Sulla direzione presa dalla politica italiana i media sono molto perplessi. “Comunque vada, un mezzo disastro” è la conclusione di Massimo Giannini su Repubblica (“La benedizione grillina al patto del Nazareno”). Mauro Calise, politologo filorenziano deluso, spiega sul Mattino che dopo il voto ci troveremo esattamente come ora (“Ma Rosatellume e Germanellum pari non sono”). Alessandro Campi, sempre sul Mattino, scrive che non ha torto Renzi a ironizzare dicendo che si temeva un uomo solo al comando e non ci potrà lamentare ora di un governo di coalizione (“Se la politica diventa una partita a 4”). Che bisogna prendere atto che forse non c’è altra strada che legge proporzionale, voto anticipato e coalizione Pd-Fi è Federico Geremicca su La Stampa (“La corsa a ostacoli della maggioranza”). Molto critico Paul Ginsborg intervistato da Il Fatto: “Renzi vuole riportare B. al potere aiutato dal pensiero unico”. E Fabio Martini assicura: “Gentiloni non si metterà di traverso, ‘anche se c’è tanto lavoro da fare’” (La Stampa). Ilvo Diamanti mette per ora l’accento su “Le amministrative, il primo vero test politico” (Repubblica). Sul sito del pd italiaincammino.it Stefano ceccanti pubblica una nota intitolata “Riforma elettorale subito: un sistema transitorio con qualche piccolo miglioramento. Gli altri non si possono avere” (una risposta a Mauro Calise).
29 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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