Franco Monaco firma un editoriale su Avvenire: “L’ora seria della serietà”. Luciano Violante, in una bella intervista a Il Dubbio, propone collaborazione tra maggioranza e opposizione: “Guai a sottovalutare l’ira degli onesti. Il Paese rischia”. Ieri Giovanni Guzzetta aveva scritto: “Un governo per la salute nazionale, prima del disastro” (Il Riformista) e Alessandro Campi, sul Messaggero: “La coesione necessaria per superare l’emergenza” (Messaggero). Paolo Pombeni oggi indica tre possibili scenari politici: “C’è voglia di cambiare: governassimo, tecnici o non sfiducia” (Il Quotidiano). VOCI DI POLITICI: ieri Nicola Zingaretti sul Corriere della sera: “Il nemico è il virus non le regole. Il governo coinvolga anche l’opposizione”; oggi Luigi Di Maio su Repubblica: “Il governo ascolti le piazze. La politica troppo divisa non dia colpe ai cittadini”; Matteo Renzi, su Repubblica: “Il Dpcm crea tensioni ma non ferma il virus”; Giuseppe Provenzano: “Lo Stato non lascerà i più deboli nelle mani dei violenti” (intervista a Repubblica). Carlo Calenda: “Serve un governo di unità nazionale. Draghi sarebbe il premier ideale” (intervista a Qn). ALTRI COMMENTI:I: Daniela Preziosi, “Conte si è rassegnato: servirà una nuova stretta tra pochi giorni” (Domani). Alberto Melloni, “La piazza nera è la seconda infezione da debellare” (Domani). Massimo Cacciari, “Il rischio del disastro sociale” (La Stampa). Carlo Galli, “Se il virus diventa il vero leader” (Repubblica). Claudio Cerasa, “Lockdown solo dove serve” (Foglio). Leonardo Becchetti, “Covid, l’altra metà di noi” (Avvenire).