di Roberto Rossini
Finora la sinistra, sapendo di poter cambiare molto poco dell’economia, si è dedicata ai diritti civili, ai diritti politici, ai temi etici – scrive l’autore, già presidente nazionale delle Acli -. La destra ha sfruttato le debolezze di questa mancanza. Ma far finta che l’economia non esista o non sia modificabile (perché la globalizzazione, perché l’Europa, perché le multinazionali ecc.) è una dichiarazione di impotenza. Bisogna essere certamente realisti senza essere arrendevoli, saper immaginare un approdo senza perdersi nell’immaginazione, far prevalere la realtà e non un’idea di realtà