29 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
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IL POPULISMO “BUONO”

29 Aprile 2017

Renato Mannheimer, “Il voto cattolico si è disperso e non pesa più” (Il Giornale). Su Repubblica Claudio Tito muove una impietosa critica al Pd e agli altri piccoli partiti di sinistra: “Le primarie populiste”. Sul Foglio Claudio Cerasa appare deluso dalle mosse di Renzi, troppo populista, e prova a ipotizzare che ci sia “Il populismo buono”. Maria Teresa Meli fa il punto: “L’ex premier e il voto anticipato: anche senza cambiare le regole” (Corriere della Sera). Stefano Ceccanti, “La legge elettorale, l’ottimismo della volontà e il pessimismo dell’intelligenza” (Unità). Roberto D’Alimonte, “Armonizzazione e governabilità, doppia sfida in salita” (Sole 24 ore). Luigi Di Maio, “Sul premio possiamo discutere. Il pd scelga tra noi e Berlusconi” (intervista al Corriere della Sera). Barbara Spinelli critica il M5S: “M5S svolta a destra. Sulle Ong ignoranza militante” (Manifesto). Fabio Martini, “La svolta di Pisapia: se Matteo rifiuta l’alleanza noi concorrenziali”. Luigi Zanda, “L’alleanza con Pisapia è naturale, con Bersani e Co. imbarazzante” (intervista a Repubblica). Tommaso Ciriaco, “Dopo primarie: da Cuperlo ai prodiani sul Pd lo spettro di un’altra scissione” (Repubblica). Mauro Calise, “Se il partito evapora ma i dirigenti restano” (Mattino). Massimo Salvadori spiega: “Perché i socialisti non sanno più vincere” (Sole 24 ore).

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10 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
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IL PARTITO PIGLIATUTTO

10 Aprile 2017

Cresce l’attenzione verso il M5S. Ilvo Diamanti fa il punto: “M5S, la rete del partito pigliatutto” (Repubblica). Piglia, ad esempio, l’industriale Arturo Artom, che dice: “Dopo Monti e Letta sto con Beppe. Con lui si farà la rivoluzione 4.0” (intervista al Mattino). Fabio Martini su La Stampa dice però: “Fuori dai ballottaggi, incubo per i 5 Stelle”. Bruno Simili, sul Mulino online s’interroga criticamente su “Una politica estera per il M5S”. Biagio De Giovanni, su Il Mattino, individua “Le risposte mancate dei 5 Stelle”. Luigi Covatta parla de “La deriva totalitaria dell’algoritmo” (Mattino). E Claudio Cerasa: “Cinquanta sfumature di Grillo. Chi sono i complici della grande truffa” (Il Foglio). VENENDO AL PD: Rosy Bindi in un’intervista a Il Fatto dice che sostiene Andrea Orlando, ma rivela: “Lascio la politica. Il Pd è di un uomo solo”. Mauro Calise ritiene che le primarie contribuiscano a indebolire il Pd: “Il Pd prigioniero delle primarie”. Per Ferdinando Giugliano, su Repubblica, “dal Movimento 5 Stelle a Matteo Renzi, la scelta è ormai tra il populismo e una sua versione soft” (“Il coraggio di scontentare”).

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2 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
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LA GENEROSITÀ DELL’EUROPA

2 Aprile 2017

Carlo Ossola offre una colta riflessione sulla forza dell’Europa e sulla necessità di costruirla a partire dalla cultura (“La generosità dell’Europa anti-populista”, Sole 24 ore). Anche Bruno Forte sottolinea il valore dell’Europa (“Il futuro dell’Unione nella memoria delle sue radici”, Sole). La proposta di Romano Prodi: “Rifondare l’Europa cominciando dall’esercito” (Messaggero). Epperò Walter Veltroni paventa l’inasprirsi dei conflitti nel mondo: “La parola guerra” (Unità). Piero Craveri, “Idee per salvare una fragile Europa” (recensione sul Sole). Sherin Khankan, danese e siriana, “La mia lotta per le donne dentro il mondo islamico” (intervista a La Stampa). Gian Carlo Blangiardo, su Avvenire: “Le culle vuote in Europa: una bomba a orologeria”. Alessandro Orsini spiega come Donald Trump sia un autentico nazionalista, e non un populista (“Donald Trump, l’uomo frainteso”, Messaggero). Due analisi sull’America Latina: Sergio Romano, “Il mondo in bilico dell’America latina” (Corsera) e Mimmo Candito, “Controrivoluzione America latina” (La Stampa).

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30 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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ANCORA SU BERSANI, I 5 STELLE E LE PRIMARIE DEL PD

30 Marzo 2017

Per Franco De Benedetti, sul Sole 24 Ore, impedire l’andata al governo dei 5 Stelle è la prima urgenza politica (“Il populismo di Grillo e il ruolo del Pd”). Stesso giudizio di Emanuele Macaluso, in replica alle aperture di Bersani: “Caro Pierluigi, i 5 Stelle sono una forza eversiva” (Il Dubbio). E Marcello Sorgi su La Stampa riferisce: “Grillo di nuovo bastona gli scissionisti”. Goffredo Buccini, “La rivoluzione dei 5 Stelle contro la conoscenza” (Corriere della Sera). Sulle PRIMARIE DEL PD: Alessandro Di Matteo su la Stampa scrive: “Pd, Renzi meglio che nel 2013. E sfonda nelle regioni rosse”. E Paolo Pombeni sul Sole 24 ore annota “Militanti Pd più renziani dei quadri. Ora il test gazebo”. Intervistato dal Manifesto Enrico Rossi dice: “Non saremo una ridotta”.

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21 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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POPOLOCRAZIA E GRILLIZZAZIONE DEGLI SPIRITI

21 Marzo 2017

L’ECONOMIA RIPRENDE MA BISOGNA ABBATTERE IL DEBITO. Paolo Onofri, “L’Italia che tira più del previsto” (Repubblica). Fabio Martini, “Gentiloni, ora avanti le riforme contro lo stallo” (La Stampa). Gianfranco Pasquino su Gentiloni: “Da professore gli darei sei, ma abbatta il debito” (intervista alla Stampa). Ferdinando Giugliano, “Il Paese di Bengodi” (Repubblica). Franco Bruni, “L’obbligo di ridurre il debito”. LA POLITICA BOCCHEGGIA. Enrico Letta dialoga con Marco Damilano: “Così l’Italia torna nel pantano” (Espresso). Massimo Cacciari,Stato in tilt, difficile persino la grande coalizione” (intervista alla Nazione). Vincenzo Visco, “Siamo vecchi ma meglio di questi incompetenti” (intervista a Il Fatto). LA POPOLOCRAZIA. Mauro Calise, “L’Italia tra decisionismo globale e populismo montante” (Mattino). Ilvo Diamanti, “Dalla democrazia alla popolocrazia” (Repubblica). RENZI/NON RENZI. Salvatore Vassallo spiega perché, a suo dire, “Non serve il partito radicato sul territorio” (intervista a Italia Oggi). Marianna Rizzini dialoga con Massimo Recalcati, sostenitore di Renzi: “Lo psicanalista organico” (Foglio). Marco Follini al Corriere della Sera: “Perché torno in politica? C’è un vento democristiano”. Bianca De Giovanni: “Noi alternativi a Renzi contro le disuguaglianze. Nasce Sinistra Pd” (Unità). Roberto Speranza: “L’attuale Pd sta tutto in un giro di compasso di 20 km” (a La Verità). GRILLISMO. Giuliano Da Empoli,Le relazioni pericolose tra ex Pd e grillismo” (Messaggero). Claudio Cerasa, “La grillizzazione degli spiriti” (Foglio).

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16 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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NEOEUROPEISMO?

16 Marzo 2017

Dopo il voto in Olanda si parla di “Neoeuropeismo” (David Carretta sul Foglio). Massimo Adinolfi: “Europa, la svolta” (Il Mattino). Luigi Covatta, sul Mattino, a proposito di Olanda cita Macron e dice: “Voto in Olanda, la rivincita dell’ideologia”. Jurgen Habermas: “Il populismo? Si vince tornando vicino agli ultimi” (Repubblica da Micromega). Dice Marc Lazar: “I populisti sono minoritari ma hanno fatto cambiare la politica. Ora facciamo ripartire l’Europa” (intervista a Repubblica).

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8 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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SE IL GOVERNO GENTILONI AIUTA IL PD A RIMONTARE…

8 Marzo 2017

In un’intervista a Italia Oggi Arturo Parisi insiste sulla necessità di ridare vitalità al Partito democratico (“Renzi deve ricostruire il Pd”). Così anche Anna Finocchiaro: “I danni del proporzionale e un partito da rifondare” (Corriere della sera). Carlo Bertini su La Stampa riferisce che “Orlando incontra Prodi e gli ulivisti si schierano sostenendo il ministro” (e vedi il Programma di Orlando). Stefano Folli su Repubblica: “Matteo e il paradosso delle primarie: vincerle e restare senza alleati”. Lina Palmerini teme che Renzi al Lingotto non dica che sistema elettorale vuole: “La differenza del Lingotto di Renzi” (Sole 24 ore; e vedi una bozza del programma di Renzi). Pippo Civati dice al Manifesto “Tante liste di sinistra sono una follia, uniamoci. Dal Pd altri usciranno”. Sergio Chiamparino e Giuseppe Sala scrivono a Renzi “Caro Matteo, cambia mare se vuoi restare il capitano” (lettera a Repubblica). Paolo Pombeni su mentepolitica.it è critico tanto delle primarie del Pd quanto del governo Gentiloni (“La politica della corrida e quella del sopire e troncare”), mentre Marcello Sorgi scrive: “Gentiloni, carta a sorpresa per una rimonta del Pd” (La Stampa), e Massimo Franco dice lo stesso: “Una stabilità che può essere utile anche al Pd” (Corriere). Per Michele ProsperoWeimar non c’entra, è la sinistra che manca” (Manifesto). Angelo Panebianco denuncia: “La resa culturale ai 5 Stelle” (Corriere). Claudio Petruccioli, in un’intervista a Il Dubbio, accusa: “Prima fecero cadere Prodi, ora puntano Renzi. Processiamo le inchieste”.  Ma per Antonio Polito “Furbizia e spregiudicatezza sono valori politici rischiosi”.

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15 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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L’INCUBO SCISSIONE E LA PROPOSTA DI PISAPIA

15 Febbraio 2017

Giovanna Casadio scrive: “Per Bersani o si rinvia (il congresso) o è scissione. Il piano del nuovo Ulivo” (Repubblica). Dice Walter Veltroni al Corriere: “L’idea di dividersi è un incubo, ma il Pd di Renzi deve aprirsi”. Lina Palmerini sul Sole 24 ore descrive “Tutti i rovelli degli scissionisti”. Lo storico David Sassoon dice all’Unità: “Dividersi sarà una scorciatoia fallimentare”. Ezio Mauro su Repubblica allarga la riflessione alla crisi odierna del progetto democratico in Occidente e deplora le divisioni (“I dem e la talpa dell’ultradestra”). Contro l’anacronismo della divisione dei dem anche Alberto Orioli sul Sole 24 ore: “Il rischio politico e la voglia di riscatto”. Intanto a Milano Giuliano Pisapia rilancia il suo “Campo progressista”, presente anche Franco Monaco che all’Unità spiega il senso dell’iniziativa: “La scommessa della sinistra che non vuole essere minoritaria”. Di Franco Monaco anche un intervento su Adista: “Tra Ulivo e nuova sinistra”. Sul sito di LibertàEguale un’analisi di Claudio Petruccioli.

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10 Febbraio 2017
by Vittorio Sammarco
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NASCE  IL “CAMPO PROGRESSISTA”, PROMOSSO DA GIULIANO PISAPIA

10 Febbraio 2017

“Vogliamo riunire chi vuole fare qualcosa per la società e non trova il modo”, così Giuliano Pisapia in un’intervista a Aldo Cazzullo sul Corriere della sera  (“Ecco il mio Campo progressista. Con il Pd possiamo fare il 40%”). Giovanni Orsina critica Renzi (e Berlusconi) perché cercano di competere con Grillo scendendo sul suo stesso terreno (“Dove porta l’imitazione di Grillo”, Il Mattino). Franco Monaco, sul Fatto, si augura che la minoranza dem, a questo punto, resti dentro e metta in minoranza Renzi (“L’Ulivo cos’era e cosa non può essere”). Piero Bevilacqua sul Manifesto parla del progetto di Sinistra italiana, non disposto ad alleanze con il Pd (“Per fare il centrosinistra bisogna unire la sinistra”). Emilia Patta, sul Sole, fa il punto sul Pd: “Renzi: voto a giugno o subito il congresso”. Vannino Chiti: “Confronto sui temi e poi la conta. Se Renzi vince sarà leader di tutti” (Unità). Per Mauro Calise, sul Mattino, la posta in gioco del congresso Pd sarà la testa di Renzi (“La sfida a Renzi posta in gioco del congresso”). Pessimista Claudio Cerasa sulle sorti di Renzi (“No voto, no party, no Renzi”, Il Foglio). Critica Renzi ma allarga lo sguardo Guido Crainz: “L’impotenza del riformismo”. Guido Tabellini sul Sole 24 ore spiega perché sarebbe meglio votare subito (“Il voto ravvicinato e la lezione dello spread”). Quanto alla sentenza della Consulta: Stefano Ceccanti, “La riforma possibile” (Il Giorno); Roberto D’Alimonte, “La Corte lascia ai partiti la responsabilità di una nuova legge” (Sole 24 ore); al contrario per Liana MilellaOmogeneità tra Camera e Senato. La Consulta detta la legge elettorale” (Repubblica).

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23 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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RITORNI. DIALOGO A DISTANZA TRA PRODI E BERLUSCONI

23 Gennaio 2017

La Stampa pubblica due interviste: l’una a Romano Prodi (“I progressisti devono rispondere al malessere della classe media”) e l’altra a Silvio Berlusconi (“Trump ha ragione su Putin. Ma l’isolazionismo è un errore”); con un editoriale di Marcello Sorgi: “Raro dialogo a distanza tra due ex rivali”. Un interessante articolo di Mauro Calise, che ripropone la sua tesi dell’inevitabilità di un leader carismatico per poter governare oggi (“Le armi spuntate contro i populisti”, Mattino). Molto realismo nell’articolo di Andrea Bonanni sui limiti dell’eterna disputa tra filo-austerity e anti-austerity in Europa (“Ue, la sfida dei conti”, Repubblica). Aldo Cazzullo, sul Corriere, individua “Le tante parole in comune tra M5S e Lega”. Jacopo Iacoboni si sofferma invece su “Grillo e gli idoli Putin e Trump” (La Stampa). Nichi Vendola dichiara a Il Fatto: “Pisapia sbaglia. Il centrosinistra è finito. E il vero radicale è il Papa”. Angelo Panebianco, sul Corriere, spiega perché, a suo dire, è necessario “Cambiare i Trattati per salvare l’Unione europea”. Leonardo Martinelli, su La Stampa, spiega chi è il vincitore (al primo turno) delle primarie dei socialisti francesi: “Quell’outsider della sinistra paladino del reddito di cittadinanza”.

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