Ha iniziato Carlo Galli con una stroncatura di Matteo Renzi (“Democristiano e molto ambizioso”; il mulino on line, 5 settembre). Ha replicato il direttore della rivista bolognese, Michele Salvati, non tanto difendendo Renzi quanto individuando cinque temi e criteri per scegliere il futuro leader del Pd (“Una risposta al brillante articolo di Carlo Galli. Cinque temi per scegliere un candidato”, 6 settembre). Ora intervengono Nicola Pedrazzi, che spiega perché, stando ai criteri di Salvati, Matteo Renzi non è così innovativo come sembra, e sostenendo che nel Pd serve una profonda operazione verità sul suo ritardo nel capire l’evoluzione storica (“L’ennesimo ritardatario della ‘sinistra’ italiana”, 23 settembre), e Luciano Fasano, che analizza, sue due dei cinque punti di Salvati, l’orizzonte culturale e ideologico e la forma-partito, le differenze tra Renzi e Cuperlo (“Un confronto non ontologico”, 23 settembre).
24 Settembre 2013
by c3dem_admin
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