6 Ottobre 2014
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RENZI È DI DESTRA?

6 Ottobre 2014

Per l’ambasciatore Usa in Italia J.R. Phillips, sì: “Riforme obbligatorie. Renzi mi ricorda Ronald Reagan”(Repubblica); anche per Piero Ignazi: “Il Pd come la destra Usa” (intervista al Manifesto); no, invece, per Piero Fassino: “Paese ingessato, riforme liberali hanno una valenza di sinistra” (intervista alla Stampa), e neppure per Michele Salvati: “Un po’ di comprensione per le fatiche di Renzi” (Corriere della Sera). In ogni caso, Roberto D’Alimonte spiega “Le scelte obbligate del governo Renzi” (Sole 24 Ore). Intanto: “Sinistra, una rete contro Renzi” (A. Barenghi, La Stampa), e “Una leadership collettiva oltre Sel” (Airaudo-Marcon, sul Manifesto).

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25 Gennaio 2014
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ANCORA GIUDIZI SULLA PROPOSTA DI RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE

25 Gennaio 2014

Una lettura particolarmente utile è la seguente: Sergio Fabbrini, “I tre vizi dell’immobilismo italiano(Sole 24 Ore).Franco Monaco: “Non sono fan di Renzi, ma la sua proposta mi convince” (Europa). Giorgio Tonini: “Renzi e la mossa elettorale del cavallo” (Europa). Agostino Giovagnoli: “Verso un inedito bipolarismo consensuale” (Europa 23). Francesco Clementi:Così è garantita l’alternanza” (Unità). Augusto Barbera: “Premio e soglie: basteranno due correzioni” (intervista al Mattino). Cesare Mirabelli: “La soglia del 35% per il premio è a rischio costituzionalità” (Messaggero). Valerio Onida: “Eccessivo il premio di maggioranza, ma le liste bloccate sono costituzionali” (intervista a Repubblica). Ugo De Siervo: “Regioni, così non va” (Europa, intervento a un convegno dell’Istituto Sturzo a Roma). Ugo De Siervo: “Titolo V, gli errori da non ripetere” (intervista al manifesto). Salvatore Vassallo: “Un passo da gigante ma rivediamo gli sbarramenti” (Europa). Michele Prospero: “L’Italicum non risponde alla sentenza della Consulta” (Unità). Piero Ignazi: “Perché l’Italicum va modificato” (Repubblica).

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22 Luglio 2013
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BORDATE AL GOVERNO (E AL PRESIDENTE). LE VOCI DEI SEGRETARI DI PD E PDL. E QUALCHE RIFLESSIONE MENO SCHIERATA

22 Luglio 2013

“Si teme che il governo Letta non possa sopravvivere alla crisi; in realtà il suo venir meno sarebbe il primo passo della ricostruzione”: così Raniero La Valle sul n. 15 di Rocca (“Dal foglio e dalla matita”). Ugualmente drastiche le valutazioni politiche di Gustavo Zagrebelsky, intervistato dal Fatto (“F35, giustizia e Kazakistan”), e quelle di A. Padellaro (“Lo Stato burlesque”). Sulle responsabilità di Alfano nel caso Shalabayeva tornano, su Repubblica, Eugenio Scalfari (“Il solo modo per salvare un governo ammaccato”) e Piero Ignazi (“Quanto ci costa l’irresponsabilità”) . A. Alfano, sul Corriere della Sera, dice: “Non farò un passo indietro”; G. Epifani, sull’Unità, dice l’opposto: “Il governo va rafforzato o in autunno non reggerà”. Poi tre riflessioni di segno diverso: “La credibilità di un paese” di A. Panebianco (Corriere della Sera), “Il ‘futuribile’, la prospettiva che ci manca” di M. Deaglio (La Stampa) e “Cosa manca alle classi dirigenti” di M. Luciani (l’Unità).

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6 Giugno 2013
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Sempre nette le divisioni sulle riforme costituzionali

6 Giugno 2013

Dichiarazione (incauta?) di Letta in tv: “Letta, il mio esecutivo finirà la legislatura” (M. Guerzoni, Corriere della Sera). Renzi, intervistato dal Corriere, fa un passo avanti verso la sua candidatura a segretario del Pd e chiede una nuova legge elettorale subito (“Governo e Pd, affondo di Renzi”).  Lo storico Massimo Salvadori analizza la debolezza del Pd nel costruire un progetto: “Pd e la sfida della ricostruzione”. Sulle riforme costituzionali articolo di Ceccanti su Europa (“Riforme, se noi saggi non ce la facciamo, rischia la politica”); Arturo Parisi è intervistato dal Messaggero (“Parisi. Avanti sul presidenzialismo. Il fattore ‘B’? Scusa per non cambiare”); intervento di Piero Ignazi su Repubblica che ritiene, invece, che il presidenzialismo servirebbe solo a Berlusconi (“Il grande inganno della pacificazione”); e Michele Ciliberto, sull’Unità, vede nel presidenzialismo “L’ombra lunga del dispotismo”. Lorenzo Dellai è cauto: su Repubblica afferma: “Attenzione alle accelerazioni. Troppo presto per l’elezione diretta”. Antonio Carioti recensisce sul Corriere un libro di Luciano Canfora intitolato “La trappola” (editore Sellerio): “Canfora, pamplhet contro il maggioritario”.

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15 Aprile 2013
by Vittorio Sammarco
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Quale Presidente? E come andrebbe eletto? Le opinioni di Piero Ignazi e Paolo Pombeni. Una lettera di Matteo Renzi

15 Aprile 2013

L’edizione online della rivista Il Mulino pubblica una nota di Piero Ignazi, in data 15 aprile (“Che tipo di presidente serve all’Italia?”). Per Ignazi serve “un presidente che sia un custode e un garante della Costituzione, vale a dire che difenda le istituzioni da forzature populiste e demagogiche”, e “un presidente che abbia un riconoscimento internazionale”. Infine, serve un presidente che rappresenti l’unità nazionale. “Giustamente – scrive Ignazi – il segretario del Pd si è rivolto al Pdl per cercare un nome condiviso. Ma il sistema partitico italiano non è più bipolare: ora è tripolare. I voti grillini non sono meno ‘validi’ di quelli del centrodestra: hanno pari dignità”. Paolo Pombeni, sul Messaggero del 13 aprile, dice che per eleggere il presidente servirebbe una maggiore

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26 Marzo 2013
by c3dem_admin
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Due opposti giudizi sul Pd di Bersani e il suo tentativo

26 Marzo 2013

Piero Ignazi e Elisabetta Gualmini sono entrambi docenti di scienza politica all’Università di Bologna. Entrambi sono di area democratica. L’uno fa parte del gruppo de Il Mulino, l’altra preside l’Istituto Cattaneo, che sono due importanti centri studi bolognesi e di rilievo nazionale. Epperò… Piero Ignazi, su Repubblica (“La crisi di nervi che scuote il Pd”), lamenta la disunione del Pd e la mancanza di un sostegno effettivo a Bersani, e ciò proprio quando servirebbe il massimo di unità interna: “A Bersani manca quello che sorregge Berlusconi: un partito unito, disposto a seguirlo sino in fondo”. E conclude:

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