3 Settembre 2018
by Giampiero Forcesi
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ANCHE IN SVEZIA?

3 Settembre 2018

In Svezia si vota il 9 settembre: Andrea Tarquini, “Svezia, la crescita non basta. Welfare in bilico tra migranti e nazionalisti” (Repubblica). In Europa si vota tra sei mesi: Franco Venturini,L’Europa e le urne del destino” (Corriere della sera”). Le spiegazioni dello scontento diffuso e dei giudizi sommari si fatica a darle e a capirle; ad esempio: Matteo Pucciarelli,Perché noi operai siamo stati costretti a votare M5S” (Repubblica). Non ha torto Giovanni Belardelli, “Rifiutare la competenza, un’idea falsa di democrazia” (Corriere della sera); si veda Marco Demarco, “’Lo Stato siamo noi’. Il caso Bagnoli” (Corriere della sera). E poi, come dice Maurizio Molinari, “quando la ragione si offusca è l’intolleranza che si fa largo”: “L’Italia e il risveglio dei démoni” (la Stampa). E c’è dell’altro: Michele Ainis, “La solitudine genera i tiranni” Repubblica). Sull’Espresso Marco Damilano, presentando la sua rivista, ragiona su tutto ciò e scruta il futuro: “Per cambiare tutto cambiamo noi stessi”. Sulla legge di stabilità ormai alle porte scrivono Marcello Messori, Francesco Giavazzi, Carlo Cottarelli.

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31 Agosto 2018
by Giampiero Forcesi
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LEGA E M5S DESTINATI A DURARE?

31 Agosto 2018

Un articolo di Alessandro Rosina sull’Avvenire: “Costruire dal basso una nuova idea di paese”. La Nota finale del Meic, dopo il convegno su “Democrazia e sinodalità”. Una discutibile ma assai interessante intervista di Giovanni Orsina a Italia Oggi: “Lega e M5s destinati a durare. Colpa di Fi e Pd se il populismo ha vinto”. Alberto Brambilla (leghista), “Previdenza. Con i piani M5s salterebbe tutto il sistema” (intervista al Corriere della sera). DIBATTITO PD. Lina Palmerini, “Cosa e chi spinge ad accelerare il Congresso Pd” (Sole 24 ore). Il lungo articolo di Walter Veltroni su Repubblica: “Non chiamiamoli populisti. Contro questa destra estrema è l’ora di una nuova sinistra”. Una ruvida replica dell’ex fucino Vittorino Ferla a Veltroni: “Veltroni, i grillini e la rimozione del populismo”. La critica, di segno opposto, di Antonio Padellaro su Il Fatto: “Caro Veltroni, ora ti svegli sui Cinquestelle?”. Nicola Zingaretti, “Il mio Pd non sta con le elite” (Repubblica). Marco Bentivogli, “Sinistra. Meno fighetti più operai” (intervista a Il venerdì). Andrea Marcucci (Pd), “Renziani per il congresso” (colloquio con il Foglio). Filippo Merli, “Pd, c’è chi rimpiange il no al M5s” (Italia Oggi). ANCORA DA SEGNALARE: Vladimiro Zagrebelsky, “La religione arma dei sovranisti per colpire le libertà individuali” (La Stampa). Sebastiano Maffettone, “Gli eredi del ’68 che contestano la conoscenza” (Mattino). Claudio Cerasa, “Una terza via sull’immigrazione” (Foglio); e la replica di Luigi Manconi: “No, non è stato l’accogliamoli tutti ad aver provocato l’estremismo di oggi” (Foglio).

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25 Agosto 2018
by Giampiero Forcesi
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L’OSTENTATA MEDIETÀ

25 Agosto 2018

“Perfetti nella loro ostentata medietà, liberi da complessi e dal desiderio di piacere in Europa, i due sollevano l’elettore dal senso di inferiorità…”: così Federico Fubini su Salvini e Di Maio (“I populisti senza più complessi”, Corriere della sera). “Quale combinazione di cinismo e autolesionismo. Si fa fatica a trovare paragoni nella storia della democrazia italiana. Eppure, e questo è ancora più grave forse, il consenso per il governo continua a essere molto forte”: così Emanuele Felice (“La macchina del consenso gialloverde”, Repubblica). Come scrive Andrea Bonanni, su Repubblica, l’Italia appare “Un Paese trascinato nel ridicolo”. Di taglio diverso, meno critico, il commento di Giovanni Orsina su La Stampa che riconosce efficacia, e anche qualcosa di più, al governo gialloverde: “Il conflitto fra legge e consenso”. Si segnalano anche Paolo Pombeni (“I rischi di politiche esasperate”, Sole 24 ore), Danilo Taino (“L’inattesa sfida di Merkel all’ondata nazionalista”, Corriere della sera), Nello Scavo (“’Accolti ovunque’. Lo status ignorato degli eritrei”, Avvenire), Marco Bentivogli (“Di Maio vuole chiudere l’Ilva e cerca qualcuno che lo faccia al posto suo”, Il Dubbio), Franco Monaco (“Da prodiano non pentito faccio autocritica”, Manifesto), Jenner Meletti (“Indagine sul Pd. La rabbia dell’Emilia nell’anno zero”, Repubblica), Gianfranco Pasquino (“Per cambiare i dem non basta l’iscrizione di tanti filosofi”, in risposta a Roberto Esposito, Il Fatto).

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19 Agosto 2018
by c3dem_admin
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E AI FUNERALI GENOVA APPLAUDE IL GOVERNO

19 Agosto 2018
di Domenico Marino

Antonio Polito interpreta, con qualche ambiguità, l’ovazione che Genova ha tributato al governo (e i fischi al Pd) durante i funerali delle vittime del ponte Morandi: “La crisi di rigetto per la vecchia politica” (Corriere della sera). Intervista di Matteo Orfini a Repubblica: “Le contestazioni si accettano, ma la macchina del fango va fermata anche con le denunce”. Ugo Magri, su La Stampa, riferisce: “Mattarella: abbiamo bisogno di verità, ma il Paese rimanga unito”. Sulle responsabilità dello Stato, e dunque dei governi precedenti, si soffermano Maurizio Molinari, “La ferita fra lo Stato e i cittadini” (La Stampa), Massimo Giannini, “La stagione di avvoltoi e coccodrilli” (Repubblica) e Marco Imarisio, “Gli strappi da ricucire” (Corriere della sera). Sul Sole 24 ore, dopo la lettera di ieri del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia (“Lavorare uniti, non cavalcare rabbie e rancori”), commentata oggi da Paolo Pombeni (“Risposta condivisa e ragioni del realismo”), pubblica un articolo di Alberto Mingardi: “Mai più opacità su clausole e contratti con lo Stato”. Goffredo De Marchis, su Repubblica: “Prodi e le vendite di Stato: ‘Parla chi non sa nulla’”. Sul Messaggero un’intervista a Jacques Attali: “Stato e privati tornino a collaborare. Il no alla Gronda è stato un disastro”. Stefano Lepri (La Stampa): “La trappola del sogno statalista”. Duro attacco di Bernard-Henri Levy su la Stampa: “Le favolette pericolose dei populisti”. Sul Messaggero di ieri un’intervista di Massimo Cacciari: “La macchina pubblica non funziona. Per questo il Paese non sta più insieme”. Per Claudio Cerasa si tratta di “Fare di un ponte il manifesto delle virtù italiane” (Foglio). Sabino Cassese parla de “L’Italia che fa e disfa” (Corriere della sera). Guido Viale sul Manifesto, invece, dice: “Dalla Tav alla Gronda le inutili Grandi opere”. Giancarlo Giorgetti, intervistato dal Messaggero: “Opere più sicure. Ecco il Piano”. La riflessione di Leonardo Becchetti su Avvenire: “La rivoluzione che serve davvero. Non senza competenze”.

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6 Agosto 2018
by Giampiero Forcesi
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EUROPA: “LA CULTURA BATTA UN COLPO”

6 Agosto 2018

Sulla crisi dell’idea di Europa e sull’assenza di un vero dibattito culturale nel continente scrive su Repubblica Guido Crainz: “La cultura batta un colpo”. Massimo Cacciari spiega il senso dell’appello di alcuni intellettuali italiani sulla deriva politico-culturale dell’Italia: “Un impegno collettivo” (Repubblica). Sergio Fabbrini, sul Sole 24 ore: “Il populismo e i pericoli dei movimenti ‘contro’”. Ian Buruma, “Attenti alla rete di Bannon” (Repubblica). Sul Manifesto Marco Buscetta prova a dire “Come scardinare il fragile ‘noi’ su cui poggia l’odierno populismo”. INOLTRE: Mauro Calise, “La democrazia inquinata dalla rete” (Mattino). Romano Prodi sulla situazione italiana: “Il paese che rallenta perché malato di incertezza” (Messaggero). Angelo Panebianco critica il governo: “La dannosa ostilità verso industria e scienza” (Corriere della sera). Piero Ignazi, su Repubblica, torna a spingere il Pd a guardare verso i Cinque stelle: “Quel ponte verso il M5S”. Un’intervista di Matteo Renzi al Messaggero: “Questo governo scherza col fuoco”. Carlo Cottarelli, “Il miraggio che il debito non conti” (La Stampa). Isaia Sales:L’assistenza che non crea sviluppo al Sud” (Mattino). Marco Tarquini, sull’Avvenire, difende la linea dell’Avvenire contro i segnali di razzismo: “Senza vergogna”. Un articolo molto discutibile di Ugo Mattei su Il Fatto: “Il Quirinale sembra il Cremlino”.

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4 Agosto 2018
by Giampiero Forcesi
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APPELLO DEGLI INTELLETTUALI. LA BATTAGLIA CONTRO LA DISUMANIZZAZIONE

4 Agosto 2018

Tornano in campo gli intellettuali: Il governo infonde risentimento” (Fabio Martini, La Stampa). Il testo dell’appello degli intellettuali: Massimo Cacciari,Prepariamoci alle europee” (Repubblica). Sul Foglio un saggio del politologo di Princeton, Jan Werner Muller sui populismi europei: “Un’altra Europa” (tratto da “Vita e pensiero”). Intervista a tutto campo a Matteo Salvini, sempre sul Foglio, a cura di Annalisa Chirico: “Così conquisterò l’Europa”. Alberto Asor Rosa, “Estranei alla storia” (Repubblica). Umberto Gentiloni,Il nuovo che avanza nel passato” (Repubblica). Gianni Cuperlo, “L’allarme che suona per l’Europa” (Repubblica). Antonio Polito,L’ambiguità culturale del cattivismo” (Corriere della sera). Guido Viale, “Dove riprendere la battaglia contro la disumanizzazione” (Manifesto).

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13 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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SUL POPULISMO E SULL’ANTIPOPULISMO

13 Giugno 2018

Le idee del ministro Riccardo Fraccaro: “La democrazia diretta porterà l’Italia tra i Paesi più avanzati” (Foglio). L’interesse critico di Antonio Floridia per il M5S e le sue considerazioni sul populismo: “Contro lo straniero e contro le elite, due populismi diversi” (Manifesto).  L’opinione di Piero Ignazi: “Antipolitica, un’era finita” (Repubblica). Giuseppe Bedeschi: “La storia dimostra che il populismo prospera dove non c’è riformismo” (Foglio). La critica frontale di Paolo Virzì ai 5Stelle: “La prevalenza del grillino” (colloquio su Il Foglio). IL VOTO AMMINISTRATIVO E IL PD: “Riepilogo del voto” (Ist. Cattaneo); Ilvo Diamanti, “Fotografia di una Paese instabile” (Repubblica); Roberto D’Alimonte, “Dalle politiche alle comunali i grillini perdono il 70% dei voti” (Sole 24 ore). Maria Teresa Meli, “Si muove Gentiloni: il Pd non è morto ma deve cambiare” (Corriere della sera); Oriana Liso, “Chiesa e sinistra, a Brescia il Pd resiste” (Repubblica); Ivan Scalfarotto,Perché mentre ‘il Paese va a fuoco’ il Pd sembra assistere assente” (Foglio); Ferdinando Adornato, “Il grande patto contro il populismo sia un’eresia non un Nazareno bis” (Foglio).

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9 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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PER UNA LETTURA NON MORALISTICA DELLA SCONFITTA DELLA SINISTRA

9 Giugno 2018

Romano Prodi ha ribadito ieri a Bologna le sue idee sul nuovo governo e sulla difficoltà di un’opposizione efficace: “Un governo di destra basato su idee inconciliabili. Un’alternativa? Non la vedo” (Repubblica). Una lettura interessante, controcorrente, sulle ragioni della sconfitta della sinistra la offre oggi sul Manifesto Antonio Gibelli (in realtà non dissimile da quella di Prodi): “Questa sconfitta viene … non dal tradimento dei sacri principi ma dalla difficoltà di elaborare un pensiero e una prassi adeguata al mutamento radicale della storia…” (“Il nanismo della sinistra e il gigante populista”). In parte diversi, invece, i giudizi di Nadia Urbinati su Repubblica (“Se la sinistra dimentica il socialismo”), come anche quelli di Piero Bevilacqua (“L’equivoco Pd: un freno alla costituente della sinistra”) e di Massimo Villone (“Perché senza Renzi il Pd può aiutare la sinistra”) sul Manifesto. Sul Manifesto la meritata replica di Alessandro Dal Lago (“Le elites che Freccero non vede”) a un articolo di qualche giorno fa di Carlo Freccero (“La sinistra ridotta a pensiero unico delle elites”). Salvatore Settis, su Il Fatto, pubblica una “Lettera a Conte sulla Costituzione”.

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6 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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QUALE OPPOSIZIONE? IL CONTRIBUTO DI GOFFREDO BETTINI

6 Giugno 2018

Sul Manifesto di ieri un bell’articolo di Goffredo Bettini, già ispiratore delle giunte Rutelli e Veltroni, che indica alcuni criteri per il cammino dell’opposizione a sinistra: “Una linea saggia per spostare orientamenti e svelare illusioni”. Le interessanti slide con cui Giorgio Tonini ha introdotto a Roma un seminario sul populismo.  L’intervista di Andrea Orlando al Manifesto sul governo e sull’opposizione: “Se Conte fa flop attaccherà i migranti”. Emanuele Macaluso: “Il Conte del paese di Bengodi” (Il Dubbio). L’editoriale di Francesco Riccardi su Avvenire sottolinea i “pochi ideali” nella relazione di Conte: “La visione povera”. Sul Corriere della sera Federico Fubini e W. Munchau: “L’egoismo che in Europa alimenta i nazionalismi”. Andrea Tarquini:La democrazia illiberale di Orban” (Repubblica). La lettura ambivalente del nuovo governo data da Raniero La Valle sul sito lachiesadeipoveri: “Tutti stranieri, nessuno straniero”. La difesa dei Rom nell’intervento in Senato di Liliana Segre: “Ricordo quei rom morti nel mio lager” (Repubblica).  L’idea di democrazia diretta del ministro R. Fraccaro: “Sì ai referendum senza quorum” (intervista al Corriere della sera); una nota di Stefano Ceccanti: “Una certa idea della democrazia diretta”.

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2 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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IL PD NEL NUOVO MONDO POPULISTA

2 Giugno 2018

Come la sinistra si pone di fronte al nuovo governo? Ieri ne aveva parlato Walter Veltroni a Scalfari (“Gentiloni per ricostruire il Pd”). Oggi il direttore di Repubblica, Mario Calabresi, sembra dare la linea (“Allacciate le cinture”), mentre Piero Ignazi prova a dire quale è “Il leader che serve al futuro Pd”, e Nadia Urbinati mette in guardia da un’opposizione pregiudiziale e a sua volta populista: “Ci vuole un altro stile per fare opposizione”. Elementi di realismo nell’intervista di Claudio Petruccioli a Italia Oggi: “Un governo possibile e coerente”. La proposta del dem Roberto Morassut: “Il Pd faccia opposizione e diventi un movimento” (Il Dubbio). Su Il Fatto Marco Travaglio irride il Pd: “Bella ciaone”, e pubblica una nota di Salvatore Settis critico con Mattarella (“Quel ‘contratto’ e i pirati della Carta”) e un commento di Marco Tarchi (“Sorpresa: ‘Salvimaio’ non è populista”).  Sulla visione economica del nuovo governo scrive su Avvenire Leonardo Becchetti:Tria, dialogo con Bruxelles ma facendo i conti con la realtà”.  Sul Sole 24 ore Nunzio Galantino torna a Moro: “Gli obiettivi di Moro. Una lezione di politica”.

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