11 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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GIORGIO TONINI, FRANCO MONACO, STEFANO CECCANTI. PUNTI DI VISTA SUL PD E IL PAESE

11 Aprile 2018

In un’ampia intervista a Pierluigi Mele, per Rai news, Giorgio Tonini, già senatore Pd, analizza il voto del 4 marzo e le prospettive del Pd e difende l’opera riformista del partito democratico (“Il Pd ha un futuro?”). Franco Monaco, già deputato Pd, ripropone la sua critica al Pd: “L’inutile Aventino e le occasioni da cogliere” (Manifesto). Stefano Ceccanti, di nuovo in Parlamento, su democratica.com, esorta: “Superiamo il complesso del 4 dicembre”, e presenta sul Foglio la sua proposta di riforma costituzionale: “Sì, ripartire dal modello francese” (qui il testo integrale); anche il neo senatore dem Tommaso Cerno è autore di un disegno di legge in favore del semipresidenzialismo (qui). Ne scrive Emilia Patta sul Sole 24 ore: “La tentazione Pd: rilanciare le riforme”. Marzio Breda, sul Corriere, racconta il pensiero di Mattarella: “Per il Quirinale lo scenario M5S-Lega resta il più probabile” e “I dubbi del capo di stato per un terzo giro di consultazioni. L’idea dell’esploratore”). Stefano Folli su Repubblica: “Il dilemma del Pd sulle sponde del Rubicone”. Francesco Bei, su la Stampa: “Tre gesti per rompere l’impasse”. Emanuele Macaluso: “Il Pd parli con i 5stelle e solo dopo decida cosa fare” (Il Dubbio). Paolo Pombeni, “Dai partiti serve dialogo non formule improbabili” (Sole 24 ore).

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17 Marzo 2018
by c3dem_admin
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MORO E I GIOVANI. UN VIDEO

17 Marzo 2018

Rainews ha prodotto un filmato di 15 minuti sul rapporto che Moro ebbe con gli studenti dell’Università La Sapienza, dove insegnava, negli anni della contestazione. Attraverso le testimonianze dei protagonisti di allora (Giovanni Bachelet, Nuccio Fava, Giorgio Balzoni, Luigi Covatta, Carlo Curti Gialdino, Pio Cerocchi, Lucio Brunelli), emerge il ritratto di un uomo dotato di una profondissima umanità, aperto al dialogo e al confronto, interessato soprattutto a comprendere, senza giudicare, le ragioni di un malessere diffuso fra i giovani e in particolare fra le diverse anime in cui trovava espressione la presenza dei giovani cattolici nelle università.

Altri contributi su Moro e la sua tragica sorte: Antonio Maria Mira, “Noi, disarmate, 40 anni dopo via Fani” (Avvenire); Paolo Pombeni, “Moro, lezioni per la democrazia” (Sole 24 ore);  Luciano Violante, “Continuano a non dire tutta la verità” (intervista al Messaggero); Mario Calabresi, “I brigatisti e la voce delle vittime” (Repubblica). Sergio Flamigni, “Il primo covo: così fu nascosto Moro, tra Ior, Servizi e Usa” (intervista a Il Fatto).

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16 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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FRANCO MONACO SPIEGA IL CENTROSINISTRA PD-M5S

16 Marzo 2018

Mattarella sembra non escludere nessuna soluzione di governo e  vuole evitare il ritorno alle urne: così Ugo Magri su La Stampa (“Tre condizioni del Quirnale per il governo”). Franco Monaco, sul Manifesto, spiega perché il Pd dovrebbe dialogare con i 5 stelle: “Il centrosinistra Pd-M5S che Renzi non vuole”. Paolo Pombeni, intervistato dalla redazione bolognese di Repubblica, dice: “La sinistra che insegue i grillini perderà ancora voti”. Carlo Cottarelli, su La Stampa, misura le convergenze e le divergenze di Lega e 5 stelle e di 5 stelle e Pd (“Le affinità elettive dei grillini”). Lavinia Rivara su Repubblica dice cosa accomuna Lega e 5 stelle: “Pensioni, vitalizi e Del per l’asse grillo leghista”. Paolo Mieli, “Quel balzo sul carro dei 5 stelle” (Corriere della sera). L’allarme di Giuliano Ferrara: “Non credo a un esecutivo segnato dalla volontà dei vincitori” (Foglio). Federico Fubini teme che il populismo durerà (“I populisti e le inutili illusioni”, Corriere della sera). Anche Nadia Urbinati sostiene che la nuova visione (populista) della democrazia è destinata a durare (“La democrazia del pubblico”). Claudio Cerasa: “Il grillismo non ha bisogno di utili idioti” (Foglio). Claudio Tito: “Il piano Lega-M5S: governo per rifare la legge elettorale e tornare al voto” (Repubblica). Mauro Calise, sul Mattino, propone un’alleanza Pd-Fi contro Lega e 5 stelle, e nuove elezioni (“Un patto per fermare la crisi”). Gian Enrico Rusconi, “Le ricette nel cilindro dei populisti” (La Stampa).

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10 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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PUÒ RISOLLEVARSI LA SINISTRA?

10 Marzo 2018

Analisi lucida di Marco Minniti, “Adesso per la prima volta il Pd rischia di scomparire” (intervista a La Stampa). Sguardo in profondità di Guido Crainz: “La rifondazione della politica” (Repubblica). Analisi realistica di Alberto Asor Rosa, “Un centrosinistra per ricostruire l’opposizione” (Manifesto). Riflessione amara di Marco Revelli: “La sinistra se n’è andata da sé” (Manifesto). Riflessione non banale di Alessandro Barbano: “Per salvare l’Italia nuovi germogli e non vecchi innesti” (Mattino). Paolo Pombeni, “Il Pd al bivio tra riti e credibilità” (Sole 24 ore). Luciana Castellina, “Perché LeU ha fallito” (Manifesto). Ne scrivono anche Sabino Pezzotta, “Un terremoto ma nessun allarme” (Il Dubbio) e Arturo Parisi, “C’è stato uno sconquasso” (intervista al Mattino).

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26 Febbraio 2018
by Giampiero Forcesi
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LA DECISIONE DEGLI INDECISI

26 Febbraio 2018

Scrive sul suo blog Giancarla Codrignani: “Matteo Renzi è come Fanfani? E allora?”. Su Il Mulino Gianfranco Pasquino, oppositore di Renzi, pubblica un sintetico “Promemoria in quattro punti alla vigilia del voto” e Paolo Pombeni, in un video predisposto dalla rivista bolognese, prova a spiegare “Come si vota”. La Repubblica pubblica un ampio estratto del discorso di Walter Veltroni in appoggio al Pd e a Gentiloni: “Berlusconi è l’avversario. Niente pasticci con lui”. Ancora su Repubblica: il consiglio di Piero Ignazi al Pd (“Il Pd torni in periferia”); il commento di Chiara Saraceno a Salvini in comizio con il Vangelo e il rosario (“Quei simboli e la radicalità di Salvini”); il peso degli indecisi nell’analisi di Ilvo Diamanti (“Quanto conta la decisione degli indecisi”); l’imbarazzo di Fabrizio Barca di fronte al voto e la sua scelta di fare politica altrimenti (“Oggi tanta sinistra teme la parola uguaglianza…”). Ed ecco il programma del Forum sulle disuguaglianze di cui si occupa Barca. Marzio Breda sul Corriere: “Ora il Movimento alza i toni, ma il pressing irrita il Quirinale”. Mauro Calise: “I partiti in libera uscita. La responsabilità del Quirinale” (Il Mattino). Marcello Sorgi: “La sfida decisiva tra Movimento e centrodestra” (La Stampa). Paolo Mieli lamenta il ritorno al proporzionale: “Il governo che sarà e il diritto di contare” (Corriere della sera).

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17 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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SUL “CASO” BOSCHI

17 Dicembre 2017

Repubblica, con il commento di ieri di Stefano Folli ha accusato il clima pessimo del confronto politico in atto, ma ha criticato l’operato del sottosegretario (“L’evidenza di un conflitto”). Oggi il Sole 24 Ore pubblica un intervento di Paolo Pombeni, che ritiene discutibile l’opportunità dei comportamenti della Boschi ma dice che gli interventi del Colle, di Gentiloni e di Padoan indicano quali sono i rischi della campagna in atto (“Non regoliamo i conti politici a spese delle banche”), un analogo e più severo articolo di Sergio Fabbrini critico verso la politica che guarda dal buco della serratura (“Ritorniamo alla politica che affronta i nodi del paese”) e un’intervista a Luigi Zanda (“C’è accanimento su Maria Elena Boschi”). Sul Corriere della sera un articolo di Federico Fubini e Fiorella Sarzanini (“Gli incontri con i ministri e i controlli, ecco che cosa chiederanno a Visco”), un’intervista a Andrea Orlando (“Candidare Maria Elena? Ci dobbiamo ragionare. Serve chi prende più voti”) e un editoriale di Antonio Polito che fa il bilancio della legislatura (in parte positivo) ma giudica che la Boschi avrebbe dovuto dimettersi dopo il referendum del 2016 (“La ripresa e le ombre. La fine di un progetto”). Sul Mattino Luciano Violante, intervistato, dice: “Sulla Boschi clima di veleni, ma il Pd ha sbagliato”.

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14 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
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I DEMOCRATICI E LA SINISTRA. SE LA RIVALITÀ SI TRASFORMA IN TRAPPOLA

14 Novembre 2017

Eugenio Scalfari, dopo la Direzione del Pd, prova credere in una possibile riunificazione a sinistra, e critica Grasso e Boldrini: “I democratici e la sinistra” (Repubblica). Ma è quasi l’unico. Meno ottimista è Stefano Folli: “A chi resta in mano il cerino del Nazareno” (Repubblica). Franco Monaco, oggi, sul Manifesto, chiede a Veltroni (autore ieri di un’amara intervista a Libero: “Siamo allo sbando”) di riconoscere i suoi errori: “Caro Veltroni, facciamo autocritica”; e, ieri, sull’Huffington Post, si mostra scettico sull’intesa con il Pd di Renzi, e commenta l’assemblea di domenica di Campo Progressista: “Boldrini e Pisapia non sono in contraddizione”. A Monica Guerzoni sul Corriere la contraddizione era invece parsa evidente: “Pisapia: unire. Ma Boldrini: non con il Pd”. Critico con la Boldrini Paolo Pombeni sul Sole 24 ore: “Se la bandiera identitaria vanifica le riforme”. Francesco Bei scrive su La Stampa un lucido articolo: “La rivalità si trasforma in trappola”. Lucido anche Antonio Polito sul Corriere della sera: “L’apertura di Renzi e il gioco del cerino”. Mauro Calise, politologo da sempre ammiratore di Renzi, ne interpreta l’animo e dubita dei risultati: “Buon viso a cattivo gioco” (Mattino). Giuliano Ferrara chiede a Renzi di essere se stesso fino in fondo: “Meglio l’uomo forte” (Il Foglio). Goffredo De Marchis riferisce che “Il leader del Pd stringe il patto con Bonino ma difende Minniti” (Repubblica), Ma Emilia Patta osserva che “Renzi apre ma non convince” (Sole 24 ore). E Marcello Sorgi prevede una debacle e spiega il calcolo delle convenienze per la sinistra MDP: “Ma nei collegi la sconfitta è vicina” (La Stampa). Alessandro Campi, sul Mattino, avanza una spiegazione della strategia anti Visco (e anti Draghi) di Renzi: “Un azzardo e sei ragioni fondate” (sul calcolo elettorale). Sergio Fabbrini, ieri, ha spiegato bene l’impasse: “Le elezioni e il dilemma della grande coalizione” (Sole 24 ore) e Mauro Magatti ha offerto la sua interpretazione del perché “Questa politica è lontana dai problemi del Paese” (Corriere della sera).

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22 Ottobre 2017
by Vittorio Sammarco
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IL VOTO AL NORD E IL CASO BANKITALIA

22 Ottobre 2017

Romano Prodi,L’autonomia dei ricchi mette a rischio l’unità” (Mattino). Paolo Pombeni, “Riaperta la questione regionale. Serve responsabilità” (Sole 24 ore). Massimo Cacciari, “Una risposta anacronistica a una domanda giusta” (intervista a Repubblica). Marco Damilano, “Il voto che spezza l’Italia” (L’Espresso). Paolo Balduzzi (economista della Cattolica), “La qualità sarà migliore ma non si pagheranno meno tasse” (intervista a La Stampa). PD E MDP: Matteo Renzi, intervistato dall’Avvenire, insiste nella critica a Bankitalia e dice: “Mille euro l’anno per figlio. Avrò la copertura dall’Europa”. Roberto Speranza  dice a Renzi: “Incontro subito per trattare. Destra forte, serve un’intesa”.  BANKITALIA: Eugenio Scalfari,Scorciatoie populiste, gli errori più gravi del premier” (Repubblica). Silvio Berlusconi, “Le colpe sono dei banchieri, non di Visco” (intervista a La Stampa). Laura Boldrini replica al Sole 24 ore (“Bankitalia, le mozioni una scelta politica, ma testi ammissibili”) e al Corriere (“Perché le mozioni andavano accettate“).

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18 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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LO STRAPPO SU BANKITALIA. “PAOLO, DIMMI CHE NON È VERO”

18 Ottobre 2017

Sulla mozione del Pd contro Bankitalia: Francesco Verderami, “Gentiloni tenuto all’oscuro del blitz. Ira di Padoan: Paolo, dimmi che non è vero” (Corriere); Massimo Franco, “Un’offensiva maldestra trasformata in autogol” (Corriere); Francesco Giavazzi, “Uno strappo inutile e dannoso” (Corriere); Massimo Giannini, “Le sassate populiste in campagna elettorale” (Repubblica); Marcello Sorgi, “Le bordate per scaricare le responsabilità su Bankitalia” (La Stampa); Goffredo De Marchis, “Lo strappo di Renzi con Mattarella: ‘Lui e Gentiloni vogliono tenerlo? Lo facciano ma non in mio nome” (Repubblica); Franco Monaco, “La mozione di Bankitalia e le tre tare del renzismo” (Huffington post). ANCORA SUL ROSATELLUM: Michele Salvati, “La confusione politica, conseguenza inevitabile” (Corriere); Paolo Pombeni, “L’enigma di una legge elettorale con scarso consenso” (mentepolitica.it); Salvatore Settis, “Il Rosatellum crea astensionismo” (Il Fatto); Gianfranco Pasquino, “Solo in Italia vogliono vietare le preferenze” (Il Fatto).

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