30 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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UN’ALTERNATIVA È POSSIBILE? PIETRO REICHLIN REPLICA A VINCENZO VISCO

30 Marzo 2017

A Vincenzo Visco che sul Sole 24 ore aveva criticato il riformismo vacuo del Pd renziano (“Una politica alternativa è già possibile”) replica Pietro Reichlin sull’Unità: “La tentazione di dividersi della sinistra riformista”. SE LETTA CRITICA RENZI… UMBERTO RANIERI VS EMANUELE MACALUSO: A  Umberto Ranieri, già dirigente riformista del Pci, critico con Letta per il suo non appoggio a Renzi (“Cosa non mi convince degli argomenti di Letta”, Unità 28/3) risponde Emanuele Macaluso su Il Dubbio (“Il renzismo non è l’unico riformismo”). Umberto Ranieri replica sull’Unità: “Caro Macaluso, su Renzi sbagli tu”.

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10 Febbraio 2017
by Vittorio Sammarco
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NASCE  IL “CAMPO PROGRESSISTA”, PROMOSSO DA GIULIANO PISAPIA

10 Febbraio 2017

“Vogliamo riunire chi vuole fare qualcosa per la società e non trova il modo”, così Giuliano Pisapia in un’intervista a Aldo Cazzullo sul Corriere della sera  (“Ecco il mio Campo progressista. Con il Pd possiamo fare il 40%”). Giovanni Orsina critica Renzi (e Berlusconi) perché cercano di competere con Grillo scendendo sul suo stesso terreno (“Dove porta l’imitazione di Grillo”, Il Mattino). Franco Monaco, sul Fatto, si augura che la minoranza dem, a questo punto, resti dentro e metta in minoranza Renzi (“L’Ulivo cos’era e cosa non può essere”). Piero Bevilacqua sul Manifesto parla del progetto di Sinistra italiana, non disposto ad alleanze con il Pd (“Per fare il centrosinistra bisogna unire la sinistra”). Emilia Patta, sul Sole, fa il punto sul Pd: “Renzi: voto a giugno o subito il congresso”. Vannino Chiti: “Confronto sui temi e poi la conta. Se Renzi vince sarà leader di tutti” (Unità). Per Mauro Calise, sul Mattino, la posta in gioco del congresso Pd sarà la testa di Renzi (“La sfida a Renzi posta in gioco del congresso”). Pessimista Claudio Cerasa sulle sorti di Renzi (“No voto, no party, no Renzi”, Il Foglio). Critica Renzi ma allarga lo sguardo Guido Crainz: “L’impotenza del riformismo”. Guido Tabellini sul Sole 24 ore spiega perché sarebbe meglio votare subito (“Il voto ravvicinato e la lezione dello spread”). Quanto alla sentenza della Consulta: Stefano Ceccanti, “La riforma possibile” (Il Giorno); Roberto D’Alimonte, “La Corte lascia ai partiti la responsabilità di una nuova legge” (Sole 24 ore); al contrario per Liana MilellaOmogeneità tra Camera e Senato. La Consulta detta la legge elettorale” (Repubblica).

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16 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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RENZI E LA QUESTIONE DI UNA NUOVA CULTURA DELLA SINISTRA

16 Gennaio 2017

Alle interviste in contemporanea di Matteo Renzi a Ezio Mauro su Repubblica (“Io, la sinistra e i miei errori. Così cambierò il partito”) e di Silvio Berlusconi a Francesco Verderami sul Corriere (“Non si può votare subito”), segue quella di Pierluigi Bersani,  su Repubblica, il quale critica Renzi (“La lezione non è servita. Su lavoro, fisco e welfare bisogna svoltare a sinistra”); di Bersani si veda anche un più ampio scritto sul suo blog: “Il centrosinistra deve dare vita a una nuova piattaforma politica. La via seguita finora è sbagliata” (ilcampodelleidee.it). Critico anche Eugenio Scalfari in coda al suo editoriale domenicale, che definisce Renzi “un perfetto giocatore di roulette”, ma non un leader (“Lo scudo di Draghi è il ministro del Tesoro europeo”). Dubbioso Giuseppe Sala che scrive al Corriere: “Il Paese è fermo da mesi. Completiamo la legislatura”. Sulle interviste di Renzi e di Berlusconi ragionano Mauro Calise sul Mattino (“La partita dei due capi solitari” e Stefano Folli su Repubblica (“Le convergenze obbligatorie”). Su Renzi si sofferma, sul Mattino, Biagio de Giovanni, con una valutazione in sostanza positiva del suo sforzo di dar vita a una nuova sinistra fuori dai dogmi del passato, e con un appello all’esigenza di nuovo riformismo non sistemico ma incisivo (“Che senso ha una teoria della sinistra?”). Accenti diversi, su natura e compiti della sinistra, in Laura Pennacchi, “Polarizzazione democratica, la via per rinascere” (Manifesto), come pure in Daniela Preziosi, “Sinistra italiana, parte il congresso” (Manifesto). Sui percorsi della sinistra scrive anche Marc Lazar su Repubblica (“La sfida da vincere per essere leader”). Interessante l’intervista al candidato indipendente alle presidenziali francesi Emmanuel Macron (“Io all’Eliseo senza partito. Le Pen mente, l’Europa ci salverà”, Repubblica).

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21 Novembre 2016
by Giampiero Forcesi
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L’ELOGIO DELLA MEDIAZIONE (DIAMANTI) E DEL VERO RIFORMISMO (MAURO)

21 Novembre 2016

Ilvo Diamanti fa “L’elogio della mediazione” e torna a criticare, su Repubblica, il modello di democrazia im-mediata di Matteo Renzi, come quello dei Cinquestelle. L’accusa di ‘accozzaglia dei No’ non piace a Mario Monti che scrive al Corriere della Sera: “La teoria dell’accozzaglia è totalmente contraria alla logica”. Ma al Sì puntano gli industriali italiani: “Confindustria in campo. ‘Addio investimenti se fermiamo la riforma’” (Massimo Giannini, Repubblica). Anche Pier Carlo Padoan è convinto che “Il Sì alla riforma aiuterà l’economia” (intervista al Corriere) e il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, dice in un’intervista a La Nazione: “La vera catastrofe? Se resta tutto così”. Gian Enrico Rusconi chiama in causa i laici cattolici, esortandoli a contribuire a battere la deriva populista (presente, dice, soprattutto nel fronte del No): “Il populismo e la stagione degli eccessi” (La Stampa). Invece in un’intervista a Il Fatto Maurizio Viroli presenta un suo “Manifesto contro i rassegnati che votano Sì anche se fa schifo”. Battere il populismo con il linguaggio della verità consiglia Claudio Cerasa sul Foglio a Matteo Renzi (“Antidoti utili contro la profezia che si auto avvera su Trump”); e Giuliano Ferrara prova a dire “Dove può finire Renzi se vince il No”. E’ lungo e articolato il viaggio in Italia cercando la sinistra (una sinistra riformista) condotto da Ezio Mauro su Repubblica: “La sottile linea rossa”. Sullo stesso quotidiano un amaro reportage di Giampaolo Visetti da Pordenone: “Qui la sinistra è finta” (finta … e finita).

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17 Maggio 2016
by Giampiero Forcesi
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DEMOCRAZIA E RIFORME STRUTTURALI. LIBERISMO E RIFORMISMO

17 Maggio 2016

Due articoli sulla necessità di coinvolgere i cittadini nelle scelte difficili delle riforme da fare: Paolo De Ioanna, “Più democrazia e investimenti per rilanciare l’Unione” (Repubblica, Affari economici); Michele Salvati, “Riforme strutturali, costi elettorali e nuove difficoltà” (Corriere della Sera). Sul conflitto tra prospettiva liberista e prospettiva di sinistra riformista, Laura Pennacchi riprende un recente articolo di Biagio De Giovanni (“1989, l’anno in cui doveva finire la storia”, Unità, 8 maggio) e pone importanti domande: “1989 e nuovo umanesimo” (Unità). Interventi interessanti sono anche: Giorgio Lunghini, “Disoccupazione e disuguaglianza” (Manifesto); Luca Ricolfi, “Dopo l’autunno verso una ‘kleine koalition’?” (Sole 24 Ore); Dino Pesole, “La pagella di Bruxelles e la scossa che serve al governo” (Sole 24 Ore); Guido Tabellini, “Innovazione, la partita decisiva per l’Italia” (Sole 24 ore).

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5 Aprile 2016
by Vittorio Sammarco
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RENZI, LE TOGHE, IL REFERENDUM, MARCHIONNE, E LA ROSA DEL RIFORMISMO

5 Aprile 2016

Franco Monaco scrive ancora all’Avvenire: “Dissento dal mio partito, sta facendo un errore. Non è educativo predicare la non partecipazione”. Paolo Pombeni,La narrativa di reazione di Matteo Renzi” (Sole 24 ore). Pier Paolo Baretta, “Quell’emendamento l’ho firmato io, alla luce del sole” (intervista a La nazione). Matteo Renzi,Non è reato sbloccare le opere” (Unità). Goffredo De Marchis,Il premier e le toghe: vogliono umiliare la politica” (Repubblica). Claudo Cerasa,Che cos’è la guerra per procura dei giudici contro la politica” (Il Foglio). Carlo Nordio, “Rapporto con le toghe: la lezione che la politica non ha capito” (Messaggero). Marco Bentivogli,Noi, Matteo e Marchionne” (Unità). Enzo Mauro,Come innaffiare la rosa del riformismo” (Repubblica). Giuseppe Bedeschi,Il futuro dei leader in mano dei cittadini” (Corriere della Sera). Romano Prodi,La governance dell’Europa è in crisi, i partiti tradizionali non danno risposte” (intervista a La Stampa).

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7 Agosto 2015
by Giampiero Forcesi
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LA SINISTRA DOPO NORBERTO BOBBIO

7 Agosto 2015

L’Unità pubblica a puntate, dopo l’enciclica Laudato si’, un testo di Norberto Bobbio uscito da Einaudi nel 1955, “Eguaglianza e libertà”. Lo presenta, sulle pagine del quotidiano, Stefano Ceccanti, il quale osserva che le riflessioni di Bobbio sono incentrate sul dilemma cruciale delle società occidentali: fino a che punto la politica deve avere l’ambizione di poter redimere il mondo? La prospettiva di Bobbio, al contempo liberale e egualitaria, è tutt’oggi feconda, ma va arricchita connettendo ad essa la dimensione della fraternità (o solidarietà) che il filosofo torinese riteneva invece appartenere alla sfera dell’etica privata e non di quella pubblica (“Lo spazio politico che ancora cerchiamo”).

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14 Aprile 2015
by c3dem_admin
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Per discutere l’asse politico del Pd e del governo

14 Aprile 2015
di Guido Formigoni

Il dibattito in corso sull’indirizzo politico del Pd e del governo è molto vivace e interessante. Aspro e anche puntuto, come forse conviene di fronte ai momenti importanti. L’abbiamo rilanciato anche tra di noi su questo portale e con il seminario di sabato 11 (vedi notizia apposita). Tentando di dare un contributo, vorrei isolarne solo un aspetto, che capisco sia collegato con altri, ma che ha una sua originalità: a me premerebbe primariamente discutere della qualificazione e dalla collocazione del Pd, partito perno del centro-sinistra, definitivamente omologato alla linea della sinistra europea di governo (socialdemocratica, se vogliamo usare questa etichetta parziale).

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9 Marzo 2015
by c3dem_admin
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Per una riscossa della politica

9 Marzo 2015
di Mimmo Lucà

 

Pubblichiamo le conclusioni dell’autore all’incontro organizzato dai Cristiano-sociali il 22 gennaio a Roma “La radicalità cristiana interroga la sinistra”. Sul sito abbiamo già pubblicato ampio stralci della relazione iniziale di Claudio Sardo, una nota sugli interventi di Stefano Fassina e Rosy Bindi, e il testo integrale dell’intervento di Claudio Bizzocchi.

 

Quando abbiamo pensato questo incontro, eravamo mossi da due evidenze: in primo luogo le drammatiche condizioni in cui continua a versare la politica italiana, e le responsabilità che ne conseguono per la sinistra; in secondo luogo l’irruzione del magistero di Papa Francesco e il consenso che esso incontra anche in vaste aree del popolo della sinistra, nonostante uno scarso interesse dei suoi gruppi dirigenti.

C’è un forte scarto tra il carico di responsabilità che oggi è sulle spalle della sinistra italiana e le sue dinamiche decisamente autoreferenziali. Ci si scontra sulle politiche e sulle riforme ma non si pone mano alla questione di fondo: senza un “patto politico” fondato su un orizzonte progettuale, su una cultura politica condivisa, la sinistra non riuscirà a restituire alla politica la sua dignità e a superare la sua grave crisi di legittimazione sociale.

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29 Ottobre 2014
by c3dem_admin
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CGIL-LEOPOLDA E LEGGE DI STABILITA’

29 Ottobre 2014

Franco Monaco, “Cgil-Leopolda. Perché ho deciso di restare a casa” (Europa). Massimo Cacciari, “Matteo abbatte i simboli della socialdemocrazia per sedurre il centro-destra con il partito della nazione” (intervista a Repubblica). Guido Crainz, “Il fantasma delle due sinistre” (Repubblica). Francesco Piccolo (scrittore), “Purezza o riformismo, le sinistre al bivio” (Corriere della Sera). Gian Enrico Rusconi, “Intellettuali, un bersaglio sbagliato” (La Stampa). Mauro Calise, “Il sindacato che fa il gioco dei falchi UE” (Mattino). DUE ARTICOLI SULLA CRISI:  un interessante articolo di Alessandro Pansa (ex manager di Finmeccanica) sulla legge di stabilità, “La scorciatoia miope di spronare i consumi con i risparmi di domani” (Corriere della Sera), e uno di Sergio Fabbrini, “La vera posta in gioco a Bruxelles è la ‘discontinuità’ dello sviluppo” (Sole 24 Ore).

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