Ha perfettamente ragione Laura Rozza nel suo Corsivo che si può leggere da qualche giorno su c3dem . Viviamo in un Paese da ricostruire. E dobbiamo dircelo, pensarci davvero; anche perché è l’unico modo per superare “la nausea esistenziale ispirataci dai fatti di Roma e di Milano e di chissà quanti posti ancora….”. C’è una sola alternativa al mugugno (il quale poi è un modo di arrendersi): prendere coscienza che c’è un Paese da ricostruire dalle radici, cioè dalle coscienze. Bisogna superare il semplice malumore e ritrovare la speranza e la volontà di ricostruire. Laura Rozza ricorda opportunamente le parole di Martin Luther King: “temo il mugugno dei buoni più della violenza dei cattivi”.
5 Ottobre 2012
by Vittorio Sammarco
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Un Paese da ricostruire? Pensiamoci davvero. Insieme
di Angelo Bertani