18 Ottobre 2018
by Giampiero Forcesi
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IL PD. LEU. LA CGIL. IL DEF GIALLOVERDE

18 Ottobre 2018

Franco Monaco,Primarie Pd. Renzi, convitato di pietra” (Il Fatto). Matteo Renzi, “Il partito da solo non basta. Presenteremo comitati civici” (intervista al Corriere della sera). Carlo Calenda, “Non vado alla Leopolda. Pronto a candidarmi con il Fronte” (intervista a La Stampa). Michele Salvati, “Come salvare il Pd dalla ZTL” (Foglio). Giuseppe Sala, “Milano città aperta” (colloquio con Marco Damilano, sull’Espresso). Tommaso Cerno, “Il Pd non sa neanche dove vive” (intervista a Il Fatto). Cesare Damiano, “Mi candido alla segreteria dem, ma a Zingaretti dico…” (intervista a Il Dubbio). Pietro Ichino, “Il crinale della candidatura Zingaretti sostenuta da Gentiloni” (blog). Giovanna Casadio, “Zingaretti oltre il renzismo”. Goffredo De Marchis, “Minniti, la voglia di provarci, ma marcando l’autonomia da Renzi”. Andrea Marcucci, “Minniti candidato autorevole. Convergiamo tutti su di lui” (intervista a La Stampa). ALTRO: Roberto Speranza intervistato sulla crisi di Leu: “I dem hanno fallito. Avanti con Leu, ora o mai più” (Huffington post). Dario Di Vico, “Il dopo Camusso e il populismo” (Corriere della sera). Piero Ignazi, “M5s, l’anima smarrita” (Repubblica).  SUL GOVERNO E LA MANOVRA: Stefano Folli, “L’ancora di Draghi” (Repubblica); Vincenzo Visco, “E’ la tipica manovra di destra” (intervista al Manifesto); Pelto Pekka, “Manovra generica, brindano solo gli evasori” (Sbilanciamoci.org). Enzo Marro, “Così la manovra è un atto di fede” (Corriere della sera); Massimo Cacciari, “L’Ue non esiste più. La bocciatura arriverà dai mercati e sarà il caos” (intervista a Il dubbio); Sergio Fabbrini, “Governo diviso su economia e politica per l’Europa”; Giulio Sapelli, “La voce strozzata della Ue” (Messaggero); Massimo Villone, “Serve una Corte più forte contro le pressioni della Ue” (intervista a Il Fatto). Sabino Cassese, “Il governo è lo Stato?” (Foglio).

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15 Settembre 2018
by Giampiero Forcesi
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I CENTOGIORNI DI LEGA-M5S, E IL CONTESTO EUROPEO

15 Settembre 2018

Ilvo Diamanti, “Fiducia record nel governo. Prigionieri di un eterno presente” (Repubblica). Francesco Daveri, “Cento giorni senza far niente per l’economia sono troppi” (lavoce.info). Sabino Cassese, “Bilancio di governo. A che punto siamo?” (Foglio). Paolo Pombeni, “Il governo della gazzarra” (mente politica.it). Stefano Folli, “Il Quirinale e l’equilibrio dei poteri” (Repubblica). Piero Ignazi,L’alleanza rosso-bruna” (Repubblica). Roberto D’Alimonte, “Perché il governo è costretto a durare” (Sole 24 ore). Antonio Polito,Il governo della nostalgia” (Corriere della sera). Paolo Borgna, “L’ombra incompetente dell’Uomo qualunque” (Avvenire). Mario Centeno, presidente Eurogruppo, “Rispettare le regole europee” (Corriere della sera). Alessandro Barbera, “Bce. Draghi apre il caso Italia” (La Stampa). Marzio Breda, “Mattarella e il bilancio Ue: non si mercanteggia” (Corriere della sera). Stefano Folli, “La sfida tragica Ue-populisti” (Repubblica).

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2 Settembre 2018
by Giampiero Forcesi
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UMANITÀ, COMUNITÀ, TRIBÙ. E LA SINISTRA

2 Settembre 2018

Andrea Riccardi, “Comunità non vuol dire tribù” (Corriere della sera). Nadia Urbinati, “Umanità contro tribù” (Repubblica). SINISTRA: Con fatica avanza il dibattito su come il Pd e la sinistra possono uscire dall’isolamento. Intervista al Fatto di Nicola Zingaretti: “Voglio un confronto con i 5stelle e il Pd può cambiare”; ma Stefano Ceccanti, sul suo blog è “Contro l’appeasement del Pd con i 5stelle”, e così il mitico Massimo Bordin su Il Foglio (“Quelli che nel Pd…”). Ancora sul Foglio Graziano Delrio parla di come far emergere una nuova classe dirigente dai territori e del rapporto di collaborazione, ma critica, con Macron (“Un Pd con Macron”, titola esagerando il Foglio). E al Foglio dice come la pensa anche Piero Fassino, facendo alcune puntuali autocritiche (titolo, un po’ fuorviante: “Una via sui migranti”). Sul Fatto le serrate critiche di Franco Monaco a Veltroni: “Veltroni e i suoi. Più renziani di Renzi” . Anche Angiolo Bandinelli, sul Corriere della sera, è dubbioso: “Caro Veltroni, basta con la storia che fu, così la sinistra non riparte”. Favorevole, soprattutto per il richiamo a guardare ai 5 stelle,  Piero Ignazi su Repubblica: “La sinistra contaminata dal nemico”. E su Repubblica Maurizio Martina parla dell’iniziativa del Pd a Roma il 29 settembre: “Milano insegna, è ora di tornare in piazza”. ITALIA: Intanto, su la Stampa, Mario Deaglio descrive “La grigia palude italiana” e sul Corriere Federico Fubini spiega “Quanto può costare l’antipatia per la Ue”. A chi anche a sinistra parla di “Aziende strategiche allo Stato” (Paolo Maddalona, Manifesto), Mariana Mazzucato avverte: “La strada storta dello Stato” (Repubblica).

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6 Agosto 2018
by Giampiero Forcesi
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EUROPA: “LA CULTURA BATTA UN COLPO”

6 Agosto 2018

Sulla crisi dell’idea di Europa e sull’assenza di un vero dibattito culturale nel continente scrive su Repubblica Guido Crainz: “La cultura batta un colpo”. Massimo Cacciari spiega il senso dell’appello di alcuni intellettuali italiani sulla deriva politico-culturale dell’Italia: “Un impegno collettivo” (Repubblica). Sergio Fabbrini, sul Sole 24 ore: “Il populismo e i pericoli dei movimenti ‘contro’”. Ian Buruma, “Attenti alla rete di Bannon” (Repubblica). Sul Manifesto Marco Buscetta prova a dire “Come scardinare il fragile ‘noi’ su cui poggia l’odierno populismo”. INOLTRE: Mauro Calise, “La democrazia inquinata dalla rete” (Mattino). Romano Prodi sulla situazione italiana: “Il paese che rallenta perché malato di incertezza” (Messaggero). Angelo Panebianco critica il governo: “La dannosa ostilità verso industria e scienza” (Corriere della sera). Piero Ignazi, su Repubblica, torna a spingere il Pd a guardare verso i Cinque stelle: “Quel ponte verso il M5S”. Un’intervista di Matteo Renzi al Messaggero: “Questo governo scherza col fuoco”. Carlo Cottarelli, “Il miraggio che il debito non conti” (La Stampa). Isaia Sales:L’assistenza che non crea sviluppo al Sud” (Mattino). Marco Tarquini, sull’Avvenire, difende la linea dell’Avvenire contro i segnali di razzismo: “Senza vergogna”. Un articolo molto discutibile di Ugo Mattei su Il Fatto: “Il Quirinale sembra il Cremlino”.

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28 Luglio 2018
by Giampiero Forcesi
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PD. DEMOCRAZIA. GOVERNO

28 Luglio 2018

DUE PD. Piero Ignazi, “Siamo onesti, ci sono due Pd” (Repubblica). Franco Monaco, “I renziani che esorcizzano Renzi” (Huffington post). Davide Allegranti, “La fase onirica del Pd” (Foglio). Nino Bartoloni Meli, “La cena di Matteo sull’Aventino. Nel menù anche lo strappo col Pd” (Messaggero). Daniela Preziosi, “La rete Zingaretti: base dem e associazionismo cattolico” (Manifesto). Su “Il Sicomoro” n. 9 articoli di F. Pizzul, P. Danuvola, P. Cova e altri. DEMOCRAZIA, CASALEGGIO E LA SINISTRA. Dopo i primi commenti all’intervista di Davide Casaleggio su La Verità (vedi qui): Guido Liguori, “Democrazia consigliare, né diretta né parlamentare” (Manifesto); Giancarlo Gaeta, “Davide Casaleggio e la sinistra da rifare” (Manifesto). LA DURATA DEL GOVERNO. Angelo Panebianco, “Perché il governo durerà” (Corriere della sera); Claudio Petruccioli, “Un governo destinato a durare” (intervista a Italia Oggi).

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1 Luglio 2018
by Giampiero Forcesi
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DA DOVE IL PD PUÒ RIPARTIRE?

1 Luglio 2018

“Invece di rituffarsi nel rito ormai stanco delle primarie al Pd servono luoghi d’incontro per discutere e per ritrovare una autentica ragione d’essere”. Lo scrive Piero Ignazi su Repubblica (“Da dove il Pd può ripartire”). Scrive Marianna Rizzini sul Foglio che nel Pd: “S’avanza Zingaretti”; il quale Nicola Zingaretti ha rilasciato oggi al Corriere della Sera un’intervista: “Farò un Pd diverso. I Cinquestelle si divideranno, dovremo confrontarci”.  Sul Mattino Mario Adinolfi scrive: “Calenda-Zingaretti, due mondi paralleli”. Per Graziano DelrioMartina segretario, poi lotta alla povertà” (intervista a Repubblica). Sul Corriere della Sera Giovanni Belardelli rileva “La strada sbagliata del gruppo dirigente Pd”. Goffredo Bettini, intervistato dal Manifesto: “Il nostro riformismo ha fallito. Senza congresso, Pd a rischio”. Sul suo blog Giovanni Cominelli fa una puntuta analisi: “Il Pd al tappeto”. Gianni Cuperlo, sull’Espresso, va a Tor Bella Monica e scrive: “La periferia del nostro scontento”. Marco Damilano fa il quadro: “Quella sinistra senza terra né cielo” (Espresso). Sul Manifesto Roberto Morassut propone: “Oltre il Pd per diventare Movimento”. L’anziano Giorgio Galli (90 anni) dice a Il Fatto: “La sinistra torni se stessa. Deve criticare il capitalismo”. Massimo Villone, sul Manifesto: “Le liste civiche, falsa ancora di salvezza per il Pd”. Su mentepolitica.it Michele Iscra scrive che “c’è una strana nostalgia che gira almeno per certi ambienti dell’Italia: il rimpianto della DC. Non esattamente come partito cattolico, bensì come partito capace di fare sintesi, di coltivare e trasmettere una qualche forma di identità nazionale, capace in definitiva di parlare a tutti, anche agli avversari” (“Nostalgia della Dc”).

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2 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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IL PD NEL NUOVO MONDO POPULISTA

2 Giugno 2018

Come la sinistra si pone di fronte al nuovo governo? Ieri ne aveva parlato Walter Veltroni a Scalfari (“Gentiloni per ricostruire il Pd”). Oggi il direttore di Repubblica, Mario Calabresi, sembra dare la linea (“Allacciate le cinture”), mentre Piero Ignazi prova a dire quale è “Il leader che serve al futuro Pd”, e Nadia Urbinati mette in guardia da un’opposizione pregiudiziale e a sua volta populista: “Ci vuole un altro stile per fare opposizione”. Elementi di realismo nell’intervista di Claudio Petruccioli a Italia Oggi: “Un governo possibile e coerente”. La proposta del dem Roberto Morassut: “Il Pd faccia opposizione e diventi un movimento” (Il Dubbio). Su Il Fatto Marco Travaglio irride il Pd: “Bella ciaone”, e pubblica una nota di Salvatore Settis critico con Mattarella (“Quel ‘contratto’ e i pirati della Carta”) e un commento di Marco Tarchi (“Sorpresa: ‘Salvimaio’ non è populista”).  Sulla visione economica del nuovo governo scrive su Avvenire Leonardo Becchetti:Tria, dialogo con Bruxelles ma facendo i conti con la realtà”.  Sul Sole 24 ore Nunzio Galantino torna a Moro: “Gli obiettivi di Moro. Una lezione di politica”.

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24 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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IL PD E IL CONTRATTO M5S

24 Aprile 2018

Roberto D’Alimonte, “Lezioni molisane per M5S e Lega” (Sole 24 ore). Emilia Patta, “Martina: sì al confronto. Alt di Renzi. Pd spaccato” (Sole 24 ore). Dario Franceschini, “Non possiamo dire soltanto no” (a Repubblica). Gianni Cuperlo, “Adesso il Pd esca dall’angolo” (a La Stampa). Piero Colaprico, “Sala rompe gli indugi: il Pd apra al M5S” (Repubblica). Ettore Rosato, “Possiamo sederci al tavolo con M5S solo se chiudono il forno con la Lega” (al Messaggero). Piero Ignazi, “Di Maio si è mosso, ma l’intesa con il Pd è quasi impossibile” (a Il Fatto). Emanuele Buzzi, “Ecco i 10 punti del contratto M5S” (Corriere della sera). Sabino Cassese, “Sì al contratto modello tedesco” (a Qn). Virginio Rognoni, “La voce del Pd e il nuovo M5S” (Repubblica). Natalino Irti,M5S affascinato dalla tecnica. Lega ancorata al territorio. Sono due partiti incompatibili” (a La Stampa).  Marzio Breda, “Il piano del Colle per il dopo” (Corriere della sera). Stefano Folli, “La via stretta del Quirinale” (Repubblica). Salvatore Merlo, “Senza Di Maio?” (Foglio). Marco Damilano, “Quei due vincitori già invecchiati” (Espresso).

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19 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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VERSO IL DIALOGO M5S-PD? O SI PROFILA UN GOVERNO DI TUTTI?

19 Aprile 2018

Su Repubblica Mario Calabresi, direttore, diceva l’altroieri che il fossato tra Pd e M5s è troppo grande (“Il governo di nessuno”). Oggi Piero Ignazi lo riprende Calabrese poi lo contraddice dicendo che i due partiti insistono nella stessa area politica (“A chi spetta il primo passo”). Anche Stefano Folli sembra ritenere che nel rapporto M5S-Pd Mattarella veda l’unica strada (“I Cinquestelle nei labirinti del palazzo”), dopo aver scritto ieri: “Democrat e M5S: più convenienza che convergenza”. Giovanna Casadio annota una debole traccia di Prodi (e una di Veltroni) a un incontro a Roma: “Prodi pungola il Pd: ‘l’immobilismo può portare a disastri’”.  E anche di Sabino Cassese si coglie un fragile spunto: “I grillini già passati dalla piazza  alle istituzioni. Ora si segua l’esempio tedesco”. Che Mattarella punti al dialogo M5S-Pd lo dice e lo teme Claudio Cerasa: “Il Quirinale sogna la svolta di Renzi” (Foglio;  e ieri aveva scritto: “La pazzia di un Pd al governo”). Franco Monaco, su Il Fatto, dice al Pd: “Vedere le carte è nell’interesse democratico”. Ma dice Biagio de Giovanni, in un’intervista a Il Dubbio: “Caro Pd, se ti allei con i Cinquestelle ti scavi la fossa”. Secondo Carlo Bertini già ieri “Pd pronto a entrare in gioco per un governo con Fico” e oggi Ugo Magri: “Ipotesi governo M5S-Pd: ora la palla passa a Renzi” (La Stampa). E Piero Fassino dice: “Hanno fallito. Si riaprono i giochi” (al Quotidiano nazionale). Ma per altri l’approdo sarà un governo del presidente: lo auspica Massimo Cacciari (“Pd e M5S, si può fare?” La Stampa); lo dice Luciano Violante (“Vanno cercate alleanze disomogenee. L’alternativa, l’esecutivo del presidente”, Mattino); lo prevede Francesco Verderami (“Governo del presidente. Ora i partiti sono cauti, sarebbe difficile dire di no”, Corriere della sera).

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23 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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PD E SINISTRA: SI RIFLETTE

23 Marzo 2018

Piero Ignazi delinea “I tre scenari per il gioco del potere” (Repubblica), privilegiando quello M5S-Pd. L’intervista di Luigi Zanda: “Impossibile governare con il M5s” (Corriere della Sera). Anche Andrea Orlando, minoranza dem, favorevole a incidere nel votare le presidenze ma contrario ad un’alleanza Pd-M5s (“Non si può restare a guardare”). Michele Serra, “Perché bisogna parlare con i 5 stelle” (Venerdì di Repubblica). Achille Occhetto, in un’intervista a Sette: “La sinistra non è populista”. Sul Foglio V. Valentini scrive: “Nasce il modello Zingaretti: Pd e M5s insieme”. A sinistra un’analisi ragionata di Aldo Garzia sul Manifesto: “Riorganizzare l’opposizione con una coalizione plurale”. Adriana Pollice: “La marea gialla sale dalle periferie” (Manifesto).

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