13 Luglio 2019
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

LO SPAZIO VUOTO

13 Luglio 2019

Giuseppe De Rita,Quando la nostra politica naviga in uno spazio vuoto” (Corriere della sera). Yasha Mounk sulla sinistra nel mondo:“L’onda rossa sugli scogli” (Repubblica). Franco Venturini sui rapporti con la Russia: “Il dovere dell’Italia di non smarrire la strada”. Maurizio Ambrosini,I confini davvero a rischio sono quelli dei valori” (Avvenire). TAGLIO DEI PARLAMENTARI: Ettore Colombo,La riforma dei parlamentari sta per diventare legge” (tiscali.it). Massimo Adinolfi, “Le riforme della Carta nel silenzio dei santoni” (Mattino). Stefano Folli, “Quelle forbici sui parlamentari” (Repubblica). Felice Besostri, “Il taglio dei parlamentari e la sinistra a rischio estinzione” (Manifesto). GOVERNO E IMPRESE: Paolo Balduzzi,Così la sfida alle grandi imprese blocca il Paese” (Messaggero). Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda: “Le aziende non possono più subire ricatti da chi governa” (intervista al Corriere della sera); Maurizio Landini: “Il governo blocca l’Italia, è ora di reagire” (colloquio con Cerasa sul Foglio).

Leggi tutto →

23 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
1 Commento

1 Commento

RIFORMA DELLA COSTITUZIONE. RITORNA IL DIBATTITO

23 Luglio 2017

L’articolo, messo ieri qui in rassegna, di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera, che auspicava una riforma della prima parte della Costituzione insieme a una serie di riforme liberali ispirate alla proposta di tassa unica al 25% formulata dall’Istituto Bruno Leoni (vedi qui Nicola Rossi, “Una flat tax al 25% per salvare il Paese dal fisco”,  una sua intervista al Sole 24 ore “Piaccia o no, la flat tax è trasparente”, e sul Foglio l’articolo di Carlo Stagnaro, “Una flat tax di sinistra”), ha suscitato un interessante dibattito. Ieri sul Corriere è intervenuto Valerio Onida dicendo che della flat tax si può discutere, benché egli sia contrario, ma non già di riforma dei principi della Costituzione (“La Costituzione garantisce i diritti sociali dei cittadini”). Oggi, di nuovo sul Corriere interviene Sabino Cassese, favorevole a una riforma del fisco, e non del tutto contrario a una revisione della prima parte della Costituzione, che però rinvia a tempi più maturi, proponendo invece interventi riformatori “minori” sulla pubblica amministrazione (“Riformiamo i ‘rami bassi’ delle nostre istituzioni”). Sul Mattino, invece, Biagio De Giovanni, filosofo di sinistra ora vicino al Pd, sostiene che la difesa a oltranza della Costituzione del 1946 rischia di fare da sentinella a una postazione sempre più vuota, e sostiene che è tempo di nuovo potere costituente, da mediare però con il livello costituzionale europeo (“Costituzione, le ragioni per cambiare”). Non si inserisce in questo dibattito, ma tocca temi vicini l’intervento di Sergio Fabbrini sul Sole 24 Ore, che descrive i guasti prodotti dall’esito del referendum del 4 dicembre e si augura un’intesa di governo tra le principali forze politiche non populiste, dopo le prossime elezioni, che riprenda in mano la riforma costituzionale con l’obiettivo di assicurare la stabilità del governo (“Un patto di governo per le riforme”). Anche un arruffato articolo di Ernesto Galli della Loggia, sul Corriere di due gioni fa, va in direzione di un’esigenza di maggior efficienza delle istituzioni (“La politica senza potere nell’Italia del non fare”).

Leggi tutto →

10 Novembre 2016
by Giampiero Forcesi
1 Commento

1 Commento

Cattolicesimo democratico e referendum costituzionale: quale connessione?

10 Novembre 2016
di Enzo Balboni

 

L’autore è professore di Diritto costituzionale nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha scritto saggi di diritto pubblico, amministrativo, comparato e di storia costituzionale. Amico e collaboratore di Giuseppe Lazzati alla Cattolica, e vicino a Giuseppe Dossetti negli anni delle battaglie per la ‘difesa attiva’ della Costituzione (1994–1996), è membro della redazione di “Appunti di cultura e politica”, rivista pubblicata a cura di “Città dell’uomo”.

 

Giovanni Cominelli* mi chiama in causa su Movimenti Metropolitani nel suo commento “Valerio Onida: la Costituzione non è il Corano!” per annoverarmi tra i costituzionalisti del NO, con la precisazione che sarei, con Onida appunto, De Siervo e altri innominati, la punta di lancia del costituzionalismo cattolico, ovviamente ultraconservatore dello status quo istituzionale e nostalgico dei bei tempi andati che, in sequela dell’insegnamento di Mortati e Dossetti, elevavano sugli altari la costituzione materiale e il sistema dei partiti della prima, e unica, Repubblica.

Non è così.

Leggi tutto →

24 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

LA FEBBRE DEL PD

24 Ottobre 2016

Sergio Fabbrini sul Sole 24 Ore sostiene che se in Italia vincesse il No si aprirebbe la strada verso il ritorno al proporzionalismo, “ma, soprattutto, a Bruxelles l’Italia tornerebbe a contare come il due di coppe” (“Il valore europeo delle riforme”); e in un’intervista al Corriere Trentino dice: “Più gente possibile a votare Sì o l’Italia non uscirà dallo stagno”. E pure Federica Mogherini, sul Corriere della Sera, scrive de “I molti meriti della riforma”. Gianni Cuperlo, che sabato aveva detto al Corriere della Sera “Spero in un’intesa seria”, a proposito del comitato di 5 membri del Pd per ridiscutere l’Italicum, domenica intervistato da Sergio Staino sull’Unità dice: “Mi impegnerò a fondo ma ognuno nega le ragioni dell’altro”. Lapidario, ormai, Pierluigi Bersani: “Il Pd di Renzi è finito. Il prossimo segretario lo scelgano gli iscritti” (intervista a Repubblica). Vannino Chiti sull’Unità esorta: “Non spacchiamo il Pd”. Stempera gli eccessivi ardori dei contendenti Gianfranco Pasquino (pur sostenitore del No) sul Corriere: “L’esame di democrazia dopo il referendum”. Goffredo Bettini sull’Unità sostiene il Sì: “Pd, leader forte e spinta dal basso”. Il leader dei metalmeccanici Cisl, Marco Bentivogli, a Italia Oggi rivela: “Per il Sì i metalmeccanici Cisl”. Massimo Villone sul Manifesto ironizza sul sostegno di Obama a Renzi (“Taci il Ministero degli Interni ti ascolta”). Michele Prospero, ancora sul Manifesto, ironizza sull’astensione di Fabrizio Barca e altri (“Il peso di una scheda bianca”). Massimo Adinolfi sul Mattino prova a spiegare la preferenza dei giovani per il No (“Perché i giovani hanno paura di cambiare”).

Leggi tutto →

24 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

“QUALUNQUE SCELGO È COLPA”. E IL “SÌ” COME MALE MINORE

24 Ottobre 2016

Michele Serra nella sua Amaca di domenica commenta con malinconica ironia una recente dichiarazione di Raniero La Valle su Micromega sulle responsabilità del governo Renzi per il predominio dei mercati sulla volontà popolare. Pierluigi Castagnetti, sul suo blog, commenta con amarezza la violenza verbale di tanti sostenitori del No (e forse anche del Sì), specie sul web (uno gli ha augurato un altro infarto…): “Ragazzi, diamoci tutti una calmata”. Il Regno pubblica un editoriale del direttore Gianfranco Brunelli in cui sostiene che “la vittoria dei ‘no’ può travolgere il sistema politico”, ma aggiunge che “Il ‘sì’ non produce rischi alla nostra democrazia, ma enfatizza certamente un leader scaltro e ambizioso, propenso a un decisionismo solitario, ma non dimostratosi sinora all’altezza delle sfide dell’Italia, sia quelle interne sia quelle internazionali” e conclude: “’Qualunque scelgo è colpa’, possiamo ripetere con Adelchi. Cerchiamo il male minore” (“La Costituzione dei partiti”). Emma Fattorini, sull’Unità, sostiene che la riforma costituzionale è nel solco “della migliore tradizione del cattolicesimo politico italiano” (“Quale democrazia: la posta in gioco anche per i cattolici democratici”). Mons. Bruno Forte indica alcuni criteri per la scelta sul referendum, che indicano la sua propensione al Sì: “La carità è la misura dell’agire politico di ognuno di noi” (Sole 24 ore).

Leggi tutto →

22 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

Chiaroscuri della riforma costituzionale e possibili integrazioni (anche pre-referendum)

22 Ottobre 2016
di Gian Candido De Martin

 

L’autore è professore emerito di Diritto pubblico della Luiss Guido Carli di Roma e presidente del Consiglio scientifico dell’Istituto Vittorio Bachelet per lo studio dei problemi sociali e politici. L’articolo è in uscita su BeneComune.net

 

Sulla riforma costituzionale, complice il fuorviante aut aut posto dal Presidente del Consiglio già prima della approvazione parlamentare, si è da mesi consolidata, anche tra i giuspubblicisti, la propensione a schierarsi per il sì o il no, evidenziando ragioni a sostegno o, al contrario, argomenti in base ai quali le innovazioni previste sarebbero, almeno in prevalenza, rischiose e quindi da respingere. Appaiono invece minoritarie le posizioni di chi ritiene – specie in questa fase –  compito primario del giuspubblicista, più che condizionare con la propria scelta di voto, contribuire al discernimento tecnico di un testo spesso mal scritto e comunque oggettivamente complesso

Leggi tutto →

13 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
2 Commenti

2 Commenti

Con la Riforma costituzionale la politica torna a restituire lo “scettro” al cittadino

13 Ottobre 2016
di Luigi Lochi

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. L’autore, già dirigente di Sviluppo Italia, è collaboratore della Fondazione per il Sud e docente a contratto all’Università del Salento 

 

Al di là delle tecnicalità in cui si articola, la Riforma Costituzionale rivela una ratio, un significato profondo, che si collega ad un processo di “perfezionamento” della Costituzione del 1948.

Le riforme istituzionali – osservava nel 1988 Roberto Ruffilli, artefice di un disegno riformatore tragicamente interrotto dalla mano violenta delle Brigate rosse – se vogliono essere indirizzate allo sviluppo delle conquiste della democrazia repubblicana….debbono collegarsi ad un perfezionamento della Costituzione…”. Un perfezionamento richiesto – continuava Ruffilli –  “dagli innegabili limiti del disegno costituzionale in ordine ad una forma di governo parlamentare non compiutamente realizzata per quanto riguarda la stabilità dell’Esecutivo. (…)

Leggi tutto →

7 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

Referendum, le ragioni del dubbio

7 Ottobre 2016
di Domenico Cella

 

A conclusione di alcuni incontri sulla riforma costituzionale e il prossimo referendum, organizzati dall’Istituto regionale De Gasperi a Bologna, l’autore è intervenuto alla Tavola rotonda conclusiva “Il referendum costituzionale tra le ragioni del sì, quelle del no e le ragioni del dubbio”. Riportiamo il suo intervento

 

Accanto alle ragioni del SI e del NO rappresento le ragioni del dubbio. Pongo problemi, è vero, non sono soddisfatto dalle risposte note. Ma non vuole dire che nel prossimo Referendum non andrò a votare e tantomeno che invito a non votare al Referendum. Sono semplicemente in ricerca. Vorrei essere posto dall’ordinamento nelle condizioni migliori per fare una scelta, vorrei una discussione pubblica che mi aiuti a farmi un’idea delle cose.

Leggi tutto →

5 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
1 Commento

1 Commento

QUEL CHE DIREBBE LEOPOLDO ELIA

5 Ottobre 2016

Marco Olivetti, “Riforme. Quel che direbbe Leopoldo Elia” (Unità). Massimo Villone, “Istruzioni per affrontare quelli del Sì” (Manifesto). Roberto Esposito, “Io dico no all’obbligo di schierarsi sul referendum” (Repubblica). Francesco Lauria, “Creare senso dove c’è rumore. Un futuro possibile tra rafforzamento della democrazia e referendum costituzionale” (Report, quotidiano online). Alberto Burgio, “Dove nasce la riforma renziana” (Manifesto). Claudio Cerasa, “La guerra dei due mondi” (Foglio). Roberto Roscani,Sofri, Renzi, la sinistra e il Sì” (Unità). Guido Crainz (a proposito dell’editoriale domenicale di Scalfari), “La democrazia incerta” (Repubblica).

Leggi tutto →

27 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

Temo che il nuovo senato non sia in grado di operare in modo valido

27 Settembre 2016
di Salvatore Leonardi

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo intervento sul prossimo referendum, in favore del No. L’autore, da oltre quarant’anni nel Meic in Sicilia, di professione bancario, iscritto al Pd, è da poco tempo tra gli amici di c3dem. (Il titolo è redazionale)

 

… Alcune scelte dei riformatori non mi paiono condivisibili, altre appaiono espressione di un progetto incompiuto, che troppo affida alla legislazione ordinaria per definire – in aspetti non secondari – la fisionomia del nuovo Organo. Il mio timore è quello che la reale operatività del nuovo Senato proceda in maniera incerta e comunque resti molto al di sotto del ruolo assegnatogli, generando in tal modo un “bicameralismo differenziato apparente” o, ancor più chiaramente, un “monocameralismo mascherato” …

Leggi tutto →