITORNO DI RENZI. TANTI DUBBI …

3 Maggio 2017

Paolo Pombeni  vede il Pd di Renzi sulle orme della Dc (“Napoleone e il bipartitismo imperfetto”, mentepolitica.it). Pierluigi Castagnetti, intervistato da Avvenire: “Lavoro, unica priorità. Il governo e il Pd ci mettano ogni forza”. Sui giornali molte perplessità sul Renzi del dopo primarie e sulla avvenuta trasformazione del Pd. Sul Sole 24 Ore: Roberto D’Alimonte,Il ritorno di Renzi e le carte di Gentiloni”. Sul Corriere della Sera:  Antonio Polito, “Un partito specchio del capo”; Massimo Franco, “La vittoria è netta, ma con il rischio dell’isolamento”. Su Repubblica: Stefano Folli, “Pisapia, primo ostacolo sulla strada del segretario Pd”; Massimo Giannini, “I tre elefanti  di Matteo”. Sull’Unità: le interviste a Marco Bentivogli (“Il Pd valorizzi i sindacati anti-populisti”) e Mauro Calise (“Renzi rivolti il partito come un calzino”). Stefano Ceccanti dà un consiglio a Renzi: “E adesso pensare solo alle elezioni amministrative” (intervista a Italia Oggi). Michele Salvati gli consiglia di dedicarsi a rimettere in sesto il partito: “Perché un leader ricorre alle primarie aperte” (Corriere). Matteo Renzi si racconta (E-news di martedì 2/5). Sull’analisi del voto: Fabio Martini, “Regioni rosse giù l’affluenza. Ma Renzi si prende la ‘ditta’” (La Stampa); Ilvo Diamanti, “Il popolo dei capelli grigi” (Repubblica); Massimo Rebotti, “Ai gazebo i veterani e pochi esterni” (Corriere).

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2 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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VITTORIA DI RENZI ALLE PRIMARIE. INTERPRETAZIONI

2 Maggio 2017

Ampia analisi di Lucia Annunziata sull’Huffington post: “Transizione finita. Le primarie Pd concludono il processo di assestamento del centrosinistra iniziato con la non vittoria del 2013”. Mauro Calise, sul Mattino, offre un’interpretazione positiva del risultato di Renzi ma non priva di numerosi saggi avvertimenti: “Un plebiscito ma ora cambi il partito”. Michele Salvati offre la sua interpretazione in un’intervista a La Stampa: “La maggioranza liberale di sinistra ha rigenerato il Pd”. L’editoriale di Mario Calabresi su Repubblica dice: “Elezioni subito, una tentazione da evitare”. Poi i commenti di: Stefano Folli, “Non è una rivincita sul referendum” (Repubblica); Federico Geremicca, “Una sorpresa che impone un nuovo inizio”; Massimo Franco, “La doppia agenda” (Corriere della sera). In un’intervista al Corriere Arturo Parisi così commenta le primarie Pd: “Strumento vivo. Ora Mattei si allei con i fuoriusciti”. SULLE PRIMARIE Stefano Ceccanti scrive: “Le primarie sono una grande chance per il paese”. Prima Luciano Violante aveva scritto sul Corriere: “Un patto di azione unitaria dei candidati alle primarie”; e Sabino Cassese: “Se ricorrere alle primarie indebolisce il partito”.

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26 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
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SE LA POLITICA ITALIANA SI ARRENDE ALLA PARALISI

26 Aprile 2017

Guido Crainz,Se la politica italiana si arrende alla paralisi” (Repubblica). Marzio Breda, “L’alt del Colle agli eccessi di revisionismo” (Corriere della Sera). Stefano Ceccanti,Più Europa per l’Italia” (relazione al convegno di libertà Eguale, 26 aprile); e una sua nota sul Quotidiano nazionale all’indomani di un’intervista a Matteo Renzi lì pubblicata (“Si vince al centro, ma…”). Michele Salvati recensisce “Lettera a Matteo Renzi” di Massimo L. Salvadori, edito da Donzelli (“Lo scetticismo affonda le riforme”). Repubblica tempo fa aveva pubblicato uno stralcio del libro di Massimo Salvadori (“Caro Renzi, l’ho molto apprezzata, ma l’ottimismo era propaganda”). Franco Monaco scrive al Corriere della Sera (di Milano): “Una coalizione in stile Ulivo per recuperare gli elettori delusi”.  L’intervista di Giuliano Pisapia a Repubblica: “Renzi, il tempo è scaduto. Unisci la sinistra o è la fine”. Un’intervista di Roberto Speranza al Quotidiano nazionale: “Il Pd di Renzi è il partito dei moderati”. Natalia Lombardo, “Legge elettorale:  le posizioni dei tre candidati Pd” (Unità). Romano Prodi, “Una riforma elettorale che non lasci indietro l’Italia” (Messaggero). Carlo Carboni,La scelta dei leader e la qualità delle élite” (Sole 24 ore).

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11 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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LINGOTTO, PRIMA GIORNATA

11 Marzo 2017

All’indomani della relazione di Matteo Renzi al Lingotto, il solo politologo che firma un commento favorevole è Mauro Calise, sostenitore convinto del Pd renziano a vocazione maggioritaria (sul Mattino, “La nuova sfida ai grillini”, e con un’intervista all’Unità: “Il Pd non può esistere nei limiti ristretti della vecchia sinistra”). Sul sito approntato per la manifestazione del Lingotto (Italia in cammino) compare una lettera di incoraggiamento di Michele Salvati. La Repubblica ha cronache e non commenti, ma pesano l’articolo di Stefano Folli di ieri, che concede poco a Renzi (“Ma Macron è lontano”) e quello dell’altro ieri di Guido Crainz (“Pd, cosa resta dell’ultimo Lingotto”). Su Corriere della Sera Massimo Franco scrive: “Il rischio di chiudersi e dividersi”. Su La Stampa un commento perplesso di Federico Geremicca (“La rischiosa scommessa del leader”) e uno più positivo di Marcello Sorgi (“Un leader che non è più sicuro di vincere”). Su La Stampa anche un’intervista a Roberto Speranza: “Da Matteo nessuna svolta. Con Pisapia ricostruiremo la sinistra che lui ha scassato”. Sul Dubbio un’intervista a Bruno Tabacci: “Sto con Pisapia per ricostruire con garbo il centro-sinistra”.  Sul Corriere della Sera, in risposta a Ernesto Galli Della Loggia (“Progresso (e declino) a sinistra”, Corsera), interviene Andrea Orlando:Per la sinistra il progresso è un’aspirazione imprescindibile”.

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3 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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MATTARELLA: “IL CORAGGIO DI ANDARE CONTROCORRENTE”

3 Marzo 2017

Sergio Mattarella, in un recente discorso, indica una direzione di marcia: “Visione mercantilistica e il coraggio di andare controcorrente” (Sole 24 ore). Adriana Cerretelli, sullo stesso giornale, fa il punto sulla questione europea: “Europa in cerca di antidoti al disastro”.  Per affrontare i cambiamenti necessari servirebbe un’alleanza delle forze politiche che credono nella Ue, ma forse in Italia ciò non si riuscirà a farlo: lo sostiene Michele Salvati sul Corriere della sera (“La difficile partita delle riforme da fare”). Marco Causi, economista del Pd, prova a indicare “Come curare il declino italiano” (a proposito di  un libro di Salvatore Rossi, sull’Unità). Giuseppe Berta sul Secolo XIX analizza “L’economia da rilanciare e la ricetta di Calenda”.). Leonardo Becchetti, su Avvenire, scrive su “Le micro-imprese e un Paese da riavviare”.

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