27 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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LA GERMANIA IN CONFLITTO TRA IDENTITÀ E CITTADINANZA

27 Luglio 2016

Angelo Bolaffi su Repubblica indica il travaglio in cui si dibatte la Germania: “Germania fra identità e cittadinanza”. In un’intervista all’Unità Gian Enrico Rusconi definisce “Devastante l’impatto su Berlino e sull’idea di uguaglianza” dei fatti di violenza avvenuti nelle ultime settimane. Carlo Bastasin, sul Sole 24 Ore, coglie lo sforzo della Merkel di far fronte alla paura dei tedeschi: “Se Angela sceglie l’empatia e non l’odio”. Federico Fubini intervista il capo del PPE, Manfred Weber: “I profughi sono vittime, ma vanno controllati” (Corriere della Sera). Paolo Pombeni, in un’intervista a QN, sottolinea un altro aspetto e dice: “Berlino reagirà, pronta a rafforzare l’impegno militare contro l’Isis”.

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26 Luglio 2016
by Giampiero Forcesi
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L’EUROPA DELLA PAURA E DELLA SFIDUCIA

26 Luglio 2016

“Tenere insieme una democrazia capace di parlare solo di diritti in un contesto economico di bassa crescita e in un quadro internazionale disordinato e carico di violenza è il problema che abbiamo davanti”: così Mauro Magatti sul Corriere della Sera (“Le sfide dopo la fine del neoliberismo”). Sempre sul Corriere Ernesto Galli Della Loggia parla della difficoltà psicologia di credere nel futuro, oggi in Europa, anche a causa della delegittimazione, operata da elite “superficialmente progressiste”, di fattori quali “l’impiego della forza, la dimensione dello Stato, e il Cristianesimo”, che ha provocato “un vuoto sociale e culturale enorme” (“Noi europei e la paura del declino”). Zygmunt Bauman, in un’intervista allo stesso giornale, dice che le radici dell’insicurezza sono molto profonde e evidenzia che si vive ormai in una situazione cosmopolita senza però averne una consapevolezza adeguata (“Alle radici dell’insicurezza”). Su Repubblica di ieri Ilvo Diamanti aveva scritto che viviamo “tempi feroci” (“La banalità del terrore”) e oggi Marc Lazar sullo stesso giornale analizza il populismo montante e scrive che “siamo in attesa di risposte forti per dare più sicurezza agli europei senza rimettere in discussioni i nostri valori”, di “un nuovo orientamento della politica europea”, ma il timore è che i nostri dirigenti attuali non siano all’altezza, e che dunque debba muoversi la società civile (“L’Europa ritrovi il suo coraggio”). Sul Corriere della Sera Antonio Polito ammonisce che “I populisti vanno presi sul serio”.  Sul Secolo XIX Franco Cardini invita a reagire alla paura e scrive che “L’epoca della paura spinge a recuperare l’antico rapporto con la vita”. Andrea Bonanni, ancora su Repubblica, scrive che i comportamenti di fiducia, di cooperazione e di solidarietà che sono stati alla base dell’Unione europea non sono un lusso a cui poter rinunciare oggi di fronte alle difficoltà e alla paura: sono le strutture portanti su cui basare la nostra esistenza (“L’Europa e il prezzo della sfiducia reciproca”).

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