4 Agosto 2016
by Giampiero Forcesi
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FRANCO MONACO, PAOLO CORSINI, WALTER TOCCI E ALTRI 7 PARLAMENTARI PD: IL NOSTRO NO AL REFERENDUM

4 Agosto 2016

Paolo Corsini, Nerina Dirindin, Luigi Manconi, Claudio Micheloni, Massimo Mucchetti, Lucrezia Ricchiutti, Walter Tocci, Luisa Bossa, Angelo Capodicasa, Franco Monaco sono i dieci parlamentari del Pd che hanno sottoscritto un documento nel quale argomentano il loro no di merito (e di metodo) al referendum costituzionale, pur affermando che non si tratta di un no al governo. I firmatari intendono dare voce a elettori e quadri PD che non condividono la riforma Boschi. Sono ben consapevoli che la loro posizione é in dissenso da quella ufficiale del Pd, ma si dicono convinti che, a norma di statuto, sui principi costituzionale non si dia disciplina di partito.

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31 Luglio 2016
by Giampiero Forcesi
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IL NO DI ONIDA, DI TOCCI, DI PACE, DI VILLONE. IL SÌ DI CLEMENTI, DI CECCANTI, DI D’ALIMONTE

31 Luglio 2016

Valerio Onida,L’instabilità non dipende dal bicameralismo perfetto” (Sole 24 Ore). Francesco Clementi, “Iter legislativo e Titolo V, uno Stato più semplice” (Sole 24 Ore). Walter Tocci, “Perché voto NO al referendum – Lettera aperta al PD”. Stefano Ceccanti, “Le motivazioni di fondo delle riforme costituzionali” (estratto dalla rivista semestrale “Lo Stato”). Alessandro Pace, “Barattare la Carta con un mini-Italicum?” (Repubblica). Massimo Villone, “Cosa aspettarsi dal Colle?” (Manifesto). Roberto D’Alimonte, “Meno umori, più contenuti per il referendum” (Sole 24 ore). Maurizio Viroli, “La sinistra Pd non capisce che l’ultima chance è il No” (Il Fatto). Stefano Ceccanti, “Svolta storica, passiamo sopra alle imperfezioni” (intervista a Il Fatto).

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30 Luglio 2016
by Giampiero Forcesi
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Le ragioni del nostro NO

30 Luglio 2016
di Claudio Belloni e Giovanni Missaglia

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Gli autori sono docenti di storia e filosofia in due licei lombardi e sono in vario modo impegnati a livello culturale e politico (vedi nota in calce all’articolo)

 

Premessa 

La ragione delle ragioni è che cambiare la Costituzione non serve. Nessuno dei grandi problemi del Paese dipende dalla Costituzione. La bassa crescita economica e la spaventosa disoccupazione giovanile dipendono dalle politiche economiche e da fattori internazionali. La corruzione e la criminalità organizzata dipendono dal bassissimo senso di legalità. La fragilità del territorio dipende da dissennate politiche urbanistiche, dall’incuria, dalla mancata consapevolezza della centralità della questione ambientale. La gestione dei flussi migratori dipende da ragioni internazionali e da buone politiche locali. E così via.

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28 Luglio 2016
by Giampiero Forcesi
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MATTARELLA: “OCCORRE UN SOVRAPPIÙ DI POLITICA”

28 Luglio 2016

Sergio Mattarella (il discorso del ventaglio), “Evitiamo che l’Italia entri nell’età dell’ansia” (Repubblica). Marzio Breda, “Dal Colle arriva la spinta a un confronto sul merito” (Corriere della Sera). Lina Palmerini, “Il Colle e il limite della politica” (Sole 24 ore). Stefano Folli, “Un nuovo stile per chiedere serietà alla politica” (Repubblica). UN INTERVENTO DI FRANCO MONACO: “Se per Renzi il voto d’autunno diventa un rompicapo” (Manifesto). BERLINGUER E LA QUESTIONE MORALE 35 ANNI DOPO: la Repubblica ricorda l’intervista di Scalfari a Enrico Berlinguer di 35 anni fa, ripubblicandone un estratto (“La questione morale”), con un’intervista di Simonetta Fiori a Scalfari (“Non esiste più la diversità della sinistra. Nessuno ha seguito la cura”) e con alcuni articoli tra cui quello di Guido Crainz (“Le trappole dell’illegalità inconsapevole”).

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24 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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FRANCO MONACO: “CARO NAPOLITANO LASCIA STARE LEOPOLDO ELIA”

24 Luglio 2016

Su Il Fatto Quotidiano Franco Monaco prende le distanza da Giorgio Napolitano in merito alla riforma costituzionale: “Caro Napolitano, lascia stare Leopoldo Elia”. Il Fatto pubblica anche un’intervista a Luigi De Magistris: “La mia Napoli d’estate in difesa della Costituzione”. Sul Manifesto Massimo Villone scrive che si deve votare No al referendum per difendere i diritti dei cittadini: “Un voto contro un governo oligarchico”. Su La Stampa Giuseppe Salvaggiulo annota: “Prof, partitini e dissidenti. La Babele dei comitati per il No alla Riforma”. Aldo Di Matteo, su La Stampa, racconta la discussione in casa Pd: “I sondaggi e il cambio di strategia Pd: che fare?”. Quanto alla legge elettorale, Gianfranco Pasquino torna a dire, ancora su La Stampa, “Ecco perché l’Italicum va cestinato”.

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23 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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RENZI E LA STRATEGIA DEL SOMMERGIBILE

23 Luglio 2016

Giancarla Codrignani conferma sull’Unità il suo voto favorevole alla riforma costituzionale (“Costituzione e riforma”). Viceversa sul Manifesto Gianni Ferrara ribadisce la sua opposizione all’Italicum (“La falla democratica nelle leggi elettorali maggioritarie”). Giovanni Sabbatucci su La Stampa difende la legge elettorale: “Legge elettorale, i punti deboli delle critiche”. Maria Teresa Meli spiega l’approccio attuale di Renzi: “Renzi e la strategia del sommergibile” (Corriere della Sera). Sullo scenario di centrodestra scrivono Francesco Verderami (“Parisi, i moderati e la mossa di Berlusconi”, Corriere della Sera); Claudio Cerasa (“Parisi ci spiega che centrodestra ha in mente”, Il Foglio); Lina Palmerini (“Se al Cavaliere conviene un timido no alle riforme”, Sole 24 ore); Stefano Folli (“Un centrodestra da rifondare lontano dalla Lega”, Repubblica); Stefano Ceccanti (“L’assemblea costituente”, La Nazione). Due parlamentari del Pd, Cesare Damiano e Maria Luisa Gnecchi, presentano “Un’agenda sociale per l’unità del Pd e per il governo” (Unità). Enrico Rossi torna a dire: “Matteo ora deve cambiare, serve una guida di 15 persone” (intervista a Repubblica).

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23 Luglio 2016
by Giampiero Forcesi
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L’enfasi costituzionalista nuoce alla Costituzione

23 Luglio 2016
di Sandro Antoniazzi

 

Negli anni ’90, lasciato momentaneamente il suo ritiro monacale, Dossetti, preoccupato della situazione italiana e da ipotesi che circolavano inerenti modifiche costituzionali, prese con autorevolezza la parola in pubblico. In quell’occasione lanciò la proposta di costituire Comitati per la difesa della Costituzione e intervenne poi più volte per affermare i valori della stessa, sia nei suoi contenuti, sia nel suo significato più profondo per l’unità del paese.

Dossetti spiegò che la Costituzione non era nata dalla Resistenza (tanto meno in una visione di parte, diciamo di sinistra), ma dalla presa di coscienza di cosa avevano voluto dire sei anni di guerra e dalla volontà comune di superare quella tragedia, aprendo una diversa prospettiva umana e democratica. Insieme richiamava che la Costituzione aveva per così dire costituito il patto fondamentale tra le grandi tradizioni ideali e politiche del paese (la cattolica, la comunista, la socialista e quella laica), garantendo la possibilità di sviluppo della società italiana, pur nelle grandi differenze politiche.

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14 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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IL SÌ DI GIOVANNI BAZOLI. LA DELUSIONE DI ALESSANDRO PACE

14 Luglio 2016

“Riusciremo a curare il nostro sistema bancario, nazionale e globale, se riporteremo più democrazia finanziaria dentro le banche, una democrazia che invece dai patron della finanza è vista soltanto come attrito, costo, inefficienza”. Così Luigino Bruni in un editoriale dell’Avvenire (“Democrazia bancaria”). Un banchiere, Giovanni Bazoli, spiega al Corriere della Sera “Perché voterò sì al referendum”. Sul Manifesto due interventi contro la riforma costituzionale: Massimo Villone, “Solo il No può scardinare il blocco renziano”; e Stefano Rodotà, “Renzi e i suoi, ceto politico divisivo e inadeguato” (intervista). Se Renzi è divisivo, anche a sinistra del Pd c’è divisione: Massimo Zedda, “Perché Sinistra Italiana ha fallito” (Unità); “Sinistra Italiana: Cofferati lascia” (Manifesto); e, sul Fatto Quotidiano, Alessandro Pace, presidente del Comitato del No, racconta: “Noi del No silenziati e abbandonati da tutti, persino dalla Cgil”. L’assessore di sinistra nella giunta Cinquestelle a Roma, Paolo Berdini, scrive contro l’espansione urbana (“Soldi e salute persi in città”, Manifesto).

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13 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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FRANCO MONACO: LA VISTA CORTA DI RENZI

13 Luglio 2016

La Civiltà cattolica legge le “Elezioni amministrative 2016” (Francesco Occhetta sj). Franco Monaco, sul Manifesto, critica chi si prepara a scendere dal carro del renzismo, ma indica anche l’errore di fondo di Renzi: avere una vista corta (“I tre boomerang pronti a colpire Renzi”); e sul Corriere della Sera scrive una lettera a proposito di referendum e spacchettamento. Sull’Unità interviene Goffredo Bettini, molto severo con il Pd e meno con Renzi: “Azzerare l’attuale Pd. Basta coi giochi della vecchia politica”. Giovanna Casadio su Repubblica dà conto del malessere nell’area della Sinistra Italiana: “Zedda: chi ha distrutto la sinistra se ne vada”. Sul Corriere della Sera Gianfranco Pasquino scrive: “Per Renzi è troppo rischioso rinunciare alla guida del Pd”. Lamenta Gianluca Roselli su Il Fatto: “Il bavaglio tv ha funzionato: il no resta senza firme né soldi”. Peppino Calderisi sul Foglio: “Ragioni liberali e riformatrici per dire un sì responsabile al referendum”. Luciano Violante: “Ecco perché voterò sì” (intervista all’Unità).  

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10 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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PRODI E LE BANCHE. FIORONI, I CATTOLICI E IL PD. DISCUSSIONE ITALICUM. PENSIONI

10 Luglio 2016

BANCHE. Romano Prodi: “Una proposta per aiutare banche e famiglie” (Messaggero).  PARTITO DEMOCRATICO. Giuseppe Fioroni, “Al Pd servono i moderati” (intervista all’Unità dopo il Convegno di Orvieto). LEGGE ELETTORALE. Marco Conti, “Renzi, mossa sull’Italicum: decide il Parlamento” (Messaggero). Paolo Pombeni, “Il merito da tutelare, le ragioni del pragmatismo” (Sole 24 Ore). Marco Calise, “Ma i critici non hanno alternative” (Mattino). Piero Ignazi, “Meglio una nuova legge” (intervista al Mattino). REFERENDUM COSTITUZIONALE. Gianfranco Pasquino, “Come cambiare la Carta in meglio, non in peggio” (Il Fatto).  Antonio Gaudioso (Cittadinanza attiva): “Primo, informare bene”. Dino Martirano, “Dividere i quesiti” (Corriere della Sera). PENSIONI. Marco Ruffolo, “La strada nuova dell’equità” (Repubblica).

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