La domanda posta da Ernesto Galli della Loggia a conclusione del suo editoriale apparso sul Corriere della sera del 29 maggio (“L’impegno politico della Chiesa“) ha trovato i cattolici, specialmente quelli più sensibili al valore dell’impegno politico, clamorosamente afoni. Riproduco qui la sua domanda finale: “Può mai esserci l’impegno politico dei cattolici senza la Chiesa o a prescindere da essa?” Benché il racconto contenga alcune forzature, tuttavia ha il merito si svelare gli attuali limiti del laicato impegnato, resi ancora più evidenti e drammaticamente gravi se considerati alla luce del magistero di Papa Francesco.