Marcello Sorgi ipotizza che l’accordo tra Lega e 5 stelle ci sia già: “L’adunata che benedice la rivolta” (La Stampa). Roberto D’Alimonte pensa qualcosa di simile: “Prove di un possibile governo con appoggio esterno del Carroccio” (intervista a La Stampa). Il ritorno in grande di Silvio Berlusconi che presenta il un nuovo “albero delle libertà”: “Sistema tedesco. Guiderò io la campagna elettorale” (intervista al Corriere della Sera). Mauro Favale su Repubblica racconta: “Pisapia sfida Renzi: prenderemo i voti di ha lasciato il Pd” e Stefano Bartezzaghi insiste: “Il ritorno in scena di Prodi”. Nel Pd si discute se va bene o no una coalizione con la sinistra: Emilia Patta, “Renzi-sinistre: dall’euro al fisco la coalizione che non c’è” (Sole 24 ore); Franco Monaco scrive una lettera al Foglio (titolo possibile: “Pd, solo o accompagnato?”) a favore della coalizione a sinistra e Claudio Cerasa risponde che il progetto del Pd è un altro. Su dove deve andare il Pd, senza rinnegare Renzi, scrivono: Graziano Delrio (“Basta formule, pensiamo ai contenuti”, intervista al Corriere); Piero Fassino (“Perché il Pd deve cambiare le sue priorità”, colloquio con il Foglio); Giorgio Tonini (“Pd, niente risse dopo la sconfitta”, Adige). A sinistra, sul Manifesto, una considerazione ragionevole: Aldo Garzia, “Effetto Corbyn, le due sinistre in competizione”.
30 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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