5 Gennaio 2018
by c3dem_admin
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La Costituzione al tempo dei populismi

5 Gennaio 2018
di Guido Bodrato

 

L’autore, classe 1933, è stato deputato al Parlamento italiano dal 1968 al 1994 e a quello europeo dal 1999 al 2004. Più volte ministro, direttore del quotidiano “Il Popolo”, è  stato, insieme a Donat Cattin, il leader della corrente democristiana Forze Nuove e poi collaboratore di Zaccagnini e fondatore (insieme a Martinazzoli, Galloni, Granelli, Elia e altri) dell’Area Zac.

 

Il populismo è ciò che rimane della politica dopo il tramonto dei partiti di massa, partiti che avevano perduto credibilità e radicamento sociale ed avevano lasciato il campo all’indifferenza e all’antipolitica. Può vivere la democrazia senza partiti?

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17 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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LIBERISMO ETICO? E IL POPULISMO DELL’ANTIPOTERE

17 Dicembre 2017

L’Avvenire pubblica un interessante (discutibile) editoriale di Marco Olivetti molto critico sul liberismo etico che, secondo, lui avrebbe ormai trionfato con le varie misure introdotte in Italia nell’ultima legislatura (“Il rifiuto del limite”); e ieri Camillo Ruini, intervistato da Repubblica, aveva espresso il suo giudizio sul voto sul fine-vita: “Una legge sbagliata, porterà all’eutanasia”. Biagio De Giovanni, sul Mattino, offre un’ analisi interessante sul tema del populismo in Italia: “Il paese avvelenato dai nemici del potere”.  Sull’Espresso un’intervista a Carlo Calenda: “Il Pd? Un circolo chiuso”. Romano Prodi, sul Messaggero, analizza la questione energetica in Italia: “Dall’Ilva al Tap, il prezzo che paghiamo per la politica dei veti”.

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11 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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L’ANTIFASCISMO A COMO. MA L’ANTIPOPULISMO?

11 Dicembre 2017

La meglio gioventù sul palco di Como” scrive Guido Crainz su Repubblica. “Difendiamo i giornali dai neofascisti”, scrive Vladimiro Zagrebelsky su La Stampa. Critico verso un allarme che giudica eccessivo è Massimo Adinolfi: “La sinistra che cavalca l’onda nera” (Mattino). Su Il Fatto Franco Cassano dice: “Deve sapersi rinnovare anche l’antifascismo”.  L’intervista di Matteo Renzi a Repubblica, all’indomani della manifestazione di Como (“Renzi: mai con Berlusconi”). L’Intervista di Silvio Berlusconi a Il Tempo: “Tanto vinco io”. L’intervista di Graziano Delrio al Corriere della Sera: “Divisioni e distinguo non ci hanno aiutato, ma si può vincere”. Alessandro Trocino riferisce: “Grasso: non chiuderò al Pd dopo il voto” (Corriere della sera). Roberto D’Alimonte fa i calcoli e dice: “Berlusconi nodo obbligato negli scenari del dopo voto” (Sole 24 ore). Mauro Calise, “Se traballa la diga antipopulista” (Mattino). Angelo Panebianco,Quel bacino di ostilità per la democrazia liberale” (Corriere della sera). Si legge su Repubblica che “I prodiani vanno avanti per una lista ulivista a sostegno del Pd” (Silvia Bignami).  Monica Guerzoni, sul Corriere, scrive: “Dai ministri ai padri nobili: così si rafforza il ‘partito’ di Gentiloni”.

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29 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
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POLEMICHE (PRETESTUOSE): CONTRO GALLI DELLA LOGGIA E CONTRO SCALFARI

29 Novembre 2017

Claudio Cerasa attacca il Corriere della Sera e dice: “Il Corriere dica se sta con la democrazia o con Dibba” (Il Foglio). E’ tutta la linea del giornale di via Solferino che Cerasa prende di mira. Ma in particolare si riferisce ora all’editoriale di Ernesto Galli Della Loggia di domenica (“L’Italia del 58% che non è possibile ignorare”), che viene letto come un endorsement al M5S (ma, in realtà, Galli definisce “inquietante” il voto di massa ai 5stelle). Cerasa aveva già scritto due giorni fa (con più ragione): “Il grillino che è in te. Il dramma di una classe dirigente senza carattere”. Analoga dura critica a Galli Della Loggia viene da Massimo Adinolfi, sul Mattino (“Intellettuali folgorati dai populisti”). Critica di nuovo esagerata. Del resto l’editoriale di oggi di Angelo Panebianco sul Corriere dice ben altro: chiede “Un centro di gravità per il nostro paese”; e cose  non molto diverse da quelle dette da Galli della Loggia le scrive Piero Ignazi su Repubblica: “La malattia dell’elettore”. Su un’altra sponda, ad essere preso di mira è il fondatore di Repubblica, Scalfari, dopo la sua dichiarazione che opterebbe per Berlusconi contro Grillo: Libertà e Giustizia, “Caro Scalfari, siamo sbalorditi” (Il Fatto); Marco Travaglio, “10 domande a Scalfari” (Il Fatto). Scrive Francesco Damato, su Il Dubbio: “Scalfari nel mirino di Travaglio che punta ai lettori di sinistra di Repubblica”. La difesa (indiretta) di Eugenio Scalfari: “Il papa, l’Italia e il senso della memoria” (Repubblica).

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6 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
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NAZIONALISMI E POPULISMI. E IL VOTO IN SICILIA

6 Novembre 2017

Un articolo di Sergio Fabbrini fa il punto sulla situazione europea e invita le forze europeiste italiane a dichiarare il loro sostegno alla Ue e il loro impegno a riformarla senza alcuna concessione al populismo degli anti-europeisti (“Forza e debolezza dei nazionalismi”, Sole 24 ore). Ugo Magri sul ruolo di Mattarella e l’imperizia di Renzi e 5Stelle: “L’argine al populismo istituzionale” (La Stampa). Gustavo Zagrebelsky, invece, critica Mattarella, e non solo (“Anche il Rosatellum è incostituzionale. E’ la stagione dell’impolitica. Grasso sarà un buon leader”, intervista a La Stampa). SICILIA: Marcello Sorgi, “L’urna premia Berlusconi antipopulista” (La Stampa); Fabio Martini, “Pd, una doppia sconfitta che viene da lontano” (La Stampa); Stefano Folli,Il Pd e il rischio dell’irrilevanza”; Massimo Adinolfi, “Se la partita del paese si gioca a due” (Mattino); Mauro Calise, “Renzi, un leader alla prova dell’assedio” (Mattino); Pierluigi Bersani, “Non credo alla svolta dentro i democratici” (intervista a Repubblica). Massimo Villone, “Renzi al capolinea. La sinistra e l’occasione di ritrovare un ruolo” (Manifesto). Claudio Cerasa, “Storia di una non notizia: Renzi non è più il candidato del centrosinistra” (Foglio).

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4 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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L’AVVENTURA CATALANA

4 Ottobre 2017

Il sindaco, o la sindaca, di Barcellona, Ada Colau ha rilasciato a Concita Di Gregorio su Repubblica un’intervista in cui dice anche alcune cose belle e intelligenti sulle qualità di chi governa (“Dopo le violenze, con Rajoy non si può trattare. Il Psoe deve sfiduciarlo”); ma sul nodo centrale della questione ai suoi argomenti deboli risponde molto bene Marco Olivetti, su Avvenire (“La storia non è solo cozzo d’assolute volontà”). Sull’Avvenire interviene anche Leonardo Becchetti (“Risposta sbagliata al problema vero”). Stefano Ceccanti, su Democratica: “Catalogna, l’avventurismo di una minoranza”, Alessandro Campi sul Messaggero: “Le forzature delle minoranze con l’alibi dell’identità”. Giovanni Orsina su La Stampa: “La Lega si perde nel labirinto dei populismi”. Eugenio Cau su Il Foglio racconta prima “Gli antisecesionisti” e poi “L’egemonia secessionista”. Aldo Garzia sul Manifesto (a difesa di Madrid): “Madrid-Barcellona, tutto è cambiato in 40 anni”. Infine, guardando oltre, Timothy Garton Ash: “Alle radici del populismo” (Repubblica).

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2 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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Riflessioni sul populismo

2 Ottobre 2017
di Nino Labate

 

Possibile che quando sbaglia uno sbagliano tutti? Interrogarsi sulla diffusione del populismo potrebbe  significare (anche) interrogarsi sul perché si è portati a semplificare gli avvenimenti e a generalizzare.

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27 Settembre 2017
by Giampiero Forcesi
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IL ‘FORGOTTEN MAN’ È ANCHE TEDESCO

27 Settembre 2017

Federico Fubini,Il ‘forgotten man’ è anche tedesco” (Corriere della Sera). Giorgio Napolitano, “La cancelliera paga scelte coraggiose, e la sinistra ha smesso di funzionare” (intervista al Corriere della Sera). Stefano Folli, “Da Berlino una lettera per Renzi sul futuro della sinistra” (Repubblica). Beda Romano, “Bruxelles teme i liberali al governo” (Sole 24 ore). Lucrezia Reichlin,Gli sconti che Berlino non farà” (Corriere della sera). Gian Enrico Rusconi, “I tre allarmi che arrivano da Berlino” (La Stampa). ALCUNE PIÙ AMPIE RIFLESSIONI: Corrado Ocone, “Socialismo scompare ovunque” (Il Mattino). Mauro Magatti, “La sfida di uno sviluppo che argini i populismi” (Avvenire). Gian Enrico Rusconi, “Rafforzare il diritto di cittadinanza” (La Stampa). Cesare Lanzetti, “Europa in cerca di un nuovo umanesimo” (Avvenire).

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22 Settembre 2017
by Giampiero Forcesi
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LE ALCHIMIE NASCOSTE DELLA LEGGE ELETTORALE

22 Settembre 2017

Ugo Magri su La Stampa spiega il nuovo patto sulla legge elettorale (“Ma il nuovo testo non potrà fare il miracolo di un vincitore certo dopo le elezioni”). Né scrive anche Stefano Ceccanti nel suo blog (“Rosatellum bis: spiegazione e valutazione”). Per Carlo Bertini su La Stampa si tratta di “Una legge per svuotare la sinistra”. Mauro Calise commenta sul Mattino: “La politica salva la faccia. Salverà anche la testa?”. Stefano Folli scrive de “Le alchimie nascoste dietro la maschera del latinorum” (Repubblica). Perché i leader vogliono il Parlamento dei nominati? Se lo chiede Walter Tocci in un saggio uscito su costituzionalismo.it, e si risponde che è la conseguenza di fenomeni strutturali della politica postmoderna (“Dal troppo al niente della mediazione”).  Claudio Cerasa sostiene che in Italia, se si vuol proseguire nell’uscita dalla crisi, “Non si può fare a meno di una grande coalizione” (Il Foglio). Angelo Panebianco, sul Corriere della Sera, spiega perché in Italia la spinta anti-politica durerà di più che nel resto d’Europa (“La forza delle idee illiberali”). Piero Bevilacqua, sul Manifesto, critica il Pd sulla finanziaria: “Legge di bilancio. Il centrosinistra è neoliberista”.

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21 Settembre 2017
by Giampiero Forcesi
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“5 STELLE IN SALSA SOVIETICA”

21 Settembre 2017

Sulla candidatura (pressoché) unica di Luigi Di Maio: Ezio Mauro, “Di Maio e i dadi truccati dei grillini” (Repubblica); Massimo Gramellini,Operazione San Gennaro” (Corriere della Sera); Marcello Sorgi, “Quei voti on line senza credibilità, e la democrazia diventa un teatro” (La Stampa); Claudio Cerasa, “La crisi nera del populismo” (Il Foglio); Stefano Ceccanti, “5 Stelle in salsa sovietica. Ci vogliono regole minime per tutti” (Mattino).

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