4 Novembre 2016
by Giampiero Forcesi
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ANDREA GUERRA: IL GOVERNO SI APRA A NUOVE ENERGIE E COMPETENZE

4 Novembre 2016

Andrea Guerra, “Ora Matteo trovi il coraggio di fare un nuovo governo” (intervista a La Stampa). LAVORO E CRESCITA: Giuseppe Berta,C’è poco lavoro ma almeno si torna a cercarlo” (Mattino). Pietro Ichino, “Ora può decollare l’alternanza scuola-lavoro” (intervista a Libero). Yoram Gutgeld, “La crescita è debole ma cala il divario con la Ue” (intervista al Corriere della sera). DEMOCRAZIA E DIFFAMAZIONE: Alessandro Campi, “La volontà popolare al tempo della diffamazione strategica” (Mattino). MUSULMANI IN ITALIA: Michele Ainis sui musulmani e la libertà religiosa “Non lasciare senza diritti la comunità musulmana” (Repubblica). LE DISUGUAGLIANZE E LA POLITICA: Michael Spence, “Disuguaglienze, ora il tema esiste. La politica ha guardato altrove” (intervista al Sole).

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27 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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COME COMBATTERE L’ANTIEUROPEISMO?

27 Settembre 2016

Per contare davvero in Europa, e riuscire a salvarla, conta di più la capacità di raccogliere adesioni sulle proprie idee che non l’illusoria affiliazione al direttorio franco-tedesco: lo dice Enzo Moavero Milanesi sul Corriere della Sera (“Come si può riuscire davvero a contare di più in Europa”). Anche Franco Venturini, sul Corriere, mette in guardia: “Migranti e alleanza. I bersagli sbagliati del premier”. Ilvo Diamanti avverte che anche “Gli italiani rivogliono le frontiere” (Repubblica), e Sergio Fabbrini dice che per non alimentare l’antieuropeismo crescente si deve ripensare il modello di integrazione dell’Unione: separare le politiche che vanno gestite insieme a Bruxelles e quelle che debbono essere gestite dai singoli paesi (“Quella governance che favorisce il populismo”). Federico Rampini dice che “Bruxelles è rimasta indietro. La svolta è la fine dell’austerity” (Repubblica), ma sullo stesso giornale  Luigi Zingales scrive che “Sull’austerity il muro di Berlino non cadrà”. Romano Prodi, intervistato dal Sole 24 ore, dice che “Berlino alimenta l’antieuropeismo”. Laura Pennacchi, sul Manifesto, spiega che in Europa è ancora dominante l’idea che lo sviluppo ottimale venga dall’impresa privata, e questo tiene bloccati gli investimenti pubblici (“Nelle mani dell’impresa”). Andrea Bonanni però avverte: “Draghi avvisa: non si cresce solo utilizzando la flessibilità” (Repubblica) e Ferdinando Giugliano spiega “La lezione di Draghi e quella britannica” su come predisporre il bilancio (Repubblica). Alberto Quadrio Curzio: “Industria 4.0: sfide ambiziose da mettere in pratica” (Sole 24 ore).

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20 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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FUOCO POPULISTA E SOLIDARIETÀ DIFFICILE

20 Settembre 2016

Aiutare profughi e migranti, rendere sicuri i propri cittadini: il duplice dovere delle democrazie, così difficile da assolvere… Lo scrive Enzo Mauro su Repubblica, rispondendo a una lettera del sindaco di Milano: “Quale solidarietà”. E’ tanto più difficile quando, come dice Ugo Tramballi sul Sole 24 Ore, “I nemici dell’Occidente alimentano il fuoco populista”; e quando, come scrive Roberto Toscano su Repubblica, sono “Tutti pazzi per Putin”. E Carlo Nordio, sul Messaggero, commentando lo scontro di Renzi con la Ue, si chiede se non si debba decidere un limite all’accoglienza: “Migranti. La sterzata sull’orlo del baratro”. Intanto: “Renzi all’Onu: sui migranti pronti a fare da soli” (Mario Platero, Sole 24 Ore). John Kerry dice a La Stampa: “Sto con Renzi. L’Europa si muova sui migranti”. Lina Palmerini individua, per Renzi, “I rischi ‘interni’ dell’affondo contro la Ue” (Sole 24 Ore). E Sandro Gozi, intervistato dall’Avvenire, dice: “Svolta in sei mesi o l’Unione finisce”.

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17 Agosto 2016
by Giampiero Forcesi
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C’ENTRA L’ULIVO CON IL SÌ AL REFERENDUM?

17 Agosto 2016

Ad Arturo Parisi, che s’è dichiarato per il sì al referendum anche in quanto ulivista (vedi qui), replica Gianfranco Pasquino: “Caro Arturo, che c’entra l’Ulivo col sì al referendum?” (Il Fatto). Sembra rispondere Pierluigi Mantini, sull’Unità: “Perché noi dell’Ulivo votiamo sì”. Il nodo politico del referendum italiano è visto all’estero con preoccupazione perché l’Italia è considerata già assai debole economicamente: Federico Rampini, “Il rischio Brexit sul referendum” (Repubblica). Sul Manifesto Michele Prospero si sbilancia: “Perché Renzi perderà il referendum”; mentre Stefano Ceccanti dice: “Ribalteremo i sondaggi negativi” (intervista a Repubblica). Biagio De Giovanni sul Mattino si dice favorevole alla riforma costituzionale perché favorisce la capacità decisionale della politica, ma sposta lo sguardo sul rapporto tra costituzione nazionale e sovranità europea (“La nuova Carta e la vera sfida con l’Europa”). Andrea Manzella su Repubblica è critico verso i referendum che in tutta Europa stanno mettendo in discussione impegni e accordi di grande portata assunti dai parlamenti nazionali (“Il fattore referendum e i rischi per l’Europa”, Repubblica). Anche Roberto Esposito si interroga sulla crisi delle democrazie e la individua nella carenza di legittimazione: “Povere democrazie in cerca d’autore” (Repubblica). Una sorta di giustificazione al populismo imperante viene da Luca Ricolfi sul Sole 24 Ore: “Il vento populista che soffia sul mondo”.

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26 Luglio 2016
by Giampiero Forcesi
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L’EUROPA DELLA PAURA E DELLA SFIDUCIA

26 Luglio 2016

“Tenere insieme una democrazia capace di parlare solo di diritti in un contesto economico di bassa crescita e in un quadro internazionale disordinato e carico di violenza è il problema che abbiamo davanti”: così Mauro Magatti sul Corriere della Sera (“Le sfide dopo la fine del neoliberismo”). Sempre sul Corriere Ernesto Galli Della Loggia parla della difficoltà psicologia di credere nel futuro, oggi in Europa, anche a causa della delegittimazione, operata da elite “superficialmente progressiste”, di fattori quali “l’impiego della forza, la dimensione dello Stato, e il Cristianesimo”, che ha provocato “un vuoto sociale e culturale enorme” (“Noi europei e la paura del declino”). Zygmunt Bauman, in un’intervista allo stesso giornale, dice che le radici dell’insicurezza sono molto profonde e evidenzia che si vive ormai in una situazione cosmopolita senza però averne una consapevolezza adeguata (“Alle radici dell’insicurezza”). Su Repubblica di ieri Ilvo Diamanti aveva scritto che viviamo “tempi feroci” (“La banalità del terrore”) e oggi Marc Lazar sullo stesso giornale analizza il populismo montante e scrive che “siamo in attesa di risposte forti per dare più sicurezza agli europei senza rimettere in discussioni i nostri valori”, di “un nuovo orientamento della politica europea”, ma il timore è che i nostri dirigenti attuali non siano all’altezza, e che dunque debba muoversi la società civile (“L’Europa ritrovi il suo coraggio”). Sul Corriere della Sera Antonio Polito ammonisce che “I populisti vanno presi sul serio”.  Sul Secolo XIX Franco Cardini invita a reagire alla paura e scrive che “L’epoca della paura spinge a recuperare l’antico rapporto con la vita”. Andrea Bonanni, ancora su Repubblica, scrive che i comportamenti di fiducia, di cooperazione e di solidarietà che sono stati alla base dell’Unione europea non sono un lusso a cui poter rinunciare oggi di fronte alle difficoltà e alla paura: sono le strutture portanti su cui basare la nostra esistenza (“L’Europa e il prezzo della sfiducia reciproca”).

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27 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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IL REFERENDUM BRITANNICO ESPRESSIONE DI DEMOCRAZIA?

27 Giugno 2016

“La sinistra dice di amare il popolo, ma il popolo non ama più la sinistra. I ceti alti e medi prediligono la sinistra che però dice (finge?) di rappresentare il popolo”. Così sul Sole 24 Ore Luca Ricolfi. A suo dire il popolo più che affidarsi ai populisti non sa a chi altro affidarsi” e “pare diffidare dell’elite illuminata che lo rispetta quando ‘fa la cosa giusta’ e ne prende commiato quando fa quella sbagliata” (“Il popolo è sovrano ‘se vota come deve’”).  In polemica con le elites scrivono anche Silvia Truzzi su Il Fatto (“Basta con questa mania dei popoli che vogliono votare”), Giuliano Da Empoli sul Messaggero (“Il diritto di tutti di scegliere il proprio futuro”), Pierluigi Battista sul Corriere (“L’arroganza delle elites che criticano la Brexit”). Di diverso parere (con diverse motivazioni) Amartya Sen intervistato dal Corriere (“In democrazia deve decidere chi governa”), Bernard Henry Levy ancora sul Corriere (“Così ha vinto un sovranismo ammuffito”), il filosofo Luciano Floridi sul Mattino (“Così il popolo dei pub si è bevuto la civiltà”), Alain De Botton su Repubblica (“I cittadini britannici sono stati imbrogliati”), Alfio Mastropaolo sul Manifesto (“Fanno il referendum, ma non ascoltano i cittadini”),  e Stefano Rodotà  in un’intervista al Fatto (“Quando i referendum diventano un boomerang”).

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13 Giugno 2016
by Giampiero Forcesi
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LORIS ZANATTA E SERGIO PARONETTO. DISPUTA SU PAPA BERGOGLIO

13 Giugno 2016

Loris Zanatta, docente di Storia e istituzioni dell’America Latina all’Università di Bologna e autore di numerosi libri, tra cui La nazione cattolica. Chiesa e dittatura nell’Argentina di Bergoglio (Laterza, 2014), ha scritto, lo scorso aprile, un poderoso articolo sulla rivista “Il Mulino”, di cui è assiduo collaboratore, nel quale ha inteso spiegare il populismo, anzi il peronismo, di papa Bergoglio (“Un papa peronista?”). E’ un papa – ha scritto – profondamente antiliberale, pauperista, integralista. Gli ha risposto, sempre sul Mulino, Sergio Paronetto, vicepresidente di Pax Christi, il 25 maggio, parlando di “processo alle intenzioni” (“A proposito del presunto peronismo di papa Bergoglio. «Lungi da me il proporre un populismo irresponsabile»”). Segue ora la replica di Loris Zanatta sul Mulino del 10 giugno

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9 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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IL VOTO A DISPETTO

9 Giugno 2016

Antonio Polito sul Corriere racconta come tutti si coalizzino contro Renzi (“Quel vizio del voto a dispetto”). Ilvo Diamanti dice la stessa cosa, evidenziando la sintonia che va emergendo tra Lega e M5s (“Il populismo lega-stellato”). Una netta critica ai 5 stelle viene da Massimo Adinolfi intervistato dall’Unità: “Non sono per niente il nuovo, puntano solo sull’antipolitica”. Invece Giuseppe Selvaggiulo su La Stampa vede il positivo: “No a grandi opere, servizi in periferia. Nasce la nuova urbanistica a 5 stelle”. Osservazioni interessanti su Giacchetti e sulla Raggi vengono da Mario Morcellini intervistato da Repubblica (red. romana): “Roma 2024 sposta voti ma non quelli che servono al Pd”. Mauro Calise sul Mattino dice che la protesta giovanile contro chi governa è ovunque ed è meglio dell’indifferenza, e, se non va cavalcata, va però ascoltata, interpretata e sfidata (“Perché i giovani votano contro chi governa”). Luigi La Spina su La Stampa vede “La politica prigioniera dei vecchi schemi” (tipo destra-sinistra) mentre il nodo oggi è tra inclusione ed esclusione.  Allarme di Pierluigi Bersani: “Emorragia a sinistra. Va ricostituito l’Ulivo”. Stefano Ceccanti spiega “Perché l’Italicum è stato confermato dal voto” (Unità). Previsioni di Marco Damilano su Italia Oggi: “Nel referendum vincerà il sì, e a Milano vincerà Sala”.

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4 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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FRANCESCO E LA POLITICA. VOCI SUL REFERENDUM E SUL VOTO DEL 5 GIUGNO

4 Giugno 2016

Giacomo Galeazzi, “Il papa: la chiesa faccia politica” (La Stampa). Laura Boldrini, “Francesco e l’antipolitica” (intervista a La Stampa). REFERENDUM: Stefano Ceccanti racconta: “Dopo 40 anni di annunci. Il Senato regionale in quello strano semestre 1979” (Unità). Due interventi per il No: Aldo Tortorella, “Il sì dei falsi realisti” (intervista al Manifesto); Gianfranco Pasquino, “Meglio che niente. Lo slogan peggiore” (Il Fatto). Dopo il Sì di Roberto Benigni (e gli insulti presi): Nadia Urbinati, “I partigiani del referendum e il diritto di Benigni” (Repubblica), Massimo Gramellini, “Benigni e maligni” (La Stampa), e “L’amaca” di Michele Serra. ELEZIONI AMMINISTRATIVE: Stefano Folli, “L’offensiva contro Grillo” e “Quei camaleonti che ammiccano all’antipolitica” (Repubblica); Biagio De Giovanni, “Napoli e il racconto possibile” (Mattino); Marco Revelli, “Torino, la città con più poveri al Nord” (Manifesto). Matteo Renzi, “Buon voto alle nostre città” (Unità). Claudio Cerasa a colloquio con Luca Lotti: “Imprenditori, discontinuità, elezioni…” (Foglio).Una riflessione interessante di Ernesto Galli Della Loggia (filo Sanders) su quel che manca alla sinistra per battere il populismo di destra (dagli Usa a noi): “Il Cesare democratico che ancora non c’è” (Corriere della Sera). Un sondaggio di Ilvo Diamanti, “Le parole del futuro. Vincono ambiente e internet, giù la politica” (Repubblica).

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23 Maggio 2016
by Vittorio Sammarco
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EUROPA, IL TEMPO DELLA RESPONSABILITÀ GLOBALE

23 Maggio 2016

Franco Venturini, “La sfida dei populismi. L’Europa non resti a guardare” (Corsera). Yves Meny, “Il populismo è un terremoto” (intervista al Giorno). Gian Enrico Rusconi, “Da Vienna ultima chiamata” (La Stampa). Agnes Heller, “Europa, è venuto il tempo della responsabilità globale” (La Stampa). Stefano Silvestri, “Se l’Europa rimane in difesa è perdente davanti ai populismi” (intervista all’Unità). Andrea Bonanni, “Chi ha paura della Brexit” (Repubblica). Valerio Castronovo, “Cosa ci insegna Altiero Spinelli” (Sole 24 ore).

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