1 Gennaio 2023
by Vittorio Sammarco
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Cattolici democratici: fuoco e combustibile di una politica progressista

1 Gennaio 2023

di Carlo Baviera

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo articolo di un amico, tra i collaboratori di “Appunti alessandrini”, che, riannodando i fili del dibattito che attraversò il Partito popolare italiano a metà degli anni ’90, esprime solidarietà con i rilievi critici mossi di recente dall’ultimo segretario di quel partito, Pierluigi Castagnetti, a un certa impostazione che sembra prevalere nell’attuale discussione in seno al Pd, e analizza alcuni dei tentativi di parte dei cattolici democratici, in questi anni, di fare spazio alla propria visione “popolare” della politica, dentro e fuori il Pd

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31 Agosto 2022
by Vittorio Sammarco
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LA CHIESA E LE ELEZIONI. IL PAPA E LA GUERRA. MELONI DRAGHIANA?

31 Agosto 2022

Lorenzo Prezzi,Il silenzio della Chiesa nella campagna elettorale è pieno di messaggi” (Domani). Eugenia Roccella, “Dopo Andrea Riccardi anche Ernesto Galli Della Loggia torna sull’irrilevanza dei cattolici in politica” (Foglio). PAPA E GUERRA: una nota del Corriere della sera: “Il Vaticano: inaccettabile la guerra iniziata da Mosca”. Franco Monaco, “La pietà del papa per le vittime e la resa politica alla guerra” (Avvenire). PARTITI / FRATELLI D’ITALIA: Marcello Sorgi, “Se Meloni si riscopre draghiana” (La Stampa). Francesco Bei, “L’ambiguità di Meloni e l’eredità di Draghi” (Repubblica). Claudio Cerasa, “La forza del non essere” (Foglio). Flavia Perina, “Il bisogno di essere mamma e premier” (La Stampa). Gianluca Passarelli, “Giorgia Meloni potrebbe vincere le elezioni e perdere Palazzo Chigi” (Domani). Karima Moual, “I ‘patrioti’ contro i migranti” (La Stampa). Roberto Napoletano, “E’ Salvini la spina nel fianco di Meloni” (Il Quotidiano). Claudio Tito, “Il Ppe sdogana Meloni ma punta a sostituire Salvini con Calenda” (Repubblica). 5 STELLE: Simone Canettieri, “Ecco il nuovo format del Conte rosso” (Foglio). DEM: Giuseppe Provenzano, “Destra unita soltanto contro i più poveri” (intervista a La Stampa). Elsa Fornero, “Sinistra incapace di un messaggio forte” (intervista a La Stampa). Gianfranco Pasquino, “Letta, il Pd e gli elettori indecisi da conquistare” (Domani). SINISTRA: Walter Siti e Luciana Castellini, “La sinistra e l’identità, un dialogo” (Domani). GOVERNO: Daniele Manca,L’illusione di ricette semplici” (Corriere della sera). Stefano Folli, “Partiti, gas e Ue, un banco di prova” (Repubblica). Fausta Chiesa, “Chi decide la quotazione del gas e perché serve legarla alle rinnovabili” (Corriere). Paolo Romani, “Capire una crisi” (Foglio). IDEE: Angelo Panebianco, “Il mondo multipolare e il valore della linea atlantica” (Corriere). Giuliano Ferrara,Quanti danni ha fatto l’ambientalismo. Una provocazione” (Foglio). Mauro Magatti,Addio al sonno della ragione, fine dell’abbondanza, illusioni e iniquità” (Avvenire).

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10 Febbraio 2021
by Giampiero Forcesi
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REIMPARARE A CAPIRE I PREGI DEGLI ALTRI

10 Febbraio 2021

Francesco Sisci, “Il mandato a Draghi” (Settimana news). Luciano Violante, “Recuperiamo la capacità di capire i pregi degli altri” (intervista a Qn). MATTEO SALVINI: Giovanni Orsina, “La conversione secondo Matteo” (La Stampa). Adriana Cerretelli, “Ora per la Lega l’obiettivo è contare in Europa, ma la prospettiva è l’approdo al Ppe” (Sole 24 ore). Dario Di Vico, “Il partito del Pil e la Lega” (Corriere della sera). Uno dei tanti articoli de Il Fatto in direzione anti-Draghi: Silvia Truzzi, “Viva la democrazia, abbasso l’aristocrazia”. La Repubblica ora benevola verso Berlusconi: Sebastiano Messina, “Il ritorno stanco ma felice del Berlusconi di governo”. PROGRAMMA: Chiara Saraceno, “Giugno a scuola, la scelta giusta” (La Stampa). Massimo Calvi, “Famiglia, ripartire dall’assegno unico” (Avvenire). Marco Bentivogli, “L’ora della responsabilità, non solo per la politica” (Mattino).  Karima Moual, “Migranti, guardiamo al modello tedesco” (La Stampa). PARTITO DEMOCRATICO: Paolo Pombeni, “Supermario obbliga i partiti a cambiare pelle” (Il Quotidiano). David Allegranti, “Parisi ci spiega perché il Pd può usare Draghi per degrillizzarsi” (Foglio). “Nel partito democratico monta la mozione ‘Matteo torna a casa’” (Foglio). Michele Prospero, “Al Pd serviva il lodo Gramsci non il lodo Bettini” (Il Riformista). Pasquale Pasquino, “Dopo Draghi il riformismo non potrà più accomodarsi nell’alleanza con i 5s” (libertà eguale). Massimo Cacciari, “Caro Cassese, ti sbagli su Renzi: lui ha contribuito al naufragio della politica” (intervista a Il Dubbio). Fabrizio Cicchitto, “Bravo Renzi, ma è Mattarella il vero deus ex-machina” (Il Riformista). FRANCO MARINI: Alberto Orioli, “Tempra da alpino tra politica e sindacato” (Sole 24 ore). Nicola Acocella, “Oggi ripeterebbe: pensate ai poveri” (intervista a Repubblica). Federico Di Bisceglie,Per Castagnetti, Marini era il più preparato. E Draghi ci traghetterà fuori dalla crisi” (formiche.net).

 

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4 Febbraio 2020
by Giampiero Forcesi
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L’ONDA LUNGA POPULISTA. L’EPIDEMIA AL TEMPO DEI SOCIAL

4 Febbraio 2020

Yves Meny, dopo Brexit, getta un allarme: “L’onda populista è lunga. Rischio tsunami in Europa” (colloquio con Maurizio Ferrera su Lettura del Corriere della sera). Ma, dice Giancarlo Bosetti, recensendo un libro di Colin Crouch, “Battere i sovranisti si può” (Robinson-Repubblica). Bill Emmott, “La triste banalità di Brexit” (La Stampa). Sui beni comuni scrive Roberto d’Esposito, “Di nessuno, cioè di tutti”, (Espresso). Antonio Spadaro sj, “Fratellanza” (Espresso). Paolo Valentino, “Con o senza Orban; il dilemma del PPE” (Corriere). Intervista alla storica Alessandra Tarquini, su La Verità: “Quell’antisemitismo rosso che nasce prima di Israele”. Romano Prodi, “L’epidemia una zavorra per l’economia mondiale” (Messaggero). Mauro Calise,L’epidemia (e la psicosi) al tempo dei social” (Mattino). Milena Gabanelli, “Chi controlla i dati di 8 miliardi di utenti” (Corriere della sera). George Soros, “La sfida più grande è sul clima” (intervista al Corriere).

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25 Marzo 2019
by Giampiero Forcesi
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L’EUROPA PUÒ IMPLODERE?

25 Marzo 2019

Donald Sassoon, “L’Europa può implodere” (Mattino). Wolfgang Streeck, “Addio capitalismo, anche l’Europa affonda. Vincerà il disordine” (intervista al Corriere). Maurizio Ferrera, “La Terza via serve ancora. Senza Europa non c’è sinistra” e “L’Europa amica esiste e va rafforzata” (Corriere). Sergio Fabbrini, “Ue, grande mercato ma piccolo governo” (Sole 24 ore).  Manfred Weber, “Il Ppe non farà mai alleanze con Salvini e i sovranisti” (intervista a Repubblica). Massimo Riva, “Il Ppe, Berlino e i due forni” (Repubblica). Marine Le Pen, “L’Europa che farò con il vostro Matteo” (intervista a Libero). Micol Flammini,Agnes Heller racconta Orban” (Foglio).Paola Del Vecchio, “Anche la Spagna si scopre razzista” (Avvenire). Donatella Di Cesare, “Il nuovo terrore globale nel nome della patria bianca” (Espresso).

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24 Settembre 2018
by c3dem_admin
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IN GIOCO L’IDENTITÀ EUROPEA

24 Settembre 2018

Romano Prodi, “L’Europa vaso di coccio nella guerra dei dazi” (Messaggero). Ilvo Diamanti, “Risale la fiducia nell’Europa per paura di perderla” (Repubblica). Eugenio Scalfari,Subito un movimento europeista o sarà la fine” (Repubblica). Angelo Panebianco, “L’Europa una terra di contesa” (Corriere della sera). Sebastiano Vassallo, “Popolari europei al bivio. In gioco l’identità” (La Nazione). L’intervista del ministro Lorenzo Fontana a Libero: “Orban sarà il nostro cavallo di Troia nella Ue”.

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11 Settembre 2018
by Giampiero Forcesi
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“QUESTO BARATRO INATTESO E VERO”

11 Settembre 2018

Emanuele Felice avverte: “La libertà muore con calma” (Espresso). Non dissimili le considerazioni di Anna Foa: “Questo baratro inatteso e vero” (Avvenire). Nadia Urbinati riflette sul futuro dell’Europa: “Terra di conquista” (Repubblica). Monica Perosino riferisce: “Sull’Europa la scossa svedese” (La Stampa), e lo scrittore svedese Hakan Nesser commenta: “Non riconosco più il mio paese. Hanno vinto gli estremismi” (La Stampa). Andrea Bonanni fa il punto sul che fare: “Respingere o cooptare i populisti, il dilemma europeo dopo l’avanzata” (Repubblica). Intanto Steve Bannon spiega che “In Europa serve un unico gruppo populista” (Messaggero).  Sergio Fabbrini spiega “Che cosa significa allearsi con Orban” (Sole 24 ore). A fronte di queste analisi assai sconfortate, qualcuno sostiene che la sinistra deve cambiare schema di gioco se vuole evitare il baratro: Paolo Mieli, “Opporsi (male) ai populisti” (Corriere della sera);  Mauro Calise, “L’ultima sfida dei sovranisti è ai popolari” (Mattino). Ma spostare ora gli italiani dal loro orientamento prevalente è difficile anche per ragioni antropologiche, come sembrano dire Romano Prodi (“Riflessioni sui vizi degli italiani”, Il Gazzettino) e Leonardo Becchetti (“Tentazione Mugabe”, Avvenire). Massimo Villone, sul Manifesto, prova a discolpare l’attuale governo italiano: “Gialloverdi né nuovi né barbari” (Manifesto); non così Ezio Mauro, su Repubblica: “I giornali e i giallo verdi” (Repubblica). E ci sono ripensamenti sul tema immigrazione: Gian Enrico Rusconi, “La socialdemocrazia ha fallito sull’integrazione dei migranti” (La Nazione); Giovanni Cominelli, “Gli immigrati clandestini: il nostro fastidio, le nostre ragioni”.

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8 Settembre 2018
by Giampiero Forcesi
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POPULISMI CRESCONO /2: EUROPA, MONDO

8 Settembre 2018

EUROPA: Manfred Weber (candidato PPE alla guida della UE), “Un dialogo tra noi popolari e i sovranisti” (intervista a La Stampa). Stefano Folli, “Weber il tedesco che parla anche a Salvini”. David Carretta, “La mappa del PPE” (Foglio). Ian Buruma, “Il razzista sul fronte occidentale” (Repubblica). Nial Ferguson,  “Macron fallirà. Da voi vedo un’alleanza tra populisti e tecnocrati” (intervista al Corriere). Valerio Castronovo, “Il futuro della Ue e gli spettri del nazionalismo” (Sole 24 ore). MONDO: Noam Chomsky, “Il popolo contro l’elite non è populismo” (intervista al Manifesto). Robert Darnton, “Le opinioni hanno soffocato l’informazione” (intervista a Avvenire). Ian Bremmer sul Corriere della sera: “Dieci anni dopo il crac il mondo teme ancora”. Wlodek Goldkorn, “L’Occidente e l’Aventino di massa” (Repubblica).

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21 Novembre 2013
by c3dem_admin
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Il vecchio e il nuovo… a partire dalla Lega Democratica per arrivare agli interlocutori europei

21 Novembre 2013
di Stefano Ceccanti

 

L’autore, trent’anni fa presidente fucino, già senatore del Pd nella passata legislatura, è docente di Diritto pubblico comparato all’Università La Sapienza ed è membro della Commissione per le Riforme Costituzionali

 

Leggo con attenzione le riflessioni relative al prossimo convegno di Bologna. Avendo finito da poco di leggere il libro di Lorenzo Biondi sulla Lega Democratica (“Dalla Democrazia Cristiana all’Ulivo: una nuova classe dirigente cattolica”, Viella, Roma, 2013), vorrei proporre qualche riflessione a partire da lì, da quella che è stata la più feconda aggregazione cattolico democratica in termini di elaborazione di idee.

A me sembra che la parte di eredità più feconda sia quella sul ruolo parziale della legge nella società democratica e pluralistica in materia di diritti, affermato (soffertamente e senza volontà ribellistiche) col No al referendum sul divorzio e con un certo tipo di atteggiamento in quello sull’aborto, distinto rispetto ai filoni più intransigenti, già allora sostenitori di principi non negoziabili ante litteram

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