9 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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LE RADICI ANTICHE DELLA DIVISIONE NEL PD

9 Marzo 2017

Guido Crainz su Repubblica ricostruisce le importanti novità del Lingotto di Veltroni dieci anni fa (“Pd, che cosa resta dell’ultimo Lingotto”). Stefano Passigli sul Corriere sostiene che proprio la segreteria Veltroni è invece all’origine del negativo passaggio dall’Ulivo alla fusione a freddo tra la componente Pci-Ds e quella Dc-Margherita e che Renzi non ha neppure cercato di armonizzare le due componenti (“La divisione nel Pd e le sue radici antiche”). Gustavo Zagrebelsky, in un’intervista su La Stampa, dice a sorpresa: “Renzi vittima di viltà. Un patto con Berlusconi non è per forza inciucio”. Luigi Manconi, intervistato da Repubblica, dice: “Resto e voto Orlando, ma la speranza è Pisapia”. Emanuele Macaluso su Il Dubbio dice: “Cari piddini serve un nuovo capitano”. Enrico Morando, vicino a Renzi, offre la sua versione della politica da perseguire: “Make Europe great again” (Foglio).  E Tommaso Nannicini fa un insolito appello: “Ripartiamo da Gramsci”. L’Avvenire pubblica larga parte del contributo di Sergio Mattarella in uscita su La Civiltà cattolica (“Ora accoglienza non ghetti”). Il testo del disegno di legge contro la povertà approvato alla Camera.

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8 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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ITALIA. FOTOGRAFIA DEL DISAGIO E ATTESE DI FUTURO

8 Gennaio 2017

Un sondaggio SWG-Messaggero rivela preoccupazioni, attese e contraddizioni degli italiani: Mario Ajello, “Che 2017 sarà”; Enzo Risso, “La crisi della rappresentanza”. Nell’indagine Demos-Repubblica emergono dati simili: Ilvo Diamanti, “Gli italiani e lo Stato”; Stefano Folli, “La ricerca continua di un padre ideale”; Fabio Bordignon, “Vuole le riforme anche chi votò No al referendum”. Sull’inserto La lettura del Corriere ci si interroga sulle possibilità di un futuro diversi nei vari campi; Maurizio Ferrera risponde per la politica, analizzando le utopie del Novecento e le derive tecnocratiche, e parlando di un’utopia gentile che dovrebbe essere perseguita: l’integrazione europea (“E’ possibile oggi”). Aldo Carra sul Manifesto parla delle speranze della sinistra-sinistra: “Un anno difficile a sinistra. E che serva di transizione”. Gian Maria Gros-Pietro, su La Stampa, invita a “Battere il disagio con la qualità dei beni pubblici”. Alberto Quadrio Curzio, sul Sole 24 ore, dice della “Equazione impossibile tra debito e crescita”. Giuseppe Berta, sul Mattino, teme il ritorno al protezionismo: “Da Trump a Melfi, il neoprotezionismo che minaccia il Sud”. Michele Ainis torna sul tema del burocratismo: “Comma” (Repubblica). Riccardo Petrella, sul Manifesto, lancia un manifesto 2017 per la dignità universale: “In piedi esseri umani, la povertà è un furto”.

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30 Dicembre 2016
by Giampiero Forcesi
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POVERTÀ IN ITALIA. “RIDISCUTERE IL NOSTRO STARE INSIEME”

30 Dicembre 2016

“Modificare il modello di crescita. Non si tratta semplicemente di mettere soldi, ma di ridiscutere il nostro stare insieme, il contratto sociale che ci rende cittadini”: così Mauro Magatti sul Corriere della Sera (“Urgente intervenire per combattere la povertà assoluta”). L’Avvenire dà conto dell’appello delle 37 associazioni che formano l’Alleanza contro la povertà perché il Parlamento approvi il reddito d’inclusione (Alessia Guerrieri, “Battere la povertà”). In tema di periferie e immigrazione Milena Santerini scrive all’Avvenire: “Per una politica sociale ‘in uscita’, adesso”. Milena Gabanelli, sul Corriere della Sera: “Un Piano vero sui profughi. Ma l’Europa deve crederci”. Roberto D’Alimonte sul Sole 24 ore immagina l’esito di elezioni oggi con il Mattarellum: “Mattarellum, maggioranza solo dopo il voto”. Un’intervista di Giuseppe Falcomatà a Il Dubbio: “Basta con i notabili, se Matteo punta sui giovani io ci sto”. Linda Laura Sabbadini su La Stampa: “Il Sud paga la crisi anche con la salute”. All’opposto da quanto scritto ieri su Repubblica da Alessandro De Nicola, Susanna Camusso dichiara all’Unità che “I buoni lavoro sono irriformabili”. Sulla conferenza stampa di Gentiloni: Massimo Franco, “La scelta di toni pacati che rompe con il passato” (Corriere della Sera); Francesco Merlo, “Dopo Matteo il potere grigio” (Repubblica), Stefano Folli, “Le due facce del premier” (Repubblica); Lina Palmerini, “La quiete apparente del premier” (Sole 24 ore); Daniela Preziosi, “Muro di gomma” (Manifesto).

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8 Dicembre 2016
by Giampiero Forcesi
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DAL DISAGIO SOCIALE AL VOTO REFERENDARIO

8 Dicembre 2016

Interessante la lettura del voto da parte di Mauro Magatti su Avvenire del 7 dicembre: “il voto popolare va ascoltato con attenzione e umiltà – scrive -, non perché la maggioranza abbia sempre ragione, ma perché le urne di domenica rivelano le domande a cui la politica deve cercare di dare risposta”; e il referendum italiano “dice che l’immaginario liberista della crescita ottenuta via efficientamento e liberalizzazione non convince più” (“La scossa da intendere”). Sull’Avvenire Leonardo Becchetti fa un’analisi non dissimile: “Quel che serve davvero è il consenso sul ben-vivere“. Interessante anche l’articolo del fisico Stephen Hawking, su Repubblica: “Le elite imparino l’umiltà o trionferà il populismo”. Sul Rapporto dell’Istat sul Reddito e l’esclusione sociale in Italia nel 2015, e il nesso tra aree di povertà e voto referendario, i commenti di: Antonio Golini, “Il 28% degli italiani resta ancora a rischio povertà” (Gazzettino); Linda Laura Sabbadini, “Gli italiani esclusi dal benessere” (La Stampa); Chiara Saraceno, “L’assenza della politica” (Repubblica). Un abbozzo di proposte in Franco Bruni, “Ridurre disuguaglianze, non resistere al cambiamento” (La Stampa).

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19 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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“IL REFERENDUM, LA CHIESA E IL NO”

19 Settembre 2016

Con un articolo che si mostra informato, ma che non fa nomi e resta vago, Massimo Franco, sul Corriere della Sera, fa il punto su quel che si muove nella chiesa rispetto al referendum: “Il referendum, la Chiesa e il No”. Massimo L. Salvadori, su Repubblica, spiega, a suo avviso, “Il senso vero della riforma oltre i personalismi”. Michele Salvati, sul Corriere, recensisce un libro dell’economista Salvatore Biasco: “Al mondo nuovo senza bussola serve un Keynes che non c’è”. Chiara Saraceno su Repubblica fa luce su “I veri poveri (dimenticati) d’Italia”. Carlo Galli sul Manifesto analizza “Il sentiero stretto della sinistra europea”.  Andrea Riccardi, intervistato dall’Unità, dice: “Roma è sofferente. Raggi dimostri di saper governare”. Valerio Castronovo, sul Sole 24 Ore, individua un fenomeno nuovo (e pericoloso): “Il nazional-populismo che insidia l’Europa”. In un’intervista a La Stampa Martin Kobler, responsabile della Libia per l’Onu, avvisa: “Libia, in 235 mila pronti a partire per le coste italiane”. Fiorella Sarzanini informa che ora passa “A Palazzo Chigi la gestione dei migranti” (Corriere della Sera).

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15 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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PER L’INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE IN POVERTÀ

15 Luglio 2016

Si discute sui dati Istat della povertà in Italia. Le prime misure adottate dal governo nella passata legge di stabilità e in una legge delega sono spiegate sull’Unità da Tommaso Nannicini (“Le prime misure contro la povertà”) e Ettore Rosato (“Ora il reddito di inclusione”). Chiara Saraceno su Repubblica spiega “Perché cresce il paese dei poveri”. Cristiano Gori sul Sole 24 Ore indica le tre correzioni da apportare alla legge delega: “Rafforzare il percorso verso un sostegno per tutti i poveri”. Ne scrive anche l’ex ministro Enrico Giovannini sul Corriere della Sera (“Persi tre anni nella lotta alla povertà”) e in un’intervista all’Unità (“Sempre più gli emarginati. Cambiare il modello di sviluppo”). Il parere della pentastellata Nunzia Catalfo in un’intervista al Manifesto: “Con il nostro assegno minimo la povertà sarebbe azzerata”.

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21 Giugno 2016
by Giampiero Forcesi
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UN SISTEMA PER BATTERE LA POVERTÀ

21 Giugno 2016

Oggi quasi la metà delle famiglie in povertà assoluta non percepisce alcun trasferimento monetario. Mentre un quarto della spesa assistenziale nazionale va a nuclei familiari con redditi nettamente superiori. Serve dunque un nuovo sistema di politiche per chi è in difficoltà. Ci sono le risorse? Chi fa resistenza? Ne scrivono su lavoce.info Massimo Baldini, Paolo Bosi, Daniela Mesini e Emanuele Ranci Ortigosa (“Un sistema per battere la povertà”).

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13 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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COSTITUZIONE E POVERTÀ. MATERIALI DI STUDIO DELL’ISTITUTO DE GASPERI DI BOLOGNA

13 Giugno 2016

Nel sito dell’Istituto de Gasperi di Bologna si trova una ricca documentazione sulla riforma della Costituzione e sui recenti incontri “Abitare le povertà di Bologna”. Sul primo tema vengono offerti alla lettura il testo a fronte, prima e dopo l’intervento di riforma, della Costituzione e i materiali della discussione sul Senato avvenuta nell’Assemblea costituente. Sul secondo tema vi sono il video degli interventi del vescovo di Bologna, Matteo Zuppi, e degli altri relatori, e inoltre materiali sulla situazione sociale di Bologna e su povertà e emarginazione in Italia (l’Istat sulla povertà in Italia e persone senza fissa dimora; Nomisma sul disagio abitativo; la Conferenza Stato-Regioni  sulle linee di indirizzo per il contrasto all’emarginazione adulta).

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11 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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L’ITALIA SI SPOPOLA (E UN PO’ ANCHE IL PD). I 5 STELLE E LA QUESTIONE DELLE ELITE

11 Giugno 2016

Antonio Golini, “L’Italia si spopola, fuga e culle vuote” (Messaggero). Dice Gianpietro Della Zuanna, intervistato dal Corriere della Sera: “Coppie senza figli per la paura della povertà”. Anche dal Pd si fugge… : Roberto Mannheimer,L’esodo dal pd, fugge un elettore su quattro” (Il Giornale). Ed è la povertà (anche), poco combattuta, alla radice di entrambe le fughe: Emanuele Felice, “Il disagio sociale nelle urne” (La Stampa). PD O 5 STELLE? Sulle urne si interroga il Manifesto: Antonio Floridia, “Perché si può votare Pd”, e Guido Liguori, “Perché si può votare 5 stelle”. BIAGIO DE GIOVANNI E GIORGIO NAPOLITANO FRENANO LE PROTESTE: sulla rivolta contro la politica e le classi dirigenti, in Italia e in Europa, Biagio de Giovanni mette in guardia: “L’inganno di un mondo senza elite” (Il Mattino). Tra i protagonisti della rivolta c’è Nigel Farage, che, intervistato da Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, dice: “Insieme a Grillo faremo saltare questa Europa dominata da Berlino”. Tornando all’Italia, Giorgio Napolitano, intervistato dal Mattino, dice (tra l’altro): “Renzi ha corretto il tiro, gli altri no” (però Gianni Cuperlo scrive alla Repubblica: “Matteo lasci i lanciafiamma o invecchia presto”). E Luciano Violante sul Corriere scrive che “La riforma costruisce una democrazia che decide”.

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27 Maggio 2016
by Vittorio Sammarco
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IL PENSIERO SECURITARIO (E ALTRI GUAI)

27 Maggio 2016

Una riflessione amara di Alessandro Barbano, direttore de Il Mattino, sui sentimenti che prevalgono nel Paese: “Il pensiero securitario”. La riflessione di Emma Bonino: “Perché dobbiamo accogliere i profughi” (Repubblica). Romano Prodi: “Europa senza guida” (intervista a Il Fatto). L’indagine di Dario Di Vico sui mali del Paese: “L’ultimo tabù degli Italiani, il silenzio sul milione di bambini che vive in povertà assoluta” (Corriere della Sera).

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