L’autore è coordinatore in Puglia di “Agire Politicamente”, Associazione di cattolici democratici
Il governo Renzi, con il decreto “Sblocca Italia” (legge 164/2014), ha dato il via libera a compagnie multinazionali del petrolio di effettuare prospezioni geofisiche e successivamente perforare i fondali del mar Jonio, del mare Adriatico e del Canale di Sicilia. Una delle risorse del nostro territorio e della Puglia intera è il mare, con le sue coste. Riceviamo elogi e riconoscimenti dai turisti per la bellezza e la naturalità delle spiagge, ideale per le famiglie; e anche per l’aspetto paesano e rurale delle nostre località marine. Ma tutto questo è seriamente minacciato.