Romano Prodi, intervistato dal Corriere: “Il Pd può chiudere con il passato. Io sono quasi tornato a casa” (e sulla manifestazione di sabato a Milano contro il razzismo: “E’ il risveglio delle coscienze, la democrazia arretra ma la gente reagisce”, a Repubblica). Enrico Letta, intervistato da Repubblica: “Dopo 5 anni riprendo la tessera del Pd. Mai più partito dell’antipatia”. Pierluigi Castagnetti, “Parliamo all’intelligenza del paese” (intervista all’Avvenire). Nicola Zingaretti, intervistato da La Stampa: “Il sovranismo è un imbroglio, vinceremo sradicando la paura”. Ilvo Diamanti: “Più di sinistra e più istruito, ecco come cambia il popolo dei gazebo” (Repubblica). Roberto D’Alimonte: “In atto il riequilibrio tra Pd e M5S” (Sole 24 ore). Carlo Calenda, “Guai a chiudersi nei vecchi recinti” (intervista all’Avvenire). Massimo Cacciari, “Il nuovo segretario si gioca tutto alle europee, se perde tornano i renziani” (intervista a Il Dubbio). Andrea Orlando: “Perché al Pd non servono né i 5stelle né D’Alema” (colloquio col Foglio). Poi i molti opinionisti: Aldo Cazzullo, “L’uscita dal limbo” (Corriere); Antonio Polito, “Che cosa cambia a sinistra: speranze e illusioni” (Corriere); Salvatore Vassallo, “Contropiede riformista” (Qn); Marcello Sorgi, “L’opposizione riparte da Torino” (La Stampa). Alessandro Campi, “La sfida nel partito e ai gialloverdi” (Gazzettino); Mauro Calise, “Il futuro del Pd e il rischio del deja vu” (Mattino); Stefano Folli, “I primi passi della sfida ai 5 stelle” (Repubblica); Emanuele Macaluso, “Vincere senza sputare sul passato” (Il Dubbio); Norma Rangeri, “La retorica del cambiamento nella continuità” (Manifesto); Marco Revelli, “Attento Zingaretti, questo non è un voto di fiducia al partito” (intervista a Il Fatto); Antonio Padellaro, “Dieci domande al segretario” (Il Fatto).
5 Marzo 2019
by Vittorio Sammarco
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