7 Giugno 2015
by Giampiero Forcesi
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7 Giugno 2015
Peter Gomez, su Il Fatto quotidiano, riconosce il forte impegno del presidente della Repubblica in tema di corruzione, e nota che questo è il Quirinale che Renzi non si aspettava (“Mattarella, un baluardo su tangenti e malaffare”). Luigi Accattoli sottolinea il rilievo che anche papa Bergoglio dà al tema della corruzione: “Corruzione, l’insistenza del papa” (Corriere della Sera). Sul tema anche una parte dell’intervista rilasciata da Matteo Renzi alla Repubblica (“Corrotti, fuori per sempre”). Per Sabino Cassese, il caso Roma si spiega per la scarsa capacità di leadership politico-gestionale e per l’assenza di una solida amministrazione capitolina, e chiede un intervento dello Stato (“Stato e criminalità, una questione nazionale”). Su Roma interviene anche il segretario della Cei Nunzio Galantino, che dice di voler impegnare le parrocchie a lottare per la giustizia (“Una tangentopoli sulle spalle dei deboli”). Mario Deaglio, su La Stampa, allarga lo sguardo alla “disonestà globale”: “La partita (truccata) del capitalismo”. Sullo stesso giornale Alberto Mingardi dà una sua interpretazione: “Lo Stato vittima e complice”.
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