27 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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LA VALLE REPLICA A SERRA. MONACO A CISL E ACLI. E I DOSSETTIANI SI DIVIDONO SU RENZI

27 Ottobre 2016

I dossettiani si dividono su Renzi” (così Raffaele Porrisini su Italia Oggi). “Ho l’impressione che nella partita delle riforme istituzionali – scrive Franco Monaco al direttore dell’Avvenire – un po’ tutti rischiamo di sacrificare una parte del patrimonio di idealità e di democrazia di cui siamo eredi”; Monaco si riferisce in particolare alla Cisl e alle Acli, cui rimprovera la scelta pubblica per il Sì al referendum (“Tra verticalizzazione e collateralismi?”): l’articolo è nella stessa pagina dell’interessante articolo di Marco Olivetti in difesa di un certo ritorno al centralismo dello Stato (cliccare su “Andare oltre la ‘vetocrazia’ con un nuovo regionalismo”). Su Repubblica, a confronto le opinioni di Valerio Onida e di Tiziano Treu: “Stato e regioni: perché Sì Treu e perché No Onida”. Di Valerio Onida e Barbara Randazzo il testo del ricorso al Tribunale civile di Milano contro il referendum perché pone un solo quesito a fronte di molti e diversi articoli della Costituzione modificati. Ancora su Repubblica la risposta di Raniero La Valle a Michele Serra, che lo aveva criticato in una sua Amaca, e la replica di Serra: “Riforma, democrazia e ruolo del mercato”. Laura Ronchetti presenta un numero di “Democrazia e Diritto” a sostegno delle ragioni del No. Un articolo fuori dal coro di Pietro Ichino: “Perchè la campagna referendaria è tutt’altro che brutta” (Foglio). Salvatore Settis scrive al direttore del Corriere: “Oltre le ragioni e i torti del Sì e del No”. Biagio De Giovanni si meraviglia che si ritenga separato dal contesto politico-sociale europeo il voto al referendum: “La sovranità nel destino di un voto” (Mattino).

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26 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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Salvatore Vento

26 Ottobre 2016

    Fondatore. insieme a don Antonio Balletto, del Centro Mounier di Genova. Collaboratore di “Via Po”, inserto culturale del giornale della Cisl “Conquiste del lavoro” Quale è la vostra posizione sulla riforma della Costituzione e sul relativo referendum, e come …

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24 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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LA FEBBRE DEL PD

24 Ottobre 2016

Sergio Fabbrini sul Sole 24 Ore sostiene che se in Italia vincesse il No si aprirebbe la strada verso il ritorno al proporzionalismo, “ma, soprattutto, a Bruxelles l’Italia tornerebbe a contare come il due di coppe” (“Il valore europeo delle riforme”); e in un’intervista al Corriere Trentino dice: “Più gente possibile a votare Sì o l’Italia non uscirà dallo stagno”. E pure Federica Mogherini, sul Corriere della Sera, scrive de “I molti meriti della riforma”. Gianni Cuperlo, che sabato aveva detto al Corriere della Sera “Spero in un’intesa seria”, a proposito del comitato di 5 membri del Pd per ridiscutere l’Italicum, domenica intervistato da Sergio Staino sull’Unità dice: “Mi impegnerò a fondo ma ognuno nega le ragioni dell’altro”. Lapidario, ormai, Pierluigi Bersani: “Il Pd di Renzi è finito. Il prossimo segretario lo scelgano gli iscritti” (intervista a Repubblica). Vannino Chiti sull’Unità esorta: “Non spacchiamo il Pd”. Stempera gli eccessivi ardori dei contendenti Gianfranco Pasquino (pur sostenitore del No) sul Corriere: “L’esame di democrazia dopo il referendum”. Goffredo Bettini sull’Unità sostiene il Sì: “Pd, leader forte e spinta dal basso”. Il leader dei metalmeccanici Cisl, Marco Bentivogli, a Italia Oggi rivela: “Per il Sì i metalmeccanici Cisl”. Massimo Villone sul Manifesto ironizza sul sostegno di Obama a Renzi (“Taci il Ministero degli Interni ti ascolta”). Michele Prospero, ancora sul Manifesto, ironizza sull’astensione di Fabrizio Barca e altri (“Il peso di una scheda bianca”). Massimo Adinolfi sul Mattino prova a spiegare la preferenza dei giovani per il No (“Perché i giovani hanno paura di cambiare”).

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24 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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“QUALUNQUE SCELGO È COLPA”. E IL “SÌ” COME MALE MINORE

24 Ottobre 2016

Michele Serra nella sua Amaca di domenica commenta con malinconica ironia una recente dichiarazione di Raniero La Valle su Micromega sulle responsabilità del governo Renzi per il predominio dei mercati sulla volontà popolare. Pierluigi Castagnetti, sul suo blog, commenta con amarezza la violenza verbale di tanti sostenitori del No (e forse anche del Sì), specie sul web (uno gli ha augurato un altro infarto…): “Ragazzi, diamoci tutti una calmata”. Il Regno pubblica un editoriale del direttore Gianfranco Brunelli in cui sostiene che “la vittoria dei ‘no’ può travolgere il sistema politico”, ma aggiunge che “Il ‘sì’ non produce rischi alla nostra democrazia, ma enfatizza certamente un leader scaltro e ambizioso, propenso a un decisionismo solitario, ma non dimostratosi sinora all’altezza delle sfide dell’Italia, sia quelle interne sia quelle internazionali” e conclude: “’Qualunque scelgo è colpa’, possiamo ripetere con Adelchi. Cerchiamo il male minore” (“La Costituzione dei partiti”). Emma Fattorini, sull’Unità, sostiene che la riforma costituzionale è nel solco “della migliore tradizione del cattolicesimo politico italiano” (“Quale democrazia: la posta in gioco anche per i cattolici democratici”). Mons. Bruno Forte indica alcuni criteri per la scelta sul referendum, che indicano la sua propensione al Sì: “La carità è la misura dell’agire politico di ognuno di noi” (Sole 24 ore).

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22 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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Chiaroscuri della riforma costituzionale e possibili integrazioni (anche pre-referendum)

22 Ottobre 2016
di Gian Candido De Martin

 

L’autore è professore emerito di Diritto pubblico della Luiss Guido Carli di Roma e presidente del Consiglio scientifico dell’Istituto Vittorio Bachelet per lo studio dei problemi sociali e politici. L’articolo è in uscita su BeneComune.net

 

Sulla riforma costituzionale, complice il fuorviante aut aut posto dal Presidente del Consiglio già prima della approvazione parlamentare, si è da mesi consolidata, anche tra i giuspubblicisti, la propensione a schierarsi per il sì o il no, evidenziando ragioni a sostegno o, al contrario, argomenti in base ai quali le innovazioni previste sarebbero, almeno in prevalenza, rischiose e quindi da respingere. Appaiono invece minoritarie le posizioni di chi ritiene – specie in questa fase –  compito primario del giuspubblicista, più che condizionare con la propria scelta di voto, contribuire al discernimento tecnico di un testo spesso mal scritto e comunque oggettivamente complesso

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19 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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IL SOSTEGNO USA A RENZI E LE NOSTRE ELITE POLITICHE E CULTURALI

19 Ottobre 2016

Un polemico articolo di Sergio Fabbrini sulla rivista online del Mulino parla de “Il Referendum delle elite negative” e critica le elite politico-culturali favorevoli al No perché irresponsabili del destino del Paese. Meno polemico Michele Salvati sul Corriere analizza “I conflitti delle elite che fanno male all’Italia”. Paolo Pombeni spiega sul Sole 24 Ore il pieno sostegno di Obama a Renzi proprio perché gli Usa non vedono alternative praticabili al governo Renzi (“Il sintomo americano dell’enigma Renzi”). Così pure Stefano Folli su Repubblica: “Se l’amico americano  teme il vuoto a Roma”. E anche Massimo Gaggi sul Corriere: “La via americana per la stabilità”. Su La Stampa Giovanni Orsina spiega perché è probabile che vinca il No (per l’antipolitica prevalente nel Paese) e perché invece sarebbe opportuno che vincesse il Sì (“Le conseguenze del bivio sulla Costituzione”). Sull’Unità  un’intervista a Gianni Pittella, vicepresidente del Parlamento europeo (“Il Pse contro l’austerità. Giusto il Sì al referendum”) e un intervento di Alfredo Reichlin contro la riforma: “L’illusione della semplificazione”.

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18 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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ARTURO PARISI INSISTE: CI SONO DUE DEMOCRAZIE IN LOTTA

18 Ottobre 2016

Barack Obama in un’intervista esclusiva a Federico Rampini per Repubblica: “L’austerità è un freno alla crescita. Bene le riforme di Renzi”. A chi, come D’Alema, ha criticato partiti e leader esteri (come il Pse) che intervengono a sostegno del Sì Danilo Taino sul Corriere della Sera replica: “Il diritto di giudicare l’Italia”. Arturo Parisi, già criticato da Franco Monaco per il suo sostegno al Sì, interviene di nuovo su Italia Oggi: “Due distinte democrazie in lotta: una è consociativa (prima repubblica), l’altra è competitiva”. Paolo Mieli sul Corriere recensisce un libro di Piero Craveri che critica i partiti della prima repubblica: “Ceto politico senza qualità”. Mario Monti, “Perchè dico no alla riforma” (intervista al Corriere della Sera). Andrea Camilleri, Gustavo Zagrebelsky, Nadia Urbinati, Paolo Flores d’Arcais, Tommaso Montanari lanciano un appello: “Costituzione, cinquanta giorni per dire No” (sito di Libertà e Giustizia), e dicono: “A chi ci dice che per far funzionare l’Italia bisogna cambiare le regole, rispondiamo: noi, invece, vogliamo cambiare i giocatori”; sullo stesso sito un’intervista a Nadia Urbinati: “La democrazia apatica”. Lina Palmerini sul Sole 24 Ore descrive “Gli scenari del ‘dopo’ che imbarazzano il fronte del No”. Daniela Preziosi sul Manifesto racconta “I balletti a sinistra: quelli del Ni e del So”. Mauro Calise spiega perché “Matteo Renzi non cade anche se vince il No” (Mattino). Claudio Cerasa provoca: “La sinistra coerente è una sinistra grillina” (Il Foglio). Dino Martirano sul Corriere racconta: “Da Ceccanti a Pancho Pardi i professionisti del comizio che si sfidano sulla riforma”.

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16 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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FRANCO MONACO VERSUS ARTURO PARISI

16 Ottobre 2016

Franco Monaco replica all’intervista rilasciata da Arturo Parisi a Repubblica (“Il No? Un’alleanza tra chi odia il premier e chi vuole solo ritornare al passato”) con un articolo sul Manifesto: “Caro Arturo Parisi, non ti riconosco”.  Daniela Preziosi, ancora sul Manifesto, dà conto di una riunione di giuristi: “Allarme dei giuristi: Renzi fa saltare i valori comuni”. Sul Corriere un’intervista a Vannino Chiti sulla legge elettorale: “Renzi ha aperto, grave non crederci”. Walter Veltroni offre il suo bilancio della breve storia del Partito democratico: “Il Pd nove anni dopo” (Unità). Un inedito di Norberto Bobbio del 1994 pubblicato da La Stampa: “Per risorgere la sinistra difenda i deboli”. Ilvo Diamanti  e le sue indagini: “Le famiglie bocciano la scuola di Matteo” (Repubblica). Un’analisi preoccupata di Romano Prodi su Il Mattino: “Se anche la Cina investe in armi”.

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15 Ottobre 2016
by Vittorio Sammarco
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LO SCONTRO È TRA DEMOCRAZIA DELL’ALTERNANZA E DEMOCRAZIA CONSOCIATIVA?

15 Ottobre 2016

Giorgio Tonini, in un’intervista rilasciata a Pierluigi Mele per Rainwes, vede nella battaglia referendaria “Lo scontro nel Pd tra democrazia dell’alternanza e democrazia consociativa”. Michele Nicoletti insieme a Emanuele Curzel firma un ragionato articolo sul mensile Il margine: “Referendum costituzionale: noi voteremo Sì”. Graziano Delrio risponde all’editoriale critico di Antonio Polito, e ne accoglie l’istanza, con un’intervista pubblicata  dal Corriere della Sera: “Sì all’elezione diretta dei senatori. Accordo vincolante prima del voto”.  Massimo Salvadori, in un’intervista all’Unità, dice: “Con il No indietro di 30 anni”. Sull’Unità interviene anche Pietro Ichino: “La sfida del nuovo articolo 70”.  Su Il Dubbio Fabrizio Cicchitto scrive la prima puntata di una “Storia delle riforme e dei loro nemici da De Gasperi a Renzi passando per il Cav”. Michele Prospero sul Manifesto sostiene che “Machiavelli e Toqueville votano No”. Infine i commenti di Stefano Folli  (“La guerra fredda di casa nostra”) e di Michele Ainis (“Come salvarsi dal veleno“) su Repubblica, e di Massimo Franco sul Corriere (“Il partito anti-Ue irrompe nella campagna sulla riforma”).

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14 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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LO STORICO EMILIO GENTILE VEDE IL RISCHIO DI UNA DERIVA OLIGARCHICA

14 Ottobre 2016

Arturo Parisi: “Il No? Un’alleanza tra chi odia il premier e chi vuole solo ritornare al passato” (intervista a Repubblica). Paolo Prodi: “Questa riforma è scritta male. Il mio no è anche un voto estetico” (intervista al Corriere della Sera). Lo storico Emilio Gentile, intervistato da Repubblica, è critico sulla riforma costituzionale e dice: “Senza sovranità popolare le nostre democrazie rischiano di trasformarsi in una recita”. Franco Bassanini in un’intervista ad un mensile: “La riforma costituzionale alla prova del referendum”. Antonio Polito ha molti dubbi: “L’enigma del Senato che verrà” (Corriere della Sera). Livia Turco riflette su una nuova politica popolare: “L’umanesimo che serve alla sinistra” (Unità). Carlo Bastasin si chiede “Quali strategie italiane nella Ue” (Sole 24 ore).

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