Stefano Ceccanti, coerentemente con la battaglia condotta recentemente per avvicinare il Pd all’agenda Monti, invita oggi a prendere sul serio un punto di vista, che dice “profondo” sebbene “provocatorio”, di cui si è fatto portavoce Giorgio Armillei su landino.it il 18 gennaio (“Ridurre il danno”), e che sembra stia entrando nel dibattito politico. Cioè la proposta di votare Pd alla Camera e Monti al Senato. Suggerisce che è interessante discuterla. Perché no? Cominciamo con una domanda: in che senso davvero questa proposta, e la visione politica che sottende, ha a che fare con un “riformismo cristianamente ispirato”?
21 Gennaio 2013
by Vittorio Sammarco
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