Severi i giudizi sull’elezione del consiglio d’amministrazione della Rai (meno severi per la nomina del presidente): Dario Di Vico, “Ma non è certo la Bbc” (Corriere della Sera); Ezio Mauro, “La palude” (Repubblica); Angelo Guglielmi, “Era meglio lasciare quelli di prima, così è la desertificazione” (intervista a Repubblica); Massimo Cacciari, “Dilettanti ridicoli. Il potere non si mantiene con i lacché” (intervista al Fatto); Milena Gabanelli, “Rai, ricetta per un manager lontano dai partiti” (Corriere della Sera). Diversificati quelli sulla riforma della Pubblica amministrazione: Sabino Cassese, “La medicina giusta per il grande malato” (Corriere della Sera); Fabrizio Forquet, “Sfida alla burocrazia” (Sole 24 Ore); Oscar Giannino, “La porticina aperta sul merito” (Mattino); Raffaele Grignetti, “Riforma Madia, ecco cosa cambia” (La Stampa). Stefano Folli fa il punto: “I due binari del premier e la tentazione del megafono” (Repubblica).
6 Agosto 2015
by Giampiero Forcesi
0 commenti